Rosic rosic... avevo comprato il biglietto per vederlo, ma per un colpo di sfiga incredibile degno del miglior Paperino non ho più potuto andarci e ho pure perso i soldi Grazie mille alla Lucky Red e alla sua geniale idea di distribuirlo soltanto UN giorno
Peccato, il film mi ispirava tantissimo, aspetterò l'home video.
Cornholio (anonimo)
- 12 anni fa
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Non mi è piaciuto il fatto che sia stato proiettato in digitale (2048x1080) anzichè a pellicola 35 mm. Pazienza.
L'anime è visivamente perfetto e impressionante, nella cura dei particolari, nella vividezza dei colori, nel rendere paesaggi mozzafiato. Senza mai esagerare o strafare, sempre rispettoso della la trama e del contesto narrativo. La regia di Goro è assolutamente all'altezza del blasonato genitore e del patrimonio tecnico/artistico che si trova poter gestire. Storia lineare e semplice si, ma raccontata in modo magistrale, senza sbavature e con personalità. Giusto il ritmo, belli i personaggi. Il contesto scolastico, verosimile, è tracciato con affetto. Anche i rimandi al periodo storico sono apprezzabili.
@Kotaro tranquillo non ti sei perso niente di che... Carino nella prima metà, per poi "scadere" (giusto un pochino perché non ho apprezzato quella tematica fuori contesto) nella seconda parte certo girano per i soldi persi e per il biglietto comprato!!
Lo studio Ghibli ha cacciato Hosoda per dedicarsi al nepotismo, col risultato che Ame to Yuki ha spopolato, mentre questo film è stato un flop. Solo noi in Italia siamo ciechi e continuiamo a sbavare dietro al nome dello studio, ma c'è giustizia a questo mondo!
Tra l'altro sto iniziando a dubitare dell'uso che viene fatto dei pollici, quasi tutti i commenti esprimono dubbi (più o meno grossi) sull'opera eppure ci sono soli pollici su. Mica è un reato dire che qualcosa non è piaciuta o non è piaciuta totalmente!
@Zelgadis Un flop? Perchè lo dici? I due film hanno avuto in patria incassi simili (qualcosa in più quello dello studio Ghibli).
Inoltre non capisco che senso ha metterli in contrapposizione, io ho amato questo e penso che Ame to Yuki mi piacerà altrettanto, quando avrò la possibilità di vederlo.
È vero gli incassi sono simili, ma lo studio ghibli è in caduta libera. Come ha detto Chibi, già lo è il padre, figuriamoci il figlio. Hosoda invece al contrario è in grande crescita e, forse, se fosse rimasto con lo studio ghibli, lo studio ne avrebbe beneficiato.
Ovvio che la riflessione è un po' cattiva, ma vorrei che non si prendesse tutto per "oro colato" perché è firmato "ghibli". Per il resto il film non l'ho visto e per ora non lo giudico. Ho solo antipatia per la scelta del "figlio". Se non si fosse chiamato Miyazaki dubito che avrebbe avuto una seconda chance dopo lo scempio di terramare (e forse nessuno gli avrebbe dato neanche la prima chance).
@Zelgadis sono d'accordo con te, al momento Hosoda è su un'altro pianeta, e io ero andato a vedere questo film con un po' di pregiudizi verso Goro, pur tuttavia ho trovato il film piacevole.Non qualcosa di memorabile a dire il vero, o che ti rimanga impresso, però si fa guardare
Sicuramente un bel film ma non il capolavoro imperdibile che molti annunciavano. Personalmente tendo a preferire i film dello Studio Ghibli che trattano mondi fantastici e atmosfere surreali, secondo me è lì che danno il meglio di loro ma anche quando si trattano temi sentimentali in ambiti puramente realistici scappano fuori anche lì dei bei film.
Il primo Ghibli che vedo al cinema. Mi ha fatto molto piacere, anche se è vergognoso che lo abbiano piazzato in un solo giorno, per di più un feriale. Spero che vada meglio ai film di Madoka - se mai arriveranno al cinema. Comunque consiglio di modificare il titolo della scheda in quello ufficiale italiano.
