Le animazioni mi sono parse buone e degne di un film cinematografico. Essenziali mi sembra un commento ingeneroso.
Un film "non allegro" non vedo perchè debba essere nei contro.

La sceneggiatura però è farraginosa un pò, con un montaggio dove non tutto torna. Una scelta poco coraggiosa nella gestione del finale, che si dimostra essere eccessivamente didascalico, volendo a tutti i costi spiegare tutto. Tanti temi interessanti in potenza, ma in atto...sviluppati poco.

Fotografia crepuscolare con colori caldo-decadenti e glaciale di notte, invece perfetta. Regia funzionale, con un paio di picchi (la miglior sequenza è quella del ricordo degli Okiwa da parte di Anna, molto psicanalitica).

Le animazioni mi sono sembrate abbastanza limitate e funzionali a quanto narrato, nulla che mi abbia impressionato. Non sono certo brutte, anzi, ma decisamente non si fanno ricordare. Il character design non sempre è perfetto come lo è in certi momenti, qualche incertezza l'ho notata pure lì.

Che non sia un film allegro per me non è un difetto, ma per alcuni potrebbe esserlo, per cui metto in guardia segnalando lì la cosa.

Ciao
Tacchan

Credo per lo stile registico che Yonebayashi usa (non ama muovere la camera come Miyazaki), non abbia bisogno di molte animazioni. Infatti per questo, punta su degli splenditi fondali.

Sì, vero, ma il quadro generale visivamente è davvero gradevole e ben fatto, si tratta solo di cercare il pelo nell'uovo...

Ciao
Tacchan

Be', devo dire che concordo praticamente su tutto: avendolo anch'io visto "a scatola chiusa" (mi ero guardato giusto un trailer l'anno scorso, che tuttavia ho puntualmente rimosso) non potevo uscire dalla sala più soddisfatto. È il primo film di Yonebayashi che vedo, ma si nota subito che il ragazzo sa il fatto suo, nonostante il suo stile differisca non poco da quello di Takahata o Miyazaki. La regia è molto buona, e alcune scene (in particolare alcune tra quelle oniriche, o altre legate ai ricordi che tuttavia preferisco non specificare perché non vorrei fare spoiler) raggiungono anche picchi di un certo spessore. Dal punto di vista narrativo forse il film era un po' troppo "limitato", nel senso che non lascia molto spazio a tematiche o approfondimenti particolari, ma anzi cerca di portare tutto a un senso compiuto ai fini dell'intreccio. Comunque ho apprezzato il taglio adulto della storia, e l'atmosfera carica di mistero che lo avvolge per gran parte della sua durata.
Unica cosa che non condivido molto è il paragrafetto riguardante l'animazione; anche mio parere le animazioni sono buone, e anche molto. Certo, di scene movimentate praticamente non ce ne sono, per cui non c'è bisogno di virtuosismi di dinamismo: tuttavia, nella sua semplicità, il film è animato benissimo e con una grande attenzione per i dettagli.
Colonna sonora buona, che fa bene il suo dovere. Complessivamente, sono rimasto colpito in positivo.

La sceneggiatura però è farraginosa un pò, con un montaggio dove non tutto torna. Una scelta poco coraggiosa nella gestione del finale, che si dimostra essere eccessivamente didascalico, volendo a tutti i costi spiegare tutto. Tanti temi interessanti in potenza, ma in atto...sviluppati poco.

Quoto ogni singola parola.
Dopo la visione mi sono anche chiesto di cosa volesse parlare esattamente il film, quali fossero i temi che metteva più in mostra e come li eviscerava.
Non sono davvero riuscito a trovarne uno solo che mi avesse fatto realmente riflettere, e direi che il film ne aveva bisogno visto il modo tutt'altro che eccezionale con cui va a chiudere trama e sottotrame imbastite anche benino nella prima parte.
Che Ghibli facesse tecnicamente ottimi film e che Yonebayashi se la cavasse bene come regista già lo sapevo, purtroppo questo film non aggiunge niente a tutto questo, e per me è stata un po' una delusione.

L'adattamento ai dialoghi è di Gualtiero Cannarsi, per quello ogni tanto saltavano dei termini un po' fuori luogo come "intrigante", "ganzo" o espressioni del tipo "verrà a piovere"... ma ha contribuito a render la visione del film più matura.

