Da un pò lo tenevo sott'occhio, penso che a breve lo guarderò
Utente29592
- 9 anni fa
60
Non avevo grandi aspettative, ma questo anime mi ha sorpreso alla grande! Diciamo che è riuscito in ciò in cui Bakuman ha toppato, ovviamente in ambito diverso! Davvero una bella serie che consiglio a tutti
E' da un po' che voglio vederlo e devo dire che mi piange veramente il cuore che l'abbia acquistato la Yamato... lo vedrò in sub eng a questo punto, con la rassegnazione che probabilmente non lo vedremo mai in Home Video.
Ma Shirobako non è solo un quasi-documentario atto a mostrare la produzione di un anime,
Mi spiace, ma non riesco ad essere d'accordo con Slanzard. Shirobako è né più né meno di un documentario. Se il quadro generale è davvero accurato, invece proprio non lo sono i personaggi con i quali è impossibile empatizzare.
@Slanzard: La recensione è veramente ricca, ma secondo me ti sei perso forse l'implicazione più importante dell'episodio in cui devono scegliere le doppiatrici. Sì, è sicuramente vero che la scelta non si basa unicamente sulla bravura o su quanto la voce sia adeguata al personaggio, e penso che sia parti di quello che viene mostrato, ma principalmente quell'episodio è molto critico sul funzionamento dei comitati di produzione, che sono un'accozzaglia di gente dagli interessi diversi il cui unico scopo è tirare acqua al proprio mulino, senza che ci sia un reale interesse verso la riuscita della serie. Ho amato quell'episodio anche perché riflette quanto aveva scritto qualche mese prima Hiroaki Yura nel suo AMA.
@Zello: il fatto che a te non sia piaciuto non rende l'affermazione di Slanzard meno vera, mi dispiace. Né il fatto che tu non riesca ad empatizzare con i personaggi annulla il fatto che nel corso dei 24 episodi gli stessi abbiano incontrato e risolto alcuni normali problemi della vita, con una crescita personale e lavorativa quantomeno abbastanza credibile (mi viene quasi da pensare che tu non l'abbia visto tutto, perché quella è l'impressione che avevo io dopo i primi episodi).
No, l'ho già detto più volte che non l'ho visto tutto. Tuttavia dopo 6/7 episodi uno un'idea se la fa. E comunque non lo sto recensendo io, ma se vedo un documentario, mi annoia e cambio canale, non è che mi possono venire a dire che dopo diventa un film di fantascienza.
@Zelgadis: Ti assicuro che anche se ai primi episodi sembra così, poi (speciamente nella seconda parte) la focalizzazione si sposterà maggiormente sulle vicende personali dei personaggi e sull'introspezione, ma sempre in rapporto al mondo deell'animazione. Per cui fossi in te gli darei una seconda possibilità, che Shirobako se la merita
No, l'ho già detto più volte che non l'ho visto tutto. Tuttavia dopo 6/7 episodi uno un'idea se la fa.
Intendiamoci, nessuno ti vuole obbligare a fartelo piacere, ma mi sembra un po' eccessivo dire cosa è o cosa non è qualcosa avendone visto 1/4 (quindi tendenzialmente l'introduzione). E sì, concordo con te che l'idea che dà all'inizio sia quella (penso che ci siano ancora i miei post critici sul forum che sai tu), poi l'anime dimostra che gli episodi sono 24 per un motivo (ovvero c'era qualcosa da raccontare, a parte far vedere come si fa un anime).
Beh, l'empatia verso i personaggi è una cosa estremamente personale, che dipende anche da gusti personali, dalla propria personalità, dalle esperienze di vita (se si sono vissute esperienze simili a un personaggio si può empatizzare meglio con esso). Per dire, io non ho mai empatizzato tanto in vita mia che con Inaho di Aldnoah.Zero, eppure quest'ultimo sta sulle p***e a mezzo mondo. E per tornare a Shirobako, ho empatizzato abbastanza con Miyamori che si interroga sul futuro quando si chiede se c'è qualcosa che vorrebbe realmente fare, perchè è una cosa che tocca anche me. E se con Shirobako mi sono messo a piangere in almeno 5 episodi diversi (non conto le lacrime dal ridere alla comparsa di Anno o all' Onna GothLoli KÅshien) è proprio grazie ai personaggi. Se avessimo avuto i personaggi di Shirobako in un altro ambiente di cui non mi interessa niente (che può essere la costruzione di aerei come qualsiasi altra cosa), penso che Shirobako mi sarebbe piaciuto comunque. Ok, forse un po' meno, ma sicuramente l'avrei apprezzato.
Comunque non credo che l'immedesimazione in un personaggio sia necessaria per la più o meno buona caratterizzazione dello stesso, perchè esistono talmente tante persone diverse al mondo che non si può davvero empatizzare con tutte. In ogni caso, come già detto da altri, questo aspetto viene fuori col proseguo della serie, dopo che si è iniziato a familiarizzare con i personaggi; e arriva a toccare molti personaggi oltre alle cinque protagoniste, da Honda a Iguchi o Sugie, con anche flashback sulla goth-loli-sama o su Hiraoka. Certo, si tratta sempre di aspetti principalmente legati alla sfera lavorativa, ma non sarebbe il primo anime/manga a concentrarsi sul mondo del lavoro.
