Infatti erano rifugi antiaerei.Rifugi anti-atomici negli anni '40 non esistevano.
Bella anche la genersi di Shonen Jump, effettivamente è curioso pensare come questo colosso mainstream sia nato dal nulla, puntando su emeriti sconosciuti.Sarebbe bello accadesse qualcosa di simile pure in Italia.
Quindi l'ascesa di Shonen Jump si è compiuta attraverso lo sfruttamento e il sacrificio di molti giovani autori, che in quanto tali non avevano la forza contrattuale per reclamare diritti lavorativi e il coraggio per imporsi sulle decisioni editoriali. Buono a sapersi.
ma e naturale che i giovani vengo sfruttati e cosi in tutto il mondoQuindi l'ascesa di Shonen Jump si è compiuta attraverso lo sfruttamento e il sacrificio di molti giovani autori, che in quanto tali non avevano la forza contrattuale per reclamare diritti lavorativi e il coraggio per imporsi sulle decisioni editoriali. Buono a sapersi.
Ti stai confondendo con gli animatori....
Tanta verità da quella meraviglia di Bakuman! Insegna tanto.anche i mangaka fanno una vita di merda.
Interessante come rubrica, bella la storia sulla nascita di anna dai capelli rossi . Un grazie speciale a Sonoko per aver spiegato a noi disgraziati la realtà su holly & benji; adesso capisco come mai Julian Ross era un simile "rottame" .
Ti stai confondendo con gli animatori....Nessuna confusione, anche i mangaka fanno una vita di merda.
Ti stai confondendo con gli animatori....Nessuna confusione, anche i mangaka fanno una vita di merda.Con la differenza che un mangaka di successo fa i miliardi e può permettersi aun certo punto anche di mollare tutto e ritirarsi ( oppure fare tipo Hagiwara o Togashi che lavorano quando gli pare e piace) , mentre invece gli animatori difficilmente fanno i miliardi, a meno che non diventino imprenditori fondando un proprio studio , come un Miyazaki , Araki, Komatsubara ecc... chi non lo fa prima o poi si dedica al mercato delle illustrazioni, dei manga o dei videogiochi, dove si guadagna molto meglio ( e infatti i milgiori animatori hanno abbandonato gli anime perché si guadagna poco).C'è una bella differenza.
Semplicemente bastava promettere che il prodotto sarebbe stato uguale ad evangelion per far luccicare gli occhi dei produttori. La classica situazione in cui un prodotto diventa così popolare che è preferibile ripeterlo a più non posso nella speranza di fare gli stessi quattrini, piuttosto che tentare con un'idea nuova, quindi rischiosa. Insomma, la solita storia.Quella su Eva non l' ho capita, sarò scema io
Che poi non ho capito se si riferiva al finale della serie o il finale inteso il film (Air/A te il mio animo sincero). Immagino perché commercialmente è una zappata sui piedi, anche in giappone.No, doveva anche avere un finale diverso da quello di Eva.
No, doveva anche avere un finale diverso da quello di Eva.Che poi non ho capito se si riferiva al finale della serie o il finale inteso il film (Air/A te il mio animo sincero). Immagino perché commercialmente è una zappata sui piedi, anche in giappone.
Ti stai confondendo con gli animatori....Nessuna confusione, anche i mangaka fanno una vita di merda.Con la differenza che un mangaka di successo fa i miliardi e può permettersi aun certo punto anche di mollare tutto e ritirarsi ( oppure fare tipo Hagiwara o Togashi che lavorano quando gli pare e piace) , mentre invece gli animatori difficilmente fanno i miliardi, a meno che non diventino imprenditori fondando un proprio studio , come un Miyazaki , Araki, Komatsubara ecc... chi non lo fa prima o poi si dedica al mercato delle illustrazioni, dei manga o dei videogiochi, dove si guadagna molto meglio ( e infatti i milgiori animatori hanno abbandonato gli anime perché si guadagna poco).C'è una bella differenza.La differenza sta unicamente se si ha successo ho meno. Come hai tra l'altro scritto, se un animatore fa successo farà anche lui una vita decente, al massimo la discriminante è che è più semplice emergere come mangaka piuttosto che fare carriera come animatore. Anche i mangaka difficilmente fanno i miliardi, dietro a gente come Oda e Togashi ci sono migliaia di autori che fanno la fame.