Fatto sta che mi ha piacevolmente sorpreso questo film, in particolar modo l'utilizzo dei fondali. Inoltre trovo che la scelta di far riflettere più che su delle tematiche particolari, sui rapporti umani e sulla loro difficoltà sia a dir poco da apprezzare. Yonebayashi non solo se l'è cavata, ma ha anche dimostrato che lo studio Ghibli può andare avanti, senza fossilizzarsi sullo stile che aveva in passato e sul quale ha sempre puntato.

Il fatto che non sia allegro non mi crea nessun problema. Ciò che conta è la struttura narrativa e come viene sviluppata (e se ci siano falle che ne compromettano la qualità). Leggendo il riassuntino direi che potrebbe piacermi. Anche le animazioni essenziali non mi creano alcun problema (a volte sono perplessa dal fatto che si stronca un prodotto solo perché non ha animazioni eccelse); di contro adoro quando ci sono ottimi fondali. Cercherò di recuperarlo al più presto.

Spero vivamente di riuscire, domani, a vedermi il film: purtroppo viene programmato in orari un po' complicati per chi è al lavoro, e gli impegni quotidiani rischiano di far saltare l'appuntamento...
Io sono tra quelli che non conoscono niente del film, non mi sono visto nemmeno il trailer, ma le prime impressioni di Tacchan mi incuriosiscono non poco. I ritmi abbastanza lenti e la semplicità della storia, se trasmettono emozioni, sono molto apprezzati.

Ho sempre più voglia di vedermelo, se per caso dovessi bucare l'appuntamento al cinema mi rifarò con il DVD - che avrei acquistato comunque, anche in caso di visione al cinema: bello lo spettacolo sul grande schermo, ma quasi tutti i film dello studio Ghibli hanno bisogno di una seconda visione per apprezzare i piccoli particolari che sfuggono al primo sguardo.

E' un film con qualche difetto ma comunque merita la visione. La cosa più bella in assoluto sono i fondali, davvero splendidi, delle autentiche opere d'arte! A livello di sceneggiatura e temi però si poteva fare di più, lo spettatore è si coinvolto nelle vicende di Anna e Marnie (su quest'ultima il colpo di scena finale è notevole) ma manca quella sensazione di stupore e rapimento che altre opere dello studio (leggi: quelle di Miyazaki e Takahata) mi hanno dato. Per intenderci, lo metto sullo stesso livello di Arrietty e La Collina dei Papaveri, bei film ma non memorabili.

P.S:
stando ad Amazon il BD dovrebbe uscire a fine ottobre, quindi chi non riesce a vederlo questi giorni non dovrà aspettare molto .

Mi dite una cosa: ma contiene "yuri celato"?e,scusate l'ignoranza,ma che vuol dire onirico?

Discussione su "intrigante": http://www.studioghibli.org/forum/viewtopic.php?p=77142#p77142

@Luca: credo intrigante sia una scelta che mai avrei fatto, o almeno, a logica ci starebbe bene in "invadente". Intrigante in italiano è comunemente usato generalmente per altro, stona proprio e si nota.

Scene yuri celate, beh, volendo anche sì, se uno deve vedere le cose con malizia. Ma cavolate davvero, la realtà è che sono due bambine amiche e fanno cose da bambine che sono amiche, niente di speciale. Poi se guardi con malizia...

Per onirico, significa che gioca su atmosfere legate e che ricordano i sogni, in questo caso che gioca con realtà e sogni, con sequenze proposte proprio all'interno di un sogno e altre dove la linea di confine tra realtà e sogno è veramente labile.

Ciao,
Tacchan

@Tacchan
Anch'io conosco "intrigante" con il significato di interessante, tuttavia, con una rapida ricerca, ho scoperto che questo è il secondo significato, non il primo, quindi dipende tutto da chi lo ascolta...

Sì, lo so che è un possibile significato, ma non è comunemente usato con tale significato, e non certo da una bambina. O perlomeno, a quasi 40 anni, la mia esperienza dice che il 99% delle volte è usato come "interessante", per cui a me suona strano e avrei usato, per fugare ogni dubbio, semplicemente "invadente" che a mio parere è più efficace e adatto alla situazione.

