È un manga che già avevo letto in scan prima che fosse annunciato dalla Goen e che ora sto recuperando.
Lo considero un prodotto molto buono, che tratta insieme la maturazione dei personaggi e la violenza sulle strade, ma anche quella subita a scuola a causa del bullismo, con una buona introspezione psicologica.
Una delle sue peculiarità è che l'autore non vuole solo raccontare una storia, ma descrivere, in modo talvolta quasi documentario, il mondo della lotta per strada. Per questo ogni numero è pieno di vignette che illustrano e spiegano tecniche combattive, tattiche di combattimento, comportamenti e stati psicologici dei personaggi. La violenza viene rappresentata in modo che definirei ambiguo: spesso viene considerata come negativa da molti personaggi e dallo stesso autore e si vedono i danni, fisici e psicologici, che ne derivano, ma insieme è una realtà indiscutibile e che serve per la crescita personale dei personaggi.
Lo considero un po', a livello di contenuti, come il Rocky Joe - o meglio Ashita no Joe, Joe per il domani - dei giorni nostri: in entrambi una figura ai margini della società, emarginata e isolata, attraverso la lotta e la violenza cerca di raggiungere quello che possiamo chiamare "il suo posto" (il domani in Ashita no Joe e "la terra sacra" in Holyland). La differenza sta nei più di trent'anni che li separa in cui la società è cambiata: se gli ambienti di Rocky Joe erano i bassifondi e i quartieri poveri, in Holyland sono la scuola, le strade illuminate dei quartieri di Tokyo e le sale gioco. Se Joe è un orfano rissoso e indomabile, Yuu è uno sfigato introverso e maltrattato, figure apparentemente agli antipodi ma entrambe emarginate e emblematiche della loro epoca storica.
Se vi piacciono i manga a tema teppistico/scolastico, è sicuramente un titolo molto valido. Oltre che indugiare sulle tecniche, è interessante perchè non trascura l'aspetto psicologico, con dei personaggi che si mostrano subito interessanti, soprattutto il protagonista (magari non originalissimo, ma va bene lo stesso) e il tema del bullismo e del "riscatto sociale".
Lo considero un prodotto molto buono, che tratta insieme la maturazione dei personaggi e la violenza sulle strade, ma anche quella subita a scuola a causa del bullismo, con una buona introspezione psicologica.
Una delle sue peculiarità è che l'autore non vuole solo raccontare una storia, ma descrivere, in modo talvolta quasi documentario, il mondo della lotta per strada. Per questo ogni numero è pieno di vignette che illustrano e spiegano tecniche combattive, tattiche di combattimento, comportamenti e stati psicologici dei personaggi.
La violenza viene rappresentata in modo che definirei ambiguo: spesso viene considerata come negativa da molti personaggi e dallo stesso autore e si vedono i danni, fisici e psicologici, che ne derivano, ma insieme è una realtà indiscutibile e che serve per la crescita personale dei personaggi.
Lo considero un po', a livello di contenuti, come il Rocky Joe - o meglio Ashita no Joe, Joe per il domani - dei giorni nostri: in entrambi una figura ai margini della società, emarginata e isolata, attraverso la lotta e la violenza cerca di raggiungere quello che possiamo chiamare "il suo posto" (il domani in Ashita no Joe e "la terra sacra" in Holyland).
La differenza sta nei più di trent'anni che li separa in cui la società è cambiata: se gli ambienti di Rocky Joe erano i bassifondi e i quartieri poveri, in Holyland sono la scuola, le strade illuminate dei quartieri di Tokyo e le sale gioco. Se Joe è un orfano rissoso e indomabile, Yuu è uno sfigato introverso e maltrattato, figure apparentemente agli antipodi ma entrambe emarginate e emblematiche della loro epoca storica.