In Italia gli autori di fumetti prendono di solito cifre manco lontanamente paragonabili ai colleghi nipponici , e neppure i soldi per ristampe .
Forse fma intendevi 8000 euro? non ho dati concreti ma mi pare che una tavola Bonelli venga pagata dai 100 euro in su. Per non parlare dei disegnatori comics che prendono cifre astronomiche per le sole matite (piuttosto nota la lite tra Mike Deodato Junior e Boselli per le "paghe da Tex").
Ma sapete di cosa parlate ?
Intanto, alcuni autori Bonelli prendono 8000 euro facendo 96 pagine, realizzate chissà in quanti mesi.
Non hanno la pensione ( come tutti i fuimettisti in Italia e credo, nel resto del Mondo)
non prendono percentuali sulle vendite degli albi ( ma qualcosa sulle ristampe si)
Dipende dal tipo del contratto, semplicemente qua in Italia si preferisce avere un guadagno certo ( ovvero lo stipendio sull'unghia ) piuttosto che l'incertezza data dalla percentuale sulle copie.e le probabilità che un personaggi italiano diventi una macchina da soldi coem un One Piece sono praticamente zero.
Zero Calcare ha preso un assegno da 300.000 euro per il suo ultimo lavoro e praticamente è l'autore che sta permettendo alla Bao di ingranare e mettersi a confronto con case di produzione più affermate quali la Panini. Bendis ha praticamente sotto di sè la metà della produzione di comics made in Marvel ed il restante va a Lemire. Otto, Rutka e ( purtroppo ) Venditti per la Dc e così tanti altri di cui adesso non mi sovviene il nome.In USA, le major come Marvel e DC ti fregano i diritti dei personaggi
Idem in Giappone, Oda mantiene i diritti di One Piece unicamente perchè avendo iniziato a pubblicare negli anni '90 rientra nel vecchio contratto con gli autori. Intanto in America Bendis per aver creato Miles Morales sta ancora contando i soldi in banca.non pagano i diritti esteri e danno una miseria per le ristampe : fa eccezione l' Image , dove però paghi tu tutte le spese per pubblicarti ( e sono tanti, ma tanti soldi).
Image ha praticamente perso la sua parte di autoproduzione in quanto nei fatti è diventata la terza forza fumettistica statunitense in grado di attirare a sè anche autori affermati.In Jap ci saranno mille magagne lavorative, ma lì puoi davvero diventare miliardario se hai talento in questo campo
Millar, Gaiman, Miller, Lee,Ross, Morrison e compagnia cantante pensi che facciano la fame? Hanno una così alta quotazione che DC e Marvel permettono loro di modificare a piacimento icone come Batman, Superman, Devil pur di avere un fumetto con la loro firma sopra.( e se non hai talento, o non riesci a intercettare i gusti del pubblico, la colpa è solo tua )
Oh sì, è colpa tua se in Giappone non esistono leggi contrattuali e rapporto tra le parti degne di questo nome. Anche se un fumettista non è un macina soldi ha comunque dei diritti, soprattutto guardando alla vita a cui è costretto ( fortunatamente in occidente riesci a vivere dignitosamente )
Ma sapete di cosa parlate ?Intanto, alcuni autori Bonelli prendono 8000 euro facendo 96 pagine, realizzate chissà in quanti mesi. Sì, "alcuni autori" non vuol dire niente. Un disegnatore affermato per uno schizzo su un tovagliolo può intascarsi 5000 euro. Si sta parlando di generalità, quando si vuole parlare di un fenomeno non si può prendere ad esempio le eccezioni.Non hanno la pensione ( come tutti i fuimettisti in Italia e credo, nel resto del Mondo)Sta al fumettista ( in Italia, il sistema delle pensioni è diverso in tutto il mondo ) se versare i contributi per la pensione o vivere con tutto ciò che guadagna mettendosi ( o