Ormai "essere nerd" è diventata una moda, fiere del fumetto che di fumetto e nerd hanno ben poco con il risultato che ormai pure il paesino più sperduto ha la sua fiera Pincopallino Comics&Games.
In passato non sono mai potuto andare a nessuna fiera per questioni di tempo. Poi via via mi è passata proprio la voglia perché sospettavo che fossero diventate solo dei circhi senza animali e acrobati. E ora ne ho la conferma.
Personalmente se devo prendere i mezzi o addirittura i trasporti interregionali, fare file o resse degne di Venezia solo per avere un autografo, spulciare tra cose che posso trovare anche online (magari a minor prezzo), mi passa la voglia.In passato non sono mai potuto andare a nessuna fiera per questioni di tempo. Poi via via mi è passata proprio la voglia perché sospettavo che fossero diventate solo dei circhi senza animali e acrobati. E ora ne ho la conferma.
Raga, non esageriamo. Qui si parla di sagre del fumetto, fatte ad arte solo per pelare i soldi del biglietto e concordo totalmente con l'editoriale. Ma Lucca è diventata il più grande festival del fumetto del mondo! L'anno scorso ho ascoltato e incontrato Michel Gondry, Garth Ennis e Naoki Urasawa, per dire. Ci sono TUTTI! Ed è una vera esperienza da fare, almeno una volta (sempre che non piova). Non confondiamo i grandi eventi con le baggianate...
Lo ha fatto qualcuno per te dici? Lo sgaloppino che fa 20 volte le file alla fine serve XDPersonalmente se devo prendere i mezzi o addirittura i trasporti interregionali, fare file o resse degne di Venezia solo per avere un autografo, spulciare tra cose che posso trovare anche online (magari a minor prezzo), mi passa la voglia.
Nel mio piccolo ho ottenuto un autografo diretto da Furuya e uno indirettamente di Neal Adams senza fare tutte queste trafile.
In passato non sono mai potuto andare a nessuna fiera per questioni di tempo. Poi via via mi è passata proprio la voglia perché sospettavo che fossero diventate solo dei circhi senza animali e acrobati. E ora ne ho la conferma.
Raga, non esageriamo. Qui si parla di sagre del fumetto, fatte ad arte solo per pelare i soldi del biglietto e concordo totalmente con l'editoriale. Ma Lucca è diventata il più grande festival del fumetto del mondo! L'anno scorso ho ascoltato e incontrato Michel Gondry, Garth Ennis e Naoki Urasawa, per dire. Ci sono TUTTI! Ed è una vera esperienza da fare, almeno una volta (sempre che non piova). Non confondiamo i grandi eventi con le baggianate...
No. Quello di Furuya l'ho ottenuto nella mia fumetteria di fiducia durante un incontro con l'autore. C'era un'organizzazione che permetteva di fare autografi e selfie (che io non faccio) a turni, senza file.Lo ha fatto qualcuno per te dici? Lo sgaloppino che fa 20 volte le file alla fine serve XD
In passato non sono mai potuto andare a nessuna fiera per questioni di tempo. Poi via via mi è passata proprio la voglia perché sospettavo che fossero diventate solo dei circhi senza animali e acrobati. E ora ne ho la conferma.
Raga, non esageriamo. Qui si parla di sagre del fumetto, fatte ad arte solo per pelare i soldi del biglietto e concordo totalmente con l'editoriale. Ma Lucca è diventata il più grande festival del fumetto del mondo! L'anno scorso ho ascoltato e incontrato Michel Gondry, Garth Ennis e Naoki Urasawa, per dire. Ci sono TUTTI! Ed è una vera esperienza da fare, almeno una volta (sempre che non piova). Non confondiamo i grandi eventi con le baggianate...
Una volta è da fare, vero. Anche due. Se interessa un ospite che si può incontrare solo lì, anche. Però per coloro che non sono interessati a fare lunghissime file per uno o due ospiti in particolare e che ne hanno già fatte tante, sa di già visto ma in declino, con d'altro canto più file, affollamento e caro prezzi di un tempo. Vale sicuramente la pena andarci, in quanto al tornarci, dipende da cosa interessa persona e persona. Se quello che si cerca non sono ospiti ed eventi particolari ma games, fumetti usati, collezionismo, artisti indipendenti, i punti di riferimento forse potrebbero tornare ad essere eventi più piccoli ma specifici.
Per le novità e i fumetti nuovi si è già scritto a sufficienza, un tempo in fiera si trovavano offerte sulle nuove uscite, ormai quei tempi sono passati.
