ancora influenzati dalla depravazione della cultura Woke e DEI statunitense, a meno di un repentino cambio di direzione, è altamente probabile che il prodotto finale faccia la fine dell'orrenda serie "The Lord of the Rings: The Rings of Power".
Secondo me l'ambientazione e la trama si prestano molto per una serie TV e mi sono sempre chiesto perché non ne facessero una...se non snaturano il prodotto originale e usano una CGI degna di questo nome può essere un successo...
Considerando che
per curarsi dai nefasti influssi di una dittatura culturale
Fallout e Last of Us sono entrambi ottime serie, ben recensite e di successo, ma si preferisce criticare a prescindere tutto quello che non è giapponese.
il mondo è fatto di prodotti mediocri, non è una novità. Quante serie in generale scritte con i piedi esistono? Il fatto che un prodotto sia tratto da un videogioco non fa eccezione. Per ogni serie capolavoro avrai sempre n serie che quasi nessuno guarderà.Fallout e Last of Us sono entrambi ottime serie, ben recensite e di successo, ma si preferisce criticare a prescindere tutto quello che non è giapponese.
E che c'entrano i giapponesi adesso? Il problema qui è la quantità immensa di adattamenti televisivi tremendamente deludenti che si accumulano da anni. The Last of Us e Fallout, in quanto serie ben accolte, rimangono eccezioni, e a parer mio se lo standard non fosse così basso non sarebbero state osannate a tal punto, in particolare la seconda.
In questo caso specifico, a quanto sopra si aggiunge che lo showrunner ha lavorato a Fast and Furious... come si fa ad avere aspettative?
In questo caso specifico, a quanto sopra si aggiunge che lo showrunner ha lavorato a Fast and Furious... come si fa ad avere aspettative?
il mondo è fatto di prodotti mediocri, non è una novità. Quante serie in generale scritte con i piedi esistono? Il fatto che un prodotto sia tratto da un videogioco non fa eccezione. Per ogni serie capolavoro avrai sempre n serie che quasi nessuno guarderà.
Detto questo come per Fallout e Rings of power giudicherò quando vedrò (anche solo il primo episodio)
Effettivamente ci vuole molto tempo per curarsi dall'omofobia, transfobia e dalle discriminazioni delle minoranze, prima o poi ci arriveremo come società occidentale. Nel mentre sicuramente il fatto che un creativo si senta attaccato ogni qual volta che non crea una storia incentrata su un uomo bianco, etero non aiuta.
Per gli standard attuali la gran parte delle opere di intrattenimento audio visive potrebbe essere classificata come Woke (sopratutto Mass Effect). Esiste persino un utente su Steam che ha fatto una lista dei giochi considerati Woke, sarebbe da sbellicarsi dalle risate se non ci fosse gente che crede veramente a queste cose.
Questo però è un modo scorretto di raccontare la cosa, lo sai bene anche tu che non è quello che viene criticato
Però te l'ho già detto, con gli strawman non si portano avanti le discussioni
Non lo accuso (ovviamente non lo conosco), dico che ormai è una strategia ubiqua sul web quando si parla del mondo di intrattenimento.E accusare qualunque cosa di essere omofobo o transfobico non lo rende automaticamente vero
Sono termini sempre più concreti e reali da quando con Woke si può giustificare l'odio verso qualsiasi cosa.sono termini che ormai hanno perso di significato e usati solo per proteggersi dalle critiche
non bastano certi elementi ad essere automaticamente tali, conta anche il proposito. Se fai un buon prodotto certe cose non sono un difetto, ma si nota quando ci sono certi tipi di forzature.
Puoi creare storie con tutti i tipi di rappresentazioni che vuoi, non è quello il problema.
Ti consiglio di leggerti proprio quelle liste che hai citato, dico solo questo.Quello che poi viene considerato woke non è necessariamente quanto elenchi sopra
nascondere quelle stesse dinamiche di discriminazione che prima venivano completamente fatte sotto la luce del sole.
