Tra questi, Pompoko è quello che mi è piaciuto di meno, e infatti mi trovo perfettamente d'accordo con God87, così come sono d'accordo in merito a Perfect Blue, a mio avviso il lavoro migliore di Kon insieme a Tokyo Godfathers, e a Kiki, ennesimo gioiellino miyazakiano. Complimenti ai recensori!
Di questi film ho visto solamente Perfect Blue e Kiki Consegne a Domicilio.
Perfect Blue, è un quasi-capolavoro, un film d'animazione girato con due soldini, e con un soggetto e una trama non molto originale, ma la mano del grande autore si vede eccome. Satoshi Kon, conferisce al film un'impronta indelebile che si vede specialmente nella seconda parte, con le continue allucinazioni. Insomma da una soggetto e una sceneggiatura non sua, seppur minimamente ci abbia messo mano, Satoshi Kon tira fuori il massimo, inserendo addirittura il film all'interno della sua poetica. Peccato che non vi sia un Edizione in DVD disponibile attualmente, perchè lo prenderei volentieri. Comunque il capolavoro di Satoshi kon è Millennium Actress, sia ben chiaro. Voto 8.5
Kiki Consegne a Domicilio, è un film di Miyazaki sottovalutato a bestia. E' il più classico dei film di Miyazaki, quello che il film perde in visionarietà, lo acquista in compattezza e solidità. Miyazaki riesce a tirare fuori un buonissimo film, mostrando il percorso di crescita di Kiki, tanto che il film tratta uno dei temi costanti della ricerca del maestro, ovvero la crescita. Poi vi sono certe scene girate e messe in scena in maniera stupenda (Kiki che volta con quello sguardo perso e alienato nel vuoto, sotto la pioggia non ha prezzo). Insomma ingiustamente bistrattato a favore di altri film tipo Totoro, che gli sono inferiori. Voto 7,5
Complimenti a tutti e tre i recensori comunque, come sempre. Vorrei comparire anch'io qua nella rubrica un giorno, ma il problema è che per me è un'impresa recensire un film d'animazione o una serie TV. Mi trovo molto meglio a recensire manga.
L'unico che ho visto è Perfect Blue e, seppur sia un buon film, il 10 mi pare esagerato. Ha una bella trama, è un horror-thriller vero e proprio, ma c'è da prendere solo l'inizio e il finale, mentre tutta la parte centrale è un parapiglia totale, si salvano solo qualche scena di omicidio e di nudo, tutto il resto è talmente confusionario che può risultare un'impresa arrivare al finale, che per fortuna chiarisce poi ogni dubbio. Ma non gli darei più di 7,5.
Visto neppure uno dei tre presentati, ma complimenti comunque ai ragazzi e al loro impegno nello scrivere queste ottime recensioni. (momento buonismo mode on)
Perfect Blue è stupendo, e per me è l'opera più riuscita di Kon. Ci vorrei fare una recensione ma aspetterò un'edizione in BD per ri-gustarmelo al 100%. Mi è rimasta una buonissima impressione del film: impatto emotivo crescente, ottima resa delle allucinazioni che vanno a smuovere internamente l'equilibrio dello spettatore, colonna sonora notevolissima e in certi punti incredibilmente inquietante.
Non c'è veramente nulla da dire su queste 3 recensioni se non: mi piace! Perfettamente d'accordo con tutti i voti e con quanto scritto! Kiki è semplicemente un'altra perla dell'animazione così come Perfect Blue (forse il miglior lavoro di Kon assieme a Tokyo Godfathers). Pompoko carino ma nulla di che.....giustamente da 6.
Perfect Blue è troppo sopravvalutato, sebbene sia un'opera riuscita.
Detto da un amante di Satoshi Kon.
TheDoctor (anonimo)
- 11 anni fa
10
Niente affatto d'accordo con la recensione di God87
Nonostante Pompoko risulti senz'ombra di dubbio leggermente discostato dai soliti film Ghibli, sia per un'impostazione non particolarmente indirizzata ad un pubblico infantile come da lui fatto notare. Per quanto mi riguarda non l'ho trovato né noioso né eccessivamente prolisso. Io parlo però ovviamente da occidentale "acculturato" che poteva capire le citazioni al folklore giapponese. Il punto è che il film è piaciuto anche a mio fratello maggiore, del tutto a digiuno di tale cultura. Anche se forse non fatto su misura per un pubblico molto giovane, a mio avviso PomPoko resta comunque un'opera che merita ben più di un sei.
