Bellissima riflessione. Considero questa storia (forse anche più di Gen) il perfetto fratello di hotaru no haka. Magari perde un pò in termini di empatia ma riesce a guardare meglio di fuori.
Non ho ancora visto il film, ma dopo aver letto questa fantastica e dettagliatissima recensione mi sa che la visione è d'obbligo (specialmente se il film trae ispirazione da Ginga Tetsudo no Yoru <3). Complimenti a LaMelina!
Il film è bellissimo, ennesimo caso di film anime sicuramente meritevole dell'oscar al miglior film d'animazione ma che non lo vedrà nemmeno col binocolo a causa dell'esser messo in ombra da colossi (di marketing) americani e purtroppo anche giapponesi (Miyazaki, il cui ultimo film non è nemmeno paragonabile a questo). Molto bella e giusta la recensione.
Ottima recensione per un bellissimo e struggente film! Complimenti a LaMelina che ha scaputo descrivere così bene le atmosfere di questa toccante pellicola, che ha il pregio anche di riportare alla memoria un episodio storico poco noto, e cioè l'occupazione sovietica di Sakhalin e delle Kurili, queste ultime oggentto ancora oggi di controversie e rivendicazioni tra Giappone e Federazione Russa. Ma anche l'innocenza e la spontaneità dei due piccoli Junpei e Kanta, così come dei loro compagni di scuola che nella loro innocenza riescono a fraternizzare con i bambini figli dei soldati dell'Armata Rossa, quando invece, purtroppo, gli adulti restano distanti e diffidenti. E sono proprio gli adulti a rovinare questa breve amicizia, con le loro azioni, e soprattuto con l'odio politico che poi avrà per i due piccoli fratellini giapponesi conseguenze tragiche. Una pellicola molto intensa e commovente che sarebbe bene fosse esportata anche da noi, e che ribadisce ancora una volta e di più ripetto ad altre quanto sia assurda la logica del conflitto che oppone stati, ideologie, razze e popolazioni diverse; e quanto questo, ingiustizia suprema, poi ricada sulle spalle delle creature più deboli ed innocenti, come per l'appunto i bambini di questa storia. LiquidSnake: Concordo in pieno con te, purtroppo questa pellicola esula molto dai canoni e dalle logiche delle grandi major cinematografiche. Sarebbe molto bello comunque venisse proiettata nei nostri cinema.
Innanzitutto complimenti a LaMelina per questa splendida recensione, grazie ai suoi scritti riesco sempre a conoscere qualcosa della storia o della cultura giapponese che ignoravo. Il film mi è piaciuto molto, è stato davvero intenso e struggente, bellissimo (nel bene e nel male) il ruolo dei bambini, perfettamente spiegato nella recensione. Anche secondo me questo film potrebbe concorrere all'oscar, personalmente l'ho trovato più bello sia di Si Alza il vento che della Principessa kaguya!
Complimenti a LaMelina per questa bellissima recensione! Giovanni no shima è un film che mi è piaciuto un sacco e che è riuscito a commuovermi più volte. Anche a me è piaciuto molto vedere come adulti e bambini vivono la situazione in modo così differente. Ho trovato per esempio bellissima la scena a scuola dove i bambini giapponesi cantano la canzone russa e viceversa. C'è poco da fare: i bambini hanno sempre qualcosa da insegnare anche a noi tutti, che crescendo abbiamo imparato tanto, ma allo stesso tempo perso qualcosa. Un film stupendo che anche io ho trovato superioere ai più noti Si alza il vendo e La Principessa Kaguya.
Bella recensione, complimenti, adesso devo sicuramente guardare questo film! Mi interessa soprattutto vedere come hanno reso l'atmosfera di quel periodo burrascoso, quella parte di storia bellica che i Giapponesi non hanno mai digerito, quegli ultimi scampoli di guerra che hanno strappato loro parte del suolo patrio e che hanno provocato controversie diplomatiche non ancora risolte.
Un buon film, con personaggi ben caratterizzati e una tematica importante ben trattata, con tuttavia diverse parti meno incisive di altre, tanto che in diversi punti mi sono annoiato un pochino. Ed anche un paio di scelte narrative non mi sono piaciute per niente, specialmente quella legata allo zio (odio quando scelgono questo espediente per un po' di pathos gratuito).
Forse però ha influito anche la mia non conoscenza del romanzo di Miyazawa, che non mi ha fatto cogliere e apprezzare del tutto i vari rimandi. Anche sul piano emotivo il film mi ha preso meno rispetto ad altri: ok, qualche scampolo di emozione qua e là l'ho provato, ma mi ha commosso molto di più questa recensione che l'intero film.
