Dragon Ball ottimo manga shonen, peccato per il sequel Dragon Ball Super che è abbastanza mediocre tendente al brutto.
Il manga di Bleach mi è piaciuto sino al 70% del manga, nella parte finale cala molto di qualità, la parte finale non mi è mai piaciuta.
H×H è ottimo sino alla conclusione del penultimo arco, l'ultimo arco quello attuale non mi sta piacendo sembra più uno spinoff che altro.
Attendo solo il finale per capire se sarà un finale soddisfacente oppure no (da ciò che ha detto Togashi non sono per nulla ottimista, c'è il pericolo che il finale non piaccia).
Il manga di Dragon Ball Super ha avuto purtroppo il problema di essere iniziato dopo l'anime e di dover andare quindi a velocità spedita per tenere il passo con una cosa a cadenza settimanale, con risultati chiaramente così così
Finito quello però abbiamo avuto poi l'arco di Moro che è sicuramente il migliore di Super, e che ad essere sincero mi è piaciuto anche più dell'arco di Cell che non mi ha mai fatto impazzire. Poi anche quello che è venuto dopo non è male, ora vediamo come continueranno e se riusciranno a finire in modo soddisfacente
molto onesta la recensione su Dragon Ball, che riconosce il valore estrinseco dell'opera, che presa oggettivamente risulterebbe mediocre sotto vari punti di vista. fortuna volle che l'unico punto di vista che ha avuto davvero importanza è stato quello di milioni di bambini che tiravano onde energetiche all'aria e alle onde del mare (me compreso), senza curarsi troppo della coerenza narrativa. col senno di poi e con qualche anno di esperienza in più sul groppone risulta facile dire che la vera fine di Dragon Ball sarebbe dovuta arrivare con la morte di Goku e Freezer su Namek, che di difetti ne ha e che non sono pochi, che in giro c'è parecchio di meglio. non credo esista esempio migliore di Dragon Ball per sottolineare quanto il fattore tempismo (e botta di culo) abbia importanza nella vita. l'opera giusta al momento giusto. rimarrà sempre quel titolo che tutti abbiamo indiscutibilmente amato
Su Bleach per me è proprio dalla parte del Hueco Mundo in poi che cade miserabilmente; magari nel manga è diverso, ma nell'anime le fight diventano lunghe, ripetitive e tediose (salvo forse la battaglia capitani contro Espada dove sarebbe dovuta finire la serie). Da quel momento in poi Kubo ha deciso di ignorare archi costruiti bene come il primo e invece li ha trasformati tutti in "combattimenti continui contro nemici classificati per numero o lettera" condito da continui plot armor per risolvere situazioni complicate nel modo più banale possibile.
Dal non riuscire a smettere di guardare Bleach con l'arco della Soul Society ho finito con interrompere la serie per un bel pò perchè avevo perso l'interesse ed è un peccato visto che ha un power system così promettente e un protagonista con una storia così interessante
Su Bleach avrei qualcosa da ridire.
Il world building é un suo punto debole, i mondi dell'aldilà che dovrebbero essere popolati da spiriti risultano essere solo mondi paralleli abitati da razze diverse:i personaggi lì figliano, si organizzano in divisioni, gli Hollow sono semplicemente alla ricerca di maggiore potere, man mano ogni riflessione sulla morte e l'attaccamento degli spiriti alla vita passata viene a mancare.
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Anche a me Bleach aveva preso molto mentre guardavo il primo arco narrativo, tanto da consigliarlo ad altri, ma dopo quello si perde proprio e ciò mi ha infastidito non poco.
Personalmente non riesco a giustificare i difetti di una serie perché è uscito in un determinato anno, anche se ha fatto la storia o altro non posso far finta che mi piaccia
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Anche a me Bleach aveva preso molto mentre guardavo il primo arco narrativo, tanto da consigliarlo ad altri, ma dopo quello si perde proprio e ciò mi ha infastidito non poco.
