Molto carino, per un verso sta uscendo meglio di quanto mi aspettassi. Mi danno fastidio i rimaneggiamenti rispetto al manga, con situazioni cronologicamente invertite inutilmente, ma il più grosso difetto è la grafica, cavolo, pare fatta al risparmio! A parte che il chara non rende minimamente la bellezza dei disegni del manga (almeno per quanto riguarda i personaggi), i colori sono flosci, gli sfondi super statici e spesso i personaggi sono fin troppo abbozzati. Sinceramente io a queste cose non ci faccio mai caso, ma stavolta non ho potuto fare a meno di notarle! Doppiaggio e sigle invece sono ottimi! Come ben ha intuito Reiran dal primo episodio, siamo sul filo dello shonen-ai anche se finora è stato poco invasivo. Ovviamente essendo tratto da un manga in corso finirà in aria (o con un finale inventato ma preferirei di no), che croce! Quantomeno all'inizio è una commedia, va presa alla leggera, non c'è nessun intento di veridicità storica, ovviamente.
Ah, la trasformazione di Sailor Sitri, nel manga non c'era, ma è stata un'aggiunta magnificamente trash! XD
non avendo letto il manga non lo conoscevo ed quindi non mi trovo infastidito dei cambiamenti cronologicamente invertite, i personaggi sono molto divertenti specie quando i candidati al seggio supremo infernale cercano in tutti i modi di farsi scegliere da william, mentre lui è occupato cercare di avere i fondi per pagarsi la retta e al suo futuro luminoso! mentre sembra che dall' alto iniziano fare le loro mosse! ogniuno ha le sue priorità!
Credo che il mio commento dica tutto. Quando i mangaka giapponesi lavorano (perché, è lavorare quello?) in questo modo mi fanno infuriare. Non un minimo di interesse né di rispetto per l'epoca storica da trattare, l'argomento, la mitologia, le leggende. Niente, la roba è tutta buttata nel calderone così, perché fa figo, e probabilmente perché tanto i lettori non si accorgeranno mai che se disegno un palazzo del X sec a.C. come un castello medievale e ci metto i libri rilegati come i nostri, o faccio comportare giovani inglesi di buona famiglia come adolescenti contemporanei sono ignorante di ciò che dovrei trattare. E tutto questo senza scendere nel dettaglio di ciò che penso della storpiatura tremenda che è stata fatta di Salomone e di angeli e diavoli, o parte un altro rage infinito.
Concordo con Cecilia al 90% Solo l idea di rappresentare il buon Salomone come un sovrano biondo fantasy con tendenze al amore greco la dice tutta Ovviamente che Salomone fosse un sovrano Mediorientale israelita vissuto fra il 970 al 930 a.C.-(e con scarsa propensione per l amore greco) visto che da quelle parti e a quei tempi chi aveva di queste tendenze si beccava una scarica di pietroni minimo - agli autori manco gli e passato per la capa
Devils & Realist è stata una piacevole scoperta di questa stagione estiva, tanto è che voglio recuperarne il manga! Il genere josei al quale appartiene è uno dei miei preferiti, per la cura che si pone al dettaglio, l'introspezione dei personaggi e per quel filo di shonen ai che corre tra le trame della storia... Inoltre l'ambientazione e il coinvolgimento della Chiesa, con tutti gli argomenti controversi che si possono sollevare, non può che farmi piacere ancor di più questo anime. Il fatto poi che il protagonista insista sul suo realismo, dinanzi ad una realtà che ne confuta le basi, mi lascia sempre da riflettere come siano relative le etichette di "realtà" che noi poniamo a ciò che ci circonda. Lo consiglio caldamente, anche se bisogna guardarlo con l'occhio giusto.
@Cecilia @John Si tratta pur sempre di opere di fantasia, che se prese come tali, hanno la libertà di rimaneggiare la storia, le leggende, i personaggi come vogliono. Non si può contestualizzare un'opera fantastica, perché essa agirà sempre fuori dai canoni storico/geografici, culturali/antropologici, e via dicendo. Oppure che "fantasia" sarebbe? E' come accusare la Rowling di aver inventato i binari di Londra o aver fatto spuntare un quartiere in più qua e là nella città inglese, perché le faceva comodo così! E' assurdo, davvero, e avvilente. Io sono la tipa che si è letta il Codice Da Vinci e non ha urlato "eretico" a Dan Brown perché ha rimaneggiato la storia cristiana. Oppure la nota iniziale "Questa è un'opera di fantasia. Personaggi, avvenimenti e dialoghi sono frutto dell'immaginazione dell'autore e non devono essere interpretati come reali." cosa ci sta a fare? Un altro esempio: Lady Oscar, una delle pietre miliari dell'animazione giapponese, nonché una delle più importanti rappresentazioni di Teatro Takarazuka. Ora, perché la Rivoluzione Francese viene rimaneggiata e si mette alla guida di un esercito una donna, si può cancellare la bellezza di un gioiello come Versailles no Bara per mancata aderenza storica? Infine, se siamo in un mondo fantastico, che un vittoriano porti al polso un orologio o che un alieno vada in giro con la clava non fa differenza. E' fantasia e come tale non richiede uno schema.
