Sono per l'usato da collezione, non mi posso permettere di comprare solo manga nuovi; trovo ridicola l'idea di far pagare i diritti d’autore anche sui manga usati.

Quando uno compra qualcosa ci fa quello che vuole, anche rivenderlo.

Riesco a capirlo ma... non è esattamente quello che considero GIUSTO visto che il prodotto è a tutti gli effetti di proprietà della persona che l'ha acquistato... concordo sul fatto che si debba ANCHE fare, ma non puoi chiedere a una persona con pochi soldi di spendere più di quanto guadagna...

Purtroppo in alcuni casi determinate costano troppo oppure sono solo introvabile nuove, l'unica soluzione rimanete l'usato che non vedo minimamente come una forma di danneggio nei confronti dell'autore

avevo letto il suo tweet, bisogna vedere la cosa nell ottica del mondo del mercato giapponese (quindi tenete fuori il mercato italiano e come si ragiona qui), i guadagni dei mangaka, quelli soprattutto non esageramente famosi (quindi escludiamo quelli che vanno sopra i 100k-200k di vendite per volume e hanno un grosso merchandising legato alla serie) derivano quasi interamente dal ricavato dalle vendite dirette dei volumi.
in ogni caso ognuno farà quello che ritiene giusto penso.

Acquistare manga usati sarebbe la scelta più comoda per me dato che non posso permettermi di spendere tanti soldi, ma nelle fiere delle mie parri purtroppo é difficile trovare manga usati degni di nota. Di solito trovo solo serie interrotte o cbe non vuole nessuno. In ogni caso, se acquisto un volumetto non lo rivendo (a meno che non si tratti di una serie orribile) perché mi piace collezionarli e tenerli con cura

Ultimamente compro spesso manga usati ma tenuti da collezione... salva eccezione per alcune serie per le quali non voglio aspettare troppo per poterle leggere xD
Tuttavia qui in Italia hanno la tendenza a lucrarci non poco: prime edizione che si esauriscono nel giro di un mese, per poi riapparire magicamente in ristampa a prezzo maggiorato nel mese successivo. Per cui ti passa quasi la voglia di comprarli nuovi ed aspetti direttamente l'usato ed a serie conclusa. Almeno, questo è quello che ho notato io tra le mie amicizie negli ultimi tempi, e nei vari siti/mercatini di usato in cui sono iscritta.

Per me questo discorso vale in parte, non è detto che i minori prezzi del mercato dell'usato arrechino solo danni all'industria, se ad esempio come lettrice svendo una serie letta a qualcun'altro, da appassionata è probabile che i soldi ricavati li usi per comprarmi altri fumetti nuovi, e chi compra ha risparmiato rispetto a quel che pagherebbe in fumetteria o in edicola, e magari con i soldi risparmiati si può finanziare ulteriori acquisti manga. Poi è bene che i manga, come i libri, siano accessibili a un maggior numero di persone anche tramite l'usato.
Infine i manga cafè sono la cosa più bella di questo mondo (una volta all'estero ne ho provato uno e da allora sono in fissa XD)!

Più probabilmente, dunque, basandoci sulle informazioni fornite, sarebbe più che altro il caso di rivedere la remunerazione dei mangaka, in Giappone, oltre che il loro trattamento da operai in miniera.
Complimenti, comunque, all'autore per essere stato in grado di scrivere tutta quella roba in un tweet solo, beati jappi

Gli servono più soldi per la nuova serie di GANTZ

Probabilmente i mangaka dovrebbero fare un po' come i cantati, la vendita dei cd cala (o della musica digitale) allora si fa più concerti e live; magari dovrebbero quindi rinunciare un po' alla loro privacy e concedersi più comparsate in tv, ad eventi, fiere...
pensate che di molti mangaka non si sa nemmeno che faccia abbiano o di che sesso siano...

Questa storia mi sembra di averla già sentita..ricordate lo sciopero degli attori di Hollywood qualche anno fà? Su cosa litigavano? Sui diritti dell'home video. Gli attori non ricevevano alcun compenso dai risultati delle vendite dell'home video - o peggio dallo streaming video - e decisero un imponente sciopero per ottenere una partecipazione a questi utili che, come si vedeva all'epoca, erano la parte più importante della torta dei profitti.

