Anch'io ho notato meraviglie che finora ritenevo impensabili per un gioco mobile, tra Arknights, WUWA e altri titoli, non mi sorprende che i Giapponesi termino la concorrenza. Da quel che ho visto ultimamente, direi che vale anche nell'ambito degli anime.
E' da Genshin Impact che si è cominciato a notare questa particolare attenzione al settore videoludico cinese e ancora oggi non mi capacito come titoli di certa qualità siano addirittura gratuiti (ok il gacha ma la qualità tecnica rimane comunque incredibile)
Qua si nota la mancanza di "giornalismo" di Animeclick. Si fa un passo indietro e ci si chiede perché—improvvisamente—ci sono studi che NON sono Tencent o NetEase Games e hanno budget senza senso. Come funziona il mercato domestico cinese dei videogiochi, se le società NON cinesi possano lavorare sul mercato cinese a pari condizioni di quelle domestiche e se c'è la mano del governo (spoiler: c'è). I videogiochi, gli anime e i drama sono il nuovo campo del soft power cinese degli anni 10.
Qua si nota la mancanza di "giornalismo" di Animeclick. Si fa un passo indietro e ci si chiede perché—improvvisamente—ci sono studi che NON sono Tencent o NetEase Games e hanno budget senza senso. Come funziona il mercato domestico cinese dei videogiochi, se le società NON cinesi possano lavorare sul mercato cinese a pari condizioni di quelle domestiche e se c'è la mano del governo (spoiler: c'è). I videogiochi, gli anime e i drama sono il nuovo campo del soft power cinese degli anni 10.
Io noto una mancanza di filo logico in questo commento, però. Mi sembra che tu stia sottintendendo un po’ troppe cose allo stesso tempo e secondo me dovresti spiegarti meglio se vuoi che la gente capisca il concetto che vuoi presentare (o per lo meno, io a grandi linee credo di aver capito dove vuoi arrivare ma non ho seguito tutto il ragionamento, non so se è che hai dato troppe cose per scontate o ho semplicemente troppo sonno io).
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
E' lo stesso divario tecnologico che si assiste in tanti altri ambiti a partire da quello automobilistico dove solo Tesla e altre piccole realtà tipo Lucid e Rivian gli tengono testa. E' il sistema "Cina" che risulta vincente.
Articolo che parte in un modo e finisce in un altro. Comunque fanno bene a preoccuparsi, del resto hanno davanti l'ascesa di un paese oltre 12 volte il loro, a cui servirà qualche altro anno per maturare nel soft power, ma che è capace di evolvere molto più di quanto si sia abituati a pensare qui, mantenendo ideali fondamentali. Viste le varie vicinanze, sarebbe bene se i creativi collaborano migliorando i rispettivi sistemi.
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
Hmmmmhhhh Non andrò in dettaglio, in quanto non ho voglia di partecipare in polemiche, ma io penso che il "segreto" è di natura politica e si nasconde nel dietro le quinte.
In ogni caso, capisco la preoccupazione, ma personalmente, ripeto - personalmente, è una mia soggettività - preferisco gran lunga i giochi giapponesi perché hanno una qualità superiore sotto aspetti che vanno oltre la grafica fancy e le belle donne.
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
Da fan del wrestling lo so fin troppo bene...
Non conosco il mondo del wrestling, però questo è un buon commento! Esatto, la concorrenza fa bene.
Per quanto mi riguarda al momento i pochi giochi cinesi che ho potuto provare erano solo dei dannatissimi gacha games, che è un genere che non digerisco, come non sopporto la formula free-to-play, però ammetto di essere attirato da giochi come Phantom Blade 0, più per le sue tematiche in stile Wuxia o Xiānxiá che apprezzo. Il problema dei Giapponesi se posso essere onesto sta nel fatto che sono rimasti troppo indietro sia a livello tecnico che di animazioni. Spero solo che questa paura si tramuti in una presa di coscienza per poter crescere a livello tecnico, perché per il resto i giochi Giapponesi rimangono per me più interessanti soprattutto come dice @dacxlee, che non esiste solo la grafica in un gioco. Parere personale comunque.
