Non ho ancora letto niente di questa mangaka, il volume in questione pare interessante, dato che parla di karaoke! 😄 Magari un giorno lo recupererò se beccherò qualche sconto.
Grazie della recensione intanto!

Magari darò prima uno sguardo al live action.

Il manga è stato carino tutto sommato. Non mi sono piaciuti granché i disegni che hanno quello spiacevole retrogusto di Initial D né i personaggi, tra uno yakuza troppo belloccio, pulito e fascinoso (molto più riusciti i più "sporchi" colleghi) e il solito ragazzino complessato che solitamente non amo, ma c'è una certa parola di sette lettere nel titolo che mi ha attratto e tutto sommato me l'ha fatto gradire, anche se ammetto ne avrei voluto di più. Alla fine alle interazioni fra i due personaggi ci si affeziona.

Per molti giapponesi e anche per un certo italiano che nella sua vita precedente era un ojisan dell'era Showa, quella del karaoke è persino più di un'istituzione imprescindibile: è un bisogno fisico estremo assimilabile al nutrimento, tanto fondamentale per la sopravvivenza da collocarsi giusto accanto alle necessità primarie del mangiare, del bere e del dormire.

Mi sono permesso di correggere questa frase della recensione.

A tutt'oggi, le sessioni di gruppo al karaoke in Giappone consentono di abbattere barriere che in altri contesti rimangono elevate o poco facilmente valicabili; esse fanno così assaporare i valori della curiosità e della tolleranza reciproca, palesando al contempo le persone più insospettabili od ordinarie, come casalinghe o anziani, quali canterini provetti dotate di ugole d'oro.

Le casalinghe e gli anziani barano perché non te lo dicono ma vanno a fare voice training apposta per poi scoattarsela quando vanno al karaoke con te, ma essendo andato al karaoke con praticamente chiunque (mi manca solo di andarci con Hachiko e il Saigo Takamori del parco di Ueno) posso confermare quanto scritto. Vuoi fare amicizia con un giapponese? Dagli un microfono in mano e fate un duetto su una sigla anime famosa/della sua epoca. Tempo cinque minuti e deciderà di chiamarti per nome senza il -san

L'autrice è molto talentuosa e mi interessa molto: ho apprezzato moltissimo sia Captivated by you che i volumi al momento arrivati di Hoshi, qui si toccano due temi per nulla nelle mie corde. Il karaoke mi lascia alquanto indifferente e il ritratto di criminali come pucciosi mi irrita quasi sempre, ma darò fiducia all'autrice e recupererò anche questo volume!

Ottima recensione ma sinceramente non mi attira

Per molti giapponesi e anche per un certo italiano che nella sua vita precedente era un ojisan dell'era Showa, quella del karaoke è persino più di un'istituzione imprescindibile: è un bisogno fisico estremo assimilabile al nutrimento, tanto fondamentale per la sopravvivenza da collocarsi giusto accanto alle necessità primarie del mangiare, del bere e del dormire.

Mi sono permesso di correggere questa frase della recensione.

Ma cos... XD
Innegabile verità comunque, grazie per la correzione 8D