Mi scuso per il "voi" se ha offeso qualcuno. Ma in qualche modo devo discernere ahah. Facciamo che, chi pensa che la cultura woke abbia rovinato o stia rovinando il prossimo Assassin's Creed sbaglio?
Ma io mica mi offendo! E' solo che io parlo solo per me stesso. Non ho pretesa di parlare per altra gente e non ho oggettivamente alcun interesse a cambiare la testa delle persone.
Per come la vedo io, posto che Ubisoft rischia di ammazzarlo il franchise (non dal punto di vista delle vendite almeno per ora) per non parlare del suo DRM invasivo e l'intenzione di buttare dentro GAAS a manetta (ma di questo si parla sempre troppo poco), questa scelta a mio avviso è effettivamente più diretta da scelte "legali" e di immagine più che commerciali.
Si ritiene, a torto o a ragione - io penso a torto - che fare la spunta su certe caselle possa permettere qualche ritorno extra. Il che, ribadisco, sarebbe perfettamente legittimo, se non fosse per il fastidio con cui le opinioni discordanti vengono trattate, specialmente nell'anglosfera. QUesto moralismo peloso è cioò che ha generato, tra l'altro, mostruosità come i trigger warning.
Come si può notare, la parola woke manco l'ho usata né ho fatto riferimenti al pensiero che sta "rovinando" i giochi. A dimostrazione che è difficile "inquadrare" il pensiero di ognuno in un preciso spazio.
Mi scuso per il "voi" se ha offeso qualcuno. Ma in qualche modo devo discernere ahah. Facciamo che, chi pensa che la cultura woke abbia rovinato o stia rovinando il prossimo Assassin's Creed sbaglio?
Ma io mica mi offendo! E' solo che io parlo solo per me stesso. Non ho pretesa di parlare per altra gente e non ho oggettivamente alcun interesse a cambiare la testa delle persone.
Per come la vedo io, posto che Ubisoft rischia di ammazzarlo il franchise (non dal punto di vista delle vendite almeno per ora) per non parlare del suo DRM invasivo e l'intenzione di buttare dentro GAAS a manetta (ma di questo si parla sempre troppo poco), questa scelta a mio avviso è effettivamente più diretta da scelte "legali" e di immagine più che commerciali.
Si ritiene, a torto o a ragione - io penso a torto - che fare la spunta su certe caselle possa permettere qualche ritorno extra. Il che, ribadisco, sarebbe perfettamente legittimo, se non fosse per il fastidio con cui le opinioni discordanti vengono trattate, specialmente nell'anglosfera. QUesto moralismo peloso è cioò che ha generato, tra l'altro, mostruosità come i trigger warning.
Come si può notare, la parola woke manco l'ho usata né ho fatto riferimenti al pensiero che sta "rovinando" i giochi. A dimostrazione che è difficile "inquadrare" il pensiero di ognuno in un preciso spazio.
Ma su questo siamo ampiamente d'accordo. Da almeno una decina d'anni Ubisoft ha perso la rotta e non sa più che direzione prendere. Assassin's Creed è solo un sintomo ma che non abbiano le idee chiare lo si vede soprattutto dal progetto Infinity. Ancora oggi si fa veramente a capire cosa sia. Per cui, citando ancora la polemica, pur esistendo una sorta di "indottrinamento" del personale, questo è il problema principale o comunque, non nella misura che si crede.
Ma su questo siamo ampiamente d'accordo. Da almeno una decina d'anni Ubisoft ha perso la rotta e non sa più che direzione prendere. Assassin's Creed è solo un sintomo ma che non abbiano le idee chiare lo si vede soprattutto dal progetto Infinity. Ancora oggi si fa veramente a capire cosa sia. Per cui, citando ancora la polemica, pur esistendo una sorta di "indottrinamento" del personale, questo è il problema principale o comunque, non nella misura che si crede.
Perché i trigger warning sarebbero un problema scusa? Sono il compromesso ideale. Il contenuto non viene censurato stando a pensare alle diverse sensibilità di miliardi di persone contemporaneamente, e lascia al fruitore la scelta di vedere o meno qualcosa che potrebbe potenzialmente offenderlo.QUesto moralismo peloso è cioò che ha generato, tra l'altro, mostruosità come i trigger warning.
