"Guardandolo probabilmente lo amerete o lo odierete senza vie di mezzo", commento che condivido pienamente, avendolo io stesso detto nel post che presentava le serie della scorsa stagione. Sicuramente la serie nonostante i suoi molteplici difetti è riuscita a metterli parzialmente in ombra con i suoi altrettanti molteplici pregi, e per quanto io stesso l'abbia apprezzata devo dire che mi sarei aspettato qualcosa in più, dato che seguivo e seguo la novel già da un pò. Nello specifico è proprio la caratterizzazione di alcuni personaggi ad avermi lasciato un pò deluso, primo fra tutti proprio Ranta, che se nei commenti agli episodi si può leggere il fastidio degli utenti per questo personaggio leggendo quelli della novel si nota un vero e proprio odio da parte di molti, un personaggio che tirandosi addosso l'odio in realtà regge le fila della storia creando l'imput a discussioni e situazioni apparentemente inutili ma che permettono di approfondire la conoscenza dei vari personaggi, ed alla fine di tutto ha il suo momento di gloria che nell'anime gli è stato praticamente strappato. Altre scelte differenti che non capisco sono i vari rapporti tra i personaggi, mentre nella novel Mary dice apertamente che Mogzo è il tipo di ragazzo che le piace qui risponde con un silenzio (apparendo molto meno distaccata) e tutto sembra puntare su Haru, idem per il rapporto Ranta-Yume che solo più avanti si comincerà ad intuire e qui invece sembra abbastanza palese...
Comunque mi fermo qui, ci sono tante altre piccole scelte che non ho condiviso e che hanno modificato leggermente l'andamento della storia, ma come detto alla fine ne è uscita fuori una serie che io ho apprezzato.
Mi trovo d'accordo con la recensione di Zel, a cui faccio i complimenti per aver sintetizzato bene il succo di quanto andava detto su quest'anime. Grimgar mi è piaciuto, forse perché sono un'amante degli slice of life e di quelle serie che in particolare pongono la verità dei sentimenti umani dinanzi a tutto. Mi sono riscoperta a commuovermi in alcuni punti, perché era tutto troppo ben rappresentato per non arrivarmi... L'ambientazione non è chissà che approfondita, ma la grafica aiuta senz'altro a provare fascino per quest'universo, in cui per la prima volta sono riuscita ad empatizzare coi goblin! Se ne faranno una seconda serie non mancherò di vederla!
Se ho scritto una recensione su questo titolo dopo tantissimo tempo di completo fermo è proprio perché sono stata colpita da questa serie, all'inizio non tanto in positivo ma con l'avanzare della trama mi è entrata dentro, l'ho apprezzata sopratutto per quella profondità che spesso tiene celata e quel modo diverso di raccontare una storia fantasy. Non mi dilungo molto, posso solo concordare appieno con la recensione di Zelgadis con cui è riuscito a descrive molto bene la serie, e sono contenta di constatare come quello che ho visto e percepito io l'hanno fatto anche altri, non fermandosi al fanservice (che, parliamoci chiaro, non era nemmeno così pesante, fastidioso sì), e al ritmo lento (mi è capitato di sbadigliare lo ammetto). Se non ne faranno una seconda serie recupererò assolutamente la novel (dall'inizio) perché credo sia un titolo che merita.
Concordo più o meno in toto (non ho trovato per nulla il fancervice un punto così presente da inserire in una recensione, a parte la parentesi del voluto episodio 02.5), ma dato che ho visto spesso questa argomentazione in rete volevo chiedere: in che punto della novel originale viene menzionato che il nome di Merry è "Mary"? Guardando le scan dei primi cinque volumi ho potuto trovare solamente la scrittura in katakana メリイ (la stessa presente nel sito ufficiale dell'anime, romanizzata in Merry) e mai alcun riferimento alla scrittura Mary con caratteri occidentali. Non mi risulta alcuna modifica. Solo curiosità, in caso vorrei colmare questa lacuna di una serie che ho amato alla follia.
In effetti io non ho visto la scan della novel in Giapponese, ma solo la traduzione in inglese. Ho trovato diverse fonti che parlavano di cambio di nome, ma ora sto in giro in Giappone, casomai quando faccio ritorno le recupero.
Riguardo al fan service (episodio 2.5 a parte) a volte si indugia un po' troppo in inquadrature "strategiche" (specie del lato b di yume). Nulla di trascendentale ma stona un po' con le atmosfere. Niente che pregiudichi un 8 pieno per me, ma credo andasse segnalato.
