È vero, oggi nell'animazione non esiste più la perfezione di un tempo (se parliamo della realizzazione tecnica): una volta si poteva considerare arte, adesso difficilmente la si riesce a guardare con gli stessi occhi. Però ogni tanto qualche idea innovativa e curiosa nasce, anche a dispetto di disegni poco curati.
Un cumulo di str....te. Semplicemente gli animatori della nuova generazione magari non ci stanno nell'essere spremuti fino al midollo per stipendi (se così si possono chiamare) da fame, dovendo rinunciare anche solo alla speranza di un futuro che magari affianchi anche una vita personale appagante, al lavoro d'animazione. Ma, come sempre, è più facile dare la colpa ai giovani svogliati, no? Lo possiamo tranquillamente mettere in un fascio con Miyazaki ed i suoi deliri senili su 'i ggiovvani d'oggi'.
Invero penso che tu abbia un po' frainteso le parole di Oshii: con l'affermazione "La nuova generazione è composta da persone individualiste ed anche se il mondo intero ne apprezza le capacità ed il genio non sono in grado di reggere un lavoro faticoso come quello che veniva svolto dai loro predecessori" non intendeva dire che la nuova corrente di animatori sia più o meno svogliata o incapace della precedente, bensì che stia sviluppandosi sempre più uno stile di animazione che predilige l'estro individuale e il talento del singolo artista rispetto alla resa solidissima e iper-controllata dell'animazione iperrealista di vent'anni fa (Okiura docet); e ciò, per un regista dall'autoralità spiccata e dal perfezionismo maniacale qual è Oshii, rappresenta una fonte di disturbo. Il che è esattamente ciò che ha detto, sebbene all'interno di tutt'altro discorso, anche a Lucca.
INVERO non ho frainteso niente.
LA CAZZATA del secolo è stata sganciata. Ma davvero dite?? giusto perché c'è un lavoro più computerizzato e 3D non vuol dire che la realizzazione tecnica sia migliore di quella TRADIZIONALE(di cui sono un fortissimo difensore, da disegnatore quale sono).
INVERO non ho frainteso niente. Ho letto tra le righe, che è tutta un'altra cosa.
Basta guardare Sailor Moon Crystal, Dragon ball super, Saint seiya Omega...e ti rendi conto che l'era della digitalizzazione, non è poi così migliore a quella tradizionale.
certo, tutto questo solo nei "vecchi tempi" si vedeva...certo! Solo io vedo le nuove puntate di One piece(come tanti altri titoli della Toei) che alternano episodi disegnati con i piedi e altri meglio...mondo era e mondo è.
Poi, è normale che con l'avanzare della tecnologia siano migliorate molte cose ma dire che gli anime anni 80-90 siano tutte di livello inferiore a quelli di oggi, non mi sembra giusto
osì come quelli che si lamentano della musica di oggi che è diventata tutta computerizzata, sintetica e senza la magia che producevano gli strumenti suonati dal vivo, così esistono ed esisteranno quelli che preferiranno gli anime di una volta fatti in modo tradizionale, punto! Non potete cambiarlo. Punti di vista.
No dico, io AMO i primi piani degli anime anni 80-90, c'è qualche problema se è un mio gusto?
C'è qualche problema se penso che gli anime di oggi con le colorazioni digitali siano freddi e non arrivino al cuore dello spettatore, oppure una persona deve essere condannata se vede la tecnologia con occhi di diffidenza?!
No, tutti devono dire che amano la tecnologia e devono usarla perché se no sei OLDstyle, sei vecchio...
Tanto tra qualche anno, gli anime che decantate tanto di amare, li reputerete già vecchi, come ormai è solito nell'era della tecnologia.
Ma scusatemi, perché tutti dovrebbero seguire la strada dell'animazione 3D in stile Pixar? /quote]
E chi ha mai parlato di 3D?L'animazione 2D si è evoluta anche senza passare alla terza dimensione, il computer non serve solo per la CGI ed il 3D ma anche, ad esempio, per usare in maniera facile e veloce una tecnica come il rotoscopio ( se si cerca l'iper realismo ), immensi archivi fotografici a cui attingere per trovare prospettive di difficile ideazione, la colorazione ha subito un notevole upgade con l'arrivo del digitale consentendo l'uso di nuovi colori o soluzioni semplicemente improponibili ( per tempo e carenza di materiale ) ai tempi, la possibilità di utilizzare in modo economico più canali del suono e tanto altro ancora. C'è poi l'annosa questione dell'animazione a basso costo ( 12 fotogrammi al secondo ) vero cruccio dell'animazione giapponese che oggi più che mai a causa del progresso tecnologico e dalle possibilità offerte mostra tutti i suoi limiti. Infiniti primi piani, interi minuti in cui la gente è sempre immobile e si muovono solo le labbra, letteralmente una mancanza di animazione, questa non è colpa del 3D o CGI ma dell'arretratezza dei mezzi a disposizione ed un intestardirsi a rimanere ancorati al passato.
