Di questi vidi sono Nagi no Asukara e penso che la sua semplicità sia ciò che la rende una serie quasi perfetta. Si parte dai legami tra i vari personaggi fino ad arrivare ad argomenti più "seri" come il divario tra due popoli vicini e allo stesso tempo lontani. Che dire, un gran capolavoro.
Bella la recensione di Stairway, ma dice una cosa sbagliata
"l'ultimo è realizzato completamente in bianco e nero, con molte immagini statiche (un espediente, quest'ultimo, che sarà sfruttato anche negli ultimi episodi di Neon Genesis Evangelion)"
Nell'ultimo episodio di Gunbuster non ci sono immagini statiche e riciclate, anzi è venuto addirittura a costare di più di un normale episodio a colori.
Ho visto solo Nagi e Gunbuster e sono d'accordo con le rece.
Nagi è un'ottima opera leggera e disimpegnata, con l'unico difetto degno di nota di essere un po' troppo lenta; mentre Gunbuster è l'antesignano di eva e ne anticipa molto, a partire dai personaggi e da alcuni buoni spunti.
Pensavo che nel 2014 ormai sapessero tutti quanti che i ruoli della Gainax erano solo una formalità perché ci lavorava chiunque in qualsiasi ruolo e che il dover assegnare "ufficialmente" i credits nelle sigle fosse solo una formalità fatta praticamente a caso, ma soprattutto Anno ha diretto SOLO DUE EPISODI di Gunbuster, il terzo e il quarto, e la sua impronta è ben visibile e marcata rispetto al resto della serie...
Ah, se volete vedere gli ispiratori diretti di Evangelion, cercate altrove...
Non a caso i ruoli in Gainax erano talmente alla rinfusa da dimenticarsi di dare un'occhiata a colui che si doveva occupare di conservare i master audio di Gunbuster e Otaku no Video Buonissime recensioni.
Esprimo i miei ringraziamenti all'amministrazione e alla redazione del portale per aver scelto la mia recensione dedicata a Nagi, forse la più "critica" rispetto a tutte le altre che ho letto finora. Nagi sembra essere stata la serie che ha destato un grado d'apprezzamento più diffuso e uniforme di tutte le opere della stagione autunnale 2013. La recensione di Melany mi è piaciuta e l'opera ha destato il mio interesse, però se afferma che il finale è inferiore rispetto al resto dell'opera, un po' m'inibisce alla visione.
Nella recensione di Gunbuster ho letto "misura minora" e in Shion no Ou ho letto "dei semplici cammei". Credo siano sviste.
Concordo in grandi linee con la recensione di Rygar. I primi 3/4 della serie per me sono i migliori. Dei bambini che cercano di risolvere una situazione troppo più grande di loro e si ritrovano invece a dover convivere con le conseguenze. Questo porta all'evoluzione psicologica dei personaggi (alcuni) anche aiutata dal salto temporale (che per me è stato la ciliegina sulla torta).
La fine sembra dire "ti ricordi quando pensavi di poter fare tutto? beh avevi ragione"
Complimenti ai recensori! "Shion no Ou" me l'aveva consigliato Gordy... lo tengo nei da vedere, ma devo trovare il tempo per farlo. Non so quante cose ho ficcate nei da vedere... Su Nagi no Asukara mi trovo d'accordo con Rygar, soprattutto sui personaggi e sulle somme che ha tirato a fine recensione. Soltanto che mi ha infastidito talmente quasi tutto il secondo arco, che 8 non gliel'avrei mai dato! xD Non riesco ad essere obiettiva con gli anime che mi fanno inca**are.
-asakura merita 6, davvero troppo lento e troppo prevedibile anche se ammetto che a qualcuno può piacere molto, sono gusti, -shion darei 7 e mezzo, bella l'idea del pedofilo ma la fine diventa scontata e troppo frettolosa (d'un tratto trovano indizi stranissimi come un petalo e lo collegano a qualcuno xD), -gunbaster non dico niente perchè non l'ho visto e perche è un opera Vecchia, spero solo che la recensione risalga a 10 anni fa
Rygar
- 10 anni fa
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Melina/Ilu, innanzitutto grazie per i tuoi complimenti. Ho appena controllato le ultime recensioni su Nagi e sembra che il mio sia uno dei voti più bassi che l'opera ha ricevuto (ha praticamente preso solo degli 8 e dei 9. ). Per il resto potrei solamente dire una cosa: mai arrabbiarsi per una serie d'animazione. Non ne vale la pena e non cambierà nulla se qualcuno si arrabbia o meno. Al massimo ci si ride su o si scrive una recensione ironica al riguardo. Penso che chi scrive una recensione lo faccia per fornire un servizio alla comunità, per questo ritengo che occorra una certa freddezza e privilegiare la razionalità anziché lasciarsi condizionare dall'emotività. Ovviamente non si può essere degli automi, si può sicuramente spiegare "XXX mi è piaciuto perché..." e viceversa, però il lettore di una recensione deve poter disporre di un giudizio che sia il più imparziale possibile, tenendo conto dei pregi e dei difetti effettivi di un'opera.