Ciao,
Tacchan

Anche se di innovazione (sia a livello di temi sia a livello grafico) ce n'è ben poca, devo dire che il film mi è piaciuto. L'amicizia tra le due protagoniste, la commistione di piani onirici e realtà, la crescita di Anna e il disvelamento ben calibrato dei misteri sono a mio parere i punti di forza della pellicola.
Ho trovato invece i personaggi di contorno un po' troppo monolitici, inchiodati a comportamenti stereotipati, ma, se teniamo conto che tutta la storia è focalizzata su Anna e Marnie, ci può anche stare.

Concordo con Kabutomaru quando dice:
Fotografia crepuscolare con colori caldo-decadenti e glaciale di notte, invece perfetta.
I fondali non saranno ricchi di dettaglio, ma l'uso sapiente dei colori li rende davvero evocativi. Animazioni discrete e generalmente fluide, facilitate però da un chara piuttosto semplice (che non si discosta un millimetro dai classici canoni dello studio Ghibli).

Dico solo che vendendo Marnie, mi è tornato in mente "I racconti di Terramare", che peccava di terribile lentezza nello svolgere della storia.

Per ora non leggo nulla...vado a vederlo sta sera!

Visto a suo tempo subbato in inglese con la mia ragazza e devo dire che è piaciuto molto ad entrambi ^^
Il punto di forza secondo me è stato anche il dipanarsi della trama non chiara, col tempo apprezzando i due personaggi ^^

Bella grafica e ambientazioni (mi han ricordato un castello vicino a dove abito)

Da vedere, come un Ghibli insomma.

Ho visto il film con poche informazioni di partenza (il trailer manco me lo ricordavo) e sono rimasto davvero sorpreso da come è stato inserito l'elemento misterioso, un po' meno dalla sua risoluzione finale che a mio parere ha creato più lacune di quante ne volesse colmare.

poi vabbé, la questione "yuri" è esagerata, a voler fare per forza i maliziosi c'è forse la scena del ballo ma nient'altro.

@w0lfrain personalmente mi aspettavo un film lento quindi non ci ho fatto caso

Un'ultima cosa che mi ha fatto star male è vedere la sala del cinema praticamente vuota, semplicemente un'ingiustizia

Da noi la sala era quasi piena.
Piccolina, ma c'era abbastanza gente direi!

Se sviluppava un tema di amore tra Marnie e Anna sarebbe stata una cosa coraggiosa e soprattutto fattibile e coerente con ciò che era stato sino ad allora la protagonista e la storia.

Il finale tronca praticamente ogni possibile interpretazione in tal senso (almeno dal punto di vista di Marnie).

@Kabutomaru
Diciamo che dal punto di vista di Anna sì, poteva starci (specialmente nella scena da me citata) e sarebbe potuta essere davvero una novità interessante.
Ma col senno di poi l'idea di una relazione non solo è bloccata ma diventa parecchio disturbante.

Io concordo con Tacchan su tutto (e allora a che serve questo commento?)...
A nulla! ...son solo contento di non essere affogato ieri sera tra quelle 2

Ho visto il film, il mio primo film dello studio Ghibli, e tutto sommato mi è piaciuto, i punti di forza sono sicuramente gli sfondi e i disegni in generale, e le musiche, ma la storia non mi ha convinto del tutto. La trama è intrigante, ma giusto il minimo per proseguire con la visione. Quindi raggiunge solo una piena sufficienza, per quanto mi riguarda.
Nel doppiaggio italiano non mi è piaciuto che siano stati lasciati i suffissi per i nomi, con i vari "Anna-chan" ecc.

E non aspettatevi un film allegro sarebbe un contro? semmai rientra nella categoria drama :/

Ho già spiegato perché è lì, per me è un contro, e anche per molti, ma la cosa la segnalo, poi a ognuno le proprie valutazione. È giusto che la cosa sia chiara, perché non è quello che una persona media si aspetta da un film di animazione.

Repetita iuvant

Te sei fuori di testa per giudicare adatto il doppiaggio e adattamento italiano! Concordo però sulla bellezza del film, lo Studio è garanzia di film bellissimi (tranne i racconti di Terramare...)