È come dire che in Giappone non dovevano fare gli ukiyo-e, ma dipingere tutti esclusivamente secondo tecniche e stili europei. Assurdo.
E' come dire che il Giappone non doveva rimanere chiuso in se stesso a castrare la sua arte con copie ripetuti ma aprirsi agli stili e tecniche occidentali. Quando Tezuka l'ha fatto a creato l'animazione giapponese ( ed i manga ) così come li conosciamo, cosa sta portando invece questo ostracismo se non arretratezza?
@Chibi Goku, vedi che io mi riferivo anche agli anime non solo ai film d'animazione. Lady Oscar, prendiamo un'anime a caso disegnato dal grande Araki, si mangia il 90% degli anime di oggi in fatto di "perfezione" come la chiami tu.
Non voglio immaginare cosa ne verrebbe fuori al giorno d'oggi se si facesse un reboot...non ci voglio pensare perché ho già una vaga idea dello schifo che combinerebbero. Basta guardare Sailor Moon Crystal, Dragon ball super, Saint seiya Omega...e ti rendi conto che l'era della digitalizzazione, non è poi così migliore a quella tradizionale.
Vabbe' Fma35, so come la pensi tu, ma non condivido il tuo concetto di arretratezza in campo artistico. Potrei fare un discorso lunghissimo ma preferisco chiudere qui, proprio in quanto abbiamo una visione radicalmente diversa anche semplicemente del concetto di arte.
A livello tecnico un tempo erano indietro?
Si con la tecnologia non c'è dubbio, a livello registico siamo su un altro pianeta. Oggi è spazzatura, puro pattume registico.
Se proprio fuori strada, e non parliamo di gusti personali.Le vostre analisi sono figlie di oggi. Della pochezza di oggi. È un dato di fatto che viviamo in un epoca avvilente per quanto riguarda l'arte. Musica, cinema e animazione credo non abbiano mai avuto crisi come negli ultimi 15 anni.Già con la tua analisi che dice che passato uguale- animazioni brutte scarse e insistenti, dimostri di non capire proprio niente, senza offesa.Le piramidi. Dovrebbero essere superate?I quadri di oggi sono migliori di quelli passati?I film in bianco e nero e muti sono brutti perché avevano i limiti del colore e non parlavano?Gli effetti di harryhausen fanno schifo perché avevano difetti di fluidità e oggi la CG è superiore in tutto?Ma che modo di ragionare è?Dio mio, se poi citate un signor nessuno denigrando dezaki, stiamo raschiando il fondo...Vi capisco però, questa società purtroppo oggi, sta creando un nuovo tipo di generazione, nell'approccio alla "visione" ed a livello critico, che io reputo distruttivo e totalmente errato.
Shinxela, hai scritto in maniera magnifica e articolata, ciò che penso e che avrei voluto dire in qualche modo io....Ma temo sia fiato sprecato. Per 30 anni ho sentito critiche di ogni tipo ai cartoni JAP.Dalla violenza a tutto il resto.Oggi ci tocca quest'altro passaggio...
A livello tecnico un tempo erano indietro?
Si con la tecnologia non c'è dubbio, a livello registico siamo su un altro pianeta. Oggi è spazzatura, puro pattume registico.
il valore artistico di un'opera si misura in base a quale criterio? Un dipinto di Raffaello è innegabilmente superiore ad un artefatto africano? Il mercato decide il valore di qualcosa, a seconda di determinati parametri culturali che non sono assoluti, ma variano nel tempo e nello spazio.
Restando nell'ambito dell'animazione, qui si sta parlando secondo l'assunto che un'animazione di qualità è tale quanto più fluida riesce ad essere, questo perché si prende a riferimento l'animazione tradizionale americana, che si ripropone di rendere il più possibile realisticamente i movimenti del corpo umano.
Non è mai stato prioritario rendere le movenze in modo realistico, si è optato per soluzioni tecniche diverse, ma a sua volta di grande impatto. I primi piani fissi qui da alcuni disprezzati, sono sempre stati un mezzo fondamentale per l'espressione dei sentimenti, sfruttando gli occhi di dimensioni spesso molto grandi, in media 3 volte più grandi dell'occhio umano.
Il cartone giapponese ha fatto scuola a sé, per via di un mix di diversi fattori di varia natura, venendo per questo spesso denigrato in Occidente, come qualcosa di mediocre, perché non segue le regole dell'animazione classica occidentale.
