io ho amato watamote, è un anime fatto per ridere! non è stato ideato per essere profondo D:
meme (anonimo)
- 10 anni fa
13
oh oh interessanti anime proposti da rygar e LaMelina u.u dovrei darci uno sguardo watamote... io mi sono fermato alla 5 puntata... dopo i gatti in calore ho seguito il consiglio del fratello della protagonista e ho droppato la serie il tutto al minuto 15, non ho manco finito di vederlo, però i primi episodi erano divertenti. poi il tedio
Ho visto solo Koroshiya-san, e mi è piaciuto molto, davvero molto divertente. A proposito qualcuno sa dove posso trovare la canzone della sigla? Non riesco a trovare la versione intera.
Watamote è stata una profonda delusione, la protagonista prima dice che non viene accettata dal gruppo, poi quando ne ha l'occasione, si tira indietro come un'idiota... personaggio squallido e insignificante, anime bocciato.
Koroshiya mi piacerebbe vederlo, ma non c'è un sub decente, quindi per ora passo
Io considero Watamote un quasi-capolavoro (aspetto di vedere come si conclude il manga per giudicare definitivamente) impregnato di tragicomico realismo. Più tragico che comico, in realtà.
Di Tomoko ne è pieno il mondo, e l'anime tratta l'argomento della sociofobia con il garbo e il rispetto necessari, al contrario di altre opere ciniche e fasulle come ad esempio Welcome to the NHK.
È estremamente più realistico, infatti, che il malessere interiore di persone come Tomoko sia completamente invisibile alla società, soprattutto in una così impostata come quella giapponese. Non basta una buona samaritana piombata dal nulla per risolvere la situazione da un giorno all'altro come capita nel "capolavoro" sopracitato. (so già che verrò attaccato per questa affermazione ma stringi stringi è ciò che succede)
Il rovescio della medaglia (?) è che l'impostazione stessa della protagonista rende questa serie un bel po' di nicchia, nel vero senso della parola. Penso infatti che sia pienamente apprezzabile solo da chi è stato come Tomoko o abbia avuto a che fare con persone come Tomoko nella sua vita. Ritengo sia impossibile, altrimenti, capire appieno cosa le passa per la testa. È una serie quasi scritta in codice, da questo punto di vista.
L'apparente immobilismo è uno dei suoi punti di forza. Una qualsivoglia "fuoriscita dal guscio" sarebbe stata fin troppo irrealistica e banale, soprattutto nel breve arco di tempo coperto dall'anime (neanche un anno scolastico). L'anime ne è perfettamente consapevole e punta, invece, sul volerci mostrare fino in fondo quanto possa essere realmente sola una persona come Tomoko. Beh, missione compiuta direi. Le ultime puntate sono uno strazio (non in senso negativo, eh!) e diventa pressoché impossibile non provare empatia per la povera protagonista.
