innanzitutto complimenti a slanzard è sempre un piacere leggere un dossier, soprattutto su un argomento di cui sono a digiuno.. jenny la tennista non l'ho mai beccato in tv e ho ricordi sbiaditissimi dei primi volumetti del manga che leggevo in prestito.
visto che viene citato il gruppo del 24, il prossimo dossier è su di loro, vero?
complimentissimi a Slanzard per un dossier molto lungo e curato che affronta tutte le varie fasi trascorse da "Jenny la tennista" opera che ricordo di aver visto in fumetteria e in un supermercato parecchie estati fa... Notevole aver immagazzinato così tante informazioni e averle spalmate così bene, devi averci impegato un sacco di tempo!!!
Ma dai, che caso!!! Ho cominciato la visione della seconda serie proprio oggi!!(al primo passaggio in tv più o meno 20 anni fa l'avevo persa ^^;;) Leggo sempre con piacere i dossier approfonditi di AC, soprattutto quando rivangano vecchi miti del passato..vecchi, ma non passati di moda: a mio avviso "Jenny" presenteràanche gli estremismi lacrime e sangue dell'epoca e una moda anni 70 oggi inguardabile ma dal punto di vista del ritmo e dell'approfondimento psicologico dei personaggi è ancora attualissimo, guardatelo!!! E poi è di Dezaki, il regista di Lady Oscar e Rocky Joe, mica bruscolini, eh???
Accidenti che dossier interessantissimo! Jenny la tennista mi fa tornare in mente vecchi ricordi, perché io ho seguito il suo primo passaggio in TV, anche se non ho visto tutti gli episodi. Il problema è che all'epoca ero troppo giovane per apprezzarlo, si trattava evidentamente di un anime per ragazzi piu grandi di me. Il ritmo era lento, drammatico, troppo impegnativo per un dodicenne. All'epoca le preferivo Mimì Ayuhara, perché era un anime molto più semplice e comprensibile per un bambino, anche se certamente non meno drammatico. Con Dezaki poi avevo il dente avvelenato a causa di Remì. Al giorno d'oggi invece il prematuramente scomparso Osamu Dezaki è uno dei miei autori preferiti. Poi io associo sempre Dezaki allo splendido chara design di Akio Sugino (Rocky Joe, Jenny la tennista, Il Tulipano Nero, Occhi di gatto, Caro Fratello, Black Jack). Insomma da lungo tempo ho intenzione di rivedere la serie di Jenny e lo farò senz'altro.
P.S. interessante l'associazione Jenny - Gunbuster, e bravo Slanzard!
Posso dire solo che è stato sia come anime che come manga una storia davvero indimenticabile. Un dossier che ha davvero gratificato il mio animo!!! Grande!!
Un buon manga, peccato sia stato sottovalutato da molti. Complimenti per il "lavoraccio" a Slanzard. Appena avrò un attimo di tempo lo leggerò con più attenzione sicuramente.
L'anime l'ho rivisto di recente...come attack n.1 a colpire all'inizio e' l'enfasi con cui vengono descritti gli estenuanti allenamenti della tennista,per noi ragazzini di allora risultava essere troppo pesantee drammatico
Direi che è un dossier molto interessante e esaustivo, la cui creazione deve aver comportato una lunga e difficile lavorazione. Tanto di cappello al suo creatore.
Bellissimo speciale. Dell'opera, di sicuro ho visto qualcosina di sfuggita da bambino, ma non era il genere di storia che mi piaceva da piccolo e quindi l'ho snobbata. A rileggerne oggi la trovo molto interessante, anche se decisamente incasinata, con tutte queste serie e reboot, quindi preferirei dedicarmi al manga, anche se pure lì essendo Planet Manga dubito fortemente di riuscire a trovarlo. Interessantissimo anche il parallelo con Gunbuster, di cui ho sempre sentito parlare, ma adesso ho capito che cos'hanno in comune le due serie.
Credo che il confronto con Gunbuster sia nella quasi uguaglianza del titolo No, e' molto piu' di questo, come spiega esaurientemente Slanzard. Infatti mi sono sempre chiesto come mai la prima puntata di Gunbuster fosse cosi' diversa in stile dal resto della serie.
Bisogna decisamente informarsi, per stilare un dossier così ben fornito. Sentiti complimenti allo staff, anche per avermi ricordato questo leggendario titolo. Enciclopedia davvero interessante; vedrò di trovare il tempo per visionare nuovamente questo capolavoro. La tematica shoujo si combina alla perfezione con quella spokon. Si, mi è tornata la voglia di vederlo.
@dany, no il prossimo dossier sarà la manifestazione fisica delle derive "lolicon" di un nostro redattore... ma non dico altro (ed il diretto interessato taccia! ù_ù)
@Hammy: sì, il chara della Yamamoto è davvero molto simile a quello della prima Ikeda. Non è raro trovare personaggi che sembrano stati disegnati dall'altra (in Ace più volte si vedono maschi che paiono una fusione di Fersen e Andrè).