Ad ogni modo grazie a tutti per l'apprezzamento della recensione. In effetti in redazione sono tra i pochi ad aver apprezzato l'anime, ma vedo di non essere il solo
Come tutti ho avuto un pò di dubbi nelle prime puntate, che avevano ancora un certo carattere fan service e una lentezza esagerata. Mi aspettavo tanta azione e un mondo pieno di elfi e invece la strada presa é un altra, piú triste e reale, che non mi ha dispiaciuto affatto. Interessante inoltre la scelta di rimandare la spiegazione della loro comparsa in questo mondo fantastico. Bellissima la parte in cui aumenta la fiducia nelle proprie capacità e braccano i goblin della cittadella in rovina, in cui fanno vedere un pò di strategia di gruppo. La cosa strana é questa gestione del sapere e delle capacità, con ognuno la sua, il suo maestro e le sue credenze. Ma penso verrà spiegato quando scopriremo la natura di questo mondo fantasy.
quattro puntate e finisco pure io questa bellissima serie. Sono d'accordo su molti punti della recensione, ma, a differenza di quanto scritto sopra, credo che l'andamento lento e cadenzato non sia affatto negativo. A differenza di tutte queste nuove serie fantasy, l'obiettivo di quest'opera è completamente diverso. Affronta la storia da un altro punto di vista e, proprio come i fondali candidi, anche la vita dei protagonisti assume un tono più quieto... senza privarsi però di alcune vampate di calore.
Ottima regia proprio no, Zel. Poi è in contraddizione su quanto detto sulla gestione dei ritmi, che è determinata proprio dal regista (in questo caso Nakamura è anche script writer e series composer). Bisogna rammentare di nuovo che regia non vuol dire solo inquadrature e che grafica non vuol dire solo fondali e charades.
Io ho messo in evidenza i ritmi lenti, ma non è una critica. Ho detto che per alcuni può rappresentare un punto debole, ma per me i tempi della regia sono ottimi (tra l'altro proprio alcune inquadrature stavo dicendo che erano troppo strategiche).
Idem non ho detto bella grafica. Ho elogiato fondali e chades, ma ho anche scritto che insieme non si amalgamano benissimo. ^^;
Devo ancora vedere gli ultimi episodi, ma per ora il giudizio è una (lieve) insufficienza. L'idea di uno slice of life in un mondo fantasy mi piace molto, ma qui è stata sfruttata parecchio male. L'ambientazione è curata pochissimo, in pratica vediamo solamente una locanda con un po' di gente che beve. Non si ha l'idea di un mondo vivo, pulsante, fatto di persone che interagiscono tra loro, ma solo di di questo gruppetto che ogni tanto, quasi per caso, incontra qualche comparsa di poco conto. Anche la caratterizzazione dei personaggi è abbastanza scarsina, e praticamente quasi solo incentrata sul superamento del dramma (nei primi episodi quasi non erano pervenuti, li si distingueva dal ruolo e dai dettagli fisici) - tanto che è più il tempo che passano a piangere il tipo che quello in cui lui è stato effettivamente presente. E so già che tra pochi mesi me li sarò già dimenticati tutti.
Ho invece apprezzato la gestione realistica di un alcuni combattimenti, in particolare il primo in cui si mostra tutta l'inesperienza di un gruppo di novellini che combatte per la prima volta. Infatti fanno fatica persino a colpire il mostro con la spada, nel combattimento si vedono personaggi che tirano fendenti a casaccio che si incastrano nella sabbia, colpiscono il mostro quasi per caso, non fanno attacchi coordinati perchè hanno paura di colpirsi a vicenda, addirittura la maga lancia un incantesimo mancando il globin. E poi li vediamo migliorare gradualmente, ogni nuovo combattimento sono un pochino migliori rispetto al precedente, ma senza esagerazioni.
Insomma, una buona idea, qualche spunto interessante, ma senza essere in grado di sfruttarli al meglio. Più, cosa non trascurabile, alcuni episodi tremendamente pallosi. Penso che il mio voto finale oscillerà tra il 5 e il 5,5.
Il mio rapporto con questa serie è stato diverso rispetto a Erased. Partito in modo discreto, si è dimostrato di essere poco a poco al pari della serie proclamata come "migliore della stagione". Tutt' ora ho davvero difficoltà a dire se effettivamente Hai to Gensou no Grimgar supera davvero Erased, anche se sul piano tecnico lo ha superato sin dal primo episodio. In conclusione si, concordo il voto di Zelgadis, una bella serie che (si spera) potrebbe avere un seguito (se l' avrà quel tripudio di fan service e 3d fatto male di "Luck and Logic" non vedo perchè no questa) .