Personalmente non riesco a giustificare i difetti di una serie perché è uscito in un determinato anno, anche se ha fatto la storia o altro non posso far finta che mi piaccia
In realtà ti è piaciuto, tanto da consigliarlo ad altri. Se c'è stata una parte che ti è piaciuta molto, se c'è un qualche personaggio o scena che ti è piaciuta nulla cambierà mai che ti è piaciuta.
I difetti si devono analizzare non giustificare, non esiste nulla che non li abbia, quando qualcuno non li vuole vedere non significa che un opera sia perfetta, semplicemente non riesce (o ci si rifiuta categoricamente) nel coglierli.
Sul "dopo" dipende cosa si intende.
Ora, parlando in generale.
Un esempio semplice: i primi volumi di Promised Neverland sono un capolavoro (come la prima serie animata), poi continua. Molti rinnegano il capolavoro della prima parte perché continua, come se quello che venisse dopo distruggerebbe quello che è venuto prima.
Semplicemente un dopo esiste sempre, che venga mostrato o meno. L'autore (in questo e tanti altri casi) voleva dire ancora altro sulla sua creazione, posso criticare la sua scelta, possono non piacermi le successive idee ma non posso vietare all'autore di farne un seguito dicendogli che avrebbe rovinato il capolavoro faticosamente creato in precedenza.
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Anche a me Bleach aveva preso molto mentre guardavo il primo arco narrativo, tanto da consigliarlo ad altri, ma dopo quello si perde proprio e ciò mi ha infastidito non poco.
Personalmente non riesco a giustificare i difetti di una serie perché è uscito in un determinato anno, anche se ha fatto la storia o altro non posso far finta che mi piaccia
In realtà ti è piaciuto, tanto da consigliarlo ad altri. Se c'è stata una parte che ti è piaciuta molto, se c'è un qualche personaggio o scena che ti è piaciuta nulla cambierà mai che ti è piaciuta.
I difetti si devono analizzare non giustificare, non esiste nulla che non li abbia, quando qualcuno non li vuole vedere non significa che un opera sia perfetta, semplicemente non riesce (o ci si rifiuta categoricamente) nel coglierli.
Sul "dopo" dipende cosa si intende.
Ora, parlando in generale.
Un esempio semplice: i primi volumi di Promised Neverland sono un capolavoro (come la prima serie animata), poi continua. Molti rinnegano il capolavoro della prima parte perché continua, come se quello che venisse dopo distruggerebbe quello che è venuto prima.
Semplicemente un dopo esiste sempre, che venga mostrato o meno. L'autore (in questo e tanti altri casi) voleva dire ancora altro sulla sua creazione, posso criticare la sua scelta, possono non piacermi le successive idee ma non posso vietare all'autore di farne un seguito dicendogli che avrebbe rovinato il capolavoro faticosamente creato in precedenza.
Nessuno impedisce ad un autore di proseguire le sue opere, ma sapere quando fermarsi e quando una storia ha raggiunto il suo culmine e può solo terminare è una qualità che fa la differenza tra chi produce capolavori e grandi opere e chi invece continuerà a produrre opere buone, forse ottime, ma sempre e comunque difettate e mai riuscite nella loro interezza.
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Anche a me Bleach aveva preso molto mentre guardavo il primo arco narrativo, tanto da consigliarlo ad altri, ma dopo quello si perde proprio e ciò mi ha infastidito non poco.
Personalmente non riesco a giustificare i difetti di una serie perché è uscito in un determinato anno, anche se ha fatto la storia o altro non posso far finta che mi piaccia
In realtà ti è piaciuto, tanto da consigliarlo ad altri. Se c'è stata una parte che ti è piaciuta molto, se c'è un qualche personaggio o scena che ti è piaciuta nulla cambierà mai che ti è piaciuta.
I difetti si devono analizzare non giustificare, non esiste nulla che non li abbia, quando qualcuno non li vuole vedere non significa che un opera sia perfetta, semplicemente non riesce (o ci si rifiuta categoricamente) nel coglierli.
