È così adorabilmente retrò.

Troppo retrò oserei dire, adoro la grafica realistica ma bisognerebbe prendere esempio dai manga e rendere i disegni meno legnosi e più dinamici, per non parlare della sceneggiatura, dello stile narrativo (che in occidente è più lento e pesante) e di soggetti originali ed innovativi di cui la creatività del nostro paese ha urgentemente bisogno (ma anche del Giappone ultimamente purtroppo...).

Troppo retrò oserei dire, adoro la grafica realistica ma bisognerebbe prendere esempio dai manga e rendere i disegni meno legnosi e più dinamici, per non parlare della sceneggiatura, dello stile narrativo (che in occidente è più lento e pesante) e di soggetti originali ed innovativi di cui la creatività del nostro paese ha urgentemente bisogno (ma anche del Giappone ultimamente purtroppo...).

Rimasto agli anni '80 per quanto riguarda la produzione italiana neh XD?

Rimasto agli anni '80 per quanto riguarda la produzione italiana neh XD?

Sono stanco di rispondere alle tue provocazioni, ciao.

Rimasto agli anni '80 per quanto riguarda la produzione italiana neh XD?Sono stanco di rispondere alle tue provocazioni, ciao.

Provocazioni? Solo perché non sai rispondere adeguatamente. Witch, Orfani, Topolino, Morgan Lost, Skydool tanto per rimanere nel mainstream più conosciuto, come si può dire che l'industria italiana è fatta di disegni legnosi (cosa cambiata da quando, gli anni '70?) sceneggiatura e stile narrativo obsoleti (e qua veramente ignoranza pura,mai letto un Dylan di dieci anni fa ed uno odierno? ). Le tematiche poi, mi sa che sei veramente rimasto alla vecchia Bonelli solo cowboy (se mai hai letto Bonelli o hai parlato solo per dare aria alla bocca). Fumetti di stampo scolastico, poliziesco futuristico, ragazzette magiche, comico, a tematiche Lgbt, romantico,critica, il nostro panorama fumettistico oggi come oggi offre qualsiasi cosa.

Sì vabbè, hai sempre ragione tu, scusa sono nato ieri e non ho mai letto i bonelliani nè alcun fumetto italiano, sai tutto tu, bye bye oracolo vivente.

Sì vabbè, hai sempre ragione tu, scusa sono nato ieri e non ho mai letto i bonelliani nè alcun fumetto italiano, sai tutto tu, bye bye oracolo vivente.

Come ho scritto nel topic del sondaggio dimostra ciò che dici. Hai detto che Il re Leone è un plagio di Kimba benissimo, confutalo. Niente, hai ripetuto "io lo so, ho visto tutto, è evidente "però non hai risposto. Ora rispondi a questo, dove i titoli da me citati sarebbero statici come disegno,lenti di sceneggiatura, vecchi come temi. Non sto facendo il guru, ti chiedo di confutare le tue affermazioni.

Intanto grazie a Darcia per le belle parole e a Fma35 per l'apprezzamento (Sono Luciano, il disegnatore). Anticonformista: rispetto i tuoi gusti, e non ti deve piacere per forza quello che facciamo, ma lo stile (soprattutto della sceneggiatura, sui disegni faccio quello che mi riesce) è una precisa scelta. Se devo suonare musica classica forse la chitarra elettrica non è lo strumento adeguato. Volendo fare storie di 3 pagine che iniziano e finiscono una trama, riprendendo lo stile della EC comics, la sceneggiatura deve essere per forza così. Da Shin Takarajima di Tezuka in poi il manga si è contraddistinto da una visione cinematografica del media, che necessita di un numero certo numero di pagine per la narrazione visiva. Non ritengo che uno stile sia migliore o peggiore dell'altro, dipende dal tipo di storie.

Anticonformista: rispetto i tuoi gusti, e non ti deve piacere per forza quello che facciamo, ma lo stile (soprattutto della sceneggiatura, sui disegni faccio quello che mi riesce) è una precisa scelta. Se devo suonare musica classica forse la chitarra elettrica non è lo strumento adeguato. Volendo fare storie di 3 pagine che iniziano e finiscono una trama, riprendendo lo stile della EC comics, la sceneggiatura deve essere per forza così. Da Shin Takarajima di Tezuka in poi il manga si è contraddistinto da una visione cinematografica del media, che necessita di un numero certo numero di pagine per la narrazione visiva. Non ritengo che uno stile sia migliore o peggiore dell'altro, dipende dal tipo di storie.

