Un'intervista che, da italiano, mi ha riempito di orgoglio.
Lalilulelo (anonimo)
- 10 anni fa
40
Che film incredibilmente bello, poetico, sottile, elegante. Un capolavoro assoluto. Assoluto. Grazie per l'intervista, interessantissima. Grazie a Miyazaki e Caproni per essere dei sognatori liberi.
Estremamente interessante, grazie animeclick per questa preziosa intervista!
NicoBoo
- 10 anni fa
50
La chicca del nome Ghibli non la sapevo, sto giusto ora rendendomi conto che in molti film di Miyazaki ci sono aerei, a partire da Nausicaa, al Castello di Howl e Laputa!
Mi sto chiedendo perchè di queste cose interessanti non parla nessuno qua in Italia... dannazione! ho visto il film, è fantastico! =D
Complimenti grandissimi ad Animeclick per questa intervista, è stata davvero arricchente e piacevole da leggere. Da queste righe mi sembra che il nipote di Caproni sia davvero una gran persona, sopratutto per come ha voluto condividere la sua storia famigliare con Miyazaki in nome di una comune passione.
Meraviglioso contributo. Grazie a Italo Caproni per la sua disponibilità, e a Kyon e AnimeClick per la giusta attenzione riservata a questa gloriosa pagina della storia d'Italia. Non molti sanno che la Caproni Aeronautica costruì il primo prototipo funzionante di aereo a reazione, ovvero il Campini-Caproni C.C.2!
Nota personale: sapevo del libro "Gli aeroplani Caproni" donato a Miyazaki Hayao, e l'ho consultato io stesso in corso di stesura del copione italiano del film. A questo si deve l'uso del termine antico "lungarone" in luogo del più comune e contemporaneo "longherone". ^^
Intervista interessantissima. Non mi intendo di aviazione, quindi non pensavo che Caproni fosse una personalità così importante. Grazie mille per averci dato l'opportunità di conoscerlo un po' meglio, in modo da capire più a fondo l'ultima fatica di Miyazaki.
Splendida intervista...davvero interessantissima! Grazie Kyon! Tra l'altro non credevo che Hayao Miyazaki e Italo Caproni avessero un legame così forte...
Bravissimo キョン, questa è stata davvero perla per questo sito! Così come il bellissimo film, che davvero conclude in maniera mirabile la carriera di regista di Miyazaki. E' una pellicola davvero poetica, commovente e bella! Non credo servano altre parole per descriverla. Ed è davvero un grande omaggio che il Maestro ha fatto al nostro Paese l'aver trasformato Caproni nella autentica musa ispiratrice del protagonista!
Più che una musa, un Mefistofele, per citare Miyazaki stesso. La figura di Gianni Caproni nel film è così affascinante perché fin da subito è conscia della natura maledetta del sogno aeronautico. Mentre mostra a Jirou la bellezza dei suoi aeroplani, gli ricorda il fardello di morte che sono condannati a portare. Credo sa un ritratto di grande onestà storica e sociologica, anche nella estrema fantasizzazione onirica del caso.
Sono contenta per Italo, che ho conosciuto ai tempi del liceo, grande appassionato di anime e manga. Ricordo lunghe chiacchierate a tema ogni volta che ne avevamo l'opportunità. Posso solo immaginare la sua felicità ed emozione per la possibilità avuta di contribuire a questo film, in cui appare suo nonno... un film veramente bellissimo!
Comunque il film di Miyazaki restituisce une i tratto sin troppo idealizzato di Caproni, quando in realtà collaborava con il regime fascista fornendo aerei nelle pagine più oscure della storia d'Italia come la guerra d'Etiopia e la Seconda Guerra Mondiale, anche se comunque venne assolto dall'accusa di collaborazionismo anche se comunque continuò a fornire aerei durante l'esistenza della Repubblica di Salò, ma era l'unico modo per sopravvivere anche durante quella fase storica, quindi non la si sente di biasimarlo.
Con i regimi totalitari hanno collaborato tutte le grandi industrie, la FIAT, la Mitsubishi, Benz. Alcuni come Tyssen e Krupp hanno dovuto affrontare anche il processo di Norimberga. È complicato affrontare un tema del genere in un film anche perché ogni azienda ha una storia a sé. Comunque Caproni, così come tutti i progettisti nel film, non fa mistero della contraddizione tra la loro pura passione e l'uso che ne viene fatto.
Ho visto il film sabato assieme a degli amici e mi ha colpito nel cuore come pochi sanno fare , una poesia meravigliosa animata benissimo . Ragazzi grazie x aver pubblicato questa intervista che per una volta mi rende orgoglioso di essere Italiano . Un grazie ai Maestri Caproni e MIyazaki che mi hanno fatto sognare !