L'egregio invece di agitarsi contro il mercato dell'usato - che serve davvero a calmierare i prezzi, il Giappone è uno degli stati più cari al mondo - pensi al mercato del merchandising.E' li la polpa.

Non credo che abbia un'esatta idea di quanto morda la crisi economica: in Francia dove gli editori pagano gli staff delle serie una percentuale dei profitti solo quando queste superano determinati livelli di vendita ed in cui il mercato tradizionale dele librerie è entrato in crisi a causa della concorrenza dei Supermarket che si sono accorti delle potenzialità della BD, ma solo di alcuni titoli, come i classicissimi Asterix e Titeuf, cosa dovrebbero dire??

P.S. aggiungo che concordo con Rei sul fatto che i mangaka dovrebbero uscire dal semi anonimato in cui vivono per la gran parte. Per alcuni probabilmente è una necessità personale, e sia pure, ma per altri non so. Probabilmente dovrebbero anche decidersi a chiedere ritmi più umani agli editori ( se..ma quandomai)

In alcuni casi il mercato delle librerie dell'usato è una manna dal cielo, visto che i manga più vecchi, se non hanno ristampe uscite di recente, non si trovano nelle librerie, che vendono solo manga attualmente in corso. One Piece te lo puoi comprare dovunque, Otoko Juku no, giusto per fare un paio di esempi a caso.

(e poi il Book Off è la vita )

In alcuni casi il mercato delle librerie dell'usato è una manna dal cielo, visto che i manga più vecchi, se non hanno ristampe uscite di recente, non si trovano nelle librerie, che vendono solo manga attualmente in corso. One Piece te lo puoi comprare dovunque, Otoko Juku no, giusto per fare un paio di esempi a caso.

Appunto. Inoltre immaginiamo che fine farebbero i nostri colleghi collezionisti giapponesi se davvero dovessero riporre in casa tutte le proprie collezioni.......

magari dovrebbero quindi rinunciare un po' alla loro privacy e concedersi più comparsate in tv, ad eventi, fiere...

Qui rientra, secondo me, il problema degli operai in miniera.
Credo che molti mangaka non fanno comparsate in tv e simili essenzialmente perché hanno un manga in corso e delle tempistiche da rispettare, e quasi neanche il tempo per dormire.

Capisco benissimo le ragioni dell'autore (di cui tra l'altro sto acquistando e apprezzando l'opera "Inuyashiki") e anche che come tutti gli artisti non apprezzi che le sue opere siano comprate,vendute,lette online senza che a lui arrivi alcun guadagno; ho letto però tempo fa che i giapponesi,rispetto a noi, hanno culturalmente un concetto diverso della lettura: noi anche se leggiamo in prestito,online,in biblioteca o quello che è, se un'opera ci piace tanto desideriamo averla per noi (almeno perlopiù) acquistarla e conservarla nei nostri scaffali. Una volta fatto ciò ce ne separiamo con difficoltà, è solo se siamo costretti o se il nostro interesse per quell'opera scompare del tutto. Ho letto invece che il lettore giapponese medio tende a leggere e basta,senza tenere particolarmente al possesso dell'oggetto, e a liberarmene con facilità una volta conclusa la sua funzione (la lettura). Ovviamente esisteranno collezionisti anche lì (anzi esistono eccome!),ma se questa notizia fosse vera è parzialmente spiegabile perché le persone siano così restie a comprare,là dove i prezzi sono decisamente accessibili e la disponibilità di opere praticamente infinita.
Per il nostro mercato è un discorso tutto diverso: se non avessi la possibilità di comprare anche usato credo che leggerei davvero molto poco, proprio come facevo prima di iscrivermi a mercatini online, a prezzi altissimi, che onestamente non potrei sostenere, e solo opere di recente pubblicazione, perdendomi tanti capolavori del passato mai ristampati.

Ma andasse a ... farsi una bella camminata rigenerante!