Andando al di là dell'aspetto sociologico, la serie si contraddistingue per avere alcune delle più belle citazioni e parodie ad altri anime famosi (o interi generi) mai viste dai tempi di excel saga. Indimenticabile Tomoko che prova a imitare Yuki Nagato di Haruhi per rendersi conto sulla sua pelle che fare la taciturna funziona solo negli anime per ritardati come quello
Vabbè, mi sto dilungando troppo. Per farla breve, penso che la serie sia stata un po' troppo incompresa e attendo con trepidazione l'episodio 13! (nella speranza che ne facciano una seconda serie)
@Kiavik Io sono stato come Tomoko, forse lo sono ancora, e proprio per questo non mi va giù che questa non ci metta un minimo d'impegno per uscire dal guscio... nei primi episodi pensavo "eh, come la capisco" ma poi buttava tutto all'aria solo per seguire dei ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra... detto ciò, chiudo
Watamote è un anime godibile tutto qui. Tomoko di Watamote = una Fantozzi in versione scolaretta sociopatica giapponese protagonista di un anime, così può fare comunella nella cerchia "sfigati" come Fantozzi, Lisa Simpson, Meg Griffin e Timmy Turner( si fa per dire). Questo anime così come i film di Fantozzi, i cartoni dei griffin, dei simpson nonostante i protagonisti così diversi tra loro che appartengono in opere cinematografiche profondamente diverse tra loro e che vivono in ambienti sociali e nazionali diversi tra loro hanno in comune la denuncia contro la società capitalista che crede nel valore del dio denaro ma soprattutto nel valore disgustoso dell'apparire in certo modo per essere ben accetti agli altri altrimenti come nel caso di Fantozzi, Meg Griffin, Lisa Simpson, Timmy Turner e Tomoko si sentono infelici quindi sfigati perché loro, credendo per anni della loro vita alle cazzate convenzionali della società, si sono prefissi dei nobili "sogni" diversi tra loro ma che alla fine non sono stati realizzati per sentirsi felici con loro stessi così fanno i finti anti sistema diventando peggio dei rappresentanti del sistema sociale marcio, a volte insopportabili come ad esempio Lisa in molti episodi o diventano degli spacca finestre come Fantozzi nel primo film o diventano degli Ikkikimori come Tomoko.
Mushibuyo è un bell'anime shonen e mi piacerebbe che venisse pubblicato in Italia o per Yamato o per Dynit in dvd ma temo di no e quindi aspetterò un edizione o francese o inglese.
Ais Quin mia signora! Una delle recensioni meglio realizzate che sin qui abbia mai letto! Concordo su tutta la linea ( punti e virgole inclusi ) anche se con quel 6, ahimè, sei stata anche magnanima e assai generosa! Tornando seri un attimo .....cosa dire di Watamote.....squallido: l'ho trovato addirittura triste e patetico così come la "protagonista" che non è una "sfigata", ma propriamente una disadattata completamente asociale; le situazione sarebbero dovute risultare paradossali e ridanciane....eppure non ho riso nemmeno una singola volta...mancherò di humor!?! O semplicemente non fa ridere !?! Anime con tante "buone intenzioni", ma che nel risultato finale mi ha deluso profondamente...perchè son buono 5 per l'intenzione.
Mushibugyou è un anime shonen dello stampo più classico: trama semplice, personaggi accattivanti e azione a go-go; niente di profondo o introspettivo: una visione semplice, come appunto la sua trama e il suo protagonista, che lascia trascorrere i suoi buoni 24/25 minuti di sano intrattenimento! 7 meritato.
Di Koroshiya ho visto solo 3 episodi e poi ho lasciato stare: non mi piaceva la grafica e la storia per quanto assurda, mi ha divertito ben poco...però chissà, magari lo ripiglio.
Droppati tutti e tre alla prima. Mushi è il solito shonen a cui non sono interessata. Quello del detective è una serie di corti e difficilmente i corti mi soddisfano poiché il poco tempo non permette di sviluppare la trama. Watamote l'ho lasciato perdere perché neanch'io sopportavo la protagonista logorroica fino alla nausea.
A sto giro non c'è nessun titolo che conosco e nessuno che mi interessa... Mi ispirano i disegni di Mushibugyou ma è una serie lunga (26 episodi), quindi non so se la vedrò o comunque non nel breve periodo....
Avevo già fatto la recensione di Watamote quindi non mi dilungo troppo qua. Dico solo che uno dei diffetti è sicuramente il mancato sviluppo della storia, ma questa è una cosa voluta perché non è detto che la possibilità di un riscatto sociale e purtroppo per Tomoko questa realtà si fa viva e questo non può che essere un punto a favore che rende la serie più realistica rendendo la componte tragica più incisiva rispetto a quella comica.
