Questa presentazione mi conferma molte delle impressioni avute durante il film, oltre a farmi meglio comprendere alcuni passaggi che mi avevano colpito durante la visione:
Se Terramare non mi aveva detto molto, questo film mi è piaciuto tantissimo. Più vicino alle opere di Takahata, o ancora più a I sospiri di Kondo, che a quelle di Miyazaki padre, ne ho apprezzato tantissimo la tranquillità di fondo, la delicatezza nella caratterizzazione dei personaggi, tutte le scene casalinghe sulla preparazione del pasto, della casa - che fa tanto vecchio meisaku. Ma ho anche adorato tutte le scene al Quartier Latin. E se considero che le uniche scene di Terramare che mi erano piaciute erano proprio quelle slice of life ambientate nella fattoria, direi proprio che Goro rende molto di più nel raccontare il quotidiano, senza debordare nei mondi da fiaba del padre, di cui è privo sia di quel potere immaginifico che di quell'escapismo che rendono uniche le ambientazioni di Hayao. Mi ha fatto un po' storcere il naso il "colpo di scena" verso metà storia, più che altro perchè a mio avviso la storia non ne aveva bisogno, reggeva benissimo già così, tuttavia il tutto è stato gestito benissimo e con garbo, senza sfociare nel primo Marmalade Boy che passa, per cui non lo considero un difetto che vada ad inficiare il giudizio complessivo sull'opera. Avendolo visto solo una volta (peccato sia rimasto solo un giorno in programmazione, altrimenti l'avrei rivisto sicuramente) non mi sbilancio più di così, ma con un altro paio di visioni potrebbe seriamente diventare uno dei miei film Ghibli preferiti.
La sensazione di patriottismo l'avevo avvertita principalmente nella parte finale, ma effettivamente non l'avevo ricollegata alle Olimpiadi di Tokyo (sebbene il poster m'avesse fatto venire un tuffo al cuore, d'altronde non è proprio la prima volta che mi imbatto in loro ). Dovrò dare maggiore importanza a tale aspetto quando me lo rivedrò. I particolari che vengono citati ovviamente non li ho colti con una sola visione, ma sono davvero interessanti, e non possono che far alzare il mio giudizio sul film per la grande attenzione ai particolari (sia di Goro che di Cannarsi e di chi ha curato l'edizione italiana - per cui non bastano i ringraziamenti per l'eccellente lavoro che stanno svolgendo nel portare in Italia tutte le opere Ghibli). Beh, questa bellissima presentazione non fa che confermarmi di aver trovato uno dei miei film Ghibli preferiti, sperando che le successive rivisioni non mi facciano cambiare idea.
Mi ispira molto, purtroppo a Lucca non c'era piu posto e ho rinunciato.. Mi rifarò vol DVD(: Spero di non essere deluso, dato che ho molta stima per Gori : tutti a criticarlo solo perche' figlio di Hayao, e quindi rimarrà sempre un autore mediocre, bah.. Vai Goro non deludermi!!
Io l'ho visto il 6 a Mestre, e ho saputo che lo riproporranno questo week-end, perché ha avuto grande successo Quindi controllate perché forse altri cinema hanno optato per questa scelta. Penso comunque che si tratti di scelte indipendenti da Lucky Red.
Complimenti per questa notizia!! ^^ Intervista abbastanza lunghetta, ma molto interessante da leggere!! Si scopre la passione della perfezione di aver colto appieno ogni sfumatura di un'opera, la ricerca del suo contesto, per poi proporla nel miglior modo possibile al pubblico di un altro paese. Questa meticolosità non può chiamarsi semplicemente "lavoro" ma "lavoro di passione" o comunque "passione" o "amore" nel proprio lavoro.
Se tutto andrà bene lo vedrò domani, spero che mi piaccia.
KUMA-29
- 12 anni fa
21
Io penso che Goro Miyazaki abbia il talento del padre. Basta solo dargli tempo e fiducia ! Sul discorso di questo film devo ancora vederlo per dargli un giudizio.. però voglio essere fiducioso
Io l'ho visto alla prima proiezione (ne davano 3 quel giorno) a Modena.In sala vi era gente di tutte le età: dai bambini al pensionato,coppie,gruppi o single. Questo per rendere l'idea che un'animazione Ghibli piace a chiunque. Più che la storia ho apprezzato gli spezzoni di vita quotidiana,quando Umi prepara la colazione o fa le faccende di casa o attraversa il paese. Ti immergi nella magica atmosfera Nipponica.
