C'è chi con budget enormi non riesce a cavare un ragno dal buco, c'è chi invece, con mezzi molto più modesti, è in grado di realizzare un lavoro con una sua dignità, e di questo a Shinkai gliene va dato atto. Anche non volendo tenere in considerazione questa titanica impresa in solitaria, resta in ogni caso un buon anime. Per quanto riguarda la tematica principale, la distanza/mancanza di comunicazione tra gli uomini, qui appare ancora in forma embrionale, e sarà sviluppata meglio, e con un tocco più personale, nelle opere successive.
Ormai ho perso il conto delle volte che l'ho riguardato... incredibile come sembri sempre la prima.
Lasciando perdere per un attimo l'opera in se quello che tende a stupire maggiormente è proprio il come sia arrivato a un risultato del genere... quando lo lessi, a suo tempo, ne rimasi sorpreso.
Già al tempo i fondali erano la parte principalmente in vista ma ad un certo punto, quelle imprecisioni o quelle mancanze neanche le vedi più, perché alla fine il risultato finale era più che soddisfacente...
È il cortometraggio che mi ha fatto scoprire Shinkai. Comprai il DVD "a scatola chiusa" in una fiera del fumetto molti anni fa, attratto dal suo basso prezzo. La storia mi coinvolse molto: mi piacerebbe che il regista la riprendesse in mano per ricavarne un lungometraggio.
Può essere grezzo rispetto ad altre sue opere più recenti e con budget più grossi, ma lo ritengo il suo lavoro migliore. C'è tutto Shinkai in questi 20 minuti.
Fantastico e commovente, mi colpí molto all'epoca. Ancora oggi ha la sua validità. Forse è davvero la cosa migliore realizzata Shinkai, nonostante gli ottimi lavori successivi.
ed è infatti il primo di Shinkai che ho visto. che grandissimo artista, che inizio originale, sfolgorante anche se passato di nicchia. giustamente, direi per i tempi che erano. 12 anni dopo eccoci qui ad applaudirlo ancora.