Film molto bello. Come dice la recensione è lento, ma di una lentezza fatta apposta affinché lo spettatore noti tutti i piccoli particolari. Però poi alla fine, questo susseguirsi di giorni e piccolezze non rappresenta in fondo la vita intera?
Io adoro questi prodotti così gioiosi, penso ne servano di più di film come questo o Soul.
Anche per il suo messaggio di semplicità mi è piaciuto il bistrattato Soul...
Non serve affannarsi, legarsi e circondarsi di ogni possibile bene: la felicità, quella che sgorga dal cuore a arriva fino a farci piangere di gioia, si può trovare nelle piccole cose e nei gesti che costruiscono i 'Perfect Days' del nostro protagonista.
E infatti... al contrario di ciò che si racconta oggi, dove tutto deve essere condiviso per essere rilevante, molti dei momenti di pura gioia ci vengono da attimi che parrebbero inutili da raccontare...
Visto al cinema quando ancora non c'era manco un presagio sul suo boom successivo. Mi sono commossa moltissimo con il suo primo viaggio in macchina, con le inquadrature su una Tokyo che ho avuto modo di scoprire di persona poco meno di un anno fa. Il film benché lento, sa come tenere incollati allo schermo. Un omaggio alla grande città! I bagni di Tokyo e di tutto il Giappone sono così splendidi e puliti e ho pensato che ora so anche per mano di chi e come vengono curati (oltre al grande rispetto che c'è nel tenerli puliti). Sapevo del lavoro di questo grandi architetti e alcuni bagni li ho anche incrociati nel mio viaggio. Lui un attore bravissimo, si merita tutti i premi che ha avuto e anche più..
interessante recensione. mi ha aiutato a capire che preferisco non vederlo al cinema, e non perchè non ci siano le premesse per un buon film, ma perchè io in questo periodo specifico, non ho proprio voglia di film lenti, incentrati su una tranquilla quotidianità, che seguono una certa ripetitività, nonostante il bellissimo messaggio di fondo che approvo. Sono alla ricerca invece di film un pò più audaci, quindi cerco quelli al cinema per ora... sono giusto andata a vedere, (restando in materia di film premiati agli Oscar) "Povere creature!" e mi è piacuto parecchio, in linea con quello che cerco in questo momento.
appena ritornerò nel periodo "cerco film tranquilli, dal ritmo lento, slice of life , dove le piccole cose emozionano" , lo guarderò, intanto me lo sono segnato.
Ho visto anch'io il film al cinema qualche giorno fa e... Che dire? Già questa bella recensione dice tutto, e ne condivido ogni punto. Quello che mi sento di aggiungere e che, personalmente, durante la visione ho fatto anche questa riflessione: l'autore del film non ci mostra nulla di nuovo, non ci fa scoprire l'acqua calda, insomma. Eppure, consapevole di questo, mi chiedo, perché una trama così semplice e lineare può avere un così grande impatto emotivo, perlomeno nelle persone più sensibili. Quello che ci fa vedere su schermo il regista è la nostra vita, questa potrebbe essere la vita di uno di qualsiasi di noi. Ecco... Forse "rivedendoci" capiamo che su questa nostra vita non ci soffermiamo abbastanza.
Un film davvero poetico, che scorre senza grossi eventi ma che ti trasporta in una vita normalissima e tranquilla di Tokyo. Personalmente ho ritrovato le atmosfere di quando ero andato in Giappone, l'attore poi è davvero bravo: consigliato!
Da grande amante dei film lenti ho amato alla follia Perfect days! Una cura nel dettaglio miniziosissima, la resa di ogni superficie in una luce studiatissima (fino al dettaglio della grana del calcestruzzo ), un'interpretazione veramente impeccabile. Se siete stati in Giappone vi verrà una voglia tremenda di tornarci subito, appena usciti dal cinema Se non amate i film lenti: recuperatavi comunque la colonna sonora; merita!
Visto domenica scorsa, mentre due domeniche fa avevo visto quello di Miyazaki, sono preparato Dico solo che il premio per il migliore attore a Koji Yakusho e' meritatissimo.
Ho amato tantissimo questo film, che trovo sia molto bello e che ti permetta di vederci tante diverse cose a seconda del tuo background. In sala, seduti intorno a me, c'erano tanti appassionati di cinema d'essai che visibilmente non sapevano nulla di Giappone, ma che si sono lanciati in elucubrazioni e critiche di un certo livello una volta finito il film. Critiche che a me non sono assolutamente venute in mente, mentre invece ho pensato che il film mi aveva trasportato con la mente alle atmosfere dei manga di Jiro Taniguchi e alla mia shitamachi di Tokyo, lontana dai grattacieli, dai locali alla moda, dalle luci al neon, tranquilla, tradizionale e sempre protetta dalla Sky Tree che vigila su di lei. E' una zona in cui ho vissuto e quindi mi ci sono ritrovato molto, così come nel carattere del protagonista, nella sua filosofia e in ciò che fa nelle sue giornate, tutte cose che ha in comune con molti giapponesi che conosco. Attore protagonista eccezionale, come già detto in un'altra notizia sul tema consiglio anche il drama Vivant, presente su Netflix, dove è nel cast e giganteggia in maniera molto diversa ma sempre bellissima, rispetto all'Hirayama di "Perfect Days".
