Mi sa che mi tocca andarci... Dopo una recensione così come posso tirarmi indietro? E dire che, prima del 3D, conoscevo solo la prima serie. Devo allargare i miei orizzonti!
Film passato quasi inosservato alla prima trasmissione tv(anche a causa del pessimo adattamento e della programmazione notturna), quindi da sempre sottovalutato..il clamore internettiano e questa ottima e appassionata recensione speriamo stuzzichino invece la curiosità dei fans vecchi e nuovi nel ri-scoprire la profondità di questo classico che permette una profonda comprensione del più famoso personaggio di Matsumoto. E' difficile abituarsi alle nuove voci, purtroppo, troppa nostalgia per la serie storica..però..se mi dite che il nuovo adattamento è più rispettoso dell'originale..questa volta lasciare la strada vecchia per la nuova..sarà estremamente produttivo:) Non potrò andare a vederlo, purtroppo, il cinema più vicino che lo proietta dista 200 km ma non mi perderò il dvd, anche s enon getterò per questo la vecchia vhs cui sono iperaffezionata ..vecchio e nuovo convivono pacificamente come nel Lejiverse XDD
Ancora poche ore di attesa e poi sarò pronto a riscoprire questo capolavoro! Comunque sia, pur con quell'obbrobrio di adattamento dei dialoghi operato da Fininvest nella seconda metà degli anni '80 questa pellicola mostra già potentemente a quale grado di perfezione era arrivata l'animazione nipponica nei primi anni di quel decennio, dopo quasi tre lustri di produzioni a basso budget e per lo più destinate al piccolo schermo, Waga seishun no Arkadia sembra essere un punto di svolta a livello qualitativo, precorrendo di un paio d'anni l'arrivo del primo titolo della Ghibli: Nausicaä della Valle del Vento. Disegni ed animazione curatissimi ed una colonna sonora semplicemente sublime! In pratica una vera gioia per vista ed udito!
@Monfrin vero ma la Toei cinematografica era ben diversa dalla Toei televisiva-pezzente che conosciamo, con i film non badava certo a spese, e se con Valiant, Il Gatto con gli Stivali e altri gli andò bene, con Gli Allegri Pirati dell'Isola del tesoro (1971) gli incassi non riuscirono a coprire l'enorme budget, e da allora si decise di puntare di più sulla TV (con l'emergente Nagai) chiudendo un'epoca pionieristica per gli anime al cinema. Miyazaki, Takahata e altri passarono alla Nippon Animation aprendo il filone dei meisaku e il resto è storia nota, la Toei da grandiosa casa di produzione scopritrice di talenti diventa quella commerciale per antonomasia con Dragon Ball, Ken e simili da millemila episodi. Ma non prima di aver tirato fuori degli ultimi gioielli high-budget come Taro the Dragon Boy (1979) e appunto, L'Arcadia della Mia Giovinezza, a sua volta spinto dai successi dei film de La Corazzata Yamato. In ogni caso buona visione^^ Agli altri, grazie per i complimenti
@Twinkle: La tua ricostruzione di quel periodo (fine anni '60, inizi anni '80) è sostanzialmente corretto. L'unica cosa che potrei aggiungere è che fu proprio dopo Valiant (o meglio sarebbe dire Hols o Horus, visto che le trascrizioni possono dare origine ad ambiguità) che di fatto la Toei ha cominciato a differenziare un po' le sue produzioni per le sale in due categorie: la prima con budget più alti e miglior cura dell'animazione, mentre la seconda sostanzialmente in linea con la meno pregiata animazione televisiva. di fatto per quasi un decennio è stata preponderante la seconda tipologia d pellicole al cinema. Quello che dicevo nel mio post precedente è che Waga seishun no Arkadia, almeno a mio modesto avviso ha rappresentato un vero e proprio salto di qualità dell'animazione nipponica rivolta al circuito delle sale cinematografiche. In realtà l'appiattimento che c'è stato delle pellicole a partire dai primi anni '70 verso uno standard qualitativo vicino a quello televisivo era dovuto principalmente al fatto che il pubblico era molto attratto da serie TV come quelli dei mecha nagaiani, da Yamato e poi anche da Gundam, perciò risultava più facile e conveniente economicamente per i produttori assecondare questa tendenza. Basta solo vedere la trilogia di Gundam per rendersi conto che in effetti la qualità dei disegni delle pellicole cinematografiche era sì migliore rispetto a quello della serie TV originale, ma non così tanto come invece si vedere proprio nel film di Harlock, che seppur con i limiti tecnici di quell'epoca, resiste ancora benissimo a confronto di produzioni ben più recenti.