L'ho visto oggi pomeriggio. Mi sono lanciata da sola nel cinema! Ero andata a scatola chiusa, talmente a scatola chiusa che ero convinta che il protagonista fosse un ragazzo. Invece Anna è una dolce fanciulla, solo mascolina! Sono uscita dalla sala leggermente delusa... La canzone finale ha cullato il mio disagio durante la visione, ma non è riuscita a spazzarlo via del tutto. Mi è rimasto quel senso di amarezza in bocca, tant'è che non me la son sentita di promuoverlo con un pollice verde.

Quando c'era Marnie... forse Anna era una bambina completamente diversa! Il mio più grande problema, infatti, è stata la caratterizzazione della protagonista. Non sono riuscita ad empatizzare con lei, nonostante comprendessi in parte il suo malessere perché l'ho sperimentato anch'io. E alla sua età pur'io mi rifugiavo in un mondo costruito su misura per me, con i miei amici immaginari... Tuttavia, sebbene mi sentissi diversa, non ho mai pensato di respingere le persone via e in malomodo. Alcuni suoi atteggiamenti li ho trovati snervanti e, fossi stata nei suoi parenti, le avrei mollato con piacere qualche ceffone! Troppo indolente... Quest'incomprensione con Anna mi ha un po' condizionato tutta la visione.

Per il resto, mi è piaciuto il richiamo all'oltremondo attraverso il passaggio sull'acqua. Anche quello al tema del sogno. Non sono convinta però della gestione della trama, perché in alcuni punti mi è sembrato quasi come se avessero perso qualcosa per strada...

Insomma, mi aspettavo qualcosa di diverso. Invece me ne torno a casa avendo sì visto una storia bella, ma che non mi ha coinvolta e anzi in alcuni punti mi ha stranita.

Ha fatto 97mila ieri, credo che chiuderà intorno ai 300mila, quindi in linea con i Ghibli "minori" (ossia tutti eccetto la Città Incantata 2003, Howl e Si Alza il Vento).

Scrivo anche io un commento a caldo ( e non solo per il regalo che mi avete portato dal Giappone...). Devo dire che il film nel complesso mi è piaciuto. Una bella storia sicuramente raccontata come solo lo studio Ghibli sa fare. Concordo con Tacchan sugli sfondi, che ho trovato bellissimi e che hanno contribuito, insieme alla colonna sonora, in modo sostanzioso al film. Che voglio dire? Che la stessa storia senza quelle immagini, quei suoni e quel modo di raccontare sarebbe stata secondo me assolutamente anonima.

Film non da cinema ma più da casa, da vedere sotto le coperte con una tazza di cibar in mano.

Concludo con, "dunque" (cit.)

Visto ieri sera e in linea di massima concordo con Tacchan, bel film sebbene con qualche debolezza.

L'animazione è a tratti incerta, ma suppongo non avesse lo stesso budget delle corrazzate firmate da Miyazaki.
Qualche perplessità sulla sceneggiatura: una bambina poco più che decenne sta in giro tutta la notte, viene trovata addormentata/svenuta per strada e gli zii archiviano con un sorriso come se fosse tutto normale. Il colpo di scena finale si intuiva con qualche minuto di anticipo - di certo prima che ci arrivasse la protagonista - ma non abbastanza da rovinare il finale quindi ci sta.
L'adattamento presenta le solite, inevitabili cannarsate. Oltre a quel "intrigante" totalmente fuori posto (poco importa se esiste una seconda desueta interpretazione, nel linguaggio corrente significa ben altro), ci sono le solite frasi forzate che nulla hanno a che vedere con una ragazzina dei giorni nostri. E stavolta non c'è nemmeno l'alibi del linguaggio "alto" di Mononoke, siamo e saremo vittime dell'ego di un adattatore che gode del fare sfoggio della pomposità del suo linguaggio. Pomposità che al resto del mondo (esclusi i suoi fanboy) suona forzata a fuori luogo e finisce col rovinare il piacere della visione.

Bel finale, belle animazioni e fondali, ritmo un po' troppo lento e che, sostanzialmente, lo rende più un film da vedere a casa che al cinema.

Vado a vederlo oggi finalmente, BD già preordinato su amazon.
Ho già visto il film due volte (una senza sub, non capendoci molto, tipo non avevo capito che marnie ), la seconda volta con sottotitoli in inglese mi è stata chiara la trama.
Ha pienamente soddisfatto le mie aspettative questo film, Yonebayashi da solo ha saputo dirigere un bel film, Arrietty mi è sembrato "il compitino a casa" assegnato da miyazaki.
Spero che questo regista riesca a trovsre la sua strada fuori dallo studio ghibli, ci sono tanti altri studi dove potrebbe approdare, la IG, la Madhouse, insomma voglio altri film diretti da lui.
L'animazione cinematografica Giapponese ha grandi registi, anche se purtroppo in italia eccetto i Ghibli non c'è molto mercato :'( ...

