Più che "sporco" da vicino pare minimale "grezzamente ridotto" con molti riempimento e ombre nere... Insomma se noti per definire una figura impiegano veramente pochissime linee e sembrano giocare con il nero a contrasto per chiudere tutto quanto. Di prima impressione è intrigante lo stile, anche se mi scoraggia leggermente perchè risulta poco descrittivo di sfondi e di personaggi. Mi spiego meglio, adoro cogliere particolari e leggere sugli sfondi più che sui dialoghi. Però *alzo le mani*, mi è giusta venuta la curiosità di leggere anche i testi, le immagini scelte stuzzicano dal punto di vista della trama. Poi mi esprimo su quanto letto, e su come è cambiata l'idea.
Ha una narrazione altalenante. Lenta, calibrata, dannatamente curiosa alla partenza e veloce, fumosa nella parte centrale e finale...(probabilmente per via delle tavole di azione e i grossi baloon di narrazione) Frasi ad effetto, mi piacciono anche se non ci sono abituato, mi pare però quasi un lessico mirato, ricercato. Bella anche l'idea di utilizzare pochi personaggi. La storia è passabile.
Tirando le somme mi piace quel tocco esotico e grottesco dei personaggi, l'inizio e la presentazione dei personaggi e della storia, meno la vicenda che ne consegue. Il personaggio più interessante e bello per il sottoscritto è il cieco.
Sono d' accordo, è senza dubbio uno dei migliori lavori esposti finora! Il disegno è pressoché unico, e la trama mi piace molto, è melanconica e al tempo stesso surreale: esattamente il mio genere. Spero che in futuro ne venga realizzata una copia cartacea, la comprerei di sicuro!
Li seguo da quando hanno aperto la pagina facebook e li adoro, sono davvero bravi e lo stile del Pendolo Rosso è unico e incredibile, davvero il frutto di una sintesi personale particolarmente efficace, insomma è amore a prima vista!
Non c'è nulla di peggio di un popolo di vecchi che sacrifica il futuro per far sopravvivere il proprio passato.
Solo questo basterebbe a definirlo un'opera attualissima...