Certe uscite sono a dir poco assurde.
E' assurdo pretendere che un oggetto regolarmente acquistato non si possa poi rivendere se non tassandolo ulteriormente...assurdo!

Sfortunatamente dalle mie parti c'è pochissimo mercato dell'usato e non frequento fiere, altrimenti avrei comprato un sacco di roba usata, un sacco di roba che altrimenti non acquisterò mai, vuoi perché non si può comprare proprio tutto, vuoi perché certi prezzi sono davvero esosi.

Se il fumetto è li vuol dire che qualcuno lo ha pagato e quindi Oku si è già messo in tasca le sue royalties, certo che davvero tanto spesso gente come lui perde ottime occasioni per tacere

Niente da dire per quanto mi riguarda, concettualmente ha ragione.
Peccato che, visto i prezzi delle edizioni da fumetteria dove vengono raccolti i vari capitoli non tutti possano permettersi di acquistare il nuovo.
Senza contare che, molto spesso, acquistare una serie usata (magari in blocco) ad un prezzo conveniente è un ottimo modo per avvicinarsi a degli autori che magari non si conoscono.

Capisco il punto di vista del mangaka, ma il mercato dell'usato è una grande risorsa per chi desidera leggere più manga e non ha troppi soldi da spendere.
Per quanto mi riguarda, generalmente compro i manga nuovi in fumetteria, ma qualche volta ho trovato anche qualche manga interessante d'occasione in fiera (non so se usati, perché erano in condizioni perfette) ed ovviamente ne ho approfittato, senza pormi il minimo dubbio. E mi è capitato di rivendere qualche manga che non mi è piaciuto ad una fumetteria (che purtroppo ormai non c'è più, peccato, perché la proprietaria era simpatica e mi ha fatto fare grossi affari con il mio usato, offrendomi, in alternativa al 25% in denaro, il 50% in manga nuovi in cambio ).
Non ci vedo nulla di male, anche i libri spesso si acquistano usati, come tante altre cose; non si tratta di sminuire un'opera, al contrario: per me è come ridare a quel libro o manga una nuova vita, piuttosto che lasciarlo ingiallire per anni dimenticato su uno scaffale o in una soffitta, o peggio, gettarlo come un rifiuto!
Se mi capita pratico volentieri il bookcrossing (ho fatto ottimi affari l'anno scorso in una fiera del libro che si è svolta nella mia città) e vorrei che esistesse anche il manga-crossing (in passato l'ho persino proposto a qualcuno dello staff in occasione degli incontri alle fiere del fumetto, ma mi hanno detto che l'idea era troppo complicata da realizzare), così potrei scambiare i manga che mi hanno delusa con altri più interessanti.
Soldi a parte, c'è l'altrettanto importante problema di spazio, che non per niente è stato oggetto di un articolo non troppo tempo fa.

Parlando così vuole solo ciò che gli interessa non guarda verso l'altra sponda del fiume, anche perché questo modo di vedere le cose potrebbe avere effetti collaterali peggiori e spingere gli otaku a puntare principalmente sull'usato e tutto il suo divagare si ritorcerebbe non solo contro di lui ma contro chiunque si trova in mezzo .

colleziono manga, non li darei via per tutto l' oro del mondo, ho la fortuna di poterli scegliere tra tutti, parlo dei volumi, mordo per prendere quello senza difetti, sono collezionista oltre che lettrice, non voglio e non riesco ad avere manga usati che non siano per lo meno decenti. se poi c'è qualcosa che proprio non posso fare a meno di prendere ridotto male mi tappo il naso e via. l' usato mi è capitato due, tre volte di prenderlo, ma giusto perchè non si trovava più la serie intera, T-T sto ancora cercando dei numeri di ARIA e ACQUETTA ... se li trovo usati chissenefrega se i mangaka si arrabbiano li compro al volo. tuttavia non approvo chi si separa dai propri manga, anche se è tutto suo diritto farci ciò che vuole avendoli comprati. non so, a me non basta leggerli, devo averli, per questo schifo le scan, ma se proprio butta male è usato? chissene l' importante è che faccia bella mostra di se nello scaffale e possa leggerlo e rileggerlo quanto mi pare perchè è mio! O_O! stessa cosa con DVD, Figure, pg in simil piombo per D&D/Warhammer e affini... anzi purtroppo ho dovuto a malincuore staccarmi da un armata di elfi alti che ho iniziato che avevo 10 anni con mio padre T-T mai più non venderò mai più niente che mi stia a cuore