Perciò, secondo me, gli anime (come i libri e via dicendo) vanno visti con l'occhio giusto.
Mi sta piacendo assai, tanto da indurmi a comprare il manga edito dalla Goen. La storia nonostante il tono leggero con cui viene narrata (almeno per ora) mi pare intrigante, inoltre trovo simpatici i personaggi, ognuno di loro saprà stupirvi! Divertente e coinvolgente. Quanto alla questione del realismo, mi trovo completamente d'accordo col discorso di LaMelina.
Mi spiace, ma un grosso NO. Prova a fare un giro nei siti/blog/forum che trattano di fantasy (italiani o stranieri) e vedrai che il comportamento "chissenefrega, tanto è fantasy", usato per giustificare qualunque boiata, viene ritenuto uno dei peggiori. Non dico che le reinterpretazioni siano da bandire, ma che il personaggio/mondo/epoca a cui l'autore dà un nome o un'etichetta che si rispecchiano nel nostro mondo deve tassativamente mantenere qualcosa dell'originale. Perché? Perché altrimenti non è più lui, semplice! L'autore non è obbligato a chiamare un suo pg in un certo modo; se però lo fa, cha almeno sia coerente. Esempio: uno dei miei personaggi preferiti di sempre è Gilgamesh. Non quello dei vari Fate/, proprio l'originale dell'epica. Se io non sono andata in rage dopo aver visto Fate/Zero, nonostante lì sia presentato come un bishonen bianco e biondo e anzi abbia amato la storia e il pg è perché tutto il resto, l'importante, dell'originale, era rimasto. E' arrogante, egoista, solo, non interessato ai lecchini ma a chi gli tiene testa, comunque un grande re, che dopo migliaia di anni ancora non ha dimenticato l'unico amico. Davanti a questo posso dire tranquillamente "chissenefrega dell'aspetto fisico, l'anima c'è". Ma il Salomone di Devils? Non solo non ha l'aspetto, ma è un uomo completamente opposto, uno che se il Salomone delle Scritture lo incontrasse probabilmente lo farebbe lapidare. E parlando di castelli e libri, non prendiamoci in giro: l'autrice non aveva sbatti di documentarsi (bastavano almeno 5 minuti 5 su internet eh) e ha buttato giù le prime cose che le son venute in mente pensando "occidente". Questo è pressappochismo, non "fantasia". E la Rowling è proprio l'esempio più sbagliato visto che lei è molto precisa e le cose "reali" sono tutte o uguali alla realtà o molto verosimili. E in quanto al "non si può contestualizzare un'opera fantastica"... ah, no? E perché mai? Se l'autore non vuole confrontarsi con la realtà delle epoche storiche, d'accordo, inventi un mondo nuovo. Ma se mi dice "medioevo" io lettore pretendo che l'autore mi rispetti e che si documenti sul medioevo, se mi dice "1800", mi aspetto il 1800. E' lui per primo a contestualizzare quando sceglie di ambientare la sua storia in uno spazio/tempo preciso, si comporti di conseguenza. Se uno vuol cambiare qualcosa può farlo, ci mancherebbe, ma ci vuole molto, molto studio per farlo. Tanto per dirne una, se io decido di NON far cadere Costantinopoli nel 1453 nella timeline dei miei lavori, dovrò studiare tutta la sua storia e quella futura per vedere come, in modo ragionevole, si potrà sviluppare un mondo del 2013 dove esista l'Impero bizantino (per esempio, le cause e l'esistenza stessa della Prima Guerra Mondiale vanno completamente riviste). Se cambi qualcosa, devi giustificarlo.
Concludo, se quello che dici tu fosse corretto, com'è che i grandi autori di fantasy e sci-fi scrivono romanzi nel modo che ti ho descritto e gli altri sono dimenticati dopo un niente, esistono manuali di scrittura per fantasy e fantascienza che lo prescrivono e che ci siano autori con tanto rispetto per il lettore da laurearsi nella materia più importante per il loro romanzo prima di mettersi a scriverlo? Romanzo rigorosamente fantasy, con un 1400 molto alternativo, golem sputafiamme e supercomputer ante-litteram.
Mi dispiace aver urtato così tanto la tua sensibilità, perché da come ti sei scaldata mi sembra che chissà cosa ho detto. Penso te la sia presa un po' troppo a cuore questa questione. Il mio voleva essere un invito (a sto punto direi mal riuscito) di non prendere le cose troppo sul serio. Ok che Devils & Realist non ti è piaciuto per i motivi che sopra hai elencato, però mi sembra si esageri, anche perché non punta sicuramente ad essere la migliore opera del 2013 o degli ultimi 10 anni! Bisognerebbe guardarlo con un atteggiamento più moderato. Io per esempio non mi metto a contestualizzare ogni minima cosa quando un manga/anime è ambientato in un'epoca antica, anzi, spesso il fatto che vengano citate determinate cose che non conosco, mi porta ad avvicinarmi alla verità, che probabilmente avrei continuato ad ignorare altrimenti.