Il mercato Giapponese dei videogiochi non è tanto diverso da quello del cinema occidentale, si punta moolto sulla nostalgia degli anni 80 per una questione di calo demografico e anzianità, oltre a questo il mondo del lavoro è in mano agli otaku completamente disinteressarti alle novità internazionali e i lavoratori qualificati stranieri (cinesi e coreani) li mettono a fare lavori di basso livello. I cinesi non hanno ancora questo problema e possono godersi il loro momento di ascesa
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
Da fan del wrestling lo so fin troppo bene...
finché è leale. Nel momento in cui da un lato puoi contare solo sugli introiti di e vendite e qualche finanziamento, e il tuo concorrente ha di fatto soldi infiniti non è più concorrenza.
Quindi i punti cardine sono:
utilizzano 10 volte più denaro e manodopera rispetto al Giappone
'ambiente di sviluppo in Cina è molto più "libero" rispetto al Giappone
+ soldi, + manodopera e + libertà
se accendi un fuoco sotto a una pentola d'acqua la scaldi!!!!
Peccato che tutti i prodotti di qualsiasi ambito artistico cinese, devono passare sotto gli occhi del governo. Quindi non avremo mai la libertà che hanno i giapponesi o gli americani nel raccontare certi tipi di storie. meglio una storia vera senza occhi governativi che una grafica perfetta
Non conosco il mondo del wrestling, però questo è un buon commento! Esatto, la concorrenza fa bene.
Grazie comunque, per farla breve, negli anni 90 vi erano due massicce federazioni di wrestling, la WWF (ora WWE) e la WCW che si facevano una guerra commerciale spietata (la "Monday Night War" così chiamata perché entrambe trasmettevano i loro show il lunedì sera) per accaparrarsi più fans (e c'era anche una terza federazione, la ECW, che, pur non riuscendo mai ad essere al loro livello per incassi o ascolti, offriva comunque un alternativa per chi voleva qualcosa di diverso). E tale periodo è universalmente riconosciuto come il migliore della storia del wrestling proprio perché tutti sputavano anche l'anima pur di essere i migliori. Quando la WCW e la ECW chiusero i battenti, la WWF/E divenne la regina incontrastata del settore (sono rimaste altre federazioni di wrestling ma nessuna neanche lontanamente al suo livello) e da allora la qualità del prodotto è calata considerevolmente di anno in anno.
finché è leale. Nel momento in cui da un lato puoi contare solo sugli introiti di e vendite e qualche finanziamento, e il tuo concorrente ha di fatto soldi infiniti non è più concorrenza.
Vero ma non è detto. Per tornare all'esempio che ho fatto, quella con i "soldi infiniti" era la WCW che era di proprietà di un arcimiliardario (Ted Turner) che non badava mai a spese perché il wrestling era la sua passione ed era tanto ricco da fregarsene delle perdite che detraeva semplicemente dalla tasse. La WWF invece stava col fiato sul collo economicamente, ha rischiato la bancarotta più volte. Eppure alla fine la guerra l'hanno vinta loro...
Non conosco il mondo del wrestling, però questo è un buon commento! Esatto, la concorrenza fa bene.
Grazie comunque, per farla breve, negli anni 90 vi erano due massicce federazioni di wrestling, la WWF (ora WWE) e la WCW che si facevano una guerra commerciale spietata (la "Monday Night War" così chiamata perché entrambe trasmettevano i loro show il lunedì sera) per accaparrarsi più fans (e c'era anche una terza federazione, la ECW, che, pur non riuscendo mai ad essere al loro livello per incassi o ascolti, offriva comunque un alternativa per chi voleva qualcosa di diverso). E tale periodo è universalmente riconosciuto come il migliore della storia del wrestling proprio perché tutti sputavano anche l'anima pur di essere i migliori. Quando la WCW e la ECW chiusero i battenti, la WWF/E divenne la regina incontrastata del settore (sono rimaste altre federazioni di wrestling ma nessuna neanche lontanamente al suo livello) e da allora la qualità del prodotto è calata considerevolmente di anno in anno.
finché è leale. Nel momento in cui da un lato puoi contare solo sugli introiti di e vendite e qualche finanziamento, e il tuo concorrente ha di fatto soldi infiniti non è più concorrenza.
Vero ma non è detto. Per tornare all'esempio che ho fatto, quella con i "soldi infiniti" era la WCW che era di proprietà di un arcimiliardario (Ted Turner) che non badava mai a spese perché il wrestling era la sua passione ed era tanto ricco da fregarsene delle perdite che detraeva semplicemente dalla tasse. La WWF invece stava col fiato sul collo economicamente, ha rischiato la bancarotta più volte. Eppure alla fine la guerra l'hanno vinta loro...