In ogni caso, menzione d'onore al comandante russo che corregge l'operazione sulla lavagna.
@Arashi84 e Gordy: Io non sarei per fare confronti con opere come "La principessa Kaguya" e "Si alza il vento", anche perché sono film profondamente diversi da "Giovanni no shima" e comunque artisticamente molto validi. Sarei invece contentissimo che questa pellicola venisse distribuita in Italia, sia per la bellezza della storia e il profondo valore morale che da essa traspare, sia per la qualità artistica davvero superba. E sarebbe altrettanto bello che, contro le abitudini e la mentalità del nostro pubblico si avesse il coraggio di non doppiarlo in italiano, ma solo sottotitolarlo, e questo perché le lingue parlate e le canzoni hanno comunque un significato importante nel contesto della narrazione. Infatti se si scegliesse, come sarebbe attitudine comune di fare di tradurre i dialoghi della lingua più utilizzata nel film, ovviamente il giapponese, sembrerebbe molto meno naturale il rapporto tra i due piccoli protagonisti e la loro amichetta russa. Una delle cose più belle infatti della narrazione è proprio il fatto che alla fine la barriera linguistica viene abbattura proprio dal desiderio genuino dei bambini di fare amicizia che li spinge poi in qualche modo a tentare poi di ognuno di loro di comprendere e apprendere la lingua dell'altro, annullando totalmente quello che invece per gli adulti è e resta un rapporto tra occupanti ed indigeni, dominanti e dominati, creando una comunanza di esperienze e desideri difficilmente riscontrabili in altre, almeno a mia conoscenza, opere cinematografiche. Lo so che è difficile che questo mio punto di vista possa essere condiviso da chi distribuisce i film nelle sale, ma sarebbe davvero una cosa coraggiosa e un passo in avanti nel rispetto sia dell'opera originale, che degli spettatori. @grandebonzo: In effetti la storia dei poveri Junpei e Kanta, oltre che dei loro familiari e compatrioti presenti in quell'infausto momento a Shikotan, sembra essere un po' lo specchio din quella di tante altre persone nel mondo che alla fine di conflitti perduti rovinosamente hanno perso anche la loro terra natia, e soo stati costretti a migrare verso luoghi che sono nella loro patria, ma che non potranno, almeno nei loro cuori, mai sostituire il posto in cui sono nati e cresciuti, lasciando nel loro animo una profonda ferita che mai si potrà rimarginare. Di esempi di questo tipo ce ne sono molti: in giuliano/dalmati in Italia, i tedeschi di Boemia in Germania, i palestinesi espulsi dalle loro terre con la creazione di Israele, etc.
@ Monfrin Il mio non era un confronto a livello di qualità del film in sé ma di quanto mi sia piaciuto e di quello che mi ha trasmesso, un giudizio personale quindi.
@Arashi84: Sì, capisco il tuo punto di vista. Io invece ritengo che ognuna di queste pellicole mi abbia pienamente soddisfatto. Non sono solo tre storie molto diverse tra loro, ma tre modi anche diversi di raccontarle. Kaguya poi utilizza una tecnica d'animazione mai vista prima in un film giapponese, ma senz'altro la tematica più interessante è quella toccata da Giovanni no shima. D'altra parte anche Si alza il vento è davvero particolare nel panorama dei film di Miyazaki, perché questa volta non affronta un soggetto di pura fantasia, ma ci parla della vita di un personaggio, seppur molto romanzata mischiata con quella di un altro, realmente vissuto; senza però rinunciare ad inserire molti elementi onirici tipici del suo cinema. Alla fine, almeno a mio modesto parere, non è possibile fare una classifica di quale sia il migliore. Perciò , se dovessi assegnare un premio finirei per darlo a tutti e tre ex-aequo; ma se fossi proprio costretto a scegliere un solo titolo, allora opterei per Giovanni no shima per dare un riconoscimento ad un autore meno famoso dei due Maestri della Ghibli, e per il tema trattato.
@Monfrin, io ho scritto: "Un film stupendo che anche io ho trovato superiore ai più noti Si alza il vendo e La Principessa Kaguya."