Ettore (anonimo)
- 11 anni fa
00
Fra questi Pompoko è quello che mi è piaciuto meno, il che dice molto sui mostri sacri in vetrina quest'oggi... visto che un bell'8 non glielo leva nessuno neppure a lui!
Io ho visto sia Pom Poko che Kiki consegne a domicilio, mentre Perfect Blue è proprio l'unica opera che ho mancante di Satoshi Kon.
Volevo dire, con tutto il dovuto rispetto per il recensore di Pom Poko, che mi sento di dover dissentire su diversi dei punti da lui elencati. Ho trovato la recensione un po troppo severa e apatica nei confronti di un opera che tutto sommato ha parecchi punti di forza e non se lo merita. Innanzi tutto, non ho trovato il film noioso nè particolarmente infantile. Non credo che ci sia stato un target specifico poi come ci si cerca di chiedere, e questo è stato detto tante volte per le produzioni dello studio ghibli, non mi pare che siano rivolte esplicitamente ad un pubblico di adulti o di bambini . Io durante la visione del film comunque non ho pensato a chi fosse rivolto, semplicemente che mi stava lasciando un messaggio forte in maniera malinconica e al tempo stesso gioiosa, mi pare così attuale il discorso dello sradicamento della natura forzoso a favore del cemento più crudo e al servizio del capitalismo! E poi tutte le gag tra i tanuki io personalmente le ho trovate molto divertenti!!! Per non parlare poi della sfilata finale in città, per me quello è stato di sicuro il punto più alto del film, un tripudio tra citazioni colte del mondo folcloristico giapponese e citazioni interne allo stesso studio ghibli (e per l'appunto c'è anche una piccola apparizione della streghetta Kiki! XD) Se è per questo, se non siamo capaci di cogliere le citazioni del folklore giapponese, a questo punto potremmo anche evitare di scomodare buona parte dell'animazione giapponese; o se volessimo sempre rimanere in casa dello studio Ghibli -parliamo della Città Incantata- a quel punto non avrebbe proprio senso visionarla solo perchè infarinata fino all'osso dal folklore ?!? (chiaro che lì poi una sola visione del film secondo me non sarebbe bastevole per comprenderlo a pieno). Per me comunque Pom Poko meriterebbe quanto meno un 8 pieno, e non lo trovo da meno rispetto alle altre pellicole dello Studio Ghibli, è chiaramente più leggero rispetto ad un opera del calibro di Nausicaa della Valle del Vento ad esempio, ma porta avanti le stesse battaglie tuttosommato!
Per quanto riguarda Kiki invece sono d'accordo in tutto e per tutto con la recensione, è un percorso interiore quello che compie la streghetta, verso la scoperta di se stessa. Stupendi i fondali della città sul mare, che è il risultato di un ibrido tra le città europee storiche ed è costituita da delle architetture che viste dall'alto del volo di Kiki mettono allegria nei loro colori sgargianti e varietà tipologiche!
Rygar
- 11 anni fa
20
Aaaaaaah, come non ricordare il mitico Perfect Blue! Ne venni a conoscenza tramite le recensioni pubblicate sull'allora Kappa magazine. Acquistai il VHS e wow, che storia ottimamente realizzata!
Forse un giorno lo recensirò anch'io, grazie a Bob per avermelo ricordato e complimenti a tutti i recensori!