Sul "dopo" dipende cosa si intende.
Ora, parlando in generale.
Un esempio semplice: i primi volumi di Promised Neverland sono un capolavoro (come la prima serie animata), poi continua. Molti rinnegano il capolavoro della prima parte perché continua, come se quello che venisse dopo distruggerebbe quello che è venuto prima.
Semplicemente un dopo esiste sempre, che venga mostrato o meno. L'autore (in questo e tanti altri casi) voleva dire ancora altro sulla sua creazione, posso criticare la sua scelta, possono non piacermi le successive idee ma non posso vietare all'autore di farne un seguito dicendogli che avrebbe rovinato il capolavoro faticosamente creato in precedenza.
Nessuno impedisce ad un autore di proseguire le sue opere, ma sapere quando fermarsi e quando una storia ha raggiunto il suo culmine e può solo terminare è una qualità che fa la differenza tra chi produce capolavori e grandi opere e chi invece continuerà a produrre opere buone, forse ottime, ma sempre e comunque difettate e mai riuscite nella loro interezza.
Capisco il discorso ma è quello ad essere "difettato". Dopo cercherò di spiegare quanto affermo.
Parlando di Bleach, l'ultima parte magari la possiamo trovare più debole del resto, non all'altezza, tutto quello che vogliamo... eppure vedendo i commenti postivi dell'adattamento anime di quella parte, vedere tanto entusiasmo, tanta euforia quasi contagiosa, di persone che neanche conoscevano l'opera originale e hanno iniziato a vederla/leggerla proprio per quei episodi che qui stiamo definendo non all'altezza...
No, non ha sbagliato l'autore nel continuare, questa è la prova, ma è una scommessa, non una certezza.
Il riuscire a fermarsi al tempo giusto creando il capolavoro "perfetto" è un qualcosa di utopico in quanto molti chiederebbero "e dopo cosa accade?" Lamentandosi di quel finale.
E' una trappola mentale in quanto i lettori chiedono all'autore di continuare senza deluderli, ignorando quanto sia impossibile esaudire la loro richiesta.
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Anche a me Bleach aveva preso molto mentre guardavo il primo arco narrativo, tanto da consigliarlo ad altri, ma dopo quello si perde proprio e ciò mi ha infastidito non poco.
Personalmente non riesco a giustificare i difetti di una serie perché è uscito in un determinato anno, anche se ha fatto la storia o altro non posso far finta che mi piaccia
In realtà ti è piaciuto, tanto da consigliarlo ad altri. Se c'è stata una parte che ti è piaciuta molto, se c'è un qualche personaggio o scena che ti è piaciuta nulla cambierà mai che ti è piaciuta.
I difetti si devono analizzare non giustificare, non esiste nulla che non li abbia, quando qualcuno non li vuole vedere non significa che un opera sia perfetta, semplicemente non riesce (o ci si rifiuta categoricamente) nel coglierli.
Sul "dopo" dipende cosa si intende.
Ora, parlando in generale.
Un esempio semplice: i primi volumi di Promised Neverland sono un capolavoro (come la prima serie animata), poi continua. Molti rinnegano il capolavoro della prima parte perché continua, come se quello che venisse dopo distruggerebbe quello che è venuto prima.
Semplicemente un dopo esiste sempre, che venga mostrato o meno. L'autore (in questo e tanti altri casi) voleva dire ancora altro sulla sua creazione, posso criticare la sua scelta, possono non piacermi le successive idee ma non posso vietare all'autore di farne un seguito dicendogli che avrebbe rovinato il capolavoro faticosamente creato in precedenza.
Il riuscire a fermarsi al tempo giusto creando il capolavoro "perfetto" è un qualcosa di utopico in quanto molti chiederebbero "e dopo cosa accade?" Lamentandosi di quel finale.
E' una trappola mentale in quanto i lettori chiedono all'autore di continuare senza deluderli, ignorando quanto sia impossibile esaudire la loro richiesta.