Ringrazio il recensore per l'approfondita disamina sulle differenze tra vecchia e nuova versione. Non sono tuttavia d'accordo con le sue conclusioni: per quanto mi riguarda "L'Arcadia della mia giovinezza" è un film solo per appassionati di Harlock e del suo autore. Perché a rivederlo ora, a tanti anni di distanza dall'ultima volta (ero ancora un ragazzino), e nonostante un adattamento migliore, ho ritrovato gli stessi difetti: il film inanella tutta una serie di scene molto belle e toccanti se prese singolarmente, ma che paiono susseguirsi senza un filo logico preciso. Ci sono buchi di trama e contraddizioni enormi, quasi tutto quello che succede non ha senso compiuto. Difficile apprezzare il tutto senza una conoscenza pregressa del personaggio.
Non concordo assolutamente con Gold Scorpio: questo film si regge perfettamente da solo, anzi, è forse meglio non avere mai visto prima nessun altro titolo di Harlock, specialmente la prima serie, per apprezzarlo in pieno. Quelli che a prima volta sembrano episodi slegati, invece, visto l'intera pellicola, rientrano perfettante nella logica della narrazione. Con il vecchio adattamento purtoppo veniva travisato e banalizzato il senso di molti dialoghi, che invece con il nuovo è stato ripristinato come lo era nel copione originale. Per quanto riguarda il doppiaggio, beh, devo dire il vecchio ed il nuovo cast sono sostanzialmente alla pari. Tochiro ha una voce un po' meno macchiettistica, ma ci si abitua subito. Forse solo la vecchia voce di Triter era più azzeccata: secondo me ne sottolineava meglio il carattere viscido e spregevole, ma tutto sommato non se la cava male nemmeno il doppiatore della nuova versione. Le uniche due pecche, comunque veniali, della nuova edizione, a parte il cambiamento di proporzione dello schermo con conseguente elimazione di due porzioni di immagine sopra e sotto (scelta comunque fatta dai produttori stessi e non imputabile a Yamato), è la mancata sottotitolazione della canzone di Maaya all'inizio, e l'aver soppresso la canzone finale sui titoli di coda, sostituendola solo con il tema strumentale. Senza queste due cose sarebbe stato semplicemente perfetto.
Mi limito solo a scrivere, visto che prima non lo avevo fatto, che questa è un'ottima recensione. Scorrevole, appassionante e zeppa di informazioni vitali come l'adattamento, il contesto e i significati della storia. Twinkle, mi sa che questo è il tuo apice finora!
Gold Scorpio, non nego che abbia alcune parti un po' confuse nella sceneggiatura (esempio la scena in cui perde l'occhio) e altre cose figlie della sua età, ma non vedo come questi "buchi" possano essere coperti da chi ha una maggior conoscienza del personaggio, quindi non capisco del tutto il tuo discorso. Io conobbi Harlock proprio grazie a questo film, seguìto poi dalla serie SSX, e mi piacque moltissimo, solo successivamente ho recuperato la serie classica, il manga e tutto il resto. Indubbiamente i fan del Leijiverse lo capiranno meglio, e loro sanno che le sue storie vanno inanzitutto interpretate, senza soffermarsi troppo su questo o quel dettaglio, ma è godibilissimo anche per tutti gli altri.
Comunque bene gli incassi, quasi 90mila e il secondo posto totale ieri.
DarkAryn (anonimo)
- 10 anni fa
10
Probabilmente la canzone finale potrebbe essere stata tolta per motivi di diritti, non ben precisati, bisognerebbe informarsi in Yamato a riguardo. Il nuovo adattamento rende veramente giustizia a questo film, che seppur nei suoi tempi lunghi, e in alcune discrepanze nella trama, rimane un cult dell'animazione nipponica. Grazie per questo bell'articolo.
il problema non è la sceneggiatura... il problema è l' adattamento... ci credo che c'è confusione, mettono frasi a casaccio che in originale nemmeno esistono... in sè per sè il film sarebbe pure comprensibile, ma se si inventano i dialoghi, mettono traduzioni a casaccio... ridicoli i 750000 giri e 350000 hertz... o il comandante illumidiano che urla combattiamo all' ultimo sangue come veri samurai... a uno che per oltre un ora parla di cavallieri pirati che vivono in germania ... cavallieri pirati in mezzo alle alpi bavaresi??? ma scherziamo?? ma chi è l'adattatore?? in giapponese mica è cosi il film... ma dai... per piacere...
Secondo i fin troppo creativi adattori dell'allora fininvest, un regime militare fatto e finito regalava di buon grado i suoi aerei da caccia migliori ai primi che passavano, soprattutto se erano sedicenti paladini della pace e della libertà. Mi è venuta voglia di vedermi la vecchia versione soltanto per farmi quattro risate.