In passato non sono mai potuto andare a nessuna fiera per questioni di tempo. Poi via via mi è passata proprio la voglia perché sospettavo che fossero diventate solo dei circhi senza animali e acrobati. E ora ne ho la conferma.
Raga, non esageriamo. Qui si parla di sagre del fumetto, fatte ad arte solo per pelare i soldi del biglietto e concordo totalmente con l'editoriale. Ma Lucca è diventata il più grande festival del fumetto del mondo! L'anno scorso ho ascoltato e incontrato Michel Gondry, Garth Ennis e Naoki Urasawa, per dire. Ci sono TUTTI! Ed è una vera esperienza da fare, almeno una volta (sempre che non piova). Non confondiamo i grandi eventi con le baggianate...
Una volta è da fare, vero. Anche due. Se interessa un ospite che si può incontrare solo lì, anche. Però per coloro che non sono interessati a fare lunghissime file per uno o due ospiti in particolare e che ne hanno già fatte tante, sa di già visto ma in declino, con d'altro canto più file, affollamento e caro prezzi di un tempo. Vale sicuramente la pena andarci, in quanto al tornarci, dipende da cosa interessa persona e persona. Se quello che si cerca non sono ospiti ed eventi particolari ma games, fumetti usati, collezionismo, artisti indipendenti, i punti di riferimento forse potrebbero tornare ad essere eventi più piccoli ma specifici.
Per le novità e i fumetti nuovi si è già scritto a sufficienza, un tempo in fiera si trovavano offerte sulle nuove uscite, ormai quei tempi sono passati.
Quanto ti dò ragione!
Abito in provincia di Lucca da sempre e ho visto crescere Lucca Comics e diventare ciò che è oggi (ci ho anche lavorato come standista e addetto, in alcune edizioni). E se prima chi lo gestisce ragionava sulla base di migliorare la fiera di anno in anno, adesso è un evento stagnante, escludendo ovviamente gli ospiti di rilievo e le conferenze. Manca totalmente l'interesse a provare qualcosa di nuovo, la fiera vive di rendita e prezzi alti anche per chi vive e lavora in città tutto l'anno, con l'ipocrisia di tanti negozi, locali e alberghi che si lamentano perché Lucca è invasa, ma non si fanno scrupoli a speculare sui prezzi e godere di lauti guadagni.
Mi sembra una esagerazione dire che Lucca è una fiera stagnante.
Mi sembra una esagerazione dire che Lucca è una fiera stagnante. L'offerta ogni anno è enorme tra eventi grandi e piccoli. non esistono solo i mega ospiti per cui fare le file lunghissime. esistono tante mostre (gratuite), l'area per i bambini, e tanti panel e incontri dislocati in ogni angolo della città. basta munirsi di programma e praticamente, tempo permettendo, hai solo l'imbarazzo della scelta ogno ora del giorno. Poi che ci siano problematiche legate alla grande affluenza, questo sicuramente, il mio consiglio è sempre di andarci non nei giorni "caldi" se si ha la possibilità di farlo.
Sul caro prezzi di hotel e negozi, bhe questo è lo scotto di quando ci sono eventi che richiamano una massa enorme di persone.
Ad Edimburgo ad agosto che ci sta un evento teatrale di caratura mondiale le stanze vanno su prezzi astronomici, stessa cosa a Venezia durante il Festiva,...
Mi sembra una esagerazione dire che Lucca è una fiera stagnante.
Ironic, suvvia.
Lucca è una fiera enorme rispetto ad altre fiere fatte nel resto in Europa, ma con la metà degli ospiti, sia a livello quantitativo che qualitativo.
Se la vivacchiano da anni col solito format, spennando la gente e basta, ma prima o poi la gente si stancherà (come il sottoscritto)...
Anno scorso abbiamo avuto 6/7 ospiti solo lato fumetto asiatico.
Detto che Lucca apre anche ad altri settori come games, giochi da tavolo, intrattenimeto, tv e cinema.
Non è Angouleme insomma e il Japan Expo che sono fiere settoriali molto specifiche.
Forse servirebbe una Angouleme anche da noi invece di 100 fiere copincollate...come servirebbe una Annency per l'animazione...
Ma finché in Italia ci sarà gente che va a una fiera della capra tibetana perché c'è lo youtuber di turno, si farà sempre il gioco degli organizzatori.
