Non ho parole: l'ho preso tra le mani, l'ho letto, poi esaltazione dei sensi per l'ora seguente. Finora, data la mia ignoranza nel campo, non avevo letto nulla di così particolare. Non vedo l'ora di arricchirmi. E, fatalità, nella mia immagine su animeclick c'è proprio uno dei disegni presenti nel manga.
Fantastico. D'altronde Jiro Matsumoto non mi aveva deluso con Freesia e non poteva deludermi nemmeno qui. Il suo tratto sporco, abbozzato ma incisivo, dipinge una polverosa ambientazione post-apocalittica, fatta di sterminate distese, macerie di edifici corrosi dal tempo e dalle guerriglie, e un'onnipresente organizzazione sociale indesiderabile. I personaggi di questo mangaka sono vivi, reali, non ce n'è uno anonimo, e in poche pagine vengono caratterizzati eccellentemente. Per chi era dubbioso riguardo al titolo contenente la parola "Alice" e pensava all'ennesima rivisitazione di quella gran bell'opera che è Alice in Wonderland di Carroll, beh, si sbaglia di grosso. Si rivela discretamente spesso nelle tematiche, ma io l'ho letteralmente divorato con piacere e lo consiglio a chiunque non si faccia intimorire dal tratto dell'autore e dalla storia. L'edizione della Flashbook mi è piaciuta parecchio, ha una sovracopertina consistente ed una carta di alta qualità, anche meno grigia del solito, pertanto, seppur il prezzo sia un po' alto, continuerò sicuramente la serie.
Lo volevo prendere, ma il prezzo è proibitivo >.< Lo recupererò in seguito, Matsumoto non è certo il vicino della porta accanto, anzi è un autore molto particolare! Voglio recuperare anche Freesia
Tutte le rivisitazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie stanno abbastanza rompendo le scatole, ma mi fa piacere vedere che alcune riescano a darsi un tono e un'importazione un po' più originali. Personalmente la trama letta così sembrerebbe la solita sequela di episodi auto-conclusivi che, indipendentemente dalla loro qualità, non mi entusiasmano mai più di tanto...Per adesso non ho motivo di iniziare questa serie, ma non escludo che, se un giorno si dovesse rivelare ottima, potrei recuperarla.
Io sono rimasto molto entusiasta!Non vedo l'ora di leggere il secondo volume. Non conoscevo Jiro Matsumoto e credo che recupererò quanto prima altre sue opere! Adoro l'ambientazione di questo Alice in Hell
@Revil-Rosa. Questo manga non è una rivisitazione di Alice in Wonderland. L'unico fattore in comune sono le fattezze della lolita androide Alice e nient'altro. La storia viaggia su un piano completamente differente.
@vgotho: Sei sicuro? L'hai concluso? Chiedo perché se l'andoride a quelle fattezze e hanno inserito "Alice in..." nel titolo dubito che in tutto il corso dell'opera non ci siano altri riferimenti più o meno velati all'opera di Carroll. Non fraintendetemi, non c'è nulla di male nel riprendere altre opere (classiche e non) è solo che ultimamente ne vedo così tanti sulla falsa riga di "Alice" che ormai mi danno la nausea XD
Comunque il motivo per cui, almeno momentaneamente, non lo prenderò non è legato nè al titolo nè alle possibili somiglianze con Alice, semplicemente non mi piacciono gli episodi auto-conclusivi.
@Revil-Rosa Non posso averlo concluso, perché è ancora in corso in Giappone. Fino adesso, da come è stata imbastita la storia e tentando di capire la mente dell'autore, credo che non ci saranno rimandi espliciti all'opera di Carroll. L'androide Alice è immersa in un mondo distopico, violento, crudele e rovinato, che l'autore metaforizza come un Inferno. Il ricordo del viaggio di Alice Liddell qui non c'è, o se vogliamo è distorto e velenoso, e per il momento non vi sono né buffi personaggi delle fiabe né un filo conduttore analogo. Sono praticamente certo che quello visto nel primo volume non sia nulla e che Matsumoto riuscirà a sviluppare la sceneggiatura imprimendogli il suo marchio di fabbrica: visioni allucinogene e ancora più violenza e degrado.
Purtroppo, e lo sottolineo, non ho ancora avuto l'occasione di comprare Alice in hell. Mi ero dimenticato di prenotarlo e quando sono andato in fumetteria non c'era, appena mi capita lo prendo. D'altro canto sto amando l'autore con Freesia, quindi...
@vgotho: Uhm, buono a sapersi. Credo proprio che recupererò Freesia in un futuro prossimo e dopo deciderò se dare una possibilità anche a questo. (anche se rimango piuttosto dubbioso, l'impostazione episodica non mi ha mai appassionato...)
@Revil Rosa Guarda, non so che idea ti sia fatto della serie, ma posso garantirti che per adesso, questo primo numero è piuttosto lineare. È ovviamente strutturato in capitoli, ma non è episodico e la sceneggiatura è tutta collegata dall'inizio alla fine.
L'ambientazione posta apocalittica è interessante, soprattutto perché pare volersi concentrare su di un'ipotetica riorganizzazione sociale, dopo una non ben precisata mega catastrofe che ha azzerato ogni equilibrio e ridotto in macerie quasi tutto. Il tratto così poco leccato, e la profusione di tratteggi abbinati a pochi retini ma ben utilizzati mi son piaciuti molto. Ne complesso poi l'ho trovato più piacevole di Fresia dello stesso autore (che infatti è tendenzialmente molto più malato e psicologico).
In definitiva, non so dove voglia andare l'autore, ma questo primo volume l'ho trovato interessante e l'ho letto con piacere. Mi spiace che la cover non renda neanche lontanamente l'idea di cosa tratti il volume, e temo possa risultare indifferente proprio al lettore occasionale solitamente interessato da questo genere di manga o queste determinate ambientazioni.
Edizione Flashbook ottima come sempre, con una sfogliabilità eccellente e dei neri profondissimi abbinati ad una trasparenza delle pagine inesistente
@Revil-Rosa: guarda, da questo primo volume il manga sembra avere più cose in comune con "Ken il guerriero" che con "Alice nel paese delle meraviglie" E comunque non è una raccolta antologica di storie autoconclusive o qualcosa di simile, ma viene portata avanti una "storia unica" con dei bei personaggi.