Bella intervista. Di fronte a un doppiaggio e un adattamento simili, i puristi dovrebbero solo scappare con la coda fra le gambe, perché siamo davvero di fronte a un eccellente lavoro.
Mi sono compiaciuto del fatto che la gente in sala ridesse quando c'era da ridere
Sì, ma mi sono accorto che certa gente ride troppo per qualsiasi cosa! O almeno così faceva una tizia seduta nella fila dietro la mia ._.
Beh.....si....il termine BELLOCCIO, ha fatto morire dal ridere tutto il cinema, per la ridicolezza nel contesto (con un BELL'UOMO magari non sarebbe accaduto) ma, se doveva essere voluto............. ¬_¬ Io comunque devo ringraziare per la scelta della data! Nel cinema in cui ho la tessera, danno il biglietto omaggio per il giorno del proprio compleanno! GRAZIE!
Mi spiace dirlo, ma Gualtiero Cannarsi farebbe meglio a farsi un bell'esame di coscenza e/o di umiltà. In tutti i nuovi doppiaggi per i film Ghibli sta inserendo termini non più in uso e arcaici che fanno storcere il naso ascoltandoli. Capisco che sta adattando, da una lingua particolare come il giapponese, ma appunto di adattamento si tratta. Con l'uso di questi termini la visione viene spezzata e non si gode a pieno del film. La stessa cosa non succedeva quando adattava per le traduzioni della Buena Vista che magari di base veniva usato l'inglese, ma la visione risultava più fluida.
peccato i film ghibli in italia vengono tenuti pochissimo al cinema (e distribuiti non in i tutti i cinema), perchè fosse per me li vedrei tutti, ma a causa di questo problema qualcuno me lo son perso (sul grande schermo). Sono film profondi e variegati, con una loro grandissima dignità, peccato non si riesca a fare di più...
Hana (anonimo)
- 12 anni fa
11
Io vivo ancora con la speranza che alla Lucky Red si capisca un giorno il significato della parola "addattamento", ma lo so, probabilmente sono una povera illusa. U.u
'Azz, misà che mi tocca rivedermi il film, visto che certi particolari non li ho colti per niente! Rimane comunque un bel film degno del nome e dello studio che porta, come del resto moltissimi altri. Bravo Goro, ottimo film! E un bravo anche all'autore dell'articolo, molto interessante e dettagliato
Grazie per aver riportato il dibattito! E' stato davvero interessante!XD Un vero peccato che non ci son potuto stare pure per domenica a Lucca. In compenso me lo son visto al cinema il 6 XD
Gran bell'intervista, mi sarà molto utile. Ah Lucky Red ha appena annunciato il prossimo Ghibli: Kiki's Delivery Service, uscirà al cinema il 24 aprile
Grazie per i complimenti, spero che l'articolo possa essere stato fonte di spunti interessanti per quanti non abbiano potuto presenziare.
Ho fatto qualche aggiunta e modifica al testo grazie alle segnalazioni e alla pazienza di Gualtiero Cannarsi stesso (fra le varie vi consiglio di guardare la pubblicità dei crackers Maeda)
Wildflower.2
- 12 anni fa
20
Bell'articolo, tutte le mie aspettative su questo film sono state confermate! mi è dispiaciuto tantissimo non poterlo vedere a Lucca nemmeno il 6 al cinema..
Grazie per l'intervista, il film lo davvero apprezzato perchè come si è detto prima inizialmente l'animazione di Goro aveva lasciato molti fan dello studio perplessi ma devo dire che in questo film, secondo me anche grazie a una piccola partecipazione del padre, il nostro regista è molto maturato, spero che continuerà su questa buona onda. Grazie poi per la notizia tra i commenti per quanto riguarda Kiki, non sono mai riuscita a vederlo quindi aspetto il 24 aprile con ansia
LOL (anonimo)
- 12 anni fa
21
Purtroppo causa influenza ho perduto la possibilità di vederlo al cinema; sono comunque contento di sapere che anche in questo caso il lavoro di traduzione, adattamento e doppiaggio è stato scrupoloso e attento. A chi si lamenta dei vocaboli cosiddetti desueti, dico solo che mi sembra la solita pessima scusa del pigro che per esprimersi usa meno di 2000 vocaboli della lingua italiana, a spregio della ricchezza espressiva che pure questa riesce a garantire.
