E' tanto complesso questo discorso ma altrettanto semplice volendo, si gioca quel che piace e fa divertire in quel preciso momento. Se per qualsiasi persona (tranne per chi lo fa di lavoro) videogiocare non e' quella semplice cosa, stai buttando letteralmente ore e soldi della tua vita per niente.
Quando un'attività ci tiene attaccati troppe ore per un periodo di tempo che va oltre "la fase" o "quel periodo particolare" dovrebbero scattare i nostri allarmi in testa e farci pensare. Che si tratti di gioco o di lavoro, dedicarsi eccessivamente ad una sola attività non è sano. A volte si scappa da qualcosa senza saperlo, finendo per essere schiavi del lavoro, del gioco o di un altro svago apparentemente innocuo: si è davvero in grado di dire basta? Si sta "sacrificando" qualcosa per dedicarsi di più al proprio hobby/progetto? Se la risposta è un consapevole sì, non ci sono problemi ma senza un po' di auto-analisi si rischia di scoprire di non poter smettere quando i danni sono ormai grandi. I live service hanno di certo la colpa di fare leva su punti deboli delle persone, come raccontato nell'articolo, ma anche un "gioco normale" può portare agli stessi problemi se il giocatore in primis non ne fa un uso consapevole.
Io gioco solo a Fortnite e Rocket League e mi sento a posto con me stesso. Ho provato alcuni single player ma mi annoio a morte. Non ho bisogno di giocare a “opere più complesse”.
per provare diversi titoli e partecipare alle conversazioni
Ecco, qui si vede il vantaggio di non avere nessuno con cui disquisire di videogiochi
FOMO? Ma chi se ne frega di cosa va di moda ora... io in questi giorni di ferie mi sto giocando Uncharted 4 (un gioco del 2016) e non mi importa di quanto velocemente lo finirò o di quanto ci metterò a superare certi punti ostici, ma di quanto mi posso godere questa avventura.
Dato che ho veramente poco tempo per giocare, preferisco investire il tempo in un paio di giochi irrinunciabili all'anno (e giocarli nei tempi che voglio), al posto di perdermi in un gioco gacha che mi stressa pure con le missioni a tempo...
... e poi ci sono quelli come me, videogiocatori occasionali, che si accontentano di giocare (o rigiocare o recuperare) nelle uscite del passato. Ad esempio in questo periodo sto recuperando un po' di avventure Lucas che in quegli anni non potei permettermi di comprare... e ogni tanto ritiro fuori il buon "Treepbursh"
Per me è tutto molto semplice: da un lato abbiamo giochi gratuiti e con la classica esperienza "mordi e fuggi" mentre dall' altra ci sono giochi che costano € 80 e che richiedono tempo, abilità e impegno mentale senza le quali non finirai mai la campagna principale... chissà quale prodotto sceglierà l'utente medio casualone? 🤔😂
Se il pensiero di avere un qualcosa di poco impegnativo e divertente nell'immediato, comodo anche dal punto di vista della console come un gioco mobile dove non serve nemmeno accendere un interruttore ma basta premere un bottone sul telefono per giocare subito, ecco se questo pensiero fa da sollievo in una giornata stressante, d'altra parte la routine quotidiana che cercano di indurre certi titoli è controproducente, crea dei meccanismi per cui diventa quasi un secondo lavoro dedicargli quel tempo se si vuole 1) avere valuta per pescare personaggi/upgrade o 2) mettere a frutto la stamina per progredire. E se non paghi col tempo l'unica è pagare con il portafogli. Io ne ho provati alcuni, Hypmic, Twisted Wonderland, Nu Carnival, HSR...ma avendo il fido Pokemon Masters dal day one presto o tardi li ho lasciati, troppo burnout già a gestirne due. Genshin per ora regge come "collaterale" grazie al fatto che vado lenta, non punto a quasi nessun pg e ho ancora un sacco di ore e risorse davanti per quando arriverà qualcuno che mi interessa. Comunque trovo sempre interessanti questi OpinionClick, mi piace leggere qualche editoriale e non solo news. ^^
Se per qualsiasi persona (tranne per chi lo fa di lavoro) videogiocare non e' quella semplice cosa, stai buttando letteralmente ore e soldi della tua vita per niente.