no ) eventualmente ( o no ) dei soldi da parte.non prendono percentuali sulle vendite degli albi ( ma qualcosa sulle ristampe si) Dipende dal tipo del contratto, semplicemente qua in Italia si preferisce avere un guadagno certo ( ovvero lo stipendio sull'unghia ) piuttosto che l'incertezza data dalla percentuale sulle copie.e le probabilità che un personaggi italiano diventi una macchina da soldi coem un One Piece sono praticamente zero. Zero Calcare ha preso un assegno da 300.000 euro per il suo ultimo lavoro e praticamente è l'autore che sta permettendo alla Bao di ingranare e mettersi a confronto con case di produzione più affermate quali la Panini. Bendis ha praticamente sotto di sè la metà della produzione di comics made in Marvel ed il restante va a Lemire. Otto, Rutka e ( purtroppo ) Venditti per la Dc e così tanti altri di cui adesso non mi sovviene il nome.In USA, le major come Marvel e DC ti fregano i diritti dei personaggiIdem in Giappone, Oda mantiene i diritti di One Piece unicamente perchè avendo iniziato a pubblicare negli anni '90 rientra nel vecchio contratto con gli autori. Intanto in America Bendis per aver creato Miles Morales sta ancora contando i soldi in banca. non pagano i diritti esteri e danno una miseria per le ristampe : fa eccezione l' Image , dove però paghi tu tutte le spese per pubblicarti ( e sono tanti, ma tanti soldi). Image ha praticamente perso la sua parte di autoproduzione in quanto nei fatti è diventata la terza forza fumettistica statunitense in grado di attirare a sè anche autori affermati. In Jap ci saranno mille magagne lavorative, ma lì puoi davvero diventare miliardario se hai talento in questo campo Millar, Gaiman, Miller, Lee,Ross, Morrison e compagnia cantante pensi che facciano la fame? Hanno una così alta quotazione che DC e Marvel permettono loro di modificare a piacimento icone come Batman, Superman, Devil pur di avere un fumetto con la loro firma sopra.( e se non hai talento, o non riesci a intercettare i gusti del pubblico, la colpa è solo tua ) Oh sì, è colpa tua se in Giappone non esistono leggi contrattuali e rapporto tra le parti degne di questo nome. Anche se un fumettista non è un macina soldi ha comunque dei diritti, soprattutto guardando alla vita a cui è costretto ( fortunatamente in occidente riesci a vivere dignitosamente )
Ah non dirlo a me, sono due puntate che adoro.In realtà è proprio grazie allo sperimentale finale tv che EVA divenne popolarissimo
Ma sapete di cosa parlate ?Intanto, alcuni autori Bonelli prendono 8000 euro facendo 96 pagine, realizzate chissà in quanti mesi. Sì, "alcuni autori" non vuol dire niente. Un disegnatore affermato per uno schizzo su un tovagliolo può intascarsi 5000 euro. Si sta parlando di generalità, quando si vuole parlare di un fenomeno non si può prendere ad esempio le eccezioni.Non hanno la pensione ( come tutti i fuimettisti in Italia e credo, nel resto del Mondo)Sta al fumettista ( in Italia, il sistema delle pensioni è diverso in tutto il mondo ) se versare i contributi per la pensione o vivere con tutto ciò che guadagna mettendosi ( o no ) eventualmente ( o no ) dei soldi da parte.non prendono percentuali sulle vendite degli albi ( ma qualcosa sulle ristampe si) Dipende dal tipo del contratto, semplicemente qua in Italia si preferisce avere un guadagno certo ( ovvero lo stipendio sull'unghia ) piuttosto che l'incertezza data dalla percentuale sulle copie.e le probabilità che un personaggi italiano diventi una macchina da soldi coem un One Piece sono praticamente zero. Zero Calcare ha preso un assegno da 