Con "Watamote" più o meno ho avuto le stesse reazioni: si ride a denti stretti, e a fatica. Ma non è quel riso amaro che potrebbe nascere dalla condivisione emotiva delle sventure della protagonista, è più un riso forzato per il fastidio di certi (quasi tutti) suoi atteggiamenti. Molto meglio di lei il fratello Tomoki, spesso cinico con la sorella, ma dotato di un approccio più sensato e propositivo nei rapporti sociali. Simpatiche alcune citazioni ("Stealth Moko" parodia di "Saki" mi ha fatto piegare dal ridere), ma poco altro. E' sempre un piacere leggere le recensioni di Ais Quin.
Rygar
- 10 anni fa
30
Oggi è Sant Illaro e visto che le attività sono chiuse, ne approfitto per scrivere la mattina.
Innanzitutto ringrazio la redazione per questo bel regalo di compleanno (anticipato) in cui vedo pubblicata la recensione dell'assassino (non mi sarei mai aspettato che proprio questa recensione fosse stata scelta), cui consiglio la visione se si è disposti a tollerare delle animazioni inesistenti in favore di una comicità dirompente. L'assassino è, secondo me, il corto più divertente dell'intera stagione autunnale 2013. Io l'ho seguito dallo Yaoi Fansub e non mi sembra di aver notato chissà quali strafalcioni (anche perché ogni episodio dura 2 minuti, non ci sono troppi dialoghi). Per cui, per una volta, si può anche seguire un fansub "non popolare".
Restando in tema di "impopolarità" ho letto con interesse la recensione di Ais Quin, che mi è piaciuta nonostante non condivida alcuni suoi punti di vista. Se si vuole apprezzare un'opera come Watamote esiste un trucco semplicissimo: non prenderla sul serio. La si valuti come commedia demenziale scolastica e stop. Poi è ovvio che come stile di umorismo possa non piacere a tutti.
Non condivido sul discorso dell'empatia, poiché "sentirsi affini" con un personaggio come Tomoko significherebbe ammettere di essere dei poveretti, dei casi umani la cui esistenza è mal tollerata dalla propria famiglia (emblematico il rapporto col fratello, unico "vero" rapporto fatto di dialoghi con un minimo di senso compiuto) ed essere dei rosiconi del successo degli altri.
Contrariamente a molte altre opere d'animazione, la natura non è stata generosa con Tomoko, però anziché tentare di migliorare se stessa (lo scimmiottare d'essere avvenente o il non filtrare tutto quello che passa per la rete NON è un tentativo di miglioramento) che cosa fa? Continua a farsi delle gran XXXXX mentali sollazzandosi con gli eroge per fanciulle, evitando di dormire la sera, evitando di fare dell'attività fisica e perseverando in stili di vita errati, in parole povere si barrica nel suo microcosmo. La sua amica Yu si è semplicemente sviluppata secondo natura e questo è motivo d'invidia e gelosia nei confronti di Tomoko (la quale insulta qualsiasi altra ragazza con epiteti assai poco garbati, solamente perché sono più carine di lei. Questo purtroppo non è cosa rara, quante volte si sentono commenti al vetriolo solamente perché un maschio o una femmina sono più belli di noi?).
Tomoko è il tipico caso umano rosicone che sceglie la strada (apparentemente) più comoda: denigrare il prossimo (magari facendolo dietro lo scudo di un monitor per PC) attribuendo a quest'ultimo tutti i propri fallimenti, anziché tentare di migliorare se stessi (basti pensare che non si pettina). Di questi casi umani rosiconi il mondo ne è pieno, purtroppo.
A me Watamote è piaciuto, perché, nonostante la negatività del personaggio, è riuscito a parodizzare i suoi estremi comportamentali e mostra con sagacia che, sebbene possa esistere qualcuno che le vuole bene (Yu continuerà ad essere sua amica, così come Hina Nemoto), Tomoko non se ne renderà conto, presa com'è a denigrare gratuitamente il prossimo e a pretendere che il mondo giri secondo i suoi capricci, addirittura fraintendendo gl'intenti di Hina, ritenendo che nutra desideri saffici nei suoi confronti. Volendo trovare un difetto nell'opera, io lo attribuirei al finale, secondo me illogico, insensato, incomprensibile. Perché Tomoko fugge? Da chi? Da quelle poche persone che la considerano sua amica?