Prova a fare un giro nei siti/blog/forum che trattano di fantasy Ti ringrazio del suggerimento, terrò in considerazione l'idea di visitarne qualcuno. Ho letto molti fantasy, ma fino ad ora non mi era mai capitato di incavolarmi se mi cambiavano qualcosa della storia, anzi, più erano originali nella loro inventiva, più mi piacevano.
Non dico che le reinterpretazioni siano da bandire, ma che il personaggio/mondo/epoca a cui l'autore dà un nome o un'etichetta che si rispecchiano nel nostro mondo deve tassativamente mantenere qualcosa dell'originale. Io non sono della stessa idea e forse mi sbaglierò, come dici tu e i forum/blog/siti che ne trattano, però penso sempre che nella mia testa il 1800 o la Cina o il pianeta Venere o Pincopallino possano essere così come dico io e non per questo perché li chiamo Venere, Pincopallino, Cina e 1800 devo per forza rispettare tutto quello che il nome richiama. E se voglio mettere un grattacielo nel piazzale di Versailles posso farlo, chi me lo nega scusa? Oppure se voglio far sposare Berlusconi con Bossi in un'ipotetica Italia del 2013 in cui i matrimoni gay sono legalizzati, chi me lo vieta? E' fantasia, se ce l'hai bene, se non ce l'hai fine.
Ora, tornando a Devils & Realist, per me non merita di essere tartassato in questo modo soltanto perché ha voluto richiamare la figura di Re Salomone. A parte che William è William e di Salomone ne è la reincarnazione, quindi non confondiamoli, perché sono due personaggi distinti e separati e meritano entrambi di essere analizzati di per se stessi. Quando nomini la caratterizzazione di William non chiamarla col nome Salomone, perché non è corretto. Ok che lo spirito del saggio re, che tale era e resta, anzi viene visto talmente saggio da riuscire a sopraffare anche i demone, alberga nel ragazzo, ma William ha una caratterizazzione tutta personale, che lo distingue a tal punto da Salomone, che gli stessi demoni a volte sono sconvolti dalla sua diversità. E secondo me Re Salomone si starà facendo una risata in questo momento, vedendo come si è disposti a scannarsi per proteggerlo, e stringerebbe la mano volentieri al suo biondastro "erede"... Avrà sicuramente più ironia di certe persone. Passando al pressapochismo dell'ambientazione, non pensi che sia relativa e secondaria rispetto al vasto comparto di personaggi che l'autrice ha esposto davanti lo spettatore? Fossilizzarsi sull'ambientazione, quando poi è solo la scuola che viene fatta vedere, secondo me è controproducente, perché il manga/anime punta tutto sui personaggi, che per te potranno essere banali perché ti sei letta l'Antico Testamento e in casa tua ballano i diavoli, però per me non lo è (e non credo di essere l'unica a pensarla così).
Io sinceramente la chiudo qui. Non mi pare di aver offeso né te, né gli scrittori di fantasy, né nessun altro. Il mio era un commento spassionato, con qualche citazione di contorno, per cercare di proteggere un anime ancora in corso, la cui storia e i cui personaggi ancora non sono venuti fuori, da accuse troppo pesanti. Avrò sbagliato? Ho peccato di ignoranza? Mea culpa. La mia "fantasia" sarà sbagliata secondo te e i tuoi blog/siti/forum, ma per adesso me la tengo stretta, perché grazie ad essa riesco ancora a vedere il mondo a colori e ad emozionarmi di fronte ai Salomone biondi, dagli occhi azzurri, che si creano un harem di demoni attorno.
Rygar
- 11 anni fa
20
Se devo dire la mia, a me questa serie non dispiace affatto. L'Inghilterra ai tempi di Twining e Newton è piuttosto affascinante, così come lo erano la ricerca dell'occultismo. Certo, si vede lontano un miglio che questo prodotto è pesantemente focalizzato per un pubblico femminile, ma la trama e gli eventi risultano graditi anche al sottoscritto.
Come ben ha intuito Reiran dal primo episodio, siamo sul filo dello shonen-ai anche se finora è stato poco invasivo. Ovviamente essendo tratto da un manga in corso finirà in aria (o con un finale inventato ma preferirei di no), che croce!
Quantomeno all'inizio è una commedia, va presa alla leggera, non c'è nessun intento di veridicità storica, ovviamente.
Ah, la trasformazione di Sailor Sitri, nel manga non c'era, ma è stata un'aggiunta magnificamente trash! XD