Capisco, beh almeno il tuo è un commento intelligente, costruttivo, che non aggredisce il prossimo, non spocchioso, che fa riflettere e comprendere meglio un certo modo di fare fumetto, ti ringrazio non ho altro da aggiungere.

Come ho scritto nel topic del sondaggio dimostra ciò che dici. Hai detto che Il re Leone è un plagio di Kimba benissimo, confutalo.

Simba ha fin troppi elementi in comune con Kimba, senza elencarli dovresti capirli da te visto che dici di averli visti entrambi. Trovi siano storie e personaggi totalmente diversi? Confutalo!

Ora rispondi a questo, dove i titoli da me citati sarebbero statici come disegno,lenti di sceneggiatura, vecchi come temi. Non sto facendo il guru, ti chiedo di confutare le tue affermazioni.

Innanzitutto io mi stavo riferendo soprattutto alle tavole postate in questo articolo che tu stesso hai definito retrò. Per quanto riguarda i titoli da te citati beh sicuramente qualche passo avanti si è fatto in questi ultimi anni ma resta ancora molto da fare, soprattutto saper trovare un proprio stile unico e inconfondibile e soprattutto inventarsi nuovi generi, perchè solo così si potrà competere alla pari col resto del pianeta.

Fumetti di stampo scolastico, poliziesco futuristico, ragazzette magiche, comico, a tematiche Lgbt, romantico,critica

Poliziesco e futuristico non sono di certo innovativi, comico neanche, romantico e scolastico forse ce n'era più bisogno ma senza fare troppo il verso agli shojo, lgbt personalmente non mi interessa ma è bene che esista anche quello, critica lo trovo poco adatto per un fumetto a meno che non sia uno dei tanti elementi di cui si componga.
Ragazzette magiche ehm ce n'era proprio bisogno? Meglio tematiche action di combattimenti fisici o attraverso poteri particolari o tematiche sportive, ma a prescindere da tutto questo bisogna saper osare, percorrere strade ancora inesplorate, non soltanto imitare qualcosa che hanno inventato già altre culture.

Mi hanno sempre affascinato i mondi paralleli !

Simba ha fin troppi elementi in comune con Kimba, senza elencarli dovresti capirli da te visto che dici di averli visti entrambi. Trovi siano storie e personaggi totalmente diversi? Confutalo!

A parte che è chi fa l'accusa ( ovvero tu che affermi che sono identici ) che dovrebbe confutare la propria tesi ma va beh. Di cosa parla Kimba?Di co-abitazione pacifica tra mondo umano e mondo animale. Kimba è figlio di Panja un leone Re della sua foresta, foresta che viene minacciata dall'urbanizzazione. Panja non si approccerà mai al mondo umano preferendo far emigrare le razze animali piuttosto che cercare di convivere. A causa delle sue scorribande farà indispettire gli umani che rapiranno la moglie incinta e così il figlio ( Kimba appunto ) nascerà in mezzo agli uomini ( intanto il marito verrà barbaramente ucciso e la sua pelle usata come trofeo ) e ne conoscerà la civiltà ( insieme agli ideali del padre tramandati per mezzo della madre ). Tornerà nel suo regno usurpato da un altro leone ma grazie al suo carisma riuscirà a riottenerlo facendosi alleati tutti gli altri animali. Con il suo regno nascerà un'improbabile ( carnivori vegetariani, come mandare in rovina una trama fin'ora perfetta ) unione mondo umano/animale ed a riprova di ciò infine Kimba si sacrificherà per salvare il suo amico umano. Il Re leone?Il Re leone parla di tutt'altro. La natura è sì presente ma in secondo piano, difatti il Re leone è ispirato ad Amleto ed è a questo che ricalca parte della trama e la natura. L'essere umano non è minimamente coinvolto nella vicenda e questo perchè la presenza umana non è rilevante, così come del resto quella animale. La trama parla di usurpazione da parte di un falso re, non preparato, per natura al governo ( Mufasa era forte e saggio, Scar debole e non portato al comando ) falso re che uccide il precedente. A quel punto come è naturale che sia Simba dovrebbe prendere il posto del padre ma lui fugge, dal regno e dalla sua responsabilità, quando verrà a sapere che questo è in rovina, quando accetterà finalmente la sua eredità di re tornerà a riprendersi ciò che gli appartiene di diritto di nascita, eliminando il falso re. Il Re leone è una storia fatta di rimorso ( Simba pensa di aver ucciso lui il padre e per questo fugge ), accettazione dei propri doveri, confronto generazionale ( Simba cucciolo ricerca disperatamente l'attenzione del padre, da grande però se ne distaccherà per poi accettare il suo ruolo di erede ) Kimba parla di integrazione ,anche lui è erede però ottiene il suo regno perchè portatore di nuove idee ( difatti l'altro leone non era un usurpatore, ha occupato un posto vacante che lascerà perchè non adatto in quanto appartenente ad una generazione di vecchi ideali ) il mondo umano così come quello animale sono parte portante della storia ( mentre nel Re leone il mondo animale serve per mera ambientazione ).Cosa hanno in comune questi due film alla fine della fiera?Il fatto di aver Leoni come protagonisti ed una scena in cui un genitore appare nel cielo. Fine. Proprio un plagio eh?