Sul confronto anime/manga, se qualcuno vuole approcciarsi per la prima volta all'opera consiglio senza ombra di dubbio il manga, che reputo uno dei più belli che abbia mai letto. Le varie incarnazioni animate, oltre ad aver fatto un casino immenso, non concludersi, concludersi in modo approssimativo, perdersi pezzi per strada e modificare eventi e personaggi finendo anche in incoerenze narrative, non sono invece niente di memorabile. La prima serie del '73 è guardabile solo all'inizio, perchè dopo aver letto il manga ho fatto molta fatica a rivederla. Inoltre ho trovato frustrante la spettacolarizzazione delle partite. Questo non è Capitan Tsubasa o Attack No.1, nel manga il tennis è sempre descritto con garbo e realismo, e snaturarlo in quel modo solo per far vedere un servizio tornado o una pallina che esplode è estremamente svilente nei confronti della Yamamoto. Discorso diverso per Shin Ace o nerae, il cui principale problema è il doverselo vedere in giapponese non subbato. Resta cmq l'anime più fedele alla storia originale, tuttavia non posso dire di più in quanto, avendolo visto in giapponese e abbastanza velocemente, non posso sapere nulla di come risulti ad una visione approfondita. Una cosa è certa però: il chara, senza Sugino, è tremendamente banale ed approssimativo. Consiglio invece il film, che oltre ad essere tecnicamente ben fatto (è pur sempre del '79) adatta abbastanza bene la storia, sebbene sia consigliato a chi conosce la storia in quanto spoilera la fine della prima parte dopo aver saltato almeno 6 volumi di storia. Le due serie OVA sono un problema. Si configurano come un sequel della prima serie tuttavia passando dalla prima serie ad esse ci sono un sacco di incongruenze che confondono il lettore (prima Hiromi amava Todo, e ora Munakata... WTF?). C'è da dire che è fatta bene, a livello di disegni, animazioni e regia, se fosse rimasto fedele avrebbe potuto essere un discreto sostituto del manga. Ma poi prende una strada tutta sua, con sicuramente dei bei momenti ma anche alcune scelte estremamente discutibili. Anche lui, lo posso consigliare solo dopo la lettura del manga. Un buon sostituto del manga è invece, a mio avviso, il drama. Molto fedele al manga, e anche quando se ne discosta è in grado di restare allineato all'ideologia di fondo e alla psicologia dei protagonisti. Gli attori scelti sono molto adatti, tranne un paio di particolari (la Butterfly con i capelli scuri e Midorikawa che è alta 160 cm...) e in alcuni punti diventa anche estremamente appassionante. Il punto più alto è tuttavia lo special conclusivo, con entrambi gli episodi pressochè agli stessi livelli del manga.
Insomma, se non si fosse capito, se non conoscete Ace o nerae leggete il manga, se lo conoscete per alcune delle sue incarnazioni animate, leggete il manga, se già avete letto il manga... rileggetelo!
Mi piace questa serie, ma non in tutte le sue versioni: il vecchio anime era carino, ma il doppiaggio era terribile; la nuova versione, col nuovo character design mi piace di più, ma non ricordo di averne mai visto il finale... Ho apprezzato moltissimo l'OAV, che purtroppo si conclude a metà storia... Ho conosciuto finalmente l'intera storia grazie al manga, ma sinceramente ho trovato la parte ambientata negli USA troppo noiosa, e soprattutto ci ho trovato troppi personaggi-clone per i miei gusti! Senza contare che l'edizione, inizialmente in formato sottiletta e poi velocizzata (per scarse vendite?) era bruttina...
Complimenti alla redazione per questo dossier! Mi ricordo di questa serie perché ne ho viste tante di puntate grazie alle tv locali presenti nella mia zona,mi piacerebbe rivedere certi "cult" degli anni della mia gioventù!!!
P.S. ecco il mio primo dossier,devo dire che ho voglia di leggere anche gl'altri per farmi una "cultura" su cose che ancora non so!!!Ora so dove cercare!!
La sigla vecchia ha decisamente più classe... cioè, dai, "Destra sinistra, sinistra destra, la folla guarda, grida e protesta, poi per la legge del fil di ferro si svita il collo, si stacca la testa."
Bellissimo dossier. E' bello poter leggere la storia delle produzioni che hanno fatto la storia dell'animazione giapponese. "Jenny la tennista"..... e chi non la conosce? La mia generazione sicuramente sì, così come tutti gli altri anime sportivi nati in quell'epoca, compresi i "meno conosciuti" come "Pat la ragazza del baseball" o "Mimì e le ragazze della pallavolo" (che non è quella "Mimì", ma una serie precedente e diversa).
SPOILER
Devo però dire che la serie di Jenny aveva toccato vette di tristezza estrema: sbaglio o l'allenatore (Jeremy o Jin, che dir si voglia), di cui Jenny si innamora, non muore di leucemia???? Me lo sono sognata? E te pareva, gli anni '70-'80 erano anche gli anni delle eroine alquanto sfigatelle... e su questo si potrebbe aprire un vastissimo capitolo.
FINE SPOILER
@Hammy: i disegni di Shin Ace wo nerae sembrano quelli di Versailles no bara (Lady Oscar), è vero... tant'è che prima della recensione di Slanzard francamente pensavo che l'autrice fosse la stessa..... che vergogna... non si finisce mai di imparare.
@Kotaro: e come dimenticare la prima sigla??? DD Esilarante. E non dimentichiamoci che Nico Fidenco ha scritto anche la sigla di "Bem il mostro umano", decisamente migliore, nonostante un'altra chicca come: "dell'impaccato lui fa un fagotto, lo pesta a sangue con un cazzotto". ... però il "notte bianca di spavento, notte nera di terrore, acqua pioggia neve e vento, lampi e tuoni di furore" era fantastico. OK, mi fermo perchè sono abbondantemente fuori tema.
Slan dovrebbe aumentare la frequenza delle occasioni in cui spande il suo enciclopedico sapere a piene mani, invece di essere avaro di parole come più spesso succede.
PS Nell'infoextra c'è un errore. Non è coach, ma coccì Ota à_à
è sempre un piacere leggere un dossier, soprattutto su un argomento di cui sono a digiuno.. jenny la tennista non l'ho mai beccato in tv e ho ricordi sbiaditissimi dei primi volumetti del manga che leggevo in prestito.
visto che viene citato il gruppo del 24, il prossimo dossier è su di loro, vero?