Non conosco Perfect blue, ma spero di poter rimediare presto... Piuttosto, oggi avete puntato i riflettori su 2 film che adoro!!! Kiki's delivery service è il mio film Ghibli preferito, e dire che all'epoca l'avevo guardato senza sapere nulla del maestro, solo perché mi piaceva il character design e mi attirava la storia di una strega! Ed invece mi sono letteralmente innamorata di questo film, dopo il quale ho iniziato a cercare tutti i film del maestro Miyazaki (anche se in realtà non si trattava del primo Miyazaki che abbia mai visto, per es. sicuramente avevo già visto Lupin e il castello di Cagliostro in TV, ma non sapevo chi l'avesse realizzato ), l'ho trovato meraviglioso nella sua semplicità e quoto in buona parte la recensione, anche se ovviamente il mio voto al film è stato 10, per me 8 è ancora poco)! Per quanto riguarda Pompoko, non sono d'accordo nemmeno un po' con la severa recensione che, mi perdoni God87, credo lasci trasparire una conoscenza ancora troppo superficiale dello studio Ghibli e di Miyazaki (e non c'è nulla di male in questo, ovviamente): che cosa vuol dire "il marchio Ghibli si ravvisa nelle atmosfere divertite, nelle numerose canzoni, nelle deliziose animazioni e location realizzate con gioiosa cura figurativa, ma tali elementi non bastano a far apprezzare "Pom Poko" dai bambini"? Lo studio Ghibli produce film a cartoni animati, ma questo non vuol dire che debba essere roba tipo Hamtaro, tutto pucci pucci e canzoncine carine, o tipo Teletubbies!!! Tanto per dirne una, Una tomba per le lucciole, sempre di Takahata, è un film Ghibli; e se Pompoko è pieno di politica, che dire di Porco rosso? Insomma, i Ghibli sono film a cartoni animati, ma noi che frequentiamo questo sito ormai lo sappiamo bene, il cartone animato in Giappone altro non è che un mezzo narrativo come un altro. A me Pompoko è piaciuto davvero tanto... non è un film spensierato, puramente favolistico in stile Disney, ma è molto gradevole per diversi aspetti, sia per le "atmosfere divertite" di alcune scene, sia per il messaggio ecologista che vuole comunicare, arrivando in certi punti a commuovere (terribili le inquadrature di tutti quei poveri tanuki morti, costretti a cedere all'invasività dell'uomo ed a farne le spese )... I film Ghibli sono spesso adattissimi ai bambini, ma a mio avviso sono destinati - magari con qualche eccezione - soprattutto agli adulti.
A sto giro mi interessano tutti e 3 i film che non ho ancora visto (ormai me ne mancano sempre meno dello studio Ghibli, tra cui anche questi 2), compreso Perfect Blue del quale si parla sempre spesso ^^
Complimenti ai tre (ma per evitare spoiler non leggerò le rece) ^^
Ciao Sonoko, grazie per aver letto e criticato costruttivamente il mio scritto. Apprezzo molto quando si controbatte gentilmente. Per il resto, ovviamente, ognuno tira da sè le proprie somme su ciò che ha visto. In Pom Poko ho visto un film principalmente dedicato agli adulti (non tanto per la questione ecologica, marchio Ghibli, ma quanto per le connotazioni palesemente politiche della trama, con questi tanuki comunisti e i riferimenti a piani quinquennali, lotta di classe etc), solo, però, con gag, battute e dialoghi rivolte a un pubblico molto infantile, una via di mezzo che ha scontentato me adulto e, presumo, avrà annoiato i piccoli. Per questo l'ho trovato un "ibrido" potenzialmente noioso per entrambe le fasce di pubblico. Se a questo aggiungiamo l'assenza di un protagonista definito in cui identificarsi, l'intreccio basato non su una trama di sottofondo ma un semplice susseguirsi di azioni di battaglia, una durata a mio modo di vedere spropositata etc... Ecco, per me Pom Poko non è un film granchè riuscito. Avrei preferito di gran lunga che arrivasse in Italia Omohide Poro Poro.
Sono tre anime dai significati differenti e pertanto vanno gustati e guardati con occhio differente. Ritengo che sono tre grandi anime create da altrettanto grandi maestri dell'animazione giapponese.
