Giovanni no Shima al Future Film Festival di Bologna è davvero un'ottima notizia! Questo film meriterebbe davvero che venisse proiettato nelle nostre sale cinematografiche e forse questa del festival potrebbe essere la vetrina giusta per metterlo in mostra ai nostri distributori cinematografici! Sto cercando di interessare un'ex insegnante di liceo a proposito di questo film in modo che possa essere promosso anche nell'ambiente scolastico, visto che si tratta comunque di una vicenda storica di 70 anni fa, che seppur assai poco nota da noi, ha comunque qualche similitudine con situazioni vissute anche nel nostro continente, oltre a promuovere valori come l'amicizia tra i popoli; e questo credo sia particolarmente adatto all'educazione dei ragazzi di oggi. Di Hadashi no Gen ho letto il fumetto (bellissimo per quanto terribile sia la vicenda narrata) e visto il primo film. Purtroppo però quest'ultimo finisce inevitabilmente per condensare un po' troppo la narrazione e mette poco in evidenza certi aspetti, come la discriminazione del protagonista, e soprattutto di suo padre , da parte di una parte dei suoi concittadini per le loro convinzioni pacifiste. Sarà solo una mia ipotesi, ma i produttori dell'anime forse avranno voluto non inimicarsi troppo gli ultranazionalisti, cosa che iinvece il manga fa senza nessun timore.
Quoto tutto @Monfrin...ho avuto un'esperienza interessante con mio nipote nei giorni in cui ho scritto questa nota, va in terza media e stanno facendo - in modo anche troppo veloce - le due guerre mondiali, era incuriosito da quel che era accaduto in giappone, dal perchè dell'uso dell'atomica e ovviamente si è posto delle domande anche sui campi di sterminio. Ho finito per parlargli anche di questo film....E' uno di quei film che vedrei bene su Rai 4, se fosse possibile. Oppure su un canale streaming ben costruito.
Riguardo Hadashi no Gen...concordo nella tua valutazione, ma considera anche la diversità dei media. Vi inviterei però a non soffermarvi solo sulle opere orientali, sia Fantasticherie di un passeggiatore solitario che lo stesso Rocks in My Pockets sono da guardare con attenzione. E se potessi andare a Bologna non perderei l'intervento di Ari Folman e il focus della Laika.
Devo assolutamente vedere "song of the sea". Ne ho sentito parlare troppo bene. Cosi come "Giovanni no shima". Speriamo in una distribuzione su tutto il territorio nazionale... ma mi va bene anche solo l'home video.
@Debris: Hai pienamente ragione ad inviarci a non concentrare troppo l'attenzione sui film giapponesi, o asiatici. Purtroppo però l'animazione nipponica ha assunto talmente tanta fama e popolarità, da mettere in ombra quasi tutte le altre scuole. Purtroppo si sente davvero molto la mancanza di un magazine, sia in senso cartaceo, che televisivo, dove si possa trovare trattata l'animazione a 360°. Ci avevano provato molti anni fa nel primo caso Luca Raffaelli, e nel secondo Maurizio Nichetti, ma purtroppo sono durati poco entrambi! Nel caso di Hadashi no Gen, oltre a problemi di natura politica, veri o presunti che siano, il limite principale è senz'altro il tempo. È chiaro che è impossibile far durare una pellicola cinematografica più di 3 ore, ma per la grande complessità e ricchezza di situazioni e di episodi narrati nel manga, la durata della pellicola di solo un ora e quaranta minuti, purtroppo priva la trama di molte sue parti anche molto belle e si giocatore. Credo che il formato più adatto sarebbe stato quello della serie di OVA da mezz'ora a episodio, e almeno di 13 puntate. Solo che purtroppo nel 1983 si era appena agli albori di questo tipo di mercato dell'home video, e di certo poi il tipo di storia e l'argomento trattato, non sono dei più facili da far digerire al pubblico televisivo. Comunque sia consiglio caldamente a chiunque abbia visto il primo film di Hadashi no Gen, di leggere assolutamente il manga, perché è assai più ricco ed emozionante di quanto non lo sia la sua trasposizione animata! E questo è un titolo che meriterebbe senz'altro di venire letto a scuola per la forza del suo messaggio e per gli alti e nobili valori che esso esprime! Le vicende vissute da Keiji Nakazawa e narrate nel fumetto dalla figura del piccolo Gen, dovrebbero far parte del bagaglio culturale di tutti i ragazzi del mondo!