Ho visto questo film 2 domeniche fa devo dire che mi è piaciuto molto, anche se alla fine mi ha lasciato un po' di tristezza. Secondo me va visto proprio al cinema perché non ti da distrazioni, che magari si possono avere a casa da cellulari ecc.. al cinema ti permette di immergerti nella vita di Hirayama che si ha, una routine ma i piccoli cambiamenti, incontri che fa il protagonista fanno la differenza, anche il rapporto con la nipote che ho trovato la parte migliore del film, la cosa più triste il comportamento della mamma che dopo aver perso il figlio che gli viene riportato dal protagonista fa una cosa davvero brutta.
Sono un uomo semplice, leggo slice of life e cerco una data per andare al cinema.
Sono riuscito ad andare a vederlo. Che dire? Sicuramente molti si annoierebbero ma a me è piaciuto molto, sarei potuto andare avanti ore ed ore a sbirciare l'apparentemente ordinaria vita di Hirayama, un qualunque signor nessuno di Tokyo, che affronta la sua quotidianità e gli imprevisti comuni che, bene o male, capitano a tutti. E poi che dire di quello sguardo sulla vera Tokyo, non quella dei turisti? Illuminante.
Anche per il suo messaggio di semplicità mi è piaciuto il bistrattato Soul...
E infatti... al contrario di ciò che si racconta oggi, dove tutto deve essere condiviso per essere rilevante, molti dei momenti di pura gioia ci vengono da attimi che parrebbero inutili da raccontare...
Un omaggio alla grande città!
I bagni di Tokyo e di tutto il Giappone sono così splendidi e puliti e ho pensato che ora so anche per mano di chi e come vengono curati (oltre al grande rispetto che c'è nel tenerli puliti). Sapevo del lavoro di questo grandi architetti e alcuni bagni li ho anche incrociati nel mio viaggio.
Lui un attore bravissimo, si merita tutti i premi che ha avuto e anche più..
Comunque per esempio il bidello, a tempo indeterminato e con contratto statale, lo farei volentieri.
L'addetto alle pulizie con partita IVA in cooperativa, quindi dipendete esternalizzato invece non lo farei.
Non è tanto il lavoro, ma le condizioni in cui devi lavorare che fanno la differenza.
mi ha aiutato a capire che preferisco non vederlo al cinema, e non perchè non ci siano le premesse per un buon film, ma perchè io in questo periodo specifico, non ho proprio voglia di film lenti, incentrati su una tranquilla quotidianità, che seguono una certa ripetitività, nonostante il bellissimo messaggio di fondo che approvo.
Sono alla ricerca invece di film un pò più audaci, quindi cerco quelli al cinema per ora... sono giusto andata a vedere, (restando in materia di film premiati agli Oscar) "Povere creature!" e mi è piacuto parecchio, in linea con quello che cerco in questo momento.
appena ritornerò nel periodo "cerco film tranquilli, dal ritmo lento, slice of life , dove le piccole cose emozionano" , lo guarderò, intanto me lo sono segnato.
Quello che mi sento di aggiungere e che, personalmente, durante la visione ho fatto anche questa riflessione: l'autore del film non ci mostra nulla di nuovo, non ci fa scoprire l'acqua calda, insomma. Eppure, consapevole di questo, mi chiedo, perché una trama così semplice e lineare può avere un così grande impatto emotivo, perlomeno nelle persone più sensibili. Quello che ci fa vedere su schermo il regista è la nostra vita, questa potrebbe essere la vita di uno di qualsiasi di noi. Ecco... Forse "rivedendoci" capiamo che su questa nostra vita non ci soffermiamo abbastanza.
Personalmente ho ritrovato le atmosfere di quando ero andato in Giappone, l'attore poi è davvero bravo: consigliato!
Una cura nel dettaglio miniziosissima, la resa di ogni superficie in una luce studiatissima (fino al dettaglio della grana del calcestruzzo
Se siete stati in Giappone vi verrà una voglia tremenda di tornarci subito, appena usciti dal cinema
Se non amate i film lenti: recuperatavi comunque la colonna sonora; merita!
Dico solo che il premio per il migliore attore a Koji Yakusho e' meritatissimo.
Attore protagonista eccezionale, come già detto in un'altra notizia sul tema consiglio anche il drama Vivant, presente su Netflix, dove è nel cast e giganteggia in maniera molto diversa ma sempre bellissima, rispetto all'Hirayama di "Perfect Days".
Che dire? Sicuramente molti si annoierebbero ma a me è piaciuto molto, sarei potuto andare avanti ore ed ore a sbirciare l'apparentemente ordinaria vita di Hirayama, un qualunque signor nessuno di Tokyo, che affronta la sua quotidianità e gli imprevisti comuni che, bene o male, capitano a tutti.
E poi che dire di quello sguardo sulla vera Tokyo, non quella dei turisti? Illuminante.
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