Io noto una mancanza di filo logico in questo commento, però. Mi sembra che tu stia sottintendendo un po’ troppe cose allo stesso tempo e secondo me dovresti spiegarti meglio se vuoi che la gente capisca il concetto che vuoi presentare (o per lo meno, io a grandi linee credo di aver capito dove vuoi arrivare ma non ho seguito tutto il ragionamento, non so se è che hai dato troppe cose per scontate o ho semplicemente troppo sonno io).Qua si nota la mancanza di "giornalismo" di Animeclick.
Si fa un passo indietro e ci si chiede perché—improvvisamente—ci sono studi che NON sono Tencent o NetEase Games e hanno budget senza senso.
Come funziona il mercato domestico cinese dei videogiochi, se le società NON cinesi possano lavorare sul mercato cinese a pari condizioni di quelle domestiche e se c'è la mano del governo (spoiler: c'è).
I videogiochi, gli anime e i drama sono il nuovo campo del soft power cinese degli anni 10.
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
Da fan del wrestling lo so fin troppo bene...
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
Da fan del wrestling lo so fin troppo bene...
La concorrenza fa bene: spinge tutti ad impegnarsi a fondo per offrire il prodotto migliore. I monopoli uccidono la creatività, creano pigrizia e prodotti scadenti.
Da fan del wrestling lo so fin troppo bene...
utilizzano 10 volte più denaro e manodopera rispetto al Giappone
'ambiente di sviluppo in Cina è molto più "libero" rispetto al Giappone
Non conosco il mondo del wrestling, però questo è un buon commento! Esatto, la concorrenza fa bene.
finché è leale.
Nel momento in cui da un lato puoi contare solo sugli introiti di e vendite e qualche finanziamento, e il tuo concorrente ha di fatto soldi infiniti non è più concorrenza.
Non conosco il mondo del wrestling, però questo è un buon commento! Esatto, la concorrenza fa bene.
Grazie comunque, per farla breve, negli anni 90 vi erano due massicce federazioni di wrestling, la WWF (ora WWE) e la WCW che si facevano una guerra commerciale spietata (la "Monday Night War" così chiamata perché entrambe trasmettevano i loro show il lunedì sera) per accaparrarsi più fans (e c'era anche una terza federazione, la ECW, che, pur non riuscendo mai ad essere al loro livello per incassi o ascolti, offriva comunque un alternativa per chi voleva qualcosa di diverso). E tale periodo è universalmente riconosciuto come il migliore della storia del wrestling proprio perché tutti sputavano anche l'anima pur di essere i migliori. Quando la WCW e la ECW chiusero i battenti, la WWF/E divenne la regina incontrastata del settore (sono rimaste altre federazioni di wrestling ma nessuna neanche lontanamente al suo livello) e da allora la qualità del prodotto è calata considerevolmente di anno in anno.finché è leale.
Nel momento in cui da un lato puoi contare solo sugli introiti di e vendite e qualche finanziamento, e il tuo concorrente ha di fatto soldi infiniti non è più concorrenza.
Vero ma non è detto. Per tornare all'esempio che ho fatto, quella con i "soldi infiniti" era la WCW che era di proprietà di un arcimiliardario (Ted Turner) che non badava mai a spese perché il wrestling era la sua passione ed era tanto ricco da fregarsene delle perdite che detraeva semplicemente dalla tasse. La WWF invece stava col fiato sul collo economicamente, ha rischiato la bancarotta più volte. Eppure alla fine la guerra l'hanno vinta loro...
Esattamente. Anche per questo sono perplesso dall’affermazione di Shiba (“l'ambiente di sviluppo in Cina è molto più "libero" rispetto al Giappone. I creatori escogitano idee "folli" sul posto che "non verrebbero mai approvate in Giappone", il che, secondo l'opinione dell'animatore, probabilmente contribuisce a rendere il loro lavoro più espressivo.”), mi sembra una cosa paradossale e vorrei tanto sapere di più cosa intende.Peccato che tutti i prodotti di qualsiasi ambito artistico cinese, devono passare sotto gli occhi del governo. Quindi non avremo mai la libertà che hanno i giapponesi o gli americani nel raccontare certi tipi di storie. meglio una storia vera senza occhi governativi che una grafica perfetta
sono tutti sotto pagati senza un sindacato che vivono a stento la giornata, però la qualità si vede
Peccato che tutti i prodotti di qualsiasi ambito artistico cinese, devono passare sotto gli occhi del governo. Quindi non avremo mai la libertà che hanno i giapponesi o gli americani nel raccontare certi tipi di storie. meglio una storia vera senza occhi governativi che una grafica perfetta
Ok, ma non vuol dire che in occidente/Giappone ci siano remotamente lo stesso livello di restrizioni che ci sono in Cina.Non crediate che in occidente non ci siano opere di propaganda mascherate da libertà di espressione, anzi, sono molte. Le idee dominanti sono sempre quelle della classe dominante. Quanti film o serie coi russi cattivi o scemi hanno prodotto? Come vengono spesso rappresentati gli arabi? O il comunismo in un'opera di storia moderna? Quando si affronta il tema della guerra, quanto c'è sulla competizione economica e volontà di rapina dietro di essa, rispetto alle motivazioni razziste?
Sdoganato l'arricchimento da Deng Xiaoping, il governo di Xi previene le espressioni che ritiene anticinesi, razziste, edoniste, reazionarie, corrutive o antisociali, ribadisce la leadership del PCC nel progresso e direzione; quindi da un lato rimane sì meno libertà espressiva. Dall'altro spinge un'etica che fonde marxismo, nazionalismo e confucianesimo per obiettivi di armonia sociale, ambientale e fra le nazioni (modello multipolare) e promuove più benessere, innovazione e proiezione di beni, servizi e cultura; quindi forse con "più libero" si riferiva a queste ultime libertà.
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