Adesso c’e e la AEW che ha più o meno le stesse risorse economiche della WWE, ma alla WWE della AEW sembra che gliene freghi meno di 0
Peccato che tutti i prodotti di qualsiasi ambito artistico cinese, devono passare sotto gli occhi del governo. Quindi non avremo mai la libertà che hanno i giapponesi o gli americani nel raccontare certi tipi di storie. meglio una storia vera senza occhi governativi che una grafica perfetta
Esattamente. Anche per questo sono perplesso dall’affermazione di Shiba (“l'ambiente di sviluppo in Cina è molto più "libero" rispetto al Giappone. I creatori escogitano idee "folli" sul posto che "non verrebbero mai approvate in Giappone", il che, secondo l'opinione dell'animatore, probabilmente contribuisce a rendere il loro lavoro più espressivo.”), mi sembra una cosa paradossale e vorrei tanto sapere di più cosa intende.
Peccato che tutti i prodotti di qualsiasi ambito artistico cinese, devono passare sotto gli occhi del governo. Quindi non avremo mai la libertà che hanno i giapponesi o gli americani nel raccontare certi tipi di storie. meglio una storia vera senza occhi governativi che una grafica perfetta
Non crediate che in occidente non ci siano opere di propaganda mascherate da libertà di espressione, anzi, sono molte. Le idee dominanti sono sempre quelle della classe dominante. Quanti film o serie coi russi cattivi o scemi hanno prodotto? Come vengono spesso rappresentati gli arabi? O il comunismo in un'opera di storia moderna? Quando si affronta il tema della guerra, quanto c'è sulla competizione economica e volontà di rapina dietro di essa, rispetto alle motivazioni razziste?
Sdoganato l'arricchimento da Deng Xiaoping, il governo di Xi previene le espressioni che ritiene anticinesi, razziste, edoniste, reazionarie, corrutive o antisociali, ribadisce la leadership del PCC nel progresso e direzione; quindi da un lato rimane sì meno libertà espressiva. Dall'altro spinge un'etica che fonde marxismo, nazionalismo e confucianesimo per obiettivi di armonia sociale, ambientale e fra le nazioni (modello multipolare) e promuove più benessere, innovazione e proiezione di beni, servizi e cultura; quindi forse con "più libero" si riferiva a queste ultime libertà.
Non crediate che in occidente non ci siano opere di propaganda mascherate da libertà di espressione, anzi, sono molte. Le idee dominanti sono sempre quelle della classe dominante. Quanti film o serie coi russi cattivi o scemi hanno prodotto? Come vengono spesso rappresentati gli arabi? O il comunismo in un'opera di storia moderna? Quando si affronta il tema della guerra, quanto c'è sulla competizione economica e volontà di rapina dietro di essa, rispetto alle motivazioni razziste?
Sdoganato l'arricchimento da Deng Xiaoping, il governo di Xi previene le espressioni che ritiene anticinesi, razziste, edoniste, reazionarie, corrutive o antisociali, ribadisce la leadership del PCC nel progresso e direzione; quindi da un lato rimane sì meno libertà espressiva. Dall'altro spinge un'etica che fonde marxismo, nazionalismo e confucianesimo per obiettivi di armonia sociale, ambientale e fra le nazioni (modello multipolare) e promuove più benessere, innovazione e proiezione di beni, servizi e cultura; quindi forse con "più libero" si riferiva a queste ultime libertà.
Ok, ma non vuol dire che in occidente/Giappone ci siano remotamente lo stesso livello di restrizioni che ci sono in Cina.
Mi vengono in mente poche cose espressamente vietate, quasi tutte legate a rappresentazioni di ideologie considerate negative tipo il razzismo o il nazismo. Che sono entrambe comunque concesse nel giusto contesto, che io sappia. Dubito che la gente normale si senta limitata dal non poter rappresentare Hitler in chiave positiva, e non sono a conoscenza di tematiche concesse in Cina che non lo sarebbero in Giappone.
La differenza è sempre quella: in america puoi fare un film che parla male dell’america, in Cina non puoi fare lo stesso.
