Per questo non mi piacciono le recensioni troppo soggettive, dare 10 a City Hunter lo ritengo esagerato anche considerando tutti i lati positivi come ad esempio il disegno fantastico di Tsukasa Hojo, il problema è la trama gia a partire da quasi subito soffre di uno storytelling ripetitivo che si protrae per tutto la storia
Anche secondo me City Hunter non è da 10 ma se per qualcuno vale 10 vabbè gusti suoi anche perché a quanto leggo è quantomeno giustificata con pareri personali validi. Credo che l'importante sia "rapportare" i propri voti tra le varie opere e non semplicemente dare voti 10 (mi è piaciuto abbastanza) o 2 (non mi è piaciuto) e a quanto vedo l'autore della recensione di City Hunter solitamente segue con logica.
A parte i disegni indbbiamente belli, non ho mai apprezzato City Hunter né su carta né in TV...quell'umorismo da film di Pierino non mi è mai piaciuto e non ho mai capito come delle ragazzE potessero apprezzare questo manga o il suo protagonista.
Baldios è uno degli anime che ricordo con più affetto della mia infanzia. Visto oggi è graficamente orribile, ma Marin e Aphrodia mi son rimasti nel cuore. Per i tempi era favoloso.
Io adoravo il cartone di City Hunter da piccola ma ultimamente, rivedendolo su Man-ga, oltre a ricordarlo a memoria (chissà quante volte lo avrò visto), mi sono resa conto di come le puntate siano tutte uguali tra loro. Ne serbo un buon ricordo, ma non ce l'ho fatta a riguardarmelo tutto XD Comunque credo che sia lo stile di Hojo, anche Occhi di gatto, mi pare di ricordare, seguiva la stessa modalità narrativa.
Il 10 a City Hunter mi sembra più che meritato secondo me, stiamo parlando di un manga che, da qualsiasi parte lo si veda, ha fatto storia, in tutti i sensi! L'autore poi lo saputo ha ben rendere, con comparti comici e seri.....10 sarebbe il minimo!
Totalmente in disaccordo con la valutazione di "Saki". La parte strettamente competitiva è molto appassionante (imparare le regole del mah jong non è poi così difficile), oltretutto la possibilità di ribaltare l'esito delle gare con mosse (calcolate a volte, improbabili altre) le rende coinvolgenti fino all'ultimo secondo. L'aggiuna di capacità "soprannaturali" dà un tocco di suspense in più ai match ("Stealth Momo" è un mito, tanto che verrà pure parodiata in "Watamote"). Ma ancor meglio è la parte slice of life, con il suo sottotesto yuri: tutte, ma proprio tutte, le protagoniste e le loro avversarie hanno un passato e una storia personale che non vengono trascurati, e che servono a rendere ancora più credibili il loro modo di giocare e le loro relazioni interpersonali. E non dimentichiamo infine che c'è Hisa Takei, presidentessa del club di mah jongg della Kiyosumi, uno dei miei personaggi femminili preferiti in assoluto!
Semplice ma efficace la recensione di City Hunter. A me non è, purtroppo, piaciuto quanto avrei sperato (ho preferito, dello stesso autore, Cat's Eye), ma rimane un manga dall'atmosfera impagabile e disegnato divinamente, a cui consiglio di dare un'occhiata anche solo per questo. Se ad Akeiron e/o ad altri lettori, il manga è piaciuto così tanto da valutarlo col voto massimo, chi sono io per contestare?
Utente26343
- 10 anni fa
10
@Tomyno88 La Planet ha pubblicato la Perfect Edition, stranamente ad un prezzo umano
Su Baldios concordo in larga parte con la recensione di God87, secondo me però Ideon era ancora più di rottura, e disperato. In effetti la sfortuna di Baldios credo sia dovuta principalmente al periodo in cui andò in onda per la prima volta, il 1980, e cioè dopo l'abbuffata di robottoni nagaiani e loro imitatori alla metà degli anni '70. Ormai il genere cominciava a stufare il pubblico, e pure i tentativi della Sunrise attraverso Tomino di rivitalizzarlo, sia pure con tre serie come Zambot 3, Daitarn 3 e Gundam, non stava ottenendo grandi risultati come ascolti. Forse è anche per questo che la rete che lo trasmise non credette molto nelle potenzialità di Baldios relegandolo a combattere una lotta impari con serie molto più popolari nella medesima fascia orario. La sua cancellazione al 32esimo episodio, che privò della possibilità, almeno al primo passaggio televisivo di poter vedere gli altri due già completati, generò comunque molte proteste da parte dei non molti che lo seguivano (curiosamente per un anime di genere mecha, tradizionalmente dedicato ad un target prettamente shounen, molte erano le ragazze tra il suo pubblico), portò poi alla realizzazione di quel film che gli diede un finale definitivo, anche se poi molto diverso da quello pensato originariamente dagli autori. Vero comunque anche il fatto che in Baldios i combattimenti del robot occupano uno spazio marginale nello svolgimento della maggior parte degli episodi, concentrandosi di più sull'intreccio delle vicende dei