Perché i trigger warning sarebbero un problema scusa? Sono il compromesso ideale. Il contenuto non viene censurato stando a pensare alle diverse sensibilità di miliardi di persone contemporaneamente, e lascia al fruitore la scelta di vedere o meno qualcosa che potrebbe potenzialmente offenderlo.
>In un gioco con tecnologia aliena e alieniNo ma i Ninja non sono storicamente appurati
Non necessariamente nell'ordine:
1)
Gioco dove usi effettivamente Yasuke come personaggio.
2)
Quel timeframe specifico.
3)
Gente che si lamenta di inaccuratezza storica in un gioco con alieni.
3.5)
Gente che si lamenta di non poter usare un personaggio yamato in un gioco di Samurai quando con NiOh 1 non ha aperto bocca, la sala si chiede come mai.
4)
Possibile trama dove Oda usa entrambe le fazioni a proprio vantaggio e per questo Yasuke potrebbe avere il moveset dei templari e l'altra quello degli assassin
5)>In un gioco con tecnologia aliena e alieniNo ma i Ninja non sono storicamente appurati
Reitero:
La battuta su Ryan Goslyng come Pantera Nera era vecchia già nel 2018.Aspetto il mio AC in Etiopia con protagonista un austriaco dall'accento marcato
La battuta su Ryan Goslyng come Pantera Nera era vecchia già nel 2018.Aspetto il mio AC in Etiopia con protagonista un austriaco dall'accento marcato
Il 2024 non è un mondo dove i gesuiti stanno cercando di conquistare economicamente un paese con la scusa della religione. ;DQuanto è bello non potersi perdere un paio di ore ma vedersi il 2024 spiattellato in faccia ogni venti secondi vero?
Il 2024 non è un mondo dove i gesuiti stanno cercando di conquistare economicamente un paese con la scusa della religione. ;DQuanto è bello non potersi perdere un paio di ore ma vedersi il 2024 spiattellato in faccia ogni venti secondi vero?
Vabbè dai non preoccuparti.forse ricordo male io però, ho la mente annebbiata.
Vabbè dai non preoccuparti.forse ricordo male io però, ho la mente annebbiata.
Troverai qualcuno che ti avviserà che a differenza della ninja Yasuke è realmente esistito e sta mezza cultura pop giappa che lo ricorda al di fuori dell'ambito accademico.
Non ho capito.Perché sono, in ultima analisi, un insulto allo spettatore e/o lettore, che viene ritenuto incapace di discernere e/o decidere per sè. Uno si legge un manga 18+ e lo trova disgustoso? Affari suoi.
Non sono proprio quelli che permettono allo spettatore di decidere da sé? “Trigger Warning: Stupro” “Ah ok allora non lo guardo/Nessun problema, continuo”?
Beh sì. Lo scopo è pararsi il culo per non dover stare a censurare/togliere tutto.Ma lo scopo non è quello. Non è per permettere di decidere ma per fare "virtue signaling" e far notare a un gruppo ristrettissimo di persone che ci sono cose che loro ritengono orribili e quindi evitare che facciano polemica. L'han fatto pure per Shakeaspeare...
In sintesi trattano tutti come imbelli che devono essere protetti. Ma la scelta è individuale.
Beh sì. Lo scopo è pararsi il culo per non dover stare a censurare/togliere tutto.Ma lo scopo non è quello. Non è per permettere di decidere ma per fare "virtue signaling" e far notare a un gruppo ristrettissimo di persone che ci sono cose che loro ritengono orribili e quindi evitare che facciano polemica. L'han fatto pure per Shakeaspeare...
In sintesi trattano tutti come imbelli che devono essere protetti. Ma la scelta è individuale.
Prendi per esempio la saga di Paperone, vogliono censurarla per lo zombie nero stereotipato. Non sarebbe meglio se semplicemente mettessero "Attenzione: contiene stereotipi razzisti" e lasciassero la trama così com'è? Alla fine un avviso a inizio volume/serie/quello che è non da fastidio a nessuno.
Boh, io in realtà non l’ho visto come un’etichetta di qualcosa di “sbagliato” nella maggior parte dei casi, ci sono youtuber come Tomska che mettono i trigger warning ai loro stessi video perché riconoscono che alcune cose potrebbero offendere/dar fastidio, ma la comicità senza prese in giro non esiste.E' diciamo un brutto compromesso, sono d'accordo con zazza che sia trattare l'utente da imbecille (è come se tutti noi ci incazzassimo quando vediamo Mario, è uno stereotipo, fa ridere e chissenefrega) il problema dall'altro lato è che tanti, veramente taaaaanti, si stanno rivelando imbecilli quindi, quantomeno fino a quando il senno non sarà tornato, i trigger warning potrebbero essere una soluzione per quanto vomitevole.
