Io sono uno di quelli che prova più fastidio che rilassamento, di fronte alle tecniche ASMR. Eppure il primo Hellblade l'ho adorato proprio per la sua capacità di saperti condurre per mano a vivere un'esperienza che, per fortuna, è totalmente al di fuori dalla nostra sfera. Ho grosse aspettative sul secondo capitolo...
Hellblade sicuramente presenta un livello di immersione notevole ma soprattutto di realismo (avendo studiato psicologia gli ultimi anni del periodo universitario ebbi modo di intervistare pazienti affetti da forme leggere di schizofrenia ed è stato incredibile sentire una descrizione del disturbo che ricalcava al 100% ciò che avevo vissuto tramite il gioco) e probabilmente già al tempo del primo è stato un traguardo considerevole, non so se sarebbe possibile proporre un’esperienza diversa contestualizzata così bene ma va detto che nella scena indie ci sono tanti titoli che trattano patologie particolari che guadagnerebbero valore con il supporto di pratiche ASMR (mi viene in mente “Before your eyes”), quindi spero quantomeno che lo studio continui per un’applicazione più efficace.
Articolo molto interessante. Ho adorato il primo "Hellblade" anche grazie alle "voci" (peraltro il cast è eccezionale, soprattutto Melina Jurgens che dona aspetto, voci e "anima" a Senua). Sono in trepidante attesa del secondo capitolo e consiglio, se masticate un po' di Inglese e volete approfondire le tematiche e la storia, di guardare i video ufficiali del canale YouTube di "Hellblade", specialmente quello dedicato allo studio psicoanalitico della psicosi da cui è affetta Senua, in cui i programmatori hanno ottenuto la collaborazione non solo di una persona che è stata affetta dallo stesso disturbo per anni (ora, grazie a terapie specifiche è guarito e non è a rischio ricaduta), ma anche un professore emerito di Oxford, specialista nello studio del cervello e le sue caratteristiche nel benessere psicofisico della persona.