Shiba parla del suo ambito, ovvero animazione e direzione artistica, come del resto tutto l'articolo, le tematiche trattate nei giochi non sono parte del discorso. La libertà che ha avvertito lui probabilmente riguarda gli strumenti utilizzati e le sperimentazioni in ambito professionale, nonché il differente comportamento dei superiori, come possono essere produttori giapponesi particolarmente pressanti su scadenze e budget da rispettare, cose tecniche e professionali che poco o nulla hanno a che vedere con le vigenti restrizioni in fatto di tematiche filtrate. Videogiochi di questa portata sono realizzati da centinaia di persone (per dire mihoyo conta 5000 dipendenti per 4 giochi all'attivo, Kuro Games sono un migliaio per il solo Wuthering), coloro cui spetta il compito di ideare e scrivere le storie non sono che una piccola parte di tutto il meccanismo produttivo. Se ci sarà modo o spunto, parleremo degli sceneggiatori in un'altra occasione.
Si fa un passo indietro e ci si chiede perché—improvvisamente—ci sono studi che NON sono Tencent o NetEase Games e hanno budget senza senso.
Come funziona il mercato domestico cinese dei videogiochi, se le società NON cinesi possano lavorare sul mercato cinese a pari condizioni di quelle domestiche e se c'è la mano del governo (spoiler: c'è).
I videogiochi, gli anime e i drama sono il nuovo campo del soft power cinese degli anni 10.
Da fan del wrestling lo so fin troppo bene...
Verissimo purtroppo, la WWE e un esempio perfetto
Non andrò in dettaglio, in quanto non ho voglia di partecipare in polemiche, ma io penso che il "segreto" è di natura politica e si nasconde nel dietro le quinte.
In ogni caso, capisco la preoccupazione, ma personalmente, ripeto - personalmente, è una mia soggettività - preferisco gran lunga i giochi giapponesi perché hanno una qualità superiore sotto aspetti che vanno oltre la grafica fancy e le belle donne.
Non conosco il mondo del wrestling, però questo è un buon commento! Esatto, la concorrenza fa bene.
I cinesi non hanno ancora questo problema e possono godersi il loro momento di ascesa
finché è leale.
Nel momento in cui da un lato puoi contare solo sugli introiti di e vendite e qualche finanziamento, e il tuo concorrente ha di fatto soldi infiniti non è più concorrenza.
Quindi i punti cardine sono:
+ soldi, + manodopera e + libertà
se accendi un fuoco sotto a una pentola d'acqua la scaldi!!!!
Grazie
Vero ma non è detto. Per tornare all'esempio che ho fatto, quella con i "soldi infiniti" era la WCW che era di proprietà di un arcimiliardario (Ted Turner) che non badava mai a spese perché il wrestling era la sua passione ed era tanto ricco da fregarsene delle perdite che detraeva semplicemente dalla tasse. La WWF invece stava col fiato sul collo economicamente, ha rischiato la bancarotta più volte. Eppure alla fine la guerra l'hanno vinta loro...
Adesso c’e e la AEW che ha più o meno le stesse risorse economiche della WWE, ma alla WWE della AEW sembra che gliene freghi meno di 0
Eeesattoooo! La cancellazione dei diritti fondamentali dell'uomo e le prog farm sono il futuroh
Non crediate che in occidente non ci siano opere di propaganda mascherate da libertà di espressione, anzi, sono molte. Le idee dominanti sono sempre quelle della classe dominante. Quanti film o serie coi russi cattivi o scemi hanno prodotto? Come vengono spesso rappresentati gli arabi? O il comunismo in un'opera di storia moderna? Quando si affronta il tema della guerra, quanto c'è sulla competizione economica e volontà di rapina dietro di essa, rispetto alle motivazioni razziste?
Sdoganato l'arricchimento da Deng Xiaoping, il governo di Xi previene le espressioni che ritiene anticinesi, razziste, edoniste, reazionarie, corrutive o antisociali, ribadisce la leadership del PCC nel progresso e direzione; quindi da un lato rimane sì meno libertà espressiva. Dall'altro spinge un'etica che fonde marxismo, nazionalismo e confucianesimo per obiettivi di armonia sociale, ambientale e fra le nazioni (modello multipolare) e promuove più benessere, innovazione e proiezione di beni, servizi e cultura; quindi forse con "più libero" si riferiva a queste ultime libertà.
Mi vengono in mente poche cose espressamente vietate, quasi tutte legate a rappresentazioni di ideologie considerate negative tipo il razzismo o il nazismo. Che sono entrambe comunque concesse nel giusto contesto, che io sappia. Dubito che la gente normale si senta limitata dal non poter rappresentare Hitler in chiave positiva, e non sono a conoscenza di tematiche concesse in Cina che non lo sarebbero in Giappone.
La differenza è sempre quella: in america puoi fare un film che parla male dell’america, in Cina non puoi fare lo stesso.
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