"Quel che ho pensato, mentre ero lì in sala, è che Pom Poko non è un film per bambini. Ne ha le fattezze, ma non lo è. In primis perchè è un film anche molto amaro, dove non si parla della lotta tra eroe e cattivo e del prevalere del primo sul secondo, ma si ha una storia sfumata, complessa, con diverse chiavi d'interpretazione e anche un pò (molto) triste, dietro la festosa e giocosa maschera che propone in apparenza. In secundis perchè è un film dalla grande valenza culturale, che pesca a piene mani da credenze popolari e religiose con riferimenti al folklore, ai miti, ai culti e all'arte del Giappone, e questi riferimenti non sono immediatamente riconoscibili per un pubblico giovane (figurarsi per un pubblico giovane e in più straniero).
Chiaramente, nulla vieta a un bambino di vederlo, ma molto probabilmente ne rimarrà deluso, poichè c'è differenza tra Pom Poko e un Robin Hood Disneyano del caso, a livello di tematiche. La storia per un bambino, per quanto potrà trovarne simpatici i protagonisti, risulterà deludente, quando non addirittura incomprensibile, mentre uno spettatore adulto potrà comprenderne i diversi significati e dunque apprezzarlo maggiormente.
Consiglio dunque un'occhiata ai reticenti, assicurandoli che non si tratta di un film infantile e anzi è qualcosa che andrebbe mostrato a chiunque volesse interessarsi della cultura giapponese (nel totale, non soltanto limitandosi ad anime e manga), poichè ne è un ottimo rappresentante."
A me piacque tantissimo, ma è un film abbastanza complesso, nonostante la sua apparenza infantile e gioiosa, ed è possibile che deluda molti spettatori occidentali. Non sono quindi d'accordo con la recensione di God, in quanto il mio giudizio è molto più positivo rispetto al suo.
Kiki lo vidi in dvd anni e anni fa, ma non mi ha colpito più di tanto. Dovrei rivederlo.
"In secundis perchè è un film dalla grande valenza culturale, che pesca a piene mani da credenze popolari e religiose con riferimenti al folklore, ai miti, ai culti e all'arte del Giappone, e questi riferimenti non sono immediatamente riconoscibili per un pubblico giovane"
Invece proprio per questo motivo ritengo che Pom Poko cerchi invece di essere rivolto anche a loro, visto che i kappa, i fuochi fatui e tutti quei mostri fanno parte del bagaglio culturale dei bambini nipponici che crescono con le leggende della loro terra. Ovviamente la cosa non vale per i bimbi stranieri (ma il target principale di Pom Poko non sono certo loro).
@God87 Mi si perdoni se sembra che io abbia assunto un tono da saccente, non era assolutamente mia intenzione, volevo semplicemente esprimere la mia opinione, dato che il mio punto di vista era completamente differente, tutto qua! Cmq, personalmente a me non disturba che "Pom Poko" abbia una connottazione politica, perchè credo che ne abbia una in senso buono, in senso idealista. Ed il fatto che non ci sia un protagonista netto e definito ma che invece lo siano tutto il coro di tanuki non deve essere necessariamente un male, è come se a loro modo ricreassero un' umanità varia, una comunità con tutte le sue differenze e contraddizioni, chi subito pronto ad accendersi, chi più schivo e pacifico. E poi alla fine con lo scioglimento del gruppo, della comunità, ognuno sceglie liberamente una sua strada ben precisa, sotto questo punto di vista ci ho letto una metafora particolarmente umana e calata nel reale.
Vagabond90, per carità, non volevo assolutamente dire che hai usato un tono saccente o presuntuoso! Parlavo in generale, riferendomi a chi si limita a guardare il voto della rece e a sputare sentenze senza manco perdere un minuto di tempo a leggerla. C'è tanta gente così (e infatti neanche perdo tempo a rispondere loro), ma sia te, che Sonoko che Kotaro (penso ai primi che mi vengono in mente, ma ce ne sono di sicuro altri tra quelli che hanno commentato) avete tutto il mio rispetto, a prescindere che concordiate o meno col contenuto dello scritto.
Ho dovuto vedere Perfect Blue due volte per capire fino in fondo quanto fosse ben congegnato, anche se personalmente il mio voto ipotetico è più vicino a un 8 che a un 10. Pom Poko potrebbe interessarmi, mentre ho intenzione di vedere Kiki a breve. Complimenti ai tre recensori, ma che lo dico a fare?