Per quanto riguarda i titoli da te citati beh sicuramente qualche passo avanti si è fatto in questi ultimi anni ma resta ancora molto da fare, soprattutto saper trovare un proprio stile unico e inconfondibile e soprattutto inventarsi nuovi generi, perchè solo così si potrà competere alla pari col resto del pianeta.

Canepa (Witch, Skydool) ha uno stile inconfondibile. Le altre testate da me citate sono seriali e quindi c'è più omogeneità nel segno ( cosa che non vuol dire che sono tutti uguali, a riprova, guarda il Dylan Dog uscito questo mese in edicola e poi apri un volume della collection, disegni completamente diversi ), le differenze sono più riscontrabili tra le varie testate ( Morgan Lost ha una scelta cromatica unica ad esempio, Orfani è uno dei primi Bonelli interamente a colori, Nathan Never e con lui gli spin-off hanno tra le migliori caratterizzazioni futuristiche al mondo, del tipo che Gundam può solo inchinarsi ). Inventarsi nuovi generi è impossibile, e non solo per quanto riguarda l'Italia. Il 90% dei generi sono stati inventati al tempo della Bibbia ed il restante 10% tra fine '800 ed inizio '900 ( con una piccola parentesi negli anni '60 con lo steampunk). E' come si tratta un genere che cambia. Come lo si sviluppa, come lo si amalgama. Ratman ad esempio è unico nel suo genere, ha fuso il comico/demenziale con il drammatico/supereroistico come mai nessuno aveva fatto, Canepa è stata tra i primi promotori dello stile "euromanga" sia come tematiche che come segno, Berserk ( prima Bastard ma Berserk ha evoluto meglio il concetto ) ha fuso il manga con ambientazioni tipicamente occidentali, l'attuale Thor fonde il classico fumetto di super-eroi con una storia intimista che tratta di una donna affetta da cancro e si può andare avanti all'infinito, l'Eternauta ( a tal proposito, se leggono ancora chiedo agli autori di questo fumetto, mi pare che sia evidente la sua influenza nella vostra opera, è casuale o voluto?)ha trasmesso in un fumetto la reale situazione socio-politica dell'Argentina ai tempi ( l'autore diventerà poi un desaparesidos ) e con gli esempi si può andare avanti all'infinito.

Poliziesco e futuristico non sono di certo innovativi

Dipende da come li tratti. "La luce del tuo volto" è un comics futuristico che tratta l'umanità vista dalla televisione. Mai letto qualcosa del genere?

comico neanche

Comicità Disney fusa alla letteratura?( per non nominare nuovamente Rat-man) I promessi Paperi, Moby Dick ( questo pure drammatico ), comicità fusa a Gioco di Ruolo ( Drizz )

romantico e scolastico forse ce n'era più bisogno ma senza fare troppo il verso agli shojo,

Shoujo che a loro volta hanno fatto il verso dalla letteratura rosa di inizio '900.

lgbt personalmente non mi interessa ma è bene che esista anche quello, critica lo trovo poco adatto per un fumetto a meno che non sia uno dei tanti elementi di cui si componga.

Concordo, e trovo che veramente ci si stia impuntando più sul fatto che il personaggio sia gay piuttosto che sulla caratterizzazione tout cour o del trovare una trama adeguata.

Ragazzette magiche ehm ce n'era proprio bisogno?

Basta vedere Witch e come questo è stato accolto dalle ragazze all'epoca per capire come ci fosse bisogno di ragazze magiche più vicine alla cultura europea.

Meglio tematiche action di combattimenti fisici o attraverso poteri particolari o tematiche sportive,

Qua si va a gusti però.

ma a prescindere da tutto questo bisogna saper osare, percorrere strade ancora inesplorate, non soltanto imitare qualcosa che hanno inventato già altre culture.