Ehm........mi permetto di dissentire: http://www.lastampa.it/2012/04/26/cultura/fumetti-e-cartoons/questo-fumetto-parla-difficilesara-la-nemesi-dell-erudito-jD5gKPQmIYfLa64W7j7yyH/pagina.html
Ehm Kary.. lì è usato volutamente un lessico inutilmente pomposo, proprio per l'effetto comico che ha, non credo che Cannarsi volesse quello stesso effetto anche nel film. O almeno spero. Purtroppo come detto altre volte il concetto di "adattamento" sembra sia inteso in maniera diversa, eppure se altri sono riusciti nell'arduo compito di trasporre dialoghi giapponesi in italiano, senza ricorrere a forme grammaticali astruse, non vedo perchè per questi film debba essere diverso.
Ho visto il film sia in lingua originale l'anno scorso al festival di Roma, sia doppiato al cinema il 6 di questo mese (giorno in cui ci hanno comunicato che avevano aumentato il numero di giorni di proiezione). Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto per le atmosfere degli anni del dopoguerra, del boom economico con il loro entusiasmo per il futuro. Non trovo giuste le critiche che ho letto sul Goro, anche perché spesso ci si lamenta di fattori che non hanno a che fare con il lavoro del regista ma piuttosto con la sceneggiatura (a cui ha partecipato il padre). Per quanto riguarda il doppiaggio devo fare una premessa: preferisco vedere i film sottotitolati, sia per rispetto dell'opera e delle scelte del regista sia perché trovo che con il doppiaggio si perda ancora di più che non con i semplici sottotitoli. Detto questo però devo dire che la Lucky Red ha fatto un lavoro egregio, ho soprattutto apprezzato che abbiano deciso di sottotitolare le canzoni, che in effetti facevano parte integrante della storia. Per il linguaggio, invece, io mi sono data questa spiegazione e cioè che oltre al fatto che la lingua giapponese è di per sé molto formale c'era il problema che il film è ambientato negli anni 60 e quindi il modo di parlare era profondamente diverso da adesso. La mia conoscenza del giapponese non è abbastanza approfondita per poter affermare che anche nel doppiaggio originale il giapponese utilizzato fosse quello degli anni 60, forse c'è qualcuno che può fornire delucidazioni in merito...
@Jumba: sì, era un linguaggio volutamente pomposo, ma non c'erano note a tradurre la frase di Pippo. é il primo esempio che ho trovato, su Topolino da sempre c'è una storia a numero con linguaggio ricercato e nessuno se ne è mai lamentato (la "plutocratica sicumera" ormai è leggenda). Anzi, qualche mese fa c'era addirittura una campagna a difesa delle parole meno usate.
Se l'abuso di Internet ha permesso un impoverimento vergognoso del lessico negli ultimi anni, a favore di stupidi memes e inglesismi, si può solo lodare Cannarsi e chi altri si permette ancora di espandere i confini dell'italica parlata. Per il resto esistono i dizionari, non abbandoniamoli.
@Kary89: a dire la verità c'era qualche frase che, più che utilizzare un vocabolario erudito (ma davvero qualcuno l'ha trovato difficile? Poveri noi...), avevano una costruzione grammaticale curiosa. Io lo imputo al problema della sincronizzazione dei labiali, che è sempre una grana, figurarsi con una lingua come il giapponese... soprattutto visto che questa volta si sono persino preoccupati dei "fiati" legati alle "movenze"! (questa mi mancava, ho imparato una cosa nuova sui doppiaggi)
@Kary Sono d'accordo sul non lasciare che l'italiano si impoverisca, ma va saputo capire il contesto corretto dove usare la parlata più ricercata, proprio per evitare l'effetto Pippo. La parlata alla Yoda invece non capisco che spiegazione abbia.
P.S. Un grazie all'anonimo "LOL" per l'offesa neanche tanto velata a chi esprime un parere diverso dal suo.
Andrea (anonimo)
- 12 anni fa
10
Non ho ancora visto questo film, ma concordo col giudizio non propriamente positivo sugli adattamenti di Cannarsi. In quasi tutti i film adattati da lui c'è qualche passaggio desueto e/o stonato, tanto che ormai i suoi lavori li riconosco al volo. E parlo da traduttore, anche se in un ambito molto meno divertente.
LOL (anonimo)
- 12 anni fa
00
E quale sarebbe l'offesa? Il fatto che ho evidenziato come non sia la lingua italiana nelle sue possibilità ad essere il problema, ma piuttosto lo spettatore che vuole una sintassi e un vocabolario limitati, a danno della piena resa dell'originale, per non doversi nè sforzare nè avere la fastidiosa esperienza di sentirsi ignorante? Ma si leggano più libri e meno fumetti piuttosto, se di fronte ad un dialogo corretto dal punto di vista della grammatica, della sintassi e della terminologia ci si accorge di avere difficoltà di comprensione.