Una volta è da fare, vero. Anche due. Se interessa un ospite che si può incontrare solo lì, anche. Però per coloro che non sono interessati a fare lunghissime file per uno o due ospiti in particolare e che ne hanno già fatte tante, sa di già visto ma in declino, con d'altro canto più file, affollamento e caro prezzi di un tempo. Vale sicuramente la pena andarci, in quanto al tornarci, dipende da cosa interessa persona e persona. Se quello che si cerca non sono ospiti ed eventi particolari ma games, fumetti usati, collezionismo, artisti indipendenti, i punti di riferimento forse potrebbero tornare ad essere eventi più piccoli ma specifici.
Per le novità e i fumetti nuovi si è già scritto a sufficienza, un tempo in fiera si trovavano offerte sulle nuove uscite, ormai quei tempi sono passati.
con l'ipocrisia di tanti negozi, locali e alberghi che si lamentano perché Lucca è invasa, ma non si fanno scrupoli a speculare sui prezzi e godere di lauti guadagni.
A Lucca in realtà trovo ancora qualche uscita in anteprima, il che mi fa piacere anche quando si tratta solo di qualche settimana rispetto alla distribuzione regolare.
come se comprassi una Guggi al mercatino
Sono stata giusto ieri al Gamics Piemonte ed il numero di stand/bancarelle con paccottaglia da Aliexpress è cresciuta in maniera vertiginosa, soprattutto le bags tematiche.
C'è stato un panel interessante di Andrea Battaglia, purtroppo con poca gente, dove mostrava alcuni accorgimenti per riconoscere i fake/bootleg.
Però il problema resta, dato che nel momento in cui io acquisto roba contraffatta commetto reato (come se comprassi una Guggi al mercatino) do per scontato che all'interno di una fiera dove pago un biglietto i venditori siano affidabili.
Putroppo no perchè gli organizzatori non possono fare questi controlli.
Morale della favola a chi vi cerca di vendere roba senza scatola, ad almeno quelli non date i vostri soldi! XD
Sono stata giusto ieri al Gamics Piemonte ed il numero di stand/bancarelle con paccottaglia da Aliexpress è cresciuta in maniera vertiginosa, soprattutto le bags tematiche.
C'è stato un panel interessante di Andrea Battaglia, purtroppo con poca gente, dove mostrava alcuni accorgimenti per riconoscere i fake/bootleg.
Però il problema resta, dato che nel momento in cui io acquisto roba contraffatta commetto reato (come se comprassi una Guggi al mercatino) do per scontato che all'interno di una fiera dove pago un biglietto i venditori siano affidabili.
Putroppo no perchè gli organizzatori non possono fare questi controlli.
Morale della favola a chi vi cerca di vendere roba senza scatola, ad almeno quelli non date i vostri soldi! XD
Anche nelle lucche di 30-35 anni fa si vendeva roba piratata, si vendevano videocassette fatte in casa, CD audio copiati (e pure qualche videogioco) in genere privati che si sistemavano in angolini con roba messa su teli e tovaglie, ma in qualche stand anche i "mitici" (per qualche anno) cd-audio tarocchi by SM (non ricordo se di Taiwan, HK o cinesi continentali).
Il primo "boom" di roba originale in quantità decente la portò Yamato, disponibile anche nei primi 2 negozi fisici (ora se ricordo è il 3° o 4° locale), tra artbook, qualche manga, e cd audio originali.
Oltre agli stand dei collezionisti vintage naturalmente, con prezzi almeno all'epoca improponibili.
Il fatto è che con quanto costano i biglietti delle “fiere piccole” uno spende anche di meno ad andare a Lucca un giorno che per due di quelle… e onestamente, qualità/prezzo non c’è paragone.Piuttosto che lamentare l'aumento del numero di fiere di piccole dimensioni, penso sia urgente ridimensionare quelle di grandi dimensioni. Perché il sorgere di tante micro realtà è conseguenza della crescita smisurata e abusata delle grandi fiere, quelle dove gli editori concentrano tutto (annunci ma non solo) lasciando terra bruciata intorno. Sono fiere più per gli addetti ai lavori, con facile marketing, e sono sicuramente più vantaggiose. Ma meno per gli appassionati dato che si crea una falsa sensazione elitaria, con costi alti di soggiorno, biglietto e affitto degli spazi, oltre che l'approvvigionamento degli ospiti. Diventa difficile per le piccole realtà farvi parte e per le piccole fiere ad emergere. Serve invece forse più competizione, che non sia al ribasso come giustamente viene lamentato.
