Sembra bellissimo. In Italia non lo vedremo mai.

Davvero molto interessante e con uno staff di tutto rispetto, lo vedrò sicuramente.

Memore del buon volume su Hokusai scritto e disegnato da Shotaro Ishinomori, vedrò senz'altro questo film. Sembra molto curato e desta non poco il mio interesse.

Lo attendo molto. Colorful è finito tra i miei animovie preferiti, Coo lo recuperò al più presto.

Anche a me è piaciuto tanto Colorful e questo sembra avere le carte in regola per diventare un film di alto livello (sia per l'importanza storico-culturale della trama sia per il comparto tecnico molto promettente). Spero tantissimo di poterlo vedere.

Mi sa che è troppo idilliaco sperare di vederlo al Future Film Festival di quest'anno, dato che pare uscirà in Giappone proprio durante la rassegna.

Perchè dite: non lo vedremo mai?? Io invece ho ottime sensazioni sapete, penso che questo sia un film che verrà preso da qualche nostro editore, @Evangelion109 hai ragione a ricordare il volume su Hokusai, mea culpa averlo scordato, ed il bello che lo ho anche letto.
@TrytoGuessWho...ne parlavo proprio sulla pagina FB del Future Film Festival ( ogni tanto li scoccio) sembra che abbiano provato ad averlo a Bologna ma ci sono ostacoli fondamentali, a quanto pare i Giapponesi non vogliono proporre il film in Festival fuori dal Giappone prima di Giugno...Sono abbastanza perplesso da questa notizia e dovrò fare delle ricerche.

Sono reduce dalla mostra sul Giappone a Treviso, dove si accennava appunto all'influenza che l'arte giapponese ha avuto sugli impressionisti europei..
il rapporto che si può instaurare fra un padre e una figlia che si dividono lo stesso atelier mi rimanda subito al film "Artemisia" che era incentrato appunto su Artemisia e il padre, il celebre pittore Orazio Gentileschi, suo padre..
era dura, un tempo, per una donna, dedicarsi all'arte o a una qualunque forma di cultura. Mi piace questa figura di donna eccentrica e indipendente, forse contribuerà a sfatare il mito della donna giapponese, riservata e sottomessa, chissà..^^

Non si è trattata degli unici casi di donna artista e di donna che si è resa autonoma dallo stereotipo della societa @Friederike..Anzi...Solo che la storia è stata scritta spesso ad Edificandum Mori e non im maniera molto corretta....c'è una bella scena che avrei dovuto valorizzare, la terza nella Gallery: O-ei seduta davanti a una altera, e pure abbastanza annoiata, ragazza vestita con un kimono all'ultima grido e carica di orpelli ..Due mondi a confronto.