Bella intervista e... che dire? Una persona degna di essere chiamata "traduttore", che non si limita a fare quello che farebbe un semplice software ma ci mette il cervello, la cultura e la passione che ogni opera auspicherebbe trovare in ogni traduzione straniera. Una persona giusta al posto giusto, il che (in Italia) non è cosa da poco.
L'ho trovato molto interessante, sia la prima parte riguardo al mestiere di traduttore (non pensavo che la mole di lavoro fosse così spropositata, mi è sembrata una persona molto zelante), che a proposito di Matsumoto.
Intervista molto bella e interessante, quanto vorrei leggere più classici di cotanti autori che abbiamo letto in questa intervista ma che purtoppo escono con il contagocce, la qualità va premiata! Comprate classici!^^ Non vedo l'ora di comprare Le mille vite di Mi-kun!
Stefano Lorenzin (anonimo)
- 8 anni fa
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Manca la seguente domanda:
"Che spiegazioni puoi dare a quella manciata di sfortunati lettori che hanno sborsato la modica cifra di 22 euro e 50 del vergognoso disastro del secondo cofanetto di Golgo 13? che cosa hai pensato mentre sfogliavi la tua copia?"
Interessantissima intervista, conosco l'Associazione Culturale Leiji Matsumoto tramite Facebook e mi dispiace molto che le distanze geografiche mi impediscano di prenderne parte o almeno di farci un salto ogni tanto. Personalmente amo molto l'autore, rientra tra i miei preferiti e concordo completamente sul concetto dei suoi messaggi e dell'incredibile valore che hanno.
Non ho ben capito se Le mille vite di Mi-kun potrà essere in vendita o rimane prerogativa dei membri dell'Associazione.
@Stefano Lorenzin: a che ti riferisci? Giuro che non capisco °_°
Stefano Lorenzin (anonimo)
- 8 anni fa
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Caro Kiavik, non capisci perché evidentemente non l'hai letto.
whitestrider
- 8 anni fa
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@deniszamp anche perchè ad oggi non esiste ancora un software di traduzione in grado di tradurre decentemente nemmeno da lingue "semplici" come l'inglese...in un futuro forse non troppo lontano però le cose potrebbero cambiare!
Claudio (anonimo)
- 8 anni fa
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Bravo Francesco, in bocca al lupo per tutto, sei un vero professionista.
Bellissima intervista, da cui traspare la competenza e la preparazione dell'intervistato, oltre alla sua passione per la materia, davvero complimenti!
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 8 anni fa
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Questi erano grandi autori e titoli di alto livello qualitativo, mi piange il cuore vedere che oggi non ci sia stato il giusto ricambio generazionale in tal senso. Oda e Kishimoto sono soltanto dei dilettanti al confronto dei loro predecessori, Hirohiko Araki che è un mangaka geniale invece non è conosciuto dai più ed è una cosa tristissima.