Seriamente, un cast femminile come quello di Shirobako faccio fatica a trovarlo in altri anime, dovrei scorrermi attentamente la lista degli anime visti.
@Chibi: in effetti quella parte l'avevo intesa strettamente legata alla scelta delle doppiatrici, quasi il regista volesse togliersi qualche sassolino dalle scarpe, non avevo pensato volesse estendersi ai comitati di produzione in generale. Comunque sarei curioso di sapere nella realtà quanti registi si comportano come nell'anime, scegliendo comunque in base all'abilità della doppiatrice, e quanti sono i casting politici di cui parla l'addetto al suono.
Complimenti vivissimi a Slanzard per questa meravigliosa recensione. L'ho apprezzata davvero tanto, credo che non avrei saputo realizzarne una migliore, data la mia ignoranza in materia tecnica. E' dettagliata e senza spoiler, e ringrazio Slan soprattutto per questo. Dato che sto seguendo la versione Yamato, se ci fossero stati spoiler gravi ci sarei rimasta male. Shirobako mi è entrato nel cuore fin da subito, ma con una dolcezza unica. L'ardore che ogni personaggio investe nel suo lavoro, mi è da sprono per il futuro. Io voglio essere una persona così, che lavora nel campo di anime e manga con così grande zelo da riuscire ad arrivare alla gente anche se non mi vede. D'altronde il sogno di Miyamori & Co. è un po' anche il mio, per questo mi sto immedesimando tantissimo in loro. Per me Shirobako sta fungendo da scuola: mi sta insegnando ogni piccolo passaggio e il duro lavoro che c'è dietro al prodotto della mia più grande passione. Sembra contraddittorio che io non abbia mai sentito la necessità di analizzare nel dettaglio quella che è una passione che occupa i miei pensieri in tutto l'arco della giornata, e a volte anche di notte nei miei sogni! Eppure non ho mai sentito il bisogno di indagare quello che c'è dietro le quinte, mi è sempre bastato il prodotto. Con Shirobako è lo stesso prodotto ad aprire una finestra su quel mondo e nella metanarrazione di un anime che parla di persone che realizzano anime, sta riuscendo ad insegnarmi tanto. Perciò, ok la versione Yamato è di dubbio gusto, però trovate il modo di guardarlo.
E' indubbiamente una produzione degna di nota, il vedere cosa si celi dietro le quinte durante la creazione di una serie animata credo sia un'interesse che molti appassionati veri (e non semplici modaioli) coltivino, per riuscire a farsi un'idea sulla mole di lavoro (magari può risultare istruttiva anche per chi in futuro progetta di farne una professione quella dell'animatore, del doppiatore ecc.). Purtroppo come già riportato nella recensione la nota dolente è il pessimo, ma davvero pessimo adattamento che Yamato Video ha riserbato a Shirobako, che purtroppo non comporta solo la questione dei nomi tecnici delle varie fasi di lavorazione ad un cartone animato ma proprio alla grammatica ecc. Vedere in una versione sottotitolata "ufficiale" o comunque non illegale l'uso degli onorifici (che andrebbero adattati e non mantenuti), Onee-san scritto come nome proprio anziché il corretto sorella (o sorellona) fa cascare le braccia, inoltre spesso a causa del font di default utilizzato in alcune parti dell'episodio i testi divengono illeggibili, e questo fa passare la voglia a me spettatore di continuarne la visione, ma vista la validità oggettiva del prodotto sopporterò ma il cazziatone a Yamato Animation non gliel'ho risparmiato. Fortunatamente ora sembra che finalmente abbiano capito come sottotitolare i propri prodotti, e la qualità dell'adattamento di Shokugeki no Soma e Familia Myth è nettamente superiore rispetto alla cura riposta su Shirobako. Insomma prodotto più che valido, una delle migliori produzioni dello scorso anno che se avesse ricevuto un trattamento migliore da parte dell'editore sarebbe stata valorizzata decisamente meglio di come hanno fatto ora, ma non lasciatevelo sfuggire perché è una visione quanto mai doverosa a mio avviso per chi si reputa un vero appassionato.
Complimenti per l'ottima recensione. Lo sto seguendo sul canale Yamato e mi sta piacendo, non sono un'appassionata di "tecnicismi" quindi il dietro le quinte del mondo dell'animazione mi interessa in maniera relativa, ma nonostante ciò quest'anime lo guardo molto volentieri, la parte "documentaristica" è trattata in maniera leggera e brillante, i personaggi e le loro vicende li trovo interessanti, soprattutto i personaggi femminili sono di tutto rispetto (cosa non da poco).
>Un paio di episodi necessari per familiarizzare con i tanti personaggi
Perché ciò dovrebbe essere un contro. Anzi a mio avviso è una cosa positiva la necessità di dover dare spazio a tutti per familiarizzare. Per me il difesso ci sarebbe se non si desse il giusto spazio, ma lungi da questa serie una cosa del genere.