Ragionandoci però è anche un etichettare le opere come "sbagliate" secondo chissà quale principio morale di qualche altezzoso deficiente che si crede migliore degli altri.
Difficile dare una risposta corretta su questo
Boh, io in realtà non l’ho visto come un’etichetta di qualcosa di “sbagliato” nella maggior parte dei casi, ci sono youtuber come Tomska che mettono i trigger warning ai loro stessi video perché riconoscono che alcune cose potrebbero offendere/dar fastidio, ma la comicità senza prese in giro non esiste.E' diciamo un brutto compromesso, sono d'accordo con zazza che sia trattare l'utente da imbecille (è come se tutti noi ci incazzassimo quando vediamo Mario, è uno stereotipo, fa ridere e chissenefrega) il problema dall'altro lato è che tanti, veramente taaaaanti, si stanno rivelando imbecilli quindi, quantomeno fino a quando il senno non sarà tornato, i trigger warning potrebbero essere una soluzione per quanto vomitevole.
Ragionandoci però è anche un etichettare le opere come "sbagliate" secondo chissà quale principio morale di qualche altezzoso deficiente che si crede migliore degli altri.
Difficile dare una risposta corretta su questo
Inoltre non è sempre indicativo di qualcosa di offensivo. C’è il trigger warning per cose come l’abuso di farmaci o banalmente quello per il gore, che non offendono nessuno ma qualcuno potrebbe voler evitare.
Finisce sempre così, chi guarda la situazione con un minimo di oggettività viene sempre blastato sul momento, dopo qualche tempo tutti quelli che gridavano i soliti slogan spariscono nell'etere.
Buffo vero?
Scommettiamo che di articoli nuovi che facciano un minimo di mea culpa o quantomeno rettifichino lo svolgersi dei fatti non ne vedremo manco uno?
Cosa mi sono perso?Certo che con cosa è uscito fuori in queste settimane questo e tantissimi altri articoli sono invecchiati proprio male eh?
Cosa mi sono perso?Certo che con cosa è uscito fuori in queste settimane questo e tantissimi altri articoli sono invecchiati proprio male eh?
Ah beh, alla fine nulla di che in realtà.Il mondo, da Ubisoft che a un'esposizione spaccia materiale da esposizione come ufficiale del gioco quando invece era paccottiglia comprata su Amazon (una katana di OP, uno stand sempre generico da una decina di euro e una bambolotta) a tutta la storia di Yasuke che si dava per fatti storici accertatissimi fino a settimana scorsa e invece sono il risultato di un professore universitario che nel 2012 per promuovere il suo libro (The african samurai) sotto pseudonimo ha modificato la pagina giapponese di wikipedia citando se stesso come fonte autorevole....
Sostanzialmente la storia di Yasuke è per la maggior parte una panzana e ora il governo giapponese potrebbe avviare un indagine per revisionismo storico e diffusione di falsità.
Bello eh?
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Ma io mica mi offendo! E' solo che io parlo solo per me stesso. Non ho pretesa di parlare per altra gente e non ho oggettivamente alcun interesse a cambiare la testa delle persone.
Per come la vedo io, posto che Ubisoft rischia di ammazzarlo il franchise (non dal punto di vista delle vendite almeno per ora) per non parlare del suo DRM invasivo e l'intenzione di buttare dentro GAAS a manetta (ma di questo si parla sempre troppo poco), questa scelta a mio avviso è effettivamente più diretta da scelte "legali" e di immagine più che commerciali.
Si ritiene, a torto o a ragione - io penso a torto - che fare la spunta su certe caselle possa permettere qualche ritorno extra. Il che, ribadisco, sarebbe perfettamente legittimo, se non fosse per il fastidio con cui le opinioni discordanti vengono trattate, specialmente nell'anglosfera. QUesto moralismo peloso è cioò che ha generato, tra l'altro, mostruosità come i trigger warning.
Come si può notare, la parola woke manco l'ho usata né ho fatto riferimenti al pensiero che sta "rovinando" i giochi. A dimostrazione che è difficile "inquadrare" il pensiero di ognuno in un preciso spazio.