Per quanto riguarda Bleach posso dirvi che ho scelto di recuperarlo con l'attuale riedizione e ammetto che mi sta prendendo tanto, ma veramente tanto. Poi, probabilmente, mi ricrederò quando arriverà il calo di cui tanto parlate; detto ciò non capisco come lo si possa definire "carta straccia", certo, non sarà perfetto, ma considerarlo così infimo non mi pare il caso, teniamo conto comunque che va contestualizzato agli anni in cui è stato pubblicato.
Anche a me Bleach aveva preso molto mentre guardavo il primo arco narrativo, tanto da consigliarlo ad altri, ma dopo quello si perde proprio e ciò mi ha infastidito non poco.
Personalmente non riesco a giustificare i difetti di una serie perché è uscito in un determinato anno, anche se ha fatto la storia o altro non posso far finta che mi piaccia
In realtà ti è piaciuto, tanto da consigliarlo ad altri. Se c'è stata una parte che ti è piaciuta molto, se c'è un qualche personaggio o scena che ti è piaciuta nulla cambierà mai che ti è piaciuta.
I difetti si devono analizzare non giustificare, non esiste nulla che non li abbia, quando qualcuno non li vuole vedere non significa che un opera sia perfetta, semplicemente non riesce (o ci si rifiuta categoricamente) nel coglierli.
Sul "dopo" dipende cosa si intende.
Ora, parlando in generale.
Un esempio semplice: i primi volumi di Promised Neverland sono un capolavoro (come la prima serie animata), poi continua. Molti rinnegano il capolavoro della prima parte perché continua, come se quello che venisse dopo distruggerebbe quello che è venuto prima.
Semplicemente un dopo esiste sempre, che venga mostrato o meno. L'autore (in questo e tanti altri casi) voleva dire ancora altro sulla sua creazione, posso criticare la sua scelta, possono non piacermi le successive idee ma non posso vietare all'autore di farne un seguito dicendogli che avrebbe rovinato il capolavoro faticosamente creato in precedenza.
Nessuno impedisce ad un autore di proseguire le sue opere, ma sapere quando fermarsi e quando una storia ha raggiunto il suo culmine e può solo terminare è una qualità che fa la differenza tra chi produce capolavori e grandi opere e chi invece continuerà a produrre opere buone, forse ottime, ma sempre e comunque difettate e mai riuscite nella loro interezza.
Capisco il discorso ma è quello ad essere "difettato". Dopo cercherò di spiegare quanto affermo.
Parlando di Bleach, l'ultima parte magari la possiamo trovare più debole del resto, non all'altezza, tutto quello che vogliamo... eppure vedendo i commenti postivi dell'adattamento anime di quella parte, vedere tanto entusiasmo, tanta euforia quasi contagiosa, di persone che neanche conoscevano l'opera originale e hanno iniziato a vederla/leggerla proprio per quei episodi che qui stiamo definendo non all'altezza...
No, non ha sbagliato l'autore nel continuare, questa è la prova, ma è una scommessa, non una certezza.
Il riuscire a fermarsi al tempo giusto creando il capolavoro "perfetto" è un qualcosa di utopico in quanto molti chiederebbero "e dopo cosa accade?" Lamentandosi di quel finale.
E' una trappola mentale in quanto i lettori chiedono all'autore di continuare senza deluderli, ignorando quanto sia impossibile esaudire la loro richiesta.
Scusa ma stai facendo confusione tra qualità dell'opera e sua popolarità.
Che un'opera sia acclamata e seguita non ha alcuna valenza reale per una valutazione oggettiva sulla sua qualità. è pieno di opere mediocre seguite da tutti e capolavori misconosciuti.
Che poi un'opera io la debba "spacchettare" in parti e valutarle singolarmente senza che una influenzi l'altra è per me sbagliato a monte.
Se uno fa una statua, ma un 50% è perfetta e l'altro 50 abbozzato, posso dire che è un autore bravo e con potenziale, ma sicuramente quell'opera non è un capolavoro.