Capisco il tuo intento nel tentare di riportare la conversazione su un binario in cui si possa discutere la dinamica dell'inclusività
Ognuno ha le proprie opinioni. Il reato e la vera discriminazione sono altre cose.
perche' si debba discutere per forza di questa roba in qualsiasi tipo di intrattenimento.
omofobia, transfobia e dalle discriminazioni delle minoranze, prima o poi ci arriveremo come società occidentale. Nel mentre sicuramente il fatto che un creativo si senta attaccato ogni qual volta che non crea una storia incentrata su un uomo bianco, etero non aiuta.
La depravazione della cultura Woke e DEI [...]
frase così orrendamente estremista.
La depravazione della cultura Woke e DEI [...]
Inutile che cerchi di argomentare, se parti con una frase così orrendamente estremista.
La depravazione della cultura Woke e DEI propagatasi nel mondo anglosassone ed in specifico da parte delle lobbies e multinazionali statunitensi, che ha così gravemente danneggiato e continua ad ostacolare il progresso dei prodotti mediatici, videoludici, e della medesima società umana, è riassumibile nell'idea stessa fondante il tuo commento: criminalizzare all'estremo una qualsiasi forma di critica, senza alcuna possibilità di avere un pensiero che minimamente si discosti dalla dottrina del culto unificato Woke e DEI.
A causa di tale depravazione culturale ed ideologica, si giunge a chiamare omofobico o transfobico chiunque critichi l'estremizzazione ed il paternalismo con cui si presentano tali tematiche, vedasi Dustborn, Concord, Veilguad, e molti altri aspetti che da alcuni anni avvelenano la vita reale delle persone. Identicamente a come si giunge a chiamare razzista chiunque non gradisca Star Wars: Acolyte, o altri self-insert e scambi etnici privi di valore, ovvero si chiami antisemita o nazista chiunque minimamente critichi l'operato di israele. In definitiva, si finisce sempre per estremizzare, criminalizzando nei dettami della pura cancel culture statunitense, chiunque dissenta; sopprimendo qualsiasi pensiero differente. Pertanto non si tutela né valorizza la diversità, anzi annientandola sul nascere.
Solo una massa di ignoranti, sordi e ciechi alle reali sofferenze e necessità quotidiane della popolazione, come altresì ai desideri ed alle speranze dell'audience, può tentare vanamente di delegittimare le giuste critiche come razzismo, omofobia, transfobia, grassofobia, antisemitismo, ecc.. Non si delegittimi pertanto il desiderio di potersi gustare un bel prodotto mediatico, un videogioco, un film, un articolo, un libro, o una serie tv come in questo caso, quando il mercato, da anni corrotto dalla depravazione Woke e DEI, ha continuato a macinare un quantitativo infinito di putridume privo di valore.
Lo spettatore cerca unicamente un bel prodotto, non propaganda politica mascherata nel paternalismo di qualche bigotto, come abbiamo dovuto sorbirci, e continuiamo a soffrire in tanti titoli avvelenati da Woke, DEI, Sweet Baby Inc., e le multinazionali che cercano di mungere queste mode temporanee, prive di senno, prive di alcuna utilità.
Come detto se un gioco floppa lo fa perché woke, se un gioco ha successo è per un altro motivo 🫠.
se non si fosse capito quello non è il mio pensiero sulla facendola, ma quello che ormai si legge ormai sull’argomento. La gente non si sofferma su come come sia la scrittura di una storia, come siano realizzati i personaggi e quanto essi siano coerenti con il background narrativo sviluppato.No, non è così
si ritorna al discorso che feci all’inizio, sono opere artistiche e come tali non tutte riusciranno ad essere efficaci allo stesso modo. Non tutte le ciambelle escono fuori con il buco.E purtroppo, questo accade non raramente.
Avevo capito benissimo, dicevo che in realtà sono ben pochi quelli che la pensano come hai detto. In realtà ciò che davvero conta è la qualità, e il successo di prodotti come BG3 lo dimostra.se non si fosse capito quello non è il mio pensiero sulla facendola, ma quello che ormai si legge ormai sull’argomento. La gente non si sofferma su come come sia la scrittura di una storia, come siano realizzati i personaggi e quanto essi siano coerenti con il background narrativo sviluppato.