E' altresì vero che Gianni Caproni ebbe sempre la vocazione dell'aeronautica civile. Il suo "Capronissimo" Ca.60, squisitamente ritratto nel film di Miyazaki, fu un sogno davvero meraviglioso: la visione di un aereo passeggeri transatlantico! Ma non avrebbe senso tratteggiare Caproni come un pacifista totale. Ognuno è figlio della sua epoca, e respira nel vento di quella. Proprio di questo, credo, parla "Si alza il vento" - e direi con grande onestà. Jirou è più ingenuo, Caproni più caparbio e mefistofelico, ma nessuno dei due è ritratto come un angelo del volo. Furono uomini, ispirati più di tutti, ma imperfetti come tutti.
Sono andato ieri a vedere il film e questa intervista è stata davvero piacevolissima ed interessante aiutandomi a comprendere di più sull'opera. Che dire grazie di questo approfondimento Kyon. Nella vita si dovrebbe dare più luce e lustro a queste persone piuttosto che a veline e calciatori ma va beh...
Bellissima intervista. Io conosco Caproni tramite mio padre un patito di aeronautica. Difatti, sono curiosa di conoscere la sua reazione quando questa sera andrà al cinema. Spero finalmente di fargli comprendere che i film di Miyazaki non sono solo semplici "cartoni animati", ma pura poesia (con "Si alza il vento" penso di aver battuto il record di lacrime versate in un lungometraggio). Incrociamo quindi le dita e un pensiero alla mamma che sicuramente si dovrà sorbire il commento tecnico in diretta di tutti gli aerei mostrati.
Bell'intervista. Vedrò il film tra due ore e anche se non sono mai stata un'appassionata di aviazione, sono contenta per la presenza di Giovanni Caproni nel film, visto che oltre ad essere un connazionale era anche della mia stessa regione. Mi sono davvero stupita quando ho scoperto che avrebbe fatto parte di un film di Miyazaki: io conoscevo Caproni solo perchè l'areoporto di Trento porta il suo nome e passando da quelle parti ho visitato il museo che gli hanno dedicato. Mai mi sarei aspettata di vederlo come personaggio di un film di animazione, men che meno creato da Miyazaki.
flanders (anonimo)
- 10 anni fa
23
Ecco una vera intervista. Una SIGNORA intervista. fatta a una persona cordiale e per niente vanesia. non come il falco qua sopra che subito s'è lanciato a farsi ancora bello sulle prodezze altrui.
Darcia
- 10 anni fa
40
Complimenti per l'ottima intervista, davvero bella. Per una volta posso dirmi anch'io orgoglioso di essere italiano (e non solo per il nonno dipinto nel film, ma anche per il nipote e per l'atteggiamento sincero e altruista da egli dimostrato), e detto da me non è davvero cosa da poco.
Sono andato a vederlo ieri sera e l' ho trovato un ottimo film, decisamente un grandissimo passo avanti rispetto al deludente Ponyo. L'unica cosa che mi ha lasciato un pò perplesso è la storia d'amore tra il protagonista e la moglie, secondo me non troppo ben approfondita. Buono anche il doppiaggio, migliorato rispetto a quello di Mononoke.
Mi unisco anch'io ai cori di plauso per l'intervista, davvero piacevole ed interessante da leggere, e per il signor Caproni, che pare davvero una persona deliziosa. Da quest'intervista e dalla visione del film mi è anche venuta una certa voglia di visitare il museo Caproni ^^
Complimenti Animeclick per l'intervista. Non credevo che l'ultimo film del Maestro avesse un collegamento affettivo cosi forte con un nostro connazionale e con l'Italia (purtroppo non ho potuto vederlo, ma lo comprerò senz'altro appena uscirà). E bello anche vedere una vicenda storica italiana essere portata all'attenzione di tutti e addirittura avere una persona legata ad un personaggio del film che si presta gentilmente a condividere le sue esperienze. Questo film mi appare ancor più mitico, mi sta affascinando sempre di più. Grazie davvero a questo splendido portale che e' AC che ci permette di approfondire la nostra passione portandoci delle "dietro le quinte" davvero inediti e che mai vedremo negli extra di un edizione BD.
Grazie per questa interessantissima intervista. Devo dire che temevo di rimanere un po' deluso da questo film e invece sono uscito dal cinema con la sensazione di aver speso 5 euro nella migliore maniera possibile! Mi dispiace che il Maestro smetta di fare film ma perlomeno chiude la sua carriera con un'ottima conclusione, anche se un po' atipica rispetto al suo normale genere.
Qualcuno si ricorda di preciso qual'era la frase detta da Caproni nel film e menzionata nella recensione "Prima si sogna una cosa e poi la realtà si adeguerà"? Faceva proprio così? No, perché era una frase che mi aveva colpito molto.
Conosco Caproni e sono stata al museo alcune volte, perché ce l'ho a due passi da casa. Una delle cose che preferisco è la ricostruzione del suo studio, un vero salto nel passato, con dei disegni bellissimi... Quindi vedremo presto apparire quei due meravigliosi quadri nel nostro piccolo museo? Mi sa che lo visiterò di nuovo molto presto