P.S: In risposta a chi lo considera il solito mondo fantasy "senza arte ne parte" devo smentire, in quanto se si va a leggere la novel, lo stesso autore afferma di aver preso spunto e rielaborato alcuni concetti di molti giochi RPG in quanto affini alla sua esperienza di videogiocatore, lasciando intendere di esserne un grande fan.
Le Mysanthrope (anonimo)
- 8 anni fa
12
Dopo aver droppato questo titolo intorno al quinto episodio, ho deciso che d'ora in poi ignorerò tutte le serie di questo tipo: ovvero insensati miscugli di FINTasy, avventura, commedia, ecchi, harem, MMORPG, e chi più ne ha più ne metta. Il che significa depennare circa il 50% per stagione, almeno finchè anche questa moda non sarà passata. Meglio ripiegare sui buoni vecchi battle shounen, tanto criticati ma guardabili. Meno male che Fairy Tail continuerà, che aspettano a riprendere gli anime di Bleach e soprattutto Noragami? Ok, inb4 alanga di pollicini rossi in arrivo! XD
Serie che mi aveva ispirato fin da subito, della cui novel avevo solo sentito parlare bene e che già da i trailer aveva mostrato i suoi splendidi fondali.
E alla fine sono davvero soddisfatto della visione. Come molti ho apprezzato tanto il ritmo lento che ha preso fin da subito, così diverso dalla maggior parte delle trasposizioni odierne (in questo mi ha ricordato Rokka no Yuusha). I personaggi non potevano essere tutti messi al centro dell'attenzione per mancanza di tempo e materiale trasposto (Shihoru ad esempio ha i suoi bei momenti dal volume 4 in poi) ma per quelli in cui è stato fatto, la caratterizzazione mi è parsa davvero molto buona, così come la gestione dei momenti drammatici. Ho apprezzato come nessuno di loro sembri ne fortissimo ne invincibile, ma abbia un disperato bisogno del supporto del gruppo per combinare qualcosa.
Potrei dire tante cose, ma certo dopo SAO non mi ero più avvicinato ad opere del genere... questa non ha nulla o quasi in comune con SAO, ha quel tocco di realismo che mi ha attirato e affascinato davvero molto.
Non capisco perché la lentezza dei ritmi è sempre vista come un difetto, quando invece saper gestire l'interazione dei personaggi in assenza di eventi esterni che trascinino la narrazione è un grande pregio della regia.
Lo scorso fine settimana stavo giusto reperendo materiale da visionare, e una delle due serie che volevo verificare era proprio questa. Alla fine non ho fatto nulla perchè mi sono messo a recuperare manga della mia libreria, ma prevedo che prossimamente qualcosa metterò sotto i denti. (Ho recuperato LIMIT, che mi ha lasciato deluso sul suo volume finale)
A me personalmente le cose lente non piacciono, però dipende da molti altri fattori. I manga poi sopratutto negli ultimi tempi e nei capitoli inoltrati tendono parecchio ad allungare il brodo, e non nascondo che spesso ci perdo parecchio la pazienza e pure il "pollice", sopratutto quando anche il finale non è proprio dei migliori. Quando si rivela una perdita di tempo è parecchio frustrante.
E in parte capisco anche il modo di pensare di chi amareggiato dice che non seguirà mai più opere Fantasy GDR. Da vecchio appassionato giocatore e lettore non ho ancora trovato qualcosa che possa veramente darmi la giusta soddisfazione nei manga/anime. Vedremo se questo anime riuscirà a colpirmi sufficientemente e farmi cambiare idea. Bhe in realtà non ho ancora abbandonato del tutto...Roleplay e interpretazione le faccio ancora.
@lowlize: hai ragione, ma tutto dipende da come ci si approccia all'opera. Io personalmente volevo un anime semplice e avventuroso, il classico pieno di mazzate, quindi mi é sembrato troppo lento. Alla fine ho capito che era un opera diversa da quella che mi aspettavo ma la sensazione é rimasta. Inoltre l'ho veramente trovato troppo lento in tante occasioni. Ma se vedi dal punteggio che ha ricevuto non é stata una critica troppo influente alla fine.
La lentezza in se non è un problema quando giustificata (pensiamo a Mushishi). Lo diventa quando è inutile ai fini dell'opera.
E Grimgar, dalle puntate iniziali che ho visto, più che lento mi pareva pesante. Motivo per cui mi sono fermato e non l'ho ripreso.