Si può dire lo stesso delle pressioni che spingono a eliminare determinati elementi e forzare messaggi politici. Chi si lamenta di questa tendenza non vuole proprio che si tolga la libertà artistica per sottostare a norme politiche. Ancora peggio se poi si assume in base a quali idee si abbiano e non alla competenza, il che porta a molti dei disastri.L’importanza è che ci sia libertà artistica, cosa che evidentemente non è l’obiettivo di chi si lamenta h24 del woke.
dicevo che in realtà sono ben pochi quelli che la pensano come hai detto.
ovvioSi può dire lo stesso delle pressioni che spingono a eliminare determinati elementi e forzare messaggi politici.
Chi si lamenta di questa tendenza non vuole proprio che si tolga la libertà artistica per sottostare a norme politiche.
Non lo è anzi è proprio quello che accade. Discriminare le persone online è parzialmente passato di moda (parzialmente ovviamente perché troverai sempre le persone che lo faranno), è molto più facile usare termini diventati talmente generici da aver perso ogni significato concreto.
Non è uno strawman e non è che se una argomentazione non ti piace allora lo diventa, anzi è proprio il concetto di woke che è diventato un argomento fantoccio proprio per nascondere quelle stesse dinamiche di discriminazione che prima venivano completamente fatte sotto la luce del sole.
Sono termini sempre più concreti e reali da quando con Woke si può giustificare l'odio verso qualsiasi cosa.
Un videogioco floppa? Colpa del woke.
Un videogioco super Woke come BG3 è campione d'incassi, pubblico e critica? No no il woke non centra, facciamo finta che non esista.
Spiace dare questa brutta notizia, ma online tutto può essere considerato Woke, non è un'esagerazione
Capisco il tuo intento nel tentare di riportare la conversazione su un binario in cui si possa discutere la dinamica dell'inclusività, ma il dato di fatto (e così è) rimane quello.
Ti consiglio di leggerti proprio quelle liste che hai citato, dico solo questo.
Spero che ti possa ricredere su cosa venga considerato woke.
Il problema delle serie come Rings of Power e simili non è tanto nei temi o nelle etnie dei personaggi ma come vengano trattati o scritti... cioè la sceneggiatura di rop è orrenda e fa acqua da tutte le parti, mica è l'inclusività (che sia forzata o meno a seconda dei pareri) il problema reale. È proprio scritta e mesa in scena male. Come un sacco di altri prodotti che vengono attaccati, non si parla praticamente mai di prodotti eccelsi che però hanno quel (presunto o meno) difetto, sono quasi sempre problematici per altri motivi.
Per restare intopic poi che dovrebbe fare una ipotetica serie televisiva di Mass effect per non essere woke o definita tale? Non trattare le questioni razziali o di superamento delle barriere della diffidenza? Non discutere di temi sociali, di superare le differenze e la xenofobia? È tipo uno se non proprio l'argomento principale di tutta la serie lol Shepard può essere sia maschile che femminile e andare con chiunque gli pare praticamente...che altro ci può essere?
Può essere fatto orrendamente o in modo splendido ma quello lo vedi solo a prodotto finito ma i temi (ad essere fedeli) quelli sono eh
Poi oh lo sceneggiatore puo anche adeguarsi a quello che gli chiedono di fare eh, non è che se uno scrive un film brutto vuol dire che non sia in grado di scrivere bene o per un prodotto diverso. Oltre al fatto che ovviamente alla realizzazione di un film lavorano talmente tante persone che impattano sul risultato finale che è sempre difficile riuscire a capire di chi è il merito o la colpa quando qualcosa va storto. Resta il fatto che si possa solo giudicare quando il prodotto è effettivamente uscito
No. Non è questione di complotti dei partiti e corruzione dei media, è una mera questione di incompetenza.