L'offesa sarebbe scrivere "mi sembra la solita pessima scusa del pigro che per esprimersi usa meno di 2000 vocaboli della lingua italiana" e che "vuole una sintassi e un vocabolario limitati" "per non sentirsi ignorante", implicitamente alludendo che chi protestava fosse uno zotico da 3° elementare.. Solo che la discussione non verteva sul "duh non ho capito mezze parole", ma sull'usare quelle più adatte al contesto e ai personaggi, oltre che sulla costruzione delle frasi sconclusionata. Tra l'altro mi piace che tu dia del superficiale agli altri, per poi uscirtene con "Ma si leggano più libri e meno fumetti piuttosto", come se l'uno fosse un mezzo d'espressione migliore dell'altro. Sveglia, non esiste solo Geppo..
Dan (anonimo)
- 12 anni fa
00
Per Kary89, c'è da far notare una differenza importante: i fumetti di Topolino e Pippo hanno sì usato da sempre dei termini 'importanti', e devo dire che è ammirevole come tuttora la Disney italiana mantenga questa direzione senza paura di confondere i piccoli, ma... il fatto è che per Topolino e co. le storie sono originali, quindi lo scrittore può metterci i termini che gli pare. I film di Miyazaki sono tradotti da testi altrui in un'altra lingua, quindi devi tenere conto della traduzione, del contesto, dell'epoca, dei rapporti tra i personaggi... un'infinità di cose, per mettere i termini e le frasi più calzanti nell'adattamento, non puoi inventarti le parole, uno stile e perfino delle costruzioni grammaticali come fa il Cannarsi. Se lo stile forbito non c'è, non ce lo devi mettere, altrimenti stai sbagliando nell'adattare. Non puoi far parlare un ragazzino moderno in Arrietty come Ashitaka di Mononoke Hime. Si chiama adattamento, non scrittura di opere originali.
Se Terramare non mi aveva detto molto, questo film mi è piaciuto tantissimo. Più vicino alle opere di Takahata, o ancora più a I sospiri di Kondo, che a quelle di Miyazaki padre, ne ho apprezzato tantissimo la tranquillità di fondo, la delicatezza nella caratterizzazione dei personaggi, tutte le scene casalinghe sulla preparazione del pasto, della casa - che fa tanto vecchio meisaku. Ma ho anche adorato tutte le scene al Quartier Latin. E se considero che le uniche scene di Terramare che mi erano piaciute erano proprio quelle slice of life ambientate nella fattoria, direi proprio che Goro rende molto di più nel raccontare il quotidiano, senza debordare nei mondi da fiaba del padre, di cui è privo sia di quel potere immaginifico che di quell'escapismo che rendono uniche le ambientazioni di Hayao.
Mi ha fatto un po' storcere il naso il "colpo di scena" verso metà storia, più che altro perchè a mio avviso la storia non ne aveva bisogno, reggeva benissimo già così, tuttavia il tutto è stato gestito benissimo e con garbo, senza sfociare nel primo Marmalade Boy che passa, per cui non lo considero un difetto che vada ad inficiare il giudizio complessivo sull'opera.
Avendolo visto solo una volta (peccato sia rimasto solo un giorno in programmazione, altrimenti l'avrei rivisto sicuramente) non mi sbilancio più di così, ma con un altro paio di visioni potrebbe seriamente diventare uno dei miei film Ghibli preferiti.
La sensazione di patriottismo l'avevo avvertita principalmente nella parte finale, ma effettivamente non l'avevo ricollegata alle Olimpiadi di Tokyo (sebbene il poster m'avesse fatto venire un tuffo al cuore, d'altronde non è proprio la prima volta che mi imbatto in loro ). Dovrò dare maggiore importanza a tale aspetto quando me lo rivedrò.
I particolari che vengono citati ovviamente non li ho colti con una sola visione, ma sono davvero interessanti, e non possono che far alzare il mio giudizio sul film per la grande attenzione ai particolari (sia di Goro che di Cannarsi e di chi ha curato l'edizione italiana - per cui non bastano i ringraziamenti per l'eccellente lavoro che stanno svolgendo nel portare in Italia tutte le opere Ghibli).
Beh, questa bellissima presentazione non fa che confermarmi di aver trovato uno dei miei film Ghibli preferiti, sperando che le successive rivisioni non mi facciano cambiare idea.