Se Terramare non mi aveva detto molto, questo film mi è piaciuto tantissimo. Più vicino alle opere di Takahata, o ancora più a I sospiri di Kondo, che a quelle di Miyazaki padre, ne ho apprezzato tantissimo la tranquillità di fondo, la delicatezza nella caratterizzazione dei personaggi, tutte le scene casalinghe sulla preparazione del pasto, della casa - che fa tanto vecchio meisaku. Ma ho anche adorato tutte le scene al Quartier Latin. E se considero che le uniche scene di Terramare che mi erano piaciute erano proprio quelle slice of life ambientate nella fattoria, direi proprio che Goro rende molto di più nel raccontare il quotidiano, senza debordare nei mondi da fiaba del padre, di cui è privo sia di quel potere immaginifico che di quell'escapismo che rendono uniche le ambientazioni di Hayao. Mi ha fatto un po' storcere il naso il "colpo di scena" verso metà storia, più che altro perchè a mio avviso la storia non ne aveva bisogno, reggeva benissimo già così, tuttavia il tutto è stato gestito benissimo e con garbo, senza sfociare nel primo Marmalade Boy che passa, per cui non lo considero un difetto che vada ad inficiare il giudizio complessivo sull'opera. Avendolo visto solo una volta (peccato sia rimasto solo un giorno in programmazione, altrimenti l'avrei rivisto sicuramente) non mi sbilancio più di così, ma con un altro paio di visioni potrebbe seriamente diventare uno dei miei film Ghibli preferiti.
Faticando a scrivere da telefono, riporto quanto scritto in sede di recensione:
Ho trovato "La Collina dei Papaveri" un lavoro diligente, ben realizzato, piacevole da guardare, con una storia apprezzabile, personaggi ben caratterizzati e con una gradevolissima ricostruzione dell'epoca in cui è ambientato. Nel complesso, un lavoro di buon livello e un enorme passo avanti per Goro Miyazaki, che dopo il mediocre lavoro fatto in Terramare regala in quest'opera alcune scelte registiche azzeccate ed efficaci.Il genere in cui si piazza questo lungometraggio è quello degli slice of life sentimentali, non nuovo per Studio Ghibli in lavori come "I sospiri del mio cuore" e ricorrente anche in alcune opere ahimè ancora inedite in Italia. Goro si allontana dalle tematiche più fantastiche care al padre e intraprende un percorso proprio, provando questa volta un approccio più realista e ritrattista, raccontando un epoca e un modo di vivere, ovvero quello giapponese degli anni 60, di cui a mio parere azzecca bene l'essenza.Se è vero che la visione non mi è mai pesata e che si è dimostrata efficace, è anche vero che non presenta alcun climax e che risulta piuttosto lineare e prevedibile. Bello da vedere, interessante nelle sue ricostruzioni storico-sociali, carine alcune gag e curiosi alcuni personaggi, ma nel complesso manca un po' di mordente e non l'ho trovato coinvolgente come altre opere. Mancano quasi del tutto quei momenti magici ed emozionanti presenti in altri lavori ghibliani, capaci di trascinarti e scaldarti il cuore: non che "La Collina dei Papaveri" non sia in grado di emozionare, ma lo fa in modo pacato e timido, quasi temendo di osare. Si tratta, come detto, di un lavoro fatto molto bene e diligente, ma probabilmente troppo scolastico e manca secondo me di un po' di personalità. Si nota comunque un registra in decisa ascesa, che ha proposto un soggetto difficile e che è riuscito a trasformarlo in un buon prodotto. Ora deve, secondo il mio parare, fare ulteriore pratica e riuscire a ritagliarsi uno stile proprio che lo contraddistingua. Il finale arriva anch'esso sulle punte dei piedi, non prova a strafare e chiude gli eventi nel modo più logico e probabilmente prevedibile, lasciandomi la semplice convinzione di avere visto un film carino, ma niente più di questo.
