Interessante scoprire che ogni epoca ha la sua fetta di fan sprezzanti del mainstream.....
Utente13076
- 8 anni fa
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Retrospettiva affascinante, Slanzard. Non stupisce che in quel periodo usciva una rivista seminale come GA-RO. La spaccatura tra mainstream e d'autore era insanabile. Certo che vedere Matsumoto tra i commerciali, questo si che è da spiegare.
Le Mysanthrope (anonimo)
- 8 anni fa
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Riyoko Ikeda, l'autrice di solari, allegri e superficiali manga quali Caro Flagel... ehm Fratello, Claudine, La finestra di Orfeo e via dicendo... Senza contare Oscar, happy ending mieloso ai massimi livelli....Meglio gli appassionanti polpettoni sentimentali di ieri che certe piagnucolose e spesso maschiliste storielle scolastiche di oggi, poco ma sicuro. lo sa bene una certa Chiho Saito che, pur essendo più giovane, ha imparato la lezione delle varie Ikeda, Igarashi ecc.: ovvero il feuilleton romantico ben sfornato, guarnito e confezionato (quando le sue trame non cadono nel ridicolo, e comunque pure le sue opere migliori il confronto con la Ikeda se lo sognano). E poi cos'è il recentemente acclamato Akatsuki no Yona, se non un riuscito reboot dell'ormai vetusto ma sempre coinvolgente Fushigi Yugi? Inoltre tutte le mangaka che queste ormai stagionate signore apprezzavano (giustamente) tanto, agli esordi hanno pubblicato pure loro manga romantici e umoristici, che fanno parte della gavetta di ogni shoujo mangaka. Anyway, di certo oggi il 99% di loro si vergogna da morire di quelle stupide lettere. XD
Io penso che per assimilare a pieno un autore bisognerebbe aver vissuto il periodo d'attività dal vivo, per cui non dovremmo mettere bocca. Però quelle della Ikeda mi sembrano davvero opere d'arte, per dirla a modo loro.
Accetto le critiche e posso persino capire (anche se non condividere) lo "snobismo" verso i prodotti che si percepiscono come mainstream, ma le lettere d'odio no. Ennesima riconferma che la gente stà poco bene ovunque.
Periodo che ripercorri, gente strana che trovi... ad ogni epoco il suo. Non avevo idea dell'esistenza di questa storia, interessante leggere questi articoli.
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 8 anni fa
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Posso capire odiare blockbuster polpettosi come Dragon Ball, Naruto o One Piece, ma Lady Oscar, Candy Candy o il mitico Tommy la stella dei Giants per non parlare di Yamato sono autentici capolavori autoriali, esprimono arte vera e propria altro che commediole insipide quali invece possono essere robaccia come il moe o l'ecchi attuale.
1) Originariamente l'Ikeda in VnB voleva dare più spazio a Maria Antonietta, ma le lettere delle fan l'hanno spinta a mettere in risalto Lady Oscar.
2) Le fan incarognite di VnB avevano mandato via posta delle lamette di rasoio con minacce allegate a Osamu Dezaki, reo di non aver reso la sua trasposizione animata completamente fedele al manga.
PS: è un peccato che il Poema del Vento e degli Alberi non sia mai uscito in Italia.
Nella classifica dei peggiori manga vennero invece inseriti alcuni dei titoli all'epoca più famosi e apprezzati dal grande pubblico
Tanta fama vuol dire tanti fan ma anche tanti detrattori, è così per ogni cosa però non sapevo nulla di questa storia e degli inquietanti retroscena (parlo delle lettere minatorie agli autori) articolo molto interessante.
La cosa divertente è che non c'è alcuna differenza tra chi segue le opere mainstream perchè hanno successo e chi odia e ignora le opere mainstream perchè hanno successo. In entrambi i casi si lascia che sia il successo di un'opera e l'opinione del grande pubblico a decidere i propri gusti e le proprie opinioni.
whitestrider
- 8 anni fa
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@micheles momento, così sembra che tutte le opere mainstream siano effettivamente capolavori, quando in realtà non è così, a volte le critiche sono più che legittime (non era il caso di Lady Oscar, ovviamente)
Solo una piccola percentuale delle opere mainstream sono dei capolavori o ottime/buone opere.
Volevo precisarlo, perché altrimenti dagli interventi di alcuni utenti sembrava che uscisse fuori che successo di vendite o di pubblico = opera di qualità.
Bah. sinceramente, almeno da quanto percepisco leggendo questo articolo, i detrattori di allora della Ikeda a me paiono solo invidiosi del suo successo. XD "Di successo" non sempre è indice di qualità, e questo lo sappiamo tutti, però, sinceramente, avendo letto opere di tutte e quattro le autrici, io non è che trovi tutte queste differenze: quello della Ikeda non è uno shoujetto cretino come se ne vedono molti oggi, e storicamente abbastanza fedele. Poi, oh, è pur vero che sono opere figlie del loro tempo, quindi è solo vivendo il loro tempo e la loro cultura che si può capire appeno la cosa (anche se i fan che mandano lettere d'odio a me tanto normali non paiono); per quanto mi riguarda, io so solo che, grazie alla Ikeda, studiare la rivoluzione francese non è mai stato un problema per me. XD
Ah se questi individui vivessero nella nostra epoca e vedessero il nostro di mainstream, le "sparate commerciali", quelli che sfruttano il titolo per aumentare le vendite. Se il mainstream è Ryoko Ikeda allora ridatecelo indietro!
Caspita! Non sapevo che la Ikeda fosse stata insignita di così tanti riconoscimenti, e pure da parte del governo francese, wow, ora la ammiro ancor di più! *_* Comunque sapevo della cosa del "Gruppo del '24" e che per la Ikeda fu difficile sfondare perché donna e perché Versailles no bara era di genere storico, genere mai affrontato ancora all'epoca, ma non conoscevo tutti i retroscena, degli ammiratori folli e dei detrattori a cui un'opera stava antipatica a pelle solo perché famosa e di successo... Per carità, tuttora è così, più una cosa non ti piace, più è acclamata e più ti viene in odio, però qua si erano propri impuntati formando un vero e proprio gruppo solidale di haters quasi... ^^'