God, io sono d'accordissimo con te. [Poi, a me dà pure fastidio che si debbano lodare a prescindere i film Ghibli] Tu hai recensito il film con sincerità e occhio critico. Sinceramente non capisco perchè ci sia fa dissentire. Anche secondo me è un film un pò troppo prolisso e politico per dei bambini. E non è nemmeno adatto al pubblico italiano, perchè culturalmente troppo lontano. E c'è da dire che certi film Ghibli annoiano davvero come pochi. Kiki, ad esempio, non si può nemmeno vedere in compagnia (in mia opinione).
ShonenBat91
- 11 anni fa
10
Visti tutti e tre e sono sommariamente d'accordo con tutte le recensioni. Tranne per il 10 a perfect blue, giusto perchè prima di dare la valutazione massima ci penso su piu di una volta.
Ottimo perfect blue, ho anche apprezzato Pompoko. E' interessante la rece di God87 perchè ne da una chiave di lettura più, diciamo, politicizzata; per me il tema principale è e rimane sempre (come da tradizione dello studio Ghibli) quello ambientale. Non avevo pensato ad una critica al sistema economico. E' vero anche che come lavoro è un po' atipico.
Li ho visti tutti e tre:Perfect Blue è uno dei miei film preferiti di Kon,penso lo metterei dietro al solo Millennium Actress;Pompoko lo trovo un buon film anche se non mi ha impressionato più di tanto,condivido la recensione di God;Kiki devo dire che mi ha un pò deluso,tra i vecchi film di Miyazaki è sicuramente quello che mi piace meno.
E' un evento raro ma conosco tutti e tre i film esaminati!
Su Perfect Blue il mio pensiero è già esposto ampiamente nella rece (a proposito, grazie allo staff per la pubblicazione!)
Su Pompoko mi trovo in disaccordo sul voto (per me è un 10!) e su alcune critiche mosse dal troppo severo God87. In particolare mi riferisco alla presunta eccessiva profusione di elementi folklorici e all'idea secondo la quale non sarebbe adatto ai bambini occidentali. Nel primo caso, penso che il ricorso alla tradizione abbia un significato ideologico ben preciso da parte del regista e sia un pregio più che un difetto: se questo film ha un merito sta proprio nel suo linguaggio universale (i tanuki antropomorfi sono chiaramente di stampo disneyano) che riesce a gettare un ponte fra le culture e a introdurre a noi occidentali credenze antiche e lontane come quelle nipponiche, è assurdo criticarlo solo perché alcuni aspetti non rientrano nel nostro orizzonte culturale. Nel secondo caso, posso testimoniare come per i miei nipotini sia uno dei film più gettonati ogni volta che vengono a trovarmi, non solo non si sono mai addormentati, ma hanno visto e rivisto il film a ciclo continuo fino ad inscenare loro stessi i balli e i canti dei tanuki in festa (complici gli ottimi doppiaggio e traduzione)! L'assenza di un protagonista unico è spiegabile col fatto che si tratta di un'opera corale (come è già stato fatto notare), protagonista è l'intera comunità (altro messaggio esemplare!) mentre per quanto riguarda la politicizzazione non ricordo di aver mai visto un apologo del '68 così ben riuscito ed equilibrato, nemmeno fra i film live, per non parlare dell'ecologismo e della critica alla speculazione edilizia (noi italiani dovremmo saperne qualcosa) che è un problema sempre attuale. Quindi tanto di cappello alla coppia Miyazaki/Takahata perché riescono a infondere nelle loro opere la giusta dose di profondità e leggerezza.
Su Kiki concordo pienamente con ogni virgola della rece di Kary89, tranne che sul voto, io ho dato un 9!