Le novità nascono dall'imitazione ( ovviamente poi modificata altrimenti rimane mera copia ). Del resto i super-eroi sono nati per imitare i poemi epici europei ( in quanto l'America era priva di eroi ), i manga sono nati imitando la Disney, il media del fumetto è nato come satira politica e così via.

l'Eternauta ( a tal proposito, se leggono ancora chiedo agli autori di questo fumetto, mi pare che sia evidente la sua influenza nella vostra opera, è casuale o voluto?)

Per quel che riguarda la parte del disegno, potrebbe essere casuale. Dico "potrebbe" perché soprattutto in alcune storie come "Il tesoro", la sceneggiatura mi ha orientato a ricordare la scuola del fumetto fantascientifico argentino. Ovviamente l'Eternauta fa parte del mio immaginario visivo, benché sia ancora lontano dal riuscire a trasmettere quel tipo di atmosfere. Questo progetto è per certi versi anche un viaggio all'interno del mio immaginario visivo. Francesco scrive senza porsi alcun limite, per cui mi trovo a dover disegnare cose sempre diverse. La prossima storia è ambientata in Tonguska, Siberia. Con questa ambientazione, buttando giù il name mi accorgo che mi viene in mente "Corte Sconta detta Arcana"; anche se Pratt è molto distante da come disegno, è possibile che qualcosa alla fine rimanga a livello inconscio.

Francesco, che adesso è al lavoro, mi scrive: "Sicuramente inconscio anche per me ogni collegamento con L'Eternauta, che lessi e apprezzai per la prima volta ben più di 30 anni fa... In queste nostre storie, a volte volutamente (come citazione), ma il più delle volte inconsciamente, rielaboro tutte le mie letture e visioni SF da 45 anni a questa parte: fumetti, romanzi, racconti, film e serie TV. Come dice Stephen King, alla fine peschiamo tutti dalla stessa "pozza dei miti". Il nuovo sta nella variazione sul tema."

Per quanto riguarda la colorazione invece quali sono i vostri esempi?Lo domando perchè a vedere le immagini a colori ( e nell'intervista non ne parlate ) posso dire come siano decisamente il vostro punto debole e devo dire che la cosa è parecchio irritante, non per altro perchè il livello generale per quanto riguarda disegno, inchiostrazione etc. è decisamente alto e la differenza salta subito all'occhio.

Fortunatamente il fumetto che facciamo è tutto in bianco e nero. La colorazione digitale dei fumetti ha fatto un salto qualitativo impressionante negli ultimi anni, devo ancora capirla. Mentre come inchiostri sono riuscito gradualmente ad utilizzare con profitto Manga Studio, sul colore, questo fu uno dei miei primi esperimenti con il programma (che oggettivamente non convince neppure me più di tanto). In passato ho spesso lavorato in modo tradizionale (acrilici), poi ritoccando con Photoshop, cosa che oggi non è più praticabile visto il tempo che ho a disposizione. Questo mese sto realizzando per un altro progetto un fumetto a colori di 12 pagine che va già meglio. L'obiettivo è raggiungere un buon livello in tempo per la copertina, quindi ad Ottobre. Se invece vedrò che le cose mettersi male, a settembre ritirerò fuori i pennelli. Personalmente mi piace molto come è colorato Orfani, che ha delle lavorazioni complesse ma che esaltano il disegno invece di coprirlo, mentre, con l'eccezione di Enki Bilal nel periodo de "la donna trappola", non amo i fumetti troppo "pitturati".

Ecco, se scrivi che ti piace Orfani come colore ( dunque penso che vi ispiriate a questo e altri Bonelli stile Nathan Never 300) posso capire meglio come intendiate voi la colorazione, personalmente io prediligo i toni più accesi e pieni di volumi dei comics americani ma al di là di preferenze personali se continuate sulla strada bonelliana direi che la base ci sta, manca giusto tanta pratica e studiarsi un pò meglio il programma. C'è da dire però che in caso di produzioni online la colorazione stile Bonelli risulta molto castrata dallo schermo degli apparecchi elettronici.

Lucky e socio, un lavoro terribilmente affascinante. Non sarò presente a Lucca, ma ho amici lì e me lo farò acquistare. Buona fortuna per tutto. Avete un potenziale enorme.

Fma35: Sì, esattamente quel genere. Capisco quello che intendi: la colorazione "Americana" (da Liquid! in poi) rende su video e su carta allo stesso modo.

vogtho: Ti ringrazio davvero! Noi ce la mettiamo tutta!