Saper fare un lavoro completo ed esaustivo è parte integrante del compito dell'autore, non un optional ed è il vero banco di prova per chi vuole fare cose di livello.
Questo perché il finale è esattamente la parte più complessa da scrivere, quella che deve dare senso a quanto letto e chiudere le fila delle trame che hai imbastito.
é pieno di scrittori che sanno inventare misteri e trame interessanti, ma è relativamente facile se poi ti permetti di non risolverli o risolverli male. Perché i misteri affascinano molto e più è grande nella storia e più alzi le aspettative sulle risposte. Fino a quando non di confronti con le risposte da dare, non potrò mai valutare l'opera davvero, poiché non hai affrontato lo scoglio più grande e complesso per un autore.
Se poi l'autore continua per motivi esogeni alla storia, cioè marketing, pressioni editoriali, fan e altre robe, è un problema dell'autore e non mio di lettore. Come autore hai il dovere di cercare di scrivere la storia migliore possibile, queste sono questioni per bottegai e produttori.
Se tu autore decidi di seguire le aspirazioni economiche o i desideri altrui per scrivere la tua opera, è una tua responsabilità e non venire certo a difenderti del lavoro mediocre accusando altri di averti spinto a continuare senza altro da dire.
E se ti lamenti devi farlo con il tuo editor che ti ha obbligato o con la tua avidità per non aver saputo dire di no quando sapevi di non esserne capace.
Tornando specificatamente a Bleach, ora che lo sto rileggendo, anche la saga della Soul Society la trovo molto inferiore a ciò che ricordavo.
Inoltre, cosa importantissima, anime e manga sono sempre due prodotti diversi.
Ci sono manga che animati guadagnano molto e superano i difetti dell'autore, ma se uno funziona molto meglio dell'altro allora è più merito degli animatori e di come lo hanno adattato e non certo della sceneggiatura.
Qual è la storia di Bleach? E' la macchinazione incredibile di un individuo, capace di soggiogare e ingannare chiunque, quella storia parte dal primo capitolo concludendosi nel celebre volume 48. Dopo la storia cambia completamente.
Completo ed esaustivo sono termini esatti per definire qualcosa che è stato appunto ultimato e in maniera chiara, rispettando e portando a termine gli intrecci presentati e le evoluzioni dei personaggi.
Possiamo discutere se un'opera conclusa lo abbia raggiunto o meno, ma se un finale lo ha o no, se ci ha tentato o ha mollato la presa, quello è un fattore incontestabile..
Completo ed esaustivo sono termini esatti per definire qualcosa che è stato appunto ultimato e in maniera chiara, rispettando e portando a termine gli intrecci presentati e le evoluzioni dei personaggi.
Possiamo discutere se un'opera conclusa lo abbia raggiunto o meno, ma se un finale lo ha o no, se ci ha tentato o ha mollato la presa, quello è un fattore incontestabile..
Secondo chi?
Ecco che diventa un qualcosa di soggettivo.
Gli elementi oggettivi sono i fatti. Un finale esiste o non esiste (per qualunque motivo si arrivi all'interruzione improvvisa sulla rivista). Tutto quello che ti viene in mente rimane un parere personale, per natura contestabile. Quindi si quando scrivi "ci ha tentato o ha mollato la presa" sono concetti che nascono da un pensiero, condivisibile o meno, e quindi sempre eventualmente contestabili.
Detto questo rispetto il tuo pensiero.
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Il manga di Bleach mi è piaciuto sino al 70% del manga, nella parte finale cala molto di qualità, la parte finale non mi è mai piaciuta.
H×H è ottimo sino alla conclusione del penultimo arco, l'ultimo arco quello attuale non mi sta piacendo sembra più uno spinoff che altro.
Attendo solo il finale per capire se sarà un finale soddisfacente oppure no (da ciò che ha detto Togashi non sono per nulla ottimista, c'è il pericolo che il finale non piaccia).