Non so se poi migliori col plot twist menzionato, ma di certo quello non era l'unico difetto. I personaggi erano un'altro fattore critico, visto che, almeno all'inizio, non andavano oltre a una caratterizzazione ricalcante standard nient'affatto elevati.
E infine l'ambientazione: possibile che i giappi in questo periodo, nel caso gli pigli l'idea di fare un fantasy, debbano riciclare x→∞ volte la situazione "ragazzi random finiti in mondo fantasy"? Un po' di fantasia nel realizzare un fantasy non guasterebbe...
Onestamente mi aspettavo di più viste le premesse,ok l'impatto grafico e le musiche ma a livello di trama e caratterizzazione dei personaggi non ci siamo proprio.Il ritmo è eccessivamente lento e penalizzante,manato che esplode alla 2 puntata non ti fa provare nulla (troppo presto per affezzionarsi) e il resto mi sembra farming spietato verso i goblin e aiutare la nuova chierica complessata dalla morte del vecchio team;apprezzabbile il modo in cui vengono apprese le skill ma non è stato sviluppato adeguatamente ed approfonditamente.Purtroppo non riesce ad emergere dalla massa dei fantasy in giro e non riesce a far appassionare fino in fondo...7+
Mi trovo d'accordo con molte delle cose che Zel dice nella recensione, ma in sostanza, non con la valutazione finale. Sarà che a me questi personaggi hanno trasmesso molto poco a livello emotivo quindi le loro vicende le ho guardate senza farmi coinvolgere. Vero che Manato mi è piaciuto ed è forse l'unico personaggio che è riuscito a trasmettermi qualcosa (ma forse per un unico motivo) ma per il resto nulla... cioè, che vivano o muoiano poco mi cambia, credo che tra 12 mesi avrò dimenticato i loro nomi. Certo è che la serie si è fatta seguire, senza picchi alti né bassi e la grafica mi piace molto. Per me, sufficienza stentata.
Io ho trovato la lentezza degli episodi sfiancante. Sembrava quasi che le pause servissero più ad arrivare a fine episodio (con la minor quantità di carne al fuoco possibile) che non a creare atmosfera.
Fondali belli, concordo, ma il comparto tecnico mi è parso carente, con carrellate su immagini statiche e sviste varie (si pensi all'elmo del DK in uno degli ultimi episodi: perso dopo la caduta, appare di colpo in testa al nostro eroe dopo un cambio di inquadratura per poi sparire nuovamente al cambio seguente).
Nel complesso l'ho seguito volentieri perché ambientazione e personaggi mi sono piaciuti ma ho la sensazione che avrebbero potuto fare di più.
Me lo sono bevuto subito, avevo bisogno di un cartone più blando tra una puntata e l'altra di Sci-Fi Harry. Diciamo che non ho trovato nulla di nuovo rispetto alla stragrande maggioranza dei cartoni degli ultimi anni. Ranta era veramente insopportabile, mi danno fastidio i personaggi che urlano sempre XD. Comunque mi sento di dire che il fan service non è che si possa definire "a sproposito", magari solo perché stride apparentemente con lo spessore emotivo di certi momenti. E' che ormai i giapponesi ne hanno fatto una delle loro armi di punta a livello commerciale e, a mio modesto parere, culturale, per quanto si parli di qualcosa che in realtà sarebbe una sottocultura fruibile da un numero ancora troppo ristretto di amatori. Intendo dire che nel mondo degli anime e manga è ormai comprensibile aspettarsi la tettona di turno o, come nel caso che ho citato io, lo scemo che urla a sproposito e parla a vanvera e che, in realtà, spesso risulta essere il più acuto e risolutivo. E' la routine più comune. i originale, in quanto a personaggi e tipo di trama, non mi sembra ci sia nulla. A chi piace il fantasy consiglio di andare un po' indietro negli anni e recuperare Hack Sign, abbastanza lento ma molto interessante per il rapporto tra mondo reale e mondo virtuale, che tra l'altro in Grimar non viene approfondito, forse perché l'anime è solo la trasposizione di una parte delle light novels originali. Da notare più di tutto, a mio parere, è l'ottimo livello tecnico e la colorazione a mo' di acquarello con la grafica al computer, il tono assunto è proprio quello di un mondo in bilico tra il sogno e la realtà. Da segnalare la svista credo nell'episodio 11 dove Ranta, che aveva già perso l'elmo, se lo ritrova disegnato addosso per qualche frame. Il character design dei personaggi non rivela niente di nuovo. Se mai dovessi recensirlo credo che meriterebbe un 6.