Riprendendo la recensione di Tacchan, proprio quel suo modo "pacato e timido" in grado di coinvolgere un po' alla volta e far emozionare pur senza grandi climax o colpi di scena, ne fa un film (d'animazione) delicato e unico, a patto di saper entrare in sintonia con questo modo di descrivere e raccontare (che io prediligo). La spettacolare ricostruzione dei paesaggi (la baia di Yokohama, gli scorci di Tokyo ai tempi delle olimpiadi), e delle atmosfere anni 60, fanno il resto. Per me è stato più che "carino". Molto di più.
Upelel
- 12 anni fa
30
A chi interessa, Amazon da disponibili dvd/bd dall'11 dicembre 2012.
Il film veramente bello nel complesso, per le sue tematiche e per la riuscita tutto sommato niente male. Quindi direi da vedere assolutamente, specialmente per i ragazzi che non sanno importanza alle vicende e alle strutture appartenenti al passato, che volenti o nolenti, a volte influiscono anche sul nostro presente.
Il resto lo ha detto Tacchan poichè la penso praticamente come lui...anzi il suo commento è molto oggettivo oserei dire.
Se dovessi dare un voto all'opera, sarebbe un 7 su 10.
Mamoru Hosoda non è stato "cacciato" dallo Studio Ghibli, l'ha lasciato dopo una disputa con Katsuya Kondo (disegnatore storico dello studio) durante la lavorazione di Howl che avrebbe dovuto dirigere. Secondo alcune fonti Hosoda non è (o non era) capace a disegnare (e da uno che veniva dalla Toei di One Piece e Digimon non mi è difficile crederlo, infatti per la ragazza che zompava nel tempo hanno preso Sadamoto), dote fondamentale per chiunque nello Studio Ghibli. Presentò uno storyboard non proprio esaltante (avete presente il suo film 6 di One Piece? Ecco) non adatto ad una storia come Howl, ma soprattutto troppo differente dai canoni stilistici dello Studio. Quindi credo sia inutile dire "eh se c'era Hosoda", lui ha capito che non era il suo posto, ognuno per la sua strada e amen. Se poi 56 milioni sono un flop, ben vengano altri, considerando che Goro è stilisticamente più simile a Takahata (detto più volte), e quest'ultimo non è mai stato campione di incassi.
Sì il mio commento non convince molto per, appunto, quella "svolta" a metà che non era necessaria (ma non inficia troppo il film). Per il resto m'è piaciuto (da 7), quindi è ok.
Cornholio (anonimo)
- 12 anni fa
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Grande Studio Ghibli come sempre, anche se la trama questa volta era un po' troppo semplice. Solo una cosa non ho apprezzato da parte della Lucky Red, il fatto che il film sia stato proiettato in digitale anzichè a pellicola.
per vederlo ho prenotato i biglietti e devo dire c'era una fila enorme ... storia veramente interessante alla fine quasi mi commuovevo carica di tradizioni e rappresenta una generazione giapponese che non conoscevo ancora più legata a certe tradizioni ed ancora più rigida nel comportamento Alcuni paesaggi veramente belli e le navi da guerra meravigliose, la colonna sonora rappresenta un'epoca. Unico difetto la protagonista quando cammina ho un falcata lunghissima e forse un po' legnosa. Spero di averlo presto in dvd!!
@Cornholio per un solo giorno di programmazione evidentemente non valeva la pena impiegare la ben più costosa pellicola. Comunque è una piega che sta prendendo sempre più piede, pare che anche The Hobbit sarà distribuito in digitale e ti dirò, visto come stampavano le copie 35mm qui in Italia, il digitale è sicuramente meglio, specie se a 4k.
Attendo il DVD ... visto che purtroppo mi sono persa sia la propiezione a Lucca che quella al cinema ... Comunque leggendo i commenti mi è venuta ancora più voglia di vederlo!!
Ho finalmente visto il DVD... meraviglioso, stupendo anche senza gli effetti speciali di altri capolavori Ghibli come La città incantata ed Il castello errante di Howl! Secondo lungometraggio di Goro Miyazaki, l'ho trovato decisamente superiore a I racconti di Terramare! Anche di questo film conto di scrivere presto una recensione più dettagliata.