Io penso che un Mangaka che ha venduto milioni di volumetti non dovrebbe elemosinare qualche vendita in più... E penso che ci sia alla base un problema: perché, ancora, nel 2016, il creatore di un'opera non è il principale (o tra i principali) beneficiario delle vendite della stessa? E il discorso non vale mica solo per i fumetti....

Qui tra editori, manager, major, rappresentanti, qualunquisti e preti trappisti ci si fa troppo la cresta... La verità è che il mercato non è quasi più nemmeno mercato: a vero "rischio editoriale" si pubblica pressoché nulla, tutto statico e definito nei generi e negli sviluppi, tutto preconfezionato in xx episodi/volumetti. Solo a posteriori, se arriva il boom, allora via ad allungare il brodo... Per cosa? Per avere autori che fanno la fame e pure il sonno????

Il problema è che in Giappone gli autori non sono padroni delle proprie opere, che invece appartengono alle case editrici, che danno poi uno stipendio al mangaka.
Se invece fosse al modo giusto, Oku non si farebbe questi problemi.

preti trappisti

O_O ma non facevano solo la birra???

in Giappone gli autori non sono padroni delle proprie opere

... bhe non proprio... diciamo che firmano un contratto che li impegna a stare con una determinata casa editrice, un mangaka non potrebbe mai da solo produrre milioni di tavole da vendere da solo, nemmeno stampandole di tasca propria, a meno che non sia il sultano del brunei. diciamo che un mangaka di successo può decidere di fare quello che vuole con l' editore, tra virgolette, mentre uno meno famoso no. ma funziona così ovunque. se no come lo fai un manga? come lo vendi? come lo fai conoscere? è un rapporto di do ut des. comunque un autore resta in possesso sempre del diritto di revisionare un opera come e quando e quanto gli pare, è incedibile ed internazionalmente riconosciuto, si chiama proprietà intellettuale. se poi non è famoso e non vuole farsi lasciare a casa va da se che non può fare tutto quello che gli pare, soprattutto quando è sotto contratto.

Hiroya, pensa invece a tutte le scan che girano in rete...

a lui risponderei

Quindi se volete davvero supportare il mio portafoglio, per favore aumentate gli stipendi...

poi, insomma, come può permettersi di dire cosa devo fare con i miei soldi...tra l'altro , vista l'estrema calma con cui ha terminato il manga negli anni, forse non si sarà reso conto che in molti, gantz l'hanno venduto proprio perché aveva stancato...per non parlare di zero one che risulta monco...certo, compriamo tutti i manga nuovi per ritrovarceli poi incompleti... dopo la fregatura avuta con alcuni, compro usato solo in blocco e ormai mi porto dietro quelle croci infinite come berserk perché ormai sono dentro

Anch'io sono contro i manga usati solo perché comprandoli so come li tratto e dove li conservo !

Caro Sig. Oku, quel che danneggia i mangaka non sono i manga usati, ma l'atteggiamento poco professionale di taluni suoi colleghi che pubblicano quando vogliono e allungano il brodo delle storie fino all'inverosimile stancando i lettori.

Su quello che ha detto sensei oku c'e del giusto e del sbagliato è giusto,comprare manga nuovi per dare supporto e risspetto a tutti i mangaka che fanno questo lavoro e lo sbagliato e che alcuni manga costano davvero una esagerazione, e mi sembra giusto che le persone preferiscono comprare un manga usato che costa di meno da uno nuovo,quindi se abbassero i prezzi ai manga nuovi molte più persone preferirebbero comprarli nuovi rispetto a quelli usati ma sara una cosa difficile da realizzare.