@kin74
Cosa mi hai ricordato! Quando Anna ha detto quel "che intrigante", ero tra il riso e la stizza! Come al solito quello di Cannarsi è un adattamento stucchevole, inappropriato, sicuramente se mai ci fossero stati bambini in sala (perché da me non ce n'erano purtroppo) non avrebbero capito nulla! Stessa cosa successe con "Si alza il vento". Spero sempre che qualcuno decida di toglierli il monopolio!

Mi è piaciuto davvero tanto. La bambina davanti a me a fine spettacolo ha versato un fiume di lacrime, riesce a suscitare emozioni.......

Io non sono uno che difende Cannarsi a spada tratta, anzi, le mie critiche gliele muovo, ma fatemi capire... Voi dei due significati che dà il vocabolario Treccani per intrigante, cioè:

1. Di persona che s'intromette abitualmente e volentieri negli affari degli altri, che ama gli intrighi e li ordisce, per trarne vantaggio o anche solo per il gusto di complicare le cose, di ostacolare i progetti altrui, e sim.: un avvocato i.; una collega i. e pettegola; è una i.; non ti fidare di quell'intrigante!

2. Che interessa, che coinvolge e attrae; avvincente, interessante: una storia, una situazione i.; un libro, un film intrigante. ◆ Avv. intriganteménte, in modo intrigante.

Per voi la seconda è quella più comune e diffusa? Allora viviamo in un altro mondo... Io uso rarissimamente "intrigante" come interessante. Appena sento la parola intrigante penso subito ad un'accezione negativa per una persona! E giustamente il dizionario lo dà come primo significato (quindi principale). Non è per niente desueto, ragazzi! Evidentemente siete fortunati e non conoscete persone intriganti per le quali avete dovuto spendere questa parola.

Quando ho sentito la battuta al cinema, mi son detto sorridendo "Eh la miseria, come esagera!". Proprio perché un "invadente" mi sembrava più che necessario, visto il contesto. Ma considerato anche il carattere della protagonista, non è che mi sia meravigliato (per lei il mondo all'inizio pare pieno di str**zi).
Le frasi arzigogolate sono state altre (poche a questo giro, in particolare una di Marnie dove infilava meravigliosamente condizionali e congiuntivi con delle subordinate impeccabili, ma un po' ostiche per il parlato).

Personalmente mi è parso tutto superficiale, dalla trama, alla cura nei dettagli dei fondali, alla colonna sonora... tutto un po' più Commerciale del solito.

@Antoine
Cosa ti devo dire, forse è una questione geografica e dalle tue parti si usa spesso con quel significato. Da parte mia ti assicuro di non averlo MAI sentito o usato in quel senso e confesso senza falsa modestia di avere un vocabolario personale decentemente ricco e articolato. Il fatto che lo stesso Cannarsi abbai sentito il bisogno di giustificarsi sul forum di studioghibli.it citando la Treccani la dice lunga sulla popolarità di quell'accezione.

Come tu stesso hai rilevato, comunque, le masturbazioni verbali a uso e consumo del suo ego erano disseminate un po' dappertutto pur se meno invadenti che in altri casi (Mononoke, Arriety). Tremo per Nausicaa, dove il contesto concederà allo sciagurato l'alibi perfetto per rovinarci la visione.