Sicuramente una miniserie sarebbe stata un'ottima idea, per opere così complesse occorre maggior spazio di approfondimento che i tempi tecnici dei lungometraggi non permettono...riguardo ai ragazzi, @Monfrin, si preferisce non raccontare cose troppo complesse....ma una marmellata in cui buoni e cattivi hanno più o meno le stesse facce e poi, via su, quel che serve sono l'inglese e le altre lingue e l'informatica, solo così troverete un buon lavoro, non perdiamo tempo con geografia ( che tanto c'è la Wiki e google Earth), con la Musica, ( che balls c'è spotyf no? Che vi lamentate) e ovviamente con la Storia. Tanto sono tutti morti e sepolti, e comunque vecchi....Scusami sono leggermente inacidito dal sentire vari cantori della futura "Bona Sqola".
@Debris: Non puoi immaginare quanto sia d'accordo con te! Se tu sei leggermente inacidito dalla ""Bona Sqola" a me vine letteralmente il voltastomaco a sentire la montagna di boiate che sparano quelli che la propongono, a cominciare dal cosplayer di Fonzie che la sta propagandando da mesi... il risultato? Miglaia di insegnanti inferociti in piazza, più o meno come quando venne proposta la riforma di quell'altra genialona, rimasta nella storia per quel fantomatico tunnei dei neutrini! Non vado più avanti per non accendere una flame inutile, però tutto questo mi fa proprio pensare a quella scuola di quasi 40 anni fa, quando entrai fra gli ultimi "remigini" d'Italia, e a quanto fosse comunque valida anche senza informatica (neanche si sapeva cosa fosse all'epoca) e senza lingue straniere, però come ti insegnavano bene la grammatica, e a scrivere più che dignitosamente! Adesso invece ti ritrovi gente in posti chiave di governo o di grandi aziende che cercano di fare i fighi parlando un inglese peggio di uno scolaro di prima media, o dicendo che a Waterloo Napoleone colse il più grande trionfo della sua carriera! Da questo puoi ben capire da dove nasce la "Bona Sqola"! Ma lasciando perdere questi orrori della quotidianità della "Itaglia di oggi" credo che sarebbe davvero bello se qualcuno con un po' di coscienza e spirito di iniziativa proponesse nell'ambito scolastico la visione di Giovanni no Shima e la lettura di Hadashi no Gen alle nuove generazioni, anche perché potrebebro far scoprire pagine importanti di Storia poco conosciuta di un paese lontano, e a fargli capire che il GIappone non è solo Dragon Ball e Naruto, ma che vi sono cose assai più profonde ed interessanti da scoprire e da sapere!
Sto cercando di interessare un'ex insegnante di liceo a proposito di questo film in modo che possa essere promosso anche nell'ambiente scolastico, visto che si tratta comunque di una vicenda storica di 70 anni fa, che seppur assai poco nota da noi, ha comunque qualche similitudine con situazioni vissute anche nel nostro continente, oltre a promuovere valori come l'amicizia tra i popoli; e questo credo sia particolarmente adatto all'educazione dei ragazzi di oggi.
Di Hadashi no Gen ho letto il fumetto (bellissimo per quanto terribile sia la vicenda narrata) e visto il primo film. Purtroppo però quest'ultimo finisce inevitabilmente per condensare un po' troppo la narrazione e mette poco in evidenza certi aspetti, come la discriminazione del protagonista, e soprattutto di suo padre , da parte di una parte dei suoi concittadini per le loro convinzioni pacifiste. Sarà solo una mia ipotesi, ma i produttori dell'anime forse avranno voluto non inimicarsi troppo gli ultranazionalisti, cosa che iinvece il manga fa senza nessun timore.