Una storia del tutto sconosciuta, molto interessante!
Però, come mi hanno fatto notare dei conoscenti che hanno letto altre storie di questo tipo (come quella del filo rosso del destino), vedono uno dei protagonisti perdonare l'altro anche se gli ha riservato un trattamento estremamente crudele: una pazienza che sfiora la santità. Forse è poco credibile per il nostro metro di giudizio, ma rispecchia in pieno la mentalità del popolo giapponese.
Molto bella come leggenda. Mi piace assai la figura del cacciatore. Ho invece saputo odiare quella del pescatore: geloso, invidioso ed egoista. La morale, per cui una persona si pente dei propri peccati e vuole redimersi, è classica, però, sempre apprezzata
Per certi versi mi ricorda la storia di Caino e Abele: in entrambe il maggiore dei fratelli è geloso del minore, così come in entrambe i due svolgono professioni diverse (Caino è coltivatore, mentre Abele è pastore) e c'è un tentativo del maggiore di uccidere il minore. La più grande differenza che subito emerge è il diverso finale: qui il tentativo di omicidio fallisce e il fratello maggiore, salvato dal minore, alla fine si pente.
Davvero una bella leggenda, che per altro non conoscevo, grazie Hachi194 per averla postata! Oltretutto ha anche una morale molto positiva, chissà se è mai stata trasposta in animazione, o sotto forma di fumetto?
Bellissima storia. Il perdono, così difficile da chiedere come donarlo. Se solo divenisse semplice utilizzarlo staremmo molto meglio anche con noi stessi.