Quoto Antoine per il termine "intrigante" che, c'è poco da dire, riferito a una persona ha un'accezione negativa, riferito a un "oggetto" (storia, situazione ecc.) ha un senso invece positivo. Per il resto le uniche "stranezze" per me sono state le traduzioni forse un pò troppo letterali di alcune formule di rito tipiche del giapponese, che magari a me piacciono perchè riesco a giustificarle e a non trovarle forzate, ma a uno che non lo sa credo che suonino più che pompose, direi spiazzanti e assurde (della serie "Ma parla come magni!", peccato che è esattamente quello che fanno ). Altre differenze di linguaggio che ho notato, ma capito in pieno vista la "situazione" sono state ad esempio il "Ti amo" di Marnie vs il "Ti voglio bene" di Anna, è una di quelle cose che, se anche sul momento si avvessero dubbi, è perfettamente coerente con la spiegazione finale del mistero (e non dico altro perchè non voglio fare spoiler, ma spero si sia capito cosa intendo).
Sulle impressioni generali condivido l'opinione di Tacchan, l'unica cosa che mi ha stupito è però proprio il "presunto" mistero sul finale che sembra aver stupito tanti (prima fra tutti l'amica che era con me), a me è sembrato piuttosto evidente fin dalle primissime battute delle due ragazze (e anch'io sono andata a vederlo allo sbaraglio, digiuna di qualsiasi informazione) il film era pieno di piccoli grandi indizi sulla "natura" delle protagoniste, ciò non toglie che sia stato cmq interessante vedere come viene svelato e quali sono i dettagli della storia.
Anche per me: promosso a pieni voti!

FairyQueen:



Ero convinto di avere capito ed averci azzeccato, invece le cose erano più complesse...

Ciao!
Andrea

Per una frazione di secondo l'ho pensato anch'io, ma era un'ipotesi che ritenevo molto improbabile, sono altri i dettagli che mi hanno colpita maggiormente (visto i casini che faccio con l'html non ci provo nemmeno a scrivere uno spoiler, prova a interpretare XD ):
- il commento di lei appena vede la casa
- "quella certa persona" che viene nominata nel flashback e che, se ci pensi bene era piuttosto inutile all'economia della storia (sarebbe bastato fermarsi alle "prime due persone" e a ciò che era successo a loro, no?!)
- la scena in cui lei corre e si ha una "sovrapposizione di immagini" per un istante... c'erano troppi "punti in comune" anche per un banale disegno
- E infine ultimo, ma non per importanza, la scena del party! Fino a quel punto ero indecisa tra due possibilità, ma notando certi dettagli... beh è stata solo questione di matematica e ho avuto la prova definitiva che non poteva che essereee... *censura*

Film che ho trovato bello e commovente, e una storia che va aldilà dello scontato "lei è una fantasmina". Secondo me quello che può sembrare farraginoso e con poco senso della trama, si giustifica nel fatto di avere in pratica vari pezzi di un puzzle che solo verso la fine acquista un senso.
Il difetto che più si nota è come al solito l'adattamento di Cannarsi: oltre al citato "intrigante", non dico tutte ma tantissime frasi nel film non sembravano dette da persone che parlano normalmente, mi veniva subito a mente un modo più colloquiale e regolare di dire lo stesso concetto. Per non parlare dei casi dove veniva usata la struttura giapponese della frase, rendendo molto difficile la comprensione.

"Intrigante" suona solo un po' strano in bocca a una ragazzina (la vedo più espressione da vecchia zitella, tipo la classica zia inacidita che sussurra tra i denti qualcosa come "Piccola intrigante!"), ma il senso è inequivocabile.

Invece, vorrei sottoporre una mia riflessione a chi ha visto la pellicola, cercando di restare sul vago per non fare spoiler: il film è ambientato ai nostri giorni (lo deduco dal fatto che una compagna di Anna a inizio film usa uno smartphone), altre scene sembrano invece ambientate negli anni '20-'30 (come ad esempio il party). E' secondo voi una libertà dovuta all'ambientazione in mondi onirici, o qualcosa non torna, avendo presente la rivelazione finale, nel computo degli anni?

Ricordo vagamente un cellulare, ma non so se fosse proprio uno smarthphone (oltretutto uno solo, quando al giorno d'oggi ce l'hanno tutti) e i giapponesi cmq sono sempre più avanti di noi di qualche anno sul piano tecnologico...
Ok, fine delle "lance a favore".
Considerando che è tratto da un libro degli anni 60/70, temo che nel tentativo di spostare il tutto nel Giappone moderno abbiano semplicemente cannato la trasposizione, dimenticando la pura e semplice "matematica", senza contare che essendo credo tendenzialmente rivolto a un pubblico più adulto forse hanno pensato che molti avrebbero fatto il mio stesso ragionamento (ho istintivamente fatto il conto pensando a me e nel mio caso tornerebbe, ma ripensandoci io non sono una dodicenne! XD)