Che si inizi a fare qualche annuncio nelle fiere che non siano le solite, si portino ospiti di rilievo anche nelle altre (e anche nelle fumetterie che ne hanno sempre bisogno). Le piccole realtà devono poter crescere come un tempo hanno fatto le fiere oggi enormi e stantie e troppo commerciali. Serve anche a quest'ultime per mantenersi attuali non solo tramite la propria reputazione che le agevola nell'avere la priorità su tutto (annunci, ospiti, ect.). E lo stesso vale per gli editori.
Il fatto è che con quanto costano i biglietti delle “fiere piccole” uno spende anche di meno ad andare a Lucca un giorno che per due di quelle… e onestamente, qualità/prezzo non c’è paragone.Piuttosto che lamentare l'aumento del numero di fiere di piccole dimensioni, penso sia urgente ridimensionare quelle di grandi dimensioni. Perché il sorgere di tante micro realtà è conseguenza della crescita smisurata e abusata delle grandi fiere, quelle dove gli editori concentrano tutto (annunci ma non solo) lasciando terra bruciata intorno. Sono fiere più per gli addetti ai lavori, con facile marketing, e sono sicuramente più vantaggiose. Ma meno per gli appassionati dato che si crea una falsa sensazione elitaria, con costi alti di soggiorno, biglietto e affitto degli spazi, oltre che l'approvvigionamento degli ospiti. Diventa difficile per le piccole realtà farvi parte e per le piccole fiere ad emergere. Serve invece forse più competizione, che non sia al ribasso come giustamente viene lamentato.
Che si inizi a fare qualche annuncio nelle fiere che non siano le solite, si portino ospiti di rilievo anche nelle altre (e anche nelle fumetterie che ne hanno sempre bisogno). Le piccole realtà devono poter crescere come un tempo hanno fatto le fiere oggi enormi e stantie e troppo commerciali. Serve anche a quest'ultime per mantenersi attuali non solo tramite la propria reputazione che le agevola nell'avere la priorità su tutto (annunci, ospiti, ect.). E lo stesso vale per gli editori.
Che gli editori portino gli ospiti grossi alle fiere grosse è normale, con quanto ci spendono vogliono rientrarci. E anche per gli annunci sono un po’ d’anni che non è più tutto concentrato a Lucca. Gli unici che si devono adoperare per far guadagnare popolarità alle fiere piccole, sono gli organizzatori delle fiere stesse. Ma immagino che portare un Mangaka qualsiasi costi di più che chiedere a Rocco Siffredi, e quindi…
Mi trovo abbastanza d'accordo, penso che le fiere siano ormai troppe e come si dice nell'articolo finiscono per diventare tutte uguali.
Per me una fiera per regione è più che sufficente, io personalmente ho iniziato a frequentarle dal Torino Comics: i primi anni era tutto nuovo e mi piaceva tantissimo, ma dopo tanti anni che uno va alla fine è sempre la stessa solfa, in cui ormai non trovi niente di originale (non nego che miglioramenti ci siano stati però la struttura è sempre quella).
Alla fine per quanto mi riguarda l'unica fiera che davvero merita visitare facendosi un viaggio rimane il Lucca Comics, le altre ci possono stare per passarci un pomeriggio se le hai vicino a casa, sempre che non costino cifre assurde come sono arrivate a costare alcune...
Ma loro ci guadagnano ad essere piccole. Meno spazio hai, meno ti costa chiederlo, e a più puoi mettere il costo degli stand perché tanto li riempirai lo stesso. Con roba ufficiale, di qualità e attinente? Di solito no, ma finché a loro entrano i soldi poco importa.Però serve che abbiano spazio.
Le fiere più piccole riesci a girarle più facilmente, però se sono sempre i soliti stand tra fumetterie e negozi di gadget, dopo un po' perdono anche quel poco di attrattiva. E rimangono quelle enormi, poco pratiche e più costose, con anche biglietti premium.
Ma loro ci guadagnano ad essere piccole. Meno spazio hai, meno ti costa chiederlo, e a più puoi mettere il costo degli stand perché tanto li riempirai lo stesso. Con roba ufficiale, di qualità e attinente? Di solito no, ma finché a loro entrano i soldi poco importa.Però serve che abbiano spazio.
Le fiere più piccole riesci a girarle più facilmente, però se sono sempre i soliti stand tra fumetterie e negozi di gadget, dopo un po' perdono anche quel poco di attrattiva. E rimangono quelle enormi, poco pratiche e più costose, con anche biglietti premium.