>>"Sembrava quasi che le pause servissero più ad arrivare a fine episodio (con la minor quantità di carne al fuoco possibile)" >>"ambientazione e personaggi mi sono piaciuti ma ho la sensazione che avrebbero potuto fare di più"
Il problema come già detto sta proprio qui, di materiale in realtà ne avrebbero avuto molto di più e di "carne al fuoco" ne avrebbero potuto mettere in abbondanza, nello specifico avrebbero potuto dividere il primo episodio in almeno due per esempio, del momento dell'arrivo (la guida che li porta in città attraverso il cimitero per esempio neanche appare) nulla viene praticamente detto, così come della creazione del party di Renji, del reclutamento di Mogzo da parte di un estraneo, di Manato che va via (per perlustrare ma che loro considerano un abbandono) e del suo ritorno, dell'incontro di Haruhiro con Souma (personaggio importante ma che qui neanche viene citato), del ritrovamento di Mogzo truffato senza party e senza un quattrino e così via, del secondo volume invece viene saltato a piè pari il mini arco dell'attacco degli orchi che mostra Renji in tutta la sua magnificenza e Haruhiro un assoluto incapace...
Quindi di materiale per riempire tutti e 12 gli episodi ne avrebbero avuto, anzi inizialmente avevo paura che fossero pochi, ma di tagli ne hanno fatti molti, alcuni condivisibili, altri meno. Alla fine il risultato non è stato male, ma come si può notare anche per chi non segue la novel si ha l'impressione che potesse dare di più, cosa che anche chi lo ha apprezzato non può negare e chi non lo ha apprezzato lo indica come un difetto insormontabile.
Comunque, per chi crede che questo cartone sia lento, c'è di peggio. Ad esempio quello che sto seguendo adesso e che ho già citato, Sci-Fi Harry, oppure Fafner, o ancora e per rimanere in tema fantasy il mitico Hack Sign. Quest'ultimo è del 2002 e potrà sicuramente non piacere a molti per le tecniche un po' fiacche e la presenza di tanti e lunghi dialoghi ma le tematiche sono forse più preganti di quelle in Grimar, almeno per quanto visto fin'ora nella sua versione anime. In Hack c'è anche tutto il fascino di un periodo in cui i computer ancora erano tabù per molti, e certi termini legati al mondo dei videogame avevano un non so che di misterioso.
erebo82 mi hai fatto venire ancora più voglia di recuperare la novel. Peccato abbiano effettuato quei tagli, mi sarebbe piaciuto vedere Renji in azione. Mi sono pure spoilerata un fatto importante leggiucchiando in giro u.u
Non sono molto d'accordo con quel "Guardandolo probabilmente lo amerete o lo odierete senza vie di mezzo": io l'ho trovato carino e con un buon comparto tecnico (gli sfondi acquarellati mi fanno impazzire), senza però avere niente che lo contraddistingua da altri anime dello stesso tipo. Le sequenze in cui si canta e si guardano disegni meritano di finire nel più basso girone infernale dei filler
Sicuramente la serie nonostante i suoi molteplici difetti è riuscita a metterli parzialmente in ombra con i suoi altrettanti molteplici pregi, e per quanto io stesso l'abbia apprezzata devo dire che mi sarei aspettato qualcosa in più, dato che seguivo e seguo la novel già da un pò.
Nello specifico è proprio la caratterizzazione di alcuni personaggi ad avermi lasciato un pò deluso, primo fra tutti proprio Ranta, che se nei commenti agli episodi si può leggere il fastidio degli utenti per questo personaggio leggendo quelli della novel si nota un vero e proprio odio da parte di molti, un personaggio che tirandosi addosso l'odio in realtà regge le fila della storia creando l'imput a discussioni e situazioni apparentemente inutili ma che permettono di approfondire la conoscenza dei vari personaggi, ed alla fine di tutto ha il suo momento di gloria che nell'anime gli è stato praticamente strappato.
Altre scelte differenti che non capisco sono i vari rapporti tra i personaggi, mentre nella novel Mary dice apertamente che Mogzo è il tipo di ragazzo che le piace qui risponde con un silenzio (apparendo molto meno distaccata) e tutto sembra puntare su Haru, idem per il rapporto Ranta-Yume che solo più avanti si comincerà ad intuire e qui invece sembra abbastanza palese...
Comunque mi fermo qui, ci sono tante altre piccole scelte che non ho condiviso e che hanno modificato leggermente l'andamento della storia, ma come detto alla fine ne è uscita fuori una serie che io ho apprezzato.