Spesso per scrivere delle storie vengono assunte persone non per la loro capacità , bensì perché appartenenti ad una categoria ( con questo non dico che la politica delle quote sia sbagliata ) e sappiano scrivere tematiche a loro affini. Il risultato in diversi casi è una porcata, consideriamo anche l'ingerenze della dirigenza ancora più incapace ed hai il tuo mix letale.
Dustborn non è così brutto. Ci sono punti che si potevano fare meglio, ma il suo compito come prodotto d'intrattenimento lo fa.
Concord è floppato per taaabti altri motivi, non i temi "woke".
Veilguard ha problemi di scrittura su molti fronti, mancanza di coerenza con la saga, continua ripetitività nei discorsi ( manco fosse un episodio di one piece con 10 min di riassunto, 10 di anticipazione ed il restante trama ), personaggi detestabili, scelte di design di dubbio gusto , ecc
Come detto se un gioco floppa lo fa perché woke, se un gioco ha successo è per un altro motivo 🫠.
Ormai non si riesce neanche a fare un ragionamento sensato su queste tematiche.
L’importanza è che ci sia libertà artistica, cosa che evidentemente non è l’obiettivo di chi si lamenta h24 del woke.
Si può dire lo stesso delle pressioni che spingono a eliminare determinati elementi e forzare messaggi politici. Chi si lamenta di questa tendenza non vuole proprio che si tolga la libertà artistica per sottostare a norme politiche. Ancora peggio se poi si assume in base a quali idee si abbiano e non alla competenza, il che porta a molti dei disastri.
Io posso soltanto utilizzare quello che viene usato online e sfortunatamente quello che accade è il fatto che woke è diventato il sinonimo di tutto e niente allo tesso tempo (per conseguenza)Se mi dici che woke è [...]
No ma concordo, oggi quasi tutto è woke perché certe pratiche si sono diffuse, e spesso intralciano il prodotto, per quello ce ne si lamenta. Perché è un processo che vuole creare inclusività escludendo, che è tutto dire.
Accetto che se uso un termine per qualsiasi cosa prima o poi quel termine perde di significato ed è inutile tentare di ridarglielo. Si può benissimo scrivere una critica su un argomento senza ripeterlo 25 volte ed esprimendo quale sia la propria opinione.Che oggi si faccia un mischione, siamo d'accordo. Accettiamo però anche il fatto che per velocità si tenda a semplificare.
Però pensi seriamente che ciò di cui ci si lamenta siano la presenza di minoranze? Oppure certi elementi e forzature? Ci sarà anche chi rientra nel primo caso, ma credo che per lo più rientriamo nel secondo.
Anche perché i giochi erano più inclusivi 20 anni fa rispetto ad oggi, o comunque chi li giocava si sentiva meno escluso anche perché non c'era questa corsa forzata alla rappresentazione.
Io posso soltanto utilizzare quello che viene usato online e sfortunatamente quello che accade è il fatto che woke è diventato il sinonimo di tutto e niente allo tesso tempo (per conseguenza)
Oggi è diventato tutto woke perchè la gente non sa creare una argomentazione per le proprie critiche, invece di approfondire un tema si preferisce fare al lupo al lupo e usare il Woke come Asso piglia tutto. Se qualcosa non piace è woke, se c'è una rappresentanza che non piace è woke. se c'è una critica sociale alla società attuale è woke.
Tu non fai così? Ottimo, ma non è quello che accade online e se si vuole analizzare il fenomeno bisogna tenerne in conto.
Accetto che se uso un termine per qualsiasi cosa prima o poi quel termine perde di significato ed è inutile tentare di ridarglielo. Si può benissimo scrivere una critica su un argomento senza ripeterlo 25 volte ed esprimendo quale sia la propria opinione.
Però pensi seriamente che ciò di cui ci si lamenta siano la presenza di minoranze? Oppure certi elementi e forzature? Ci sarà anche chi rientra nel primo caso, ma credo che per lo più rientriamo nel secondo.