Per i fruitori sicuramente, due/tre fiere grossette per regione sarebbe l’ideale, ma se la situazione è questa si vede che agli organizzatori fa più comodo così. E finché la gente ci va e ci spende così rimarrà.Dici? Però mi risulta che costi già parecchio lo spazio anche in queste fiere. Diventa appannaggio di pochi e la cosa peggiora sulle fiere più grandi dove sono presenti solo grandi realtà organizzate.
Poi concordo che troppe, addirittura sovrapposte, si cannibalizzano, ma secondo me una via di mezzo con un discreto numero di fiere di medie dimensioni (ne troppo grandi ne troppo piccole) sarebbe l'ideale.
Per i fruitori sicuramente, due/tre fiere grossette per regione sarebbe l’ideale, ma se la situazione è questa si vede che agli organizzatori fa più comodo così. E finché la gente ci va e ci spende così rimarrà.Dici? Però mi risulta che costi già parecchio lo spazio anche in queste fiere. Diventa appannaggio di pochi e la cosa peggiora sulle fiere più grandi dove sono presenti solo grandi realtà organizzate.
Poi concordo che troppe, addirittura sovrapposte, si cannibalizzano, ma secondo me una via di mezzo con un discreto numero di fiere di medie dimensioni (ne troppo grandi ne troppo piccole) sarebbe l'ideale.
”qualche visitatore in più” con gli ospiti trash magari te lo accaparri, ma con le bancarelle di pattume no. Nessuno va in fiera con lo scopo di comprarsi bootleg sovrapprezzati, se ci sono è semplicemente perché pagano profumatamente (se lo possono permettere perché il margine di guadagno su quella roba è altissimo) e le realtà che vendono roba originale non se lo possono permettere. Secondo me è anche una cosa che danneggia l’immagine delle fiere in questione e gli impedisce di crescere, ma come dicevo, agli organizzatori fa comodo così quindi pace. Che poi l’aumento dei prezzi non è assolutamente prerogativa delle fierone, un sacco di quelle piccole hanno pompato il biglietto senza nessun miglioramento alla fiera in sé.Però che alternative hanno se non provare ad accaparrarsi qualche visitatore in più? Una fiera deve partire piccola e poi crescere, ma se le fiere grosse concentrano tutto agli altri rimangono le briciole.
Chi ci marcia in questo momento sono proprio le fiere grosse perché sono considerate indispensabili e quindi si possono alzare i prezzi e mettere i pass salta coda: per correggere questa cosa credo vadano rese non imprescindibili.
”qualche visitatore in più” con gli ospiti trash magari te lo accaparri, ma con le bancarelle di pattume no. Nessuno va in fiera con lo scopo di comprarsi bootleg sovrapprezzati, se ci sono è semplicemente perché pagano profumatamente (se lo possono permettere perché il margine di guadagno su quella roba è altissimo) e le realtà che vendono roba originale non se lo possono permettere. Secondo me è anche una cosa che danneggia l’immagine delle fiere in questione e gli impedisce di crescere, ma come dicevo, agli organizzatori fa comodo così quindi pace. Che poi l’aumento dei prezzi non è assolutamente prerogativa delle fierone, un sacco di quelle piccole hanno pompato il biglietto senza nessun miglioramento alla fiera in sé.Però che alternative hanno se non provare ad accaparrarsi qualche visitatore in più? Una fiera deve partire piccola e poi crescere, ma se le fiere grosse concentrano tutto agli altri rimangono le briciole.
Chi ci marcia in questo momento sono proprio le fiere grosse perché sono considerate indispensabili e quindi si possono alzare i prezzi e mettere i pass salta coda: per correggere questa cosa credo vadano rese non imprescindibili.
Lucca è imprescindibile perché fa le cose per bene (per lo meno rispetto alle fiere citate nell’articolo), e per quanto il biglietto sia più alto ne vale sicuramente di più la pena. Tutte le altre ormai sono andate scemando, anche fiere come Romics e Comicon pur essendo comunque belle grosse hanno perso un sacco di clienti perché non offrivano molto di più rispetto a quelle più piccole (almeno da quello che so).