Le opere dello studio Ghibli nel tempo sono state rivalutare in Occidente proprio in quanto sono quelle che più hanno cercato di riprodurre le movenze dei corpi realisticamente, tralasciando altri artifizi tecnici tipici della produzione nipponica.
Le piramidi. Dovrebbero essere superate?
I quadri di oggi sono migliori di quelli passati?
I film in bianco e nero e muti sono brutti perché avevano i limiti del colore e non parlavano?
Gli effetti di harryhausen fanno schifo perché avevano difetti di fluidità e oggi la CG è superiore in tutto?
Mah, direi che sia piuttosto scontato che un'opera di animazione si dovrebbe valutare per, beh, l'animazione. Ci sono poi ovviamente musiche, trama etc. ma l'animazione è ciò che rende un cartone tale e se pecchi in questa di certo non si avrà un riscontro positivo come valutazione.
Ehm, no?L'animazione americana ha abbandonato il fotorealismo all'incirca agli albori degli anni '60 con l'uscita de "La bella addormentata nel bosco" e anche prima non è che ci fosse questa ricerca del fotorealistico basta vedere un qualunque cartone Hanna e Barbera. L'animazione americana è fluida unicamente perchè usano 24/25 fotogrammi al secondo, in modo tale che l'occhio umano non riesce fisicamente a vedere l'interruzione tra un disegno e l'altro.
Mezzo fondamentale?Suvvia, unico mezzo ai tempi per controbilanciare la mancanza di possibilità date dall'arretratezza. Ora come ora posso capire che questa tecnica si usi ogni tanto appunto perchè diventata uno stile ricorrente dell'animazione giapponese ( un pò come il riciclo delle animazioni per i colpi speciali ) ma da qui a farmi COMBATTIMENTI ( combattimenti, non confessioni d'amore ) in cui si passa più il tempo a guardare i duellanti negli occhi piuttosto che vederli menare le mani è inconcepibile, è un fatto che oltre all'animazione va anche a toccare la regia di un cartone che per forza di cose viene castrata.
Mix di fattori ormai perfettamente assimilati dalla cultura occidentale per cui è riuscita ad incanalarli nelle proprie opere ( Gravity Falls, Steven Universe, Avatar, in minor parte Adventure Time ) riuscendo così ad evolversi incontrando il gradimento del pubblico dopo anni di stagnamento.
Il Giappone quand'è che si sveglierà?Deve aspettare la nascita di un nuovo Tezuka che si faccia lo sbattone di guardare ad ovest e predicare al popolo?
Ma anche no, il motivo del suo successo è dato da Miyazaki che è riuscito a dare uno stile inconfondibile alle opere del suo studio esattamente come Disney ai tempi. Se vado in un negozio riconoscerò all'istante la produzione Ghibli così come Disney o Pixar mentre invece non vi è alcuna fidelizzazione del cliente guardando le produzioni Toei, Bones e tanti altri studi d'animaizone.
Innanzitutto: il valore artistico di un'opera si misura in base a quale criterio?
Le vostre analisi sono figlie di oggi. Della pochezza di oggi. È un dato di fatto che viviamo in un epoca avvilente per quanto riguarda l'arte. Musica, cinema e animazione credo non abbiano mai avuto crisi come negli ultimi 15 anni.
Già con la tua analisi che dice che passato uguale- animazioni brutte scarse e insistenti, dimostri di non capire proprio niente, senza offesa.
Le piramidi. Dovrebbero essere superate?
I quadri di oggi sono migliori di quelli passati?
I film in bianco e nero e muti sono brutti perché avevano i limiti del colore e non parlavano?
Gli effetti di harryhausen fanno schifo perché avevano difetti di fluidità e oggi la CG è superiore in tutto?
Dio mio, se poi citate un signor nessuno denigrando dezaki, stiamo raschiando il fondo...
Vi capisco però, questa società purtroppo oggi, sta creando un nuovo tipo di generazione, nell'approccio alla "visione" ed a livello critico, che io reputo distruttivo e totalmente errato.
Le serie del passato hanno fatto storia. Hanno un loro spazio, e addirittura un museo.
Chissà tutta l'animazione degli ultimi 15 anni !?
Si, bisogna andare avanti, hai ragione, ma con gli stessi criteri della tua riflessione, bon accettare il nuovo significa morire artisticamente, ma se oggi i disegni e le serie sono per il 90% morti, ed indirizzati ad okatu interne(a)t(i), allora qualcosa non quadra.
