ho vaghi ricordi della serie... ma se non sbaglio non era l'unico con lo scambio nella culla, mi sembra di ricordare qualcosa di simile che riguardava una tennista
Ho visto questa serie giusto l'anno scorso, e ammetto che mi aspettavo qualcosina di meglio. In particolare, mi aspettavo qualcosa di più drammatico. E' vero che sono tanti i drammi che la nostra protagonista affronta, ma sono sempre problemi o tragedie che si risolvono in breve tempo o senza portare conseguenze eccessivamente negative sul lungo periodo. Arrivati a un certo punto non appena compariva un nuovo problema il primo pensiero era: "va beh, tanto prossimo episodio sarà già tutto risolto", senza più alcun pathos o tensione.
Ed il tutto si conferma anche nella risoluzione del conflitto con Michiko, davvero una grandissima delusione dopo tutto l'hype che aveva creato nel corso della serie. Michiko finisce per diventare completamente inutile alla fine, tanto che nemmeno si preoccupano di spiegarci cosa le succede.
Certo, la serie ha anche i suoi bei momenti e svariate tematiche interessanti (tra tutte, direi la visione disillusa del mondo della musica professionista e le varie digressioni intente a mostrare il Giappone della strada e dei poveri), però avrei sperato in qualcosa di meglio.
se non sbaglio non era l'unico con lo scambio nella culla, mi sembra di ricordare qualcosa di simile che riguardava una tennista
Edizioni italiane di Sasurai no Taiyo ampiamente dimenticabili, visto l'uso di nomi simil-anglofoni e italiani.
Sentire "Nicoletta" o "Michela", in un Anime giapponese, mi farebbe venire i brividi di terrore e un disgusto profondo.
Bravo micheles! Bell'articolo.
Hai qualche suggerimento su dove si possa recuperare?
Adoro Jane e Micci, che purtroppo riesco a trovare solo col doppiaggio"Nicoletta".Mi piace proprio per quelli che sono considerati difetti (ho anche Rocky Joe e Jenny la tennista).
Molti anime moderni non mi piacciono e non li capisco.Oltre a una forte componente citazionistica, alla lunga fastidiosa, c'è sempre questa ossessione per il successo.
*_*troppo"frivoli" per me!
Grazie per questo articolo chiaro ed esaustivo.
Lovely Sara per esempio fu una produzione più fortunata, che io ricordi.
Lo vidi da piccolissimo e lo rividi nell'ultimo passaggio che io ricordi su Italia Teen Television. Quel finale per le due ragazze non mi andò giù
[spoiler=finale della serie]tutti intorno alla tavola invece di ritornare ognuna alla propria famiglia biologica. Sono uno che quando guarda la ricerca dei genitori di un personaggio voglio il lieto fine. Per me rimanere ognuna nelle famiglie affidatarie nonostante sapessero di essere state scambiate alla nascita non mi è mai andata giù.[/spoiler]
Purtroppo, per quanto riesca ad apprezzare alcuni elementi dei manga moderni, noto che non sempre la sofferenza porta a conseguenze reali e verosimili: basta uno sforzo di volontà e si supera veramente qualsiasi ostacolo, senza risentirne minimamente.
La morte stessa, anziché essere affrontata e accettata, viene spesso ridicolizzata in storie come One Piece, Naruto o nel più vecchio Dragon Ball (manga nato quasi a cavallo tra due ere): o non è certa o è provvisoria o è irrilevante.
Non dico che un anime debba avere intenti educativi (per me è solo intrattenimento), ma mi aspetto almeno un po' di aderenza alla realtà, quanto meno da un punto di vista emotivo e comportamentale.
non si dice più quasi da nessuna parte che una persona è morta, ma si dice che ci ha lasciato, che è scomparsa, che è venuta a mancare ecc. ecc. E' un concetto di negazione della realtà che poi si riflette anche nelle opere più popolari.
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Questa è una serie che non ho mai visto neanche per sbaglio. Rimedierò sicuramente perché a me piacciono tutte le tematiche, le tecniche e gli accorgimenti (oggi "retrò") descritti sopra.