Penso che la gente abbia tanto tempo da perdere online e si lamenti di qualsiasi cosa e quel termine ormai è diventato facile da utilizzare in certe echo chamber.
Mi ripeterà con questa storia della lista, ma leggetevi qualche recensione negativa, per la maggior parte troverei cose dal tipo: "Contains overtly pro-LGBTQ+ messaging. Uses body type in place of biological sex during character creation."
(Vediamo se qualcuno indovina di che gioco si sta parlando)
I giochi di 20 anni fa non erano più inclusivi di ora, semplicemente ricadevi nel target a cui puntavano e quindi ti sentivi maggiormente rappresentato.
Accidenti però non puoi applicare la cosa che critichi nella stessa frase. Non stai generalizzando su tutto anche tu? Magari facciamo un passo indietro tutti.
Ovvio, ma non bisogna far finta che non esista (l'aspetto estremo è anche quello che poi viene portato in politica perchè è facile da cavalcare).Tenerne conto vuol dire anche guardare tutti gli aspetti, non solo quello estremo.
Oggi potrebbe essere qualunque gioco.
Questa lista non la uso
Ne penso che i creativi devono sentirsi liberi di fare quel che vogliono fare, poi sarà il pubblico a decidere se un prodotto sia valido oppure no. Che ci sia una rappresentazione o no non me ne potrebbe importare di meno onestamente. Anche il concetto di forzatura è un qualcosa decisamente soggettivo, come nell'esempio per qualcuno farti scegliere tipo corpo 1 o 2 è una forzatura, per me è l'ultima cosa a cui pensare. Mi aggradano storie ben scritte, storie che mi facciano appassionare, storie che possano narrare le gesta di personaggi interessanti, questo è l'importante per me.però puoi indicare di questi punti, separatamente, cosa contesti esattamente?
Rispetto alla maggiore varietà della popolazione che fino a 20-30 anni fa difficilmente si prendeva in considerazione. Il giocatore medio nell'ultimo periodo è cambiato non poco.Ma anche no. Rappresentato da cosa?
E chi lo da per scontato? Esistono persone che la pensano così? Si.Possiamo fare un discorso di varietà, ma non diamo per scontato che tutti abbiano un problema a giocare un personaggio che rispecchi le proprie caratteristiche.
Non posso leggere nella mente per ora, non so a quali giochi ti riferisci e se anche lo sapessi non ti saprei risponderti, non sono un responsabile marketing di una azienda di sviluppo, non faccio indagini di mercato su chi gioca quali giochi e su chi bisognerebbe puntare per massimizzare i profitti.Certi giochi oggi per chi sono prodotti? Qual è il target?
Ne penso che i creativi devono sentirsi liberi di fare quel che vogliono fare, poi sarà il pubblico a decidere se un prodotto sia valido oppure no.
Che è lo stesso di usare a sproposito termini quali omofobia, transfobia, ect. : uno dei tuoi primi commenti.Non sto generalizzando, è quello che sfortunatamente succede. Per quello penso che l'utilizzo di woke come termine non porti da nessuna parte.Accidenti però non puoi applicare la cosa che critichi nella stessa frase. Non stai generalizzando su tutto anche tu? Magari facciamo un passo indietro tutti.
No, perché se prendi quella descrizione la trovi in numerosi titoli in quella lista. Quindi come posso indovinare senza qualcosa che lo distingua in modo evidente?Neanche un tentativo?Oggi potrebbe essere qualunque gioco.
A causa del poco spazio dedicato alle descrizioni queste liste utilizzano in genere una terminologia codificata. Inoltre è importante che si descrivano i titoli in modo consistente e coerente con i parametri che ci si è prefissi. Perché nel momento in cui non avviene perdono la loro utilità per chi ne fa uso.Non ho chiesto di usarla, ma darci un'occhiata per vedere cosa ci sia dentro e quali siano le critiche fatte.Questa lista non la uso
E infatti il pubblico trova i propri criteri per stabilire se il prodotto sia valido o no, quindi anche analizzando la presenza o meno di certi elementi.Ne penso che i creativi devono sentirsi liberi di fare quel che vogliono fare, poi sarà il pubblico a decidere se un prodotto sia valido oppure no. Che ci sia una rappresentazione o no non me ne potrebbe importare di meno onestamente. Anche il concetto di forzatura è un qualcosa decisamente soggettivo, come nell'esempio per qualcuno farti scegliere tipo corpo 1 o 2 è una forzatura, per me è l'ultima cosa a cui pensare. Mi aggradano storie ben scritte, storie che mi facciano appassionare, storie che possano narrare le gesta di personaggi interessanti, questo è l'importante per me.