Il valore 'artistico' di un'opera si dovrebbe basare su considerazioni il più possibile oggettive, e non può prescindere dal contesto storico.Innegabile, ma qui nessuno ha mai parlato di valore di un'opera ma di efficacia della tecnica utilizzata.Una fotografia fatta 100 anni fa può avere fatto la storia e avere un valore artistico e storico enorme, questo non vuol dire che un fotografo attuale non possa avere una tecnica notevolmente superiore.Le due cose non sono per niente in contrasto.D'altro canto se uno al giorno d'oggi fa foto come 100 anni fa pensando di meritare lo stesso riconoscimento finirebbe per essere preso per pazzo. Non ti pare?Sul resto del post ti ha già risposto Fma35, ma conta comunque che l'animazione limitata è stata introdotta per poter garantire nella sequenze più importanti un'animazione fluida, che invece non sarebbe stata possibile da mantenere per tutta la durata di un film/episodio.E d'altronde i più famosi animatori del passato lo sono anche per sequenze di rara fluidità e complessità (penso ad esempio a Ichiro Itano).L'apprezzare un prodotto non vuol dire non riconoscerne i limiti.
Ma cosa vuoi che capiscano di stile.Oggi guardo gli anime e vedo disegni e animazioni, riprese incluse, tutte uguali.Per fortuna che esistono ancora oggi eccezioni.Recentemente ho visto tutto, finalmente, monster.72 episodi di scuola di cinema.Capolavoro assoluto.Guarda caso una serie simile, ricorda per lavorazione, durata, regia, ecc.ecc. al passato.
Oggi guardo gli anime e vedo disegni e animazioni, riprese incluse, tutte uguali.
' *scontato* per te, FMA35, giovane uomo europeo che vive nel 2016. Sicuramente è scontato per altri milioni di persone come te. Non è scontato per me, e probabilmente anche per altre persone, anche se potremmo essere in minoranza.
Chissà quanto scontato sarà tra...uhm...Un secolo?
Stavo parlando semplicemente di fluidità, che per me non è mai stata così importante per il coinvolgimento emotivo, tant'è che i cartoni giapponesi mi hanno sempre trasmesso più emozioni di quelli occidentali, portandomi a sviluppare una chiara preferenza per gli anime, già a partire dall'aspetto stilistico.
Sì, un espediente tecnico fondamentale e d'impatto, usato più o meno bene, ma funzionale alle varie situazioni. Non ho detto da nessuna parte che una scena di combattimento debba essere fatta di soli primi piani sugli occhi dei personaggi, ma non è neanche scontato che inserirli in abbondanza in una scena del genere ne vada ad inficiare per forza la regia.
E a me questi cartoni che citi non suscitano niente, ma è un gusto molto soggettivo, quindi sorvoliamo.
Non deve guardare a Ovest solo per compiacere l'Ovest, assolutamente. A seconda dei momenti storici l'arte può svilupparsi per contaminazioni, oppure in modo più autoreferenziale, senza che ne consegua una gerarchia qualitativa assoluta.
Quindi tu riesci a distinguere solo lo stile di Miyazaki? Io riesco a vedere la mano di Shinbo immediatamente, e dimmi che non è così anche per te.
"Fidelizzazione del cliente"?
Stiamo parlando di produzioni culturali ed artistiche, o di marketing?
' *scontato* per te, FMA35, giovane uomo europeo che vive nel 2016. Sicuramente è scontato per altri milioni di persone come te. Non è scontato per me, e probabilmente anche per altre persone, anche se potremmo essere in minoranza.
Chissà quanto scontato sarà tra...uhm...Un secolo?
Stavo parlando semplicemente di fluidità, che per me non è mai stata così importante per il coinvolgimento emotivo, tant'è che i cartoni giapponesi mi hanno sempre trasmesso più emozioni di quelli occidentali, portandomi a sviluppare una chiara preferenza per gli anime, già a partire dall'aspetto stilistico.
Sì, un espediente tecnico fondamentale e d'impatto, usato più o meno bene, ma funzionale alle varie situazioni. Non ho detto da nessuna parte che una scena di combattimento debba essere fatta di soli primi piani sugli occhi dei personaggi, ma non è neanche scontato che inserirli in abbondanza in una scena del genere ne vada ad inficiare per forza la regia.
E a me questi cartoni che citi non suscitano niente, ma è un gusto molto soggettivo, quindi sorvoliamo.
Non deve guardare a Ovest solo per compiacere l'Ovest, assolutamente. A seconda dei momenti storici l'arte può svilupparsi per contaminazioni, oppure in modo più autoreferenziale, senza che ne consegua una gerarchia qualitativa assoluta.
Quindi tu riesci a distinguere solo lo stile di Miyazaki? Io riesco a vedere la mano di Shinbo immediatamente, e dimmi che non è così anche per te.
"Fidelizzazione del cliente"?
Stiamo parlando di produzioni culturali ed artistiche, o di marketing?
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