Voglio aggiungere che Pom Poko è di sicuro uno dei film più controversi di sempre. Conosco (e ho conosciuto) in uguale misura chi lo reputa un capolavoro assoluto e chi un film pallosissimo oltre misura. Per dire, quando l'ho visto in sala (cineforum Bassano del Grappa) metà del pubblico ronfava abbondantemente, e anche io a sprazzi ho rischiato XD Ma chi è rimasto in piedi ne ha parlato davvero in termini entusiasti. Anche tra i miei amici e contatti che bazzicano il mondo di anim/manga trovo almeno la metà che la pensa come me e l'altra che dice che Pom Poko è degno di venire accostato a Una tomba per le lucciole e Only Yesterday. Sono sinceramente stupito.
Ringrazio vivamente per la pubblicazione, e "rimpallo" volentieri gli apprezzamenti a bob71 per la sua rece di Perfect Blue che condivido in toto. Yamato, quando la facciamo una bella edizione BD di questo capolavoro? :/
Complimenti ai colleghi recensori, è una vita che desidero vedere Pompoko ma la biblioteca non sgancia XD
...Per me Pompoko merita più di una semplice sufficienza! Altro che 6, è un capolavoro come i 2 recensiti quì sopra.... Forse più difficile, specie per noi occidentali, bisogna sforzarsi un pò di più...
e se Pompoko è pieno di politica, che dire di Porco rosso?
Che tipo in Porco rosso non c'è politica? Non riscontro nelle produzioni di Miyazaki particolari intenti politici (a meno di sovrainterpretazioni) né ritengo possibile che una persona della sua intelligenza si sarebbe mai messo intenzionalmente a parlare di politica italiana (o men che meno usare un simile contesto per parlare della situazione giapponese).
Insomma, no, dipingere i fascisti brutti e cattivi non è fare politica, è un contesto quasi tautologico, non aggiunge niente di più o niente di meno al sentire comune (mi perdonino i nostalgici del fascio). Il focus del film è veramente tutt'altro. Pompoko invece sì, è un film politico e va contestualizzato per apprezzarne appieno il messaggio. Ma d'altronde Takahata non è Miyazaki (ovvero, Takahata non è un otaku come Miyazaki e a Miyazaki non interessa parlare di contesti socio-politici come a Takahata).
shadowrunner (anonimo)
- 11 anni fa
00
Invertire i voti di kiki e pomopoko e aumentare quello di quest'ultimo a 9
Ammetto che anch'io non sono riuscito a guardarmi il DVD di "Pompoko" tutto di fila - la tendenza ad appisolarsi è molto forte! -, tuttavia trovo la sufficienza tributatagli un po' striminzita. Benché, come dice God87, sia un film apprezzabile principalmente da un platea adulta, non trovo gli ammiccamenti ad un pubblico infantile fuori luogo; ritengo invece che servano più che altro a stemperare la cruda, quasi pessimistica, descrizione della battaglia sociale in atto. Quello di Takahata è un realistico affresco politico, esente dalla spensieratezza idealistica miyazakiana: i rivolgimenti storico-politici non fanno sconti a nessuno, le vittime si contano in entrambi gli schieramenti, e l'epilogo non è certo dei più felici. Quanto e in che modo ci si può opporre a questi mutamenti? Chi sta dalla parte della ragione? Sono alcuni degli interrogativi che la pellicola solleva, e le risposte non sono affatto banali.
Pompoko e' l'unico Ghibli importante che mi manca. So gia' che saro' in disaccordo con God e d'accordo con Kotaro Perfect Blue non mi interessa. Kiki l'ho visto, e' un buon film (voto ma i miei Ghibli preferiti sono altri (Laputa, Totoro, ...)
Rispondo a ryoasuka che chiede come si possa non concordare con God87: Guarda che dissentire da una recensione non vuol dire che si considera il recensore un idiota, significa semplicemente che non se ne condividono le idee, e non tutti possono pensarla allo stesso modo su un'opera (e proprio per questa mia ferma convinzione non seguo mai passivamente le recensioni per scegliere un libro da leggere o un film da guardare, ed infatti spesso mi trovo ad apprezzare opere su cui si spara a zero oppure a disprezzare opere esaltatissime)! Ed ho solo scritto che non necessariamente il marchio Ghibli si vede dalle scene divertenti, perché le tematiche Ghibli sono spesso molto serie, v. Una tomba delle lucciole, che ho citato soprattutto perché anche Pompoko è di Takahata. God87 ha compreso benissimo il mio punto di vista, altrimenti avrebbe considerato offensivo il mio intervento, ma appunto non è stato così. Non credo che nessuno lodi i Ghibli a prescindere, ma almeno io finora non sono mai stata delusa da un Ghibli, perciò almeno per ora elogio tutti i Ghibli che ho visto.