300.000 euro per il suo ultimo lavoro e praticamente è l'autore che sta permettendo alla Bao di ingranare e mettersi a confronto con case di produzione più affermate quali la Panini. Bendis ha praticamente sotto di sè la metà della produzione di comics made in Marvel ed il restante va a Lemire. Otto, Rutka e ( purtroppo ) Venditti per la Dc e così tanti altri di cui adesso non mi sovviene il nome.In USA, le major come Marvel e DC ti fregano i diritti dei personaggiIdem in Giappone, Oda mantiene i diritti di One Piece unicamente perchè avendo iniziato a pubblicare negli anni '90 rientra nel vecchio contratto con gli autori. Intanto in America Bendis per aver creato Miles Morales sta ancora contando i soldi in banca. non pagano i diritti esteri e danno una miseria per le ristampe : fa eccezione l' Image , dove però paghi tu tutte le spese per pubblicarti ( e sono tanti, ma tanti soldi). Image ha praticamente perso la sua parte di autoproduzione in quanto nei fatti è diventata la terza forza fumettistica statunitense in grado di attirare a sè anche autori affermati. In Jap ci saranno mille magagne lavorative, ma lì puoi davvero diventare miliardario se hai talento in questo campo Millar, Gaiman, Miller, Lee,Ross, Morrison e compagnia cantante pensi che facciano la fame? Hanno una così alta quotazione che DC e Marvel permettono loro di modificare a piacimento icone come Batman, Superman, Devil pur di avere un fumetto con la loro firma sopra.( e se non hai talento, o non riesci a intercettare i gusti del pubblico, la colpa è solo tua ) Oh sì, è colpa tua se in Giappone non esistono leggi contrattuali e rapporto tra le parti degne di questo nome. Anche se un fumettista non è un macina soldi ha comunque dei diritti, soprattutto guardando alla vita a cui è costretto ( fortunatamente in occidente riesci a vivere dignitosamente )
Che bella la storia su Anna dai capelli Rossi Ho letto solo il libro "prequel" e mi è piaciuto molto come l'anime, spero un giorno di poter recuperare anche i restanti originali.Per quanto riguarda invece l'autrice di Jenny la tennista, non so se stupirmi o meno. Ho letto un libro su una "donna di mondo" che si è fatta monaca (molto bello), quindi l'idea non è così bizzarra ^^''
Ma che stai dicendo ?
Hai idea di quanti miliardi facciano la DC e la Marvel con le opere di Miller ?
Per quanto lo paghino, lui prenderà un decimo di quanto loro guadagnano con le sue opere ( per non parlare di Elektra di cui non ha mai visto un dollaro di diritti su film e merchandising)
Bendis non prende un soldo per aver creato Morales, così come qualsiasi autore che crea personaggi per Marvel e DC.
Ma chi te le dice certe idiozie, come Zerocalcare che prende 300.000 euro ?
O uno schizzo sul tovaglio pagato 5000 euro ?
Ma neppure la tavole originali di tanti autori USA di successo costano così tanto.
Non dico che gli autori USA di successo facciano la fame, ma guadagnano cifre neppure paragonabili a un mangaka di successo.
Voglio vedere quanti autori USA gadagnano le cifre di Toriyama ( nel 1984 dichiarò un reddito di 540.000.000 di yen , pari a 4 milioni e mezzo di euro! Del 1984!)
L'Image ?
Devi spendere miglialia di dollari per autopubblicarti e quindi devi farti anni e anni di gavetta in Marvel e DC per farti un nome e metterti via i soldi, col rischio poidi fallire e ritrovarti senza una lira.
In Jap , anche se sei un sig. nessuno e hai 20 anni , vai da un grande editore e se la storia funziona,rimani proprietario dei diritti e fai i soldi senza cacciare fuori una lira di tasca tua .
Cavolo, che sfruttamento.