Personalmente non vedo il problema nel portare cose in anteprima, tanto prima o poi arriveranno nei circuiti normali comunque. E ripeto, Lucca è “stagnante” perché non c’è proprio competizione. Se la gente deve scegliere tra 25€ per farsi un giorno al Lucca Comics, fiera che può essere stagnante ma ricordiamo che resta la seconda più grande al mondo, e 15€ per un giorno alla fieretta scema con 20 bancarelle di cui 15 con solo roba da Aliexpress…Su ciò che ha senso acquistare in fiera, a mio avviso non ci dovrebbe essere mai nulla esclusivo (o in anteprima) di una fiera, se non cose che magari non puoi trovare altrove (tipo usati particolari, ect.). Ma certe fiere sono cresciute a tal punto da ottenere favoritismi in ciò che propongono: tutti lavorano per portare qualcosa lì, siano annunci, ospiti o uscite in anteprima. Va da se che per le altre realtà non c'è più gioco e non avranno mai modo di compensare. Prima di dire che agli organizzatori va bene così (e magari è anche vero, ma non lo sappiamo), bisogna anche valutare che possibilità hanno: le fiere grosse vivono di rendita per nomea o accordi, e in questo diventano stagnanti perché non devono fare più nulla per avvicinare le persone. Vanno prima depotenziate queste, ne va della concorrenza. Gli autori li vorrei vedere più spesso in fiere piccole e fumetterie sparsi sul territorio.
Personalmente non vedo il problema nel portare cose in anteprima, tanto prima o poi arriveranno nei circuiti normali comunque. E ripeto, Lucca è “stagnante” perché non c’è proprio competizione. Se la gente deve scegliere tra 25€ per farsi un giorno al Lucca Comics, fiera che può essere stagnante ma ricordiamo che resta la seconda più grande al mondo, e 15€ per un giorno alla fieretta scema con 20 bancarelle di cui 15 con solo roba da Aliexpress…
Non c’è bisogno di stroncare Lucca per far crescere quelle piccole, basta che queste si sveglino, dicano basta ai bootleg e effettivamente reinvestano tutti i soldi che incassano per eventi e ospiti. Però non sia mai, in Italia se non ti intaschi minimo metà dei guadagni che lo fai a fare.
Ovvio che anche le fierette hanno costi, ma sono abbastanza convinto di aver visto fiere raddoppiare di prezzo senza nessun aumento né di dimensioni né di qualità delle stesse... c'è palesemente qualcosa che non torna.Parti dal presupposto che le fierette non abbiano costi (gli spazi un costo ce l'hanno sempre) e giochino la ribasso. Quando realtà come Lucca Comics sono cresciute a quel modo anche perché legate a doppio filo con una serie di partner che rende molto improbabile per altre fiere fare altrettanto. Non è solo discorso di svegliarsi, anche se si può fare molto meglio di così, ma di cambiare il paradigma che ha creato quel senso elitario per fiere ormai considerate imprescindibili. Lucca non va stroncata, solo ridimensionata.
La stessa cosa la possiamo dire per un Cartoomics, fiera vuota con sovrapprezzo, solo perché è riuscita ad essere un po' più grande delle altre. E continuerà ad esserlo anche solo per fama. Purtroppo le grandi sono le prime ad adagiarsi.
Ovvio che anche le fierette hanno costi, ma sono abbastanza convinto di aver visto fiere raddoppiare di prezzo senza nessun aumento né di dimensioni né di qualità delle stesse... c'è palesemente qualcosa che non torna.Parti dal presupposto che le fierette non abbiano costi (gli spazi un costo ce l'hanno sempre) e giochino la ribasso. Quando realtà come Lucca Comics sono cresciute a quel modo anche perché legate a doppio filo con una serie di partner che rende molto improbabile per altre fiere fare altrettanto. Non è solo discorso di svegliarsi, anche se si può fare molto meglio di così, ma di cambiare il paradigma che ha creato quel senso elitario per fiere ormai considerate imprescindibili. Lucca non va stroncata, solo ridimensionata.
La stessa cosa la possiamo dire per un Cartoomics, fiera vuota con sovrapprezzo, solo perché è riuscita ad essere un po' più grande delle altre. E continuerà ad esserlo anche solo per fama. Purtroppo le grandi sono le prime ad adagiarsi.
E poi ripeto, che io sappia col crescere delle "fierette" tutte le fiere grosse che non si chiamano Lucca Comics stanno perdendo sempre più pubblico. Perché se non offrono niente in più rispetto a quelle a 30 km da casa non ha senso andarci.
per carita io posso parlare solo per esperienza di questa fiera, ma leggendo le testimonianze da tutta italia sulle altre fiere, vedo molte analogie con alecomics
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