personaggi. Parimenti a Gundam, anche i Baldios la divisione tra buoni e cattivi è assai poco netta, entrambe le fazioni, Aldebaran e Federazione Mondiale, hanno le proprie motivazioni, e comportamenti eroici, o molto discutibili, si trovano da entrambe le parti. Buono è il char design, mentre mecha design ed animazioni in certi punti sono davvero imbarazzanti! Non concordo con il giudizio del recensore in quanto alla bellezza del design del Baldios, effettivamente è talmente squadrato da sembrare uno scatolone di latta, ancor meno sull'aspetto delle navicelle di Aldebaran, che invece per me sono tra le migliori che abbia mai visto in anime di quel periodo. Il loro aspetto di razze semi trasparenti, con quegli occhietti rossi a mandorla che donano loro quasi le sembianze di creature affascinanti ma al contempo estremamente insidiose, mi ha davvero stregato! Impressionante è la sequenza di assemblaggio del Baldios: sia per la durata (circa 1' e 15'' nell'episodio n°4, un'enormità!), che per la complessità, ed accompagnata da una BGM di tono decisamente epico; la rendono una delle cose che qualsiasi appassionato di mecha che voglia dirsi tale dovrebbe assolutamente vedere! Più che bona la colonna sonora, della quale purtroppo, almeno nei primi passaggi in TV in Italia, sono state eliminate entrambe le sigle, sostituite da una canzone italiana del tutto dimenticabile! Brutto, e qui concordo in pieno con il recensore il mecha design della maggior parte dei "mostri" di Aldebaran, sembrano davvero dei giocattoloni di dubbia fattura! Infine devo dire, concordando con il recensore, che, tolti Marin ed Aphrodia, tutti gli altri personaggi sono abbastanza caratterizzai, però non proprio benissimo; e questo penso sia stato uno dei motivi per cui, almeno in patria, sia un po' caduta nel dimenticatoio. Sull'edizione italiana, a parte la terribile sigla, tutto sommato le performances dei doppiatori mi sono sembrate piuttosto buone. Sugli adattamenti non mi pronuncio, però sapendo che all'epoca non brillavano certo per accuratezza, beh, sarebbe stato assai desiderabile un ri-doppiaggio, oppure più modestamente, dei sottotitoli che traducessero fedelmente i dialoghi originali nell'edizione DVD di YV, cosa che purtroppo l'editore milanese non faceva all'epoca! Tirando le somme alla fine posso dire che ci troviamo, pur in presenza di luci ed ombre, di fronte ad un titolo molto interessante, però molto sfortunato, la cui cancellazione dal palinsesto televisivo a 6 episodi dalla fine dei 38 originariamente previsti, ci ha privato della possibilità di vedere il vero finale di questa storia. Il lungometraggio invece ha il grosso difetto che la prima metà è costituita, seppur con qualche scena aggiunta, da un riassunto piuttosto raffazzonato della serie, mentre per la seconda si sviluppa piuttosto bene, ma forse in un modo un po' troppo melodrammatico.
secondo me Ideon era ancora più di rottura, e disperato
Non concordo. Sicuramente Baldios è più disperato rispetto a Ideon, anzi è il più tragico anime mai realizzato, perché si conclude con una condanna assoluta e irrevocabile del futuro del genere umano. Ideon invece si chiude con una nota di speranza, seppure post-mortem. Inoltre Baldios è anche più di rottura rispetto a Ideon, per vari motivi. Uno è lo stravolgimento dello schema a mostro della settimana, che in superficie rimane, ma in sostanza è svuotato di tutto il suo significato. Diciamo la verità: i bambini guardavano i robottoni per il mostro della settimana, perché si entusiasmavano per il combattimento, e non per il resto. Io all'età di 8 anni ero certamente così, non mi interessava nulla di tutto il contorno e vedevo Goldrake solo per i combattimenti: e sono sicuro di rientrare nella norma. Baldios invece rende il combattimento insignificante, anzi "brutto", combattendo il più delle volte contro debolissimi minidischi (quindi si tratta di un massacro più che di un combattimento) oppure contro mecha piuttosto scarsi, sconfiggendoli in pochi secondi, senza nessuna gloria, con poche scene di lotta accompagnate da una colonna sonora lugubre e tristissima. Insomma una totale rottura con il passato: lungi dal glorificare il combattimento lo mostra per quello che è, uno schifo: il tutto in maniera perfettamente coerente con la sua vena antimilitarista. In questo Baldios è molto più antimilitarista di Gundam (sì, vogliamo la pace, ma intanto guarda quanto sono fichi i nostri mobil suit) e di qualunque altro robotico che abbia mai visto. I combattimenti di Ideon invece sono assolutamente nella norma e per nulla di rottura. Ideon è di rottura per altre cose, ma non più di Baldios. Il film di Ideon è diretto meglio del film di Baldios, ma il finale di Baldios è superiore e di maggiore effetto, grazie al colpo di scena degli ultimi minuti.