Di nuovo, l'Image è la terza potenza fumettistica americana, l'autoproduzione non è più la sua fonte di pubblicazione primaria perchè tra l'altro, indovina un pò?I tempi cambiano e ormai l'autoproduzione si fa digitalmente, 0 costi e grande visibilità, ormai la Image è troppo grande per rischiare con l'autoproduzione, tra l'altro autoproduzione nata con i fondatori e quasi morta con loro perchè ripeto, l'idea che alla Image vadano giovanotti di belle speranze è del tutto infondata, o sei di base un nome conosciuto come Kirkman o grazie all'autoproduzione digitale come il croato Stjepan Sejic (che già aveva lavorato col la Image su Witchblade ) hai una buona fanbase alle spalle.
Certo, l'idea del giovanotto fresco di scuola che va in Jump porta la sua opera, la accettano e diventa miliardario è affascinante ma fuori dalla realtà.
Vantaggio personale acquisito con l'utilizzazione fraudolenta delle altrui iniziative o capacità (s. delle idee, delle invenzioni altrui), o con l'approfittarsi senza scrupoli dello stato di bisogno o d'inferiorità di chi presta la propria opera."
Che non è il caso dei mangaka, ma quello degli autori di comics.
E' vero che i mangaka fanno uan vita pessima, sempre chiusi in casa a disegnare e rovinarsi la salute, ma mica lo fanno per la gloria.
Lo fanno anche per la possibilità di guadagnare miliardi col proprio lavoro.
Ma personalmente, se io sgobbo 24 ore su 24 facendo una vita pessima ma guadagno (minimo) decine e decine di miglialia di euro al mese, non mi sento "sfruttato" .
La Image non è una vera casa editrice, è solo un service che ti offre i suoi impianti di stampa e poi si trattiene una cifra dai tuoi guadagni per il distrurbo.
Tutto il resto, grafica, impaginazione, redazione, coloristi, letteristi, grafici del titolo, carta ecc... li paghi con i tuoi soldi.
Perché credi che ogni autore Image abbia il suo studio persoinale ?
Oda è nato nel 75 e OP esce nel 97
Kishimoto nasce nel 75 ed esordisce nel 1995 con Karakuri.
Tite Kubo (77) esordisce su Jump nel 99.
E potrei continuare per ore....quindi mi sa che sei tu quello che non ha idea di come è il Mondo dei manga.
Se nascevano in USA sarebbero finiti a disegnare l'Uomo Ragno guadagnando un centesimo di quello che hanno guadagnato in Giappone.
In Giappone, i mangaka esordiscono spesso a 20 -22 anni , anche su grandi riviste, cosa impensabile in Italia .
E'm vero che spesso si fa il tirocinio da assistente, ma solo per imparare il mestiere, poi dopo max 2 anni, chi sa fare debutta come autore.
Una bella differenza con gli USA dove devi farti anni e anni di gavetta con Marvel e DC per mettere via soldi e farti un nome, e rischiare tutto con l 'autoproduzione.
Per questo si decise di non disegnare l'intero campo in prospettiva, bensì di utilizzare delle linee curve che ne nascondessero le parti più distanti e superflue, in modo da disegnare solo i giocatori più vicini e necessari in quel momento e facendo apparire solo successivamente quelli più arretrati.
Sempre a proposito di Holly e Benji, qualcuno ha realizzato una top-ten delle azioni più assurde... Eccola:
Questo sarebbe trash? Ormai da ste parti qualsiasi cosa è trash senza che lo sia e ora scopriamo che un classico dell'animazione nipponica è trash... meglio che non vedi kuroko's basket, altrimenti sono dolori...Miodddio, Sonoko, che capolavoro, mi ero scordata certe perle del trash più trash mai trasmesso. La numero 7 mi fa morire. XD
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Bella anche la genersi di Shonen Jump, effettivamente è curioso pensare come questo colosso mainstream sia nato dal nulla, puntando su emeriti sconosciuti.
Sarebbe bello accadesse qualcosa di simile pure in Italia.