In effetti hai ragione e probabilmente il termine "superiore" non è quello più corretto: diciamo che Giovanni no Shima è riuscito a coinvolgermi, emozionarmi e trasmettermi molto più rispetto agli altri due film, e per questo posso dire che mi sia piaciuto di più, pur riconoscendo l'indubbia qualità delle altre due pellicole. Insomma: tra i 3 io ho preferito L'isola di Giovanni, ma non ho certo la pretesa di paragonare le 3 opere tra di loro. Si tratta solo di un parere personale
Dalla rubrica alla vetrina: mi sa che qualcuno mi vuole bene nello staff. Grazie infinite. Posso solo dire questo. E ringrazio soprattutto chi l'ha letta e ha lasciato un commento. Sono contentissima che sia piaciuta così tanto. L'impegno paga a quanto pare... Sono infinitamente riconoscente della visibilità che è stata data a questa mia recensione, non tanto perché si tratta di una cosa che ho scritto io (anche se sarei ipocrita nel dire che non mi fa piacere, è pur sempre la prima volta! ^/////^), ma perché quest'anime merita di essere conosciuto e di arrivare a più persone possibili. Penso che sia una visione obbligata -passatemi il termine-, pone molti spunti di riflessione, che reputo fondamentali nella realtà di oggi.
@Slan menzione d'onore al comandante russo che corregge l'operazione sulla lavagna.
Questa scena è piaciuta un casino anche a me! Ero col fiato sospeso e poi lui ha completato l'operazione e mi ha sorpresa! Infine, lascia che ti ringrazi in maniera particolare... queste parole: "ma mi ha commosso molto di più questa recensione che l'intero film" hanno commosso me. Per una persona a cui piace scrivere, sapere di essere arrivata fino a questo punto è quanto di più bello possa esistere.
@Arashi84 grazie ai suoi scritti riesco sempre a conoscere qualcosa della storia o della cultura giapponese che ignoravo
Io lo dico sempre che tu mi sopravvaluti. Ma sono felice di passare quel poco che so alle persone ♥
Praticamente avete detto tutti quel che penso io, i complimenti a LaMelina sono dovuti e dovremmo postare questa recensione, davvero, sulle pagine di qualche distributore ( e rete nazionale )italiano "sperando" che si diano una mossa. Il film è difficile ma davvero da far vedere.
@Gordy: Non avevo minimamente l'intenzione di criticati, hai tutto il diritto di esprimere il tuo giudizio, come del resto ho fatto io, e naturalmente la stessa cosa vale anche per Arashi84. E comunque per quanto riguarda il coinvolgimento emozionale sono d'accordo in pieno con te, anche a me è piaciuto Giovanni no shima di più rispetto agli altri due in questo aspetto. @LaMelina: I complimenti che hai ricevuto sono pienamente meritati! Scrivi davvero molto bene e hai anche il dono della modestia. Mi è piaciuta davvero molto questa tua recensione, anch'io mi sono ripromesso di scriverne una su questo titolo, devo solo trovare il tempo di mettere insieme le idee e buttare giù in buon italiano, cosa che purtroppo mica sempre mi riesce, specialmente quando scrivo dal tablet (maledetto dizionario automatico, quanti errori mi fai fare!). @Debris: Sarebbe davvero una gran cosa se potessimo influenzare qualcuno alla Yamato, alla Dynit, o alla Lucky Red per fargli prendere in considerazione Giovanni no shima, e chissà magari si riuscisse a coinvolgere qualche personaggio del mondo della scuola , visto che l'argomento trattato si presta abbastanza bene ad un progetto interdisciplinare sulla Seconda Guerra Mondiale visto che quest'anno ricorrono i 70 anni dalla fine del conflitto segnata dalle due bombe nucleari sganciato su Hiroshima e Nagasaki, e questo ha dato il via alla riedizione italiana del manga di Hadashi no Gentile (che ho finito di leggere poche sere fa trattenendo, e non lo dico così per dire, le lacrime), con Giovanni no shima invece si toccano aspetti meno noti delle conseguenze di quel tragico conflitto, che però non mi sembrano meno importanti, visto che in qualche modo somigliano ad esperienze vissute non solo dai giapponesi che abitavano nelle Kurili, ma anche da altre popolazioni, incluse la nostra (gli esempi li ho fatti in un commento postato in precedenza).
Complimenti LaMelina, splendida e dettagliata recensione. Film visto ieri sera con mia moglie, peccato che un tale capolavoro non abbia la visibilità che merita, su IMDB per esempio ha pocchissimi voti.
Grazie ancora per i complimenti... Mi sento fin troppo onorata che il mio stile di scrittura sia stato apprezzato. Ciò che mi rende davvero felice è di essere riuscita nel mio piccolo a convincere più persone a dare una possibilità alla pellicola. La scelta delle parole giuste col quale recensirlo era mirata solo a questo.
Il film l'ho visto di recente in occasione dei Nekoawards. Devo dire che non me l'aspettavo così bello e drammatico. Ottimi i personaggi, le tematiche e il finale. Mi ha colpito tanto quanto Una tomba per le lucciole. Anche i disegni mi sono piaciuti, anche se all'inizio li trovavo particolari alla fine ben si adattano al tipo di storia. Complimenti all'autrice per la recensione, ha colto tutti i punti essenziali del film