Rispetto alla maggiore varietà della popolazione che fino a 20-30 anni fa difficilmente si prendeva in considerazione. Il giocatore medio nell'ultimo periodo è cambiato non poco.Ma anche no. Rappresentato da cosa?
Non girarla su cosa ne penso io, ne stai facendo tu un discorso di rappresentanza affermando che oggi sia più un problema di 20 anni fa.E chi lo da per scontato? Esistono persone che la pensano così? Si.Possiamo fare un discorso di varietà, ma non diamo per scontato che tutti abbiano un problema a giocare un personaggio che rispecchi le proprie caratteristiche.
Il fatto che tu (o qualsiasi altra persona) non la pensi così non invalida la cosa.
Uhm... non credo sia un buon esempio: in genere in quei mercati alcuni elementi vengono tolti o edulcorati più che aggiunti, proprio per essere venduti. Ed è una cosa imposta più dai governi che dalla popolazione.Nel mondo dell'intrattenimento è una cosa comune rappresentare qualcuno per poter avere maggior appeal verso quel possibile target. Per esempio sono innumerevoli i film ambientati parzialmente in Cina per poter essere distribuito anche in quel mercato.
Scusa, sopra hai liquidato la questione affermando che nei giochi di 20 anni fa si ricadeva di più nel target di riferimento e quindi ci si sentiva più rappresentati. Ora dici che non sai quale sia il target.Non posso leggere nella mente per ora, non so a quali giochi ti riferisci e se anche lo sapessi non ti saprei risponderti, non sono un responsabile marketing di una azienda di sviluppo, non faccio indagini di mercato su chi gioca quali giochi e su chi bisognerebbe puntare per massimizzare i profitti.Certi giochi oggi per chi sono prodotti? Qual è il target?
(La serie di Fallout mi ha convinto a ridare un'altra chance al gioco, così ho provato New Vegas ed é diventato probabilmente uno dei miei titoli preferiti).
Comunque se i "contenuti woke" vi disturbano, per coerenza dovreste stare lontano anche dalla saga considerato che contiene un sacco di elementi di questo tipo e che alcuni degli autori sono queer.
Hai scelto anche un capitolo che è generalemente riconosciuto come ben scritto (sviluppato da Obsidian).
Che ragionamento è scusa? Sopra di cosa abbiamo parlato?
Sì, non è un capitolo di Bethesda, ma se prima ero abbastanza indifferente al franchise, l'aver sia giocato a questo titolo che aver visto la serie tv mi ha reso molto più ben disposta riguardo al giocare altri capitoli di Fallout. Secondo me, se fatte bene, le serie tv sono ottimi modi per pubblicizzare i videogiochi.
Facevo un discorso più in generale. Molte persone in rete sono solite urlare subito alla "propaganda woke" a prescindere quando un media presenta contenuti inclusivi. Che poi Bioware abbia cambiato completamente team di sviluppo è vero. Che in giochi precedenti abbia sempre inserito degli elementi inclusivi è comunque un fatto, ed è vero anche che questi elementi erano decisamente più integrati nel contesto del gioco e della sua ambientazione, rispetto a come li si vede quasi infilati a forza nei giochi attuali.
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Occorre tempo per qualsiasi nazione, la società ed il mercato, per curarsi dai nefasti influssi di una dittatura culturale, come l'ideologia estremista Woke ha dimostrato essere, che ha distrutto tanti bei titoli e speranze.