E come dice Kabutomaru, certo che Porco rosso ha temi politici!!! Però anche se in generale odio i temi politici amo anche questo film. Solo, per via del tema (non per la qualità del film, che è perfettamente all'altezza degli altri) lo amo un po' meno degli altri, così come pure amo un po' meno di altri Lupin e il castello di Cagliostro e I racconti di Terramare. Ma, come dicevo, amo tutti i film Ghibli, finora non ne ho mai visto uno che ho trovato brutto, cosa posso farci?
La mia personale classifica su Kon: Perfect Blue 7, Tokyo GodFathers 8, Millenium Actress 9, Paprika 10. Per quanto riguarda Pom Poko, la recensione lo tronca totalmente, è vero che non è per bambini, infatti il target non è quello, come non lo è 'Una tomba per le lucciole'. Comunque le trasformazioni dei tanuki sono geniali e già merita solo per questo. Poi in effetti è un pò lungo e si perde l'intrattenimento iniziale, fosse più corto, tagliando alcune scene che rallentano il ritmo sarebbe molto godibile. Infine, il fatto che sia intriso di cultura giapponese, non lo vedo come un difetto per un appassionato.
Pom Poko off target ieri mica tanto, in Giappone ha ricevuto molti riconoscimenti, una buona critica e dal pubblico è stato apprezzato, gli incassi sono stati anche buoni. Per il pubblico italiano invece è diverso, la differenza culturale purtroppo è notevole e si fa sentire, un peccato.
@Sonoko: E' ovvio che ognuno abbia la propria opinione, che non esista una visione univoca di qualcosa. Solo che storco sempre il naso quando qualcuno critica una recensione senza leggerla o prenderne in considerazione i contenuti... E quando si loda il Ghibli a prescindere. Personalmente Kiki e Pom Poko sono gli unici Ghibli che non mi sono AFFATTO piaciuti... Diciamo che la delusione di Kiki è stata abbastanza forte, quindi non riesco a prendere più per oro colato qualunque prodotto Ghibli/Miyazaki, specialmente prima di averlo visto... come invece fanno parecchi "ghibliani". Anche se devo dire che i film che mi sono piaciuti IN TOTO sono davvero pochi - gli altri sono carini, ben fatti, ma non così pregevoli. Per me primeggiano Mononoke, La città incantata e soprattutto Una tomba per le lucciole.
Invece Kiki è proprio il mio preferito (ritengo che sia molto sottovalutato), perché è riuscito ad incantarmi anche nella sua semplicità, senza particolari effetti speciali. E prima di contestare una recensione io la leggo eccome, tant'è vero che in questo caso ho contestato un punto in particolare di una recensione che non mi convinceva. Non posso valutare Mononoke quanto gli altri perché purtroppo non ho ancora avuto modo di vederlo in buona qualità, il video che trovai all'epoca non si vedeva benissimo, perciò non posso ben valutare paesaggi ed animazioni perché non posso dire di averli visti, ma senza togliere la sua indubbia qualità credo già di poter affermare che Mononoke sia sopravvalutato rispetto agli altri Ghibli esattamente quanto Kiki - consegne a domicilio è sottovalutato. Posso capire che quest'ultimo, avendo una storia meno fantasiosa (sì, c'è una strega, ma non la vediamo combattere contro i mostri a colpi di incantesimi, ma solo alle prese con i problemi della vita quotidiana), possa più difficilmente colpire il pubblico (soprattutto i bambini) rispetto agli spiriti della foresta di Mononoke, ma ad una visione più attenta si dimostra altrettanto valido, anche se a modo suo.
@Sonoko: infatti non mi riferivo a te! Ed io lo dico sempre, bisogna sempre sentire un'altra campana per imparare a riflettere. Vale per me come dovrebbe valere per tutti.