Sempre sul tema dell' "impopolarità" si parla di Mushibugyo. Condivido fondamentalmente il giudizio di Kuroi Karasu (a quanto pare gli abbiamo dato lo stesso voto. ). Quest'opera è piuttosto carina e godibile, ma soffre di un grave problema di anacronismo. Si è voluto realizzare nel 2009 (anno di realizzazione del manga), un prodotto che trasuda di shōnen anni 80, con tutti i suoi limiti e le sue ingenuità stilistiche tipiche del periodo (lo stesso character design trasuda d'infantilismo e ingenuità, basti notare le iridi ellittiche e le acconciature improbabili). Il protagonista è lo stereotipo del protagonista degli shōnen di quel periodo. Stupido, istintivo, casinista, urlatore, esagerato nelle reazioni (guai se non s'inchina a 90° stringendo i pugni!), con un cuore grande così, crede nel "potere dell'amicizia" e nei suoi compagni, non si accorge del fatto che potrebbe piacere alle ragazze, è dotato di una forza segreta e manca solamente che sia un gran mangione.
Insomma, si trova un po' tutto quello che si poteva trovare 30 anni fa, senza che si sia riusciti ad evolvere il genere, magari rendendolo leggermente più maturo e smaliziato. Come si è tradotto a livello di vendite? Con risultati piuttosto scarsi (salvo aggiornamenti che ignoro), l'opera non vende bene in Giappone, come non vende bene in Italia, nonostante un prezzo promozionale.
Detto questo non voglio denigrare l'opera. Il prodotto è piuttosto piacevole, ingenuo, divertente, i combattimenti sono piuttosto coinvolgenti, la storia degl'insetti è carina e il finale dell'opera è molto bello. Insomma, è un'opera discreta da guardare se si amano gli shōnen vecchio (ma vecchio) stile.
Detto questo mi complimento con gli altri recensori.
Vedere la mia recensione insieme a quella di Ais Quin, a cui mi inchino per aver messo in parole, senz'altro migliori di quanto io avrei mai potuto fare, la mia opinione su WataMote, mi fa sentire piccola piccola. Dopo aver letto una sua rece e riguardando poi la mia, mi sembra d'essere così insignificante. AHAHAH In ogni caso, ringrazio lo staff di aver scelto la mia recensione di Mushibugyo e ringrazio chi l'ha letta, con la speranza che presto o tardi la J-POP riprenda la pubblicazione di questo manga che a me tanto piace. Si potrebbe dire che sono una vera fan di Mushibugyo. xD
"WataMote" è da un po' che mi incuriosisce, arriverà prima o poi il giorno in cui decido di guardarlo, e accrescere il numero di anime strambi già visti (mi faccio male da solo).
Direi che gli altri due, soprattutto "Mushibugyou", mi attirano molto di più. Mi basta sapere che ci sono azione e arti marziali, il mio pane quotidiano.
Io mi sono vista l'anime WataMote e devo dire che è un anime molto bello che mi è piaciuto veramente tanto , lo trovato divertente ma anche un po triste perchè vedere una ragazzina otaku così sola senza amici mi ha fatto venire un po di tristezza.
Koroshiya-san io l'ho trovato tutto sommato carino, anche se gran parte delle battute non le ho del tutto comprese, ma le parti del killer e del suo aspirante discepolo le ho adorate tutte Peccato che dura poco e la grafica è fatta proprio a risparmio. WataMote a me non è dispiaciuto, più che altro la protagonista mi ha fatto tenerezza e non proprio rabbia. L'opening comunque spaccava di brutto. Mushibugyou l'avevo iniziato ma poi non ricordo per quale motivo l'ho dimenticato XD forse per la fobia dei ragni ahaha. Comunque vorrei riprenderlo un giorno! Complimenti ai recensori.