Mah trovo le lamentele abbastanza assurde, è come se uno scrittore inveisse contro le biblioteche.
Io ho recuperato un pò di serie alle fiere, soprattutto quelle uscite quando ero una studentessa squattrinata, ma ancora adesso se vedo l'affare non me lo faccio certo scappare.

Caro il mio signor mangaka, prenditela piuttosto con il costume radicatissimo e accettatissimo in Giappone di leggere a scrocco le opere nuove nelle librerie. Lì sì che ci perdi dei soldi, non per l'usato che tratta copie effettivamente già vendute!
Altrimenti puoi sempre cambiare lavoro.

Caro il mio signor mangaka, prenditela piuttosto con il costume radicatissimo e accettatissimo in Giappone di leggere a scrocco le opere nuove nelle librerie. Lì sì che ci perdi dei soldi, non per l'usato che tratta copie effettivamente già vendute!Altrimenti puoi sempre cambiare lavoro.

Ah, dunque è deplorevole che una libreria offra lo stesso servizio di una biblioteca? La sua critica è fuori luogo, sia per il suo lassismo, sia perché i problemi sono da ricercarsi alla base con lo sfruttamento dell'autore da parte degli editori, non di certo con realtà che aiutano la distribuzione di un prodotto.

Quanta tristezza quando un'autore, perfettamente conscio del mercato fumettistico / librario del suo paese e della condizione economica dello stesso fa dichiarazioni di questo tenore.
Capirei scagliarsi contro le scan, ma contro l'usato... Hiroya Oku, posa il fiasco!

Non mi pare abbia detto nulla di sbagliato o strano. Se uno vuole supportare un autore deve comperare le sue opere, nuove, il più possibile.
Poi ognuno deve fare i conti con il proprio portafogli, ma ho l'impressione che Oku si riferisse di più a persone non in ristrettezze economiche.

Caro il mio signor mangaka, prenditela piuttosto con il costume radicatissimo e accettatissimo in Giappone di leggere a scrocco le opere nuove nelle librerie. Lì sì che ci perdi dei soldi, non per l'usato che tratta copie effettivamente già vendute!Altrimenti puoi sempre cambiare lavoro.Ah, dunque è deplorevole che una libreria offra lo stesso servizio di una biblioteca? La sua critica è fuori luogo, sia per il suo lassismo, sia perché i problemi sono da ricercarsi alla base con lo sfruttamento dell'autore da parte degli editori, non di certo con realtà che aiutano la distribuzione di un prodotto.

Appunto, ci sono le biblioteche che offrono quel servizio e PAGANO per offrirlo. Nelle librerie giapponesi invece c'è gente che si sdraia per terra a leggere a scrocco e per questo nessuno paga. Se credi che le biblioteche siano gratuite, ti sbagli di grosso.

Caro il mio signor mangaka, prenditela piuttosto con il costume radicatissimo e accettatissimo in Giappone di leggere a scrocco le opere nuove nelle librerie. Lì sì che ci perdi dei soldi, non per l'usato che tratta copie effettivamente già vendute!Altrimenti puoi sempre cambiare lavoro.Ah, dunque è deplorevole che una libreria offra lo stesso servizio di una biblioteca? La sua critica è fuori luogo, sia per il suo lassismo, sia perché i problemi sono da ricercarsi alla base con lo sfruttamento dell'autore da parte degli editori, non di certo con realtà che aiutano la distribuzione di un prodotto.Appunto, ci sono le biblioteche che offrono quel servizio e PAGANO per offrirlo. Nelle librerie giapponesi invece c'è gente che si sdraia per terra a leggere a scrocco e per questo nessuno paga. Se credi che le biblioteche siano gratuite, ti sbagli di grosso.

Le biblioteche sono gratuite fintanto che leggi dentro di esse altrimenti vi è l'opportunità di affittare il libro per una modifica cifra (1/2 euro) per un tempo concordato e portarselo a casa. Sul serio siamo ad un livello in cui non si sa come funziona una biblioteca?

Caro il mio signor mangaka, prenditela piuttosto con il costume radicatissimo e accettatissimo in Giappone di leggere a scrocco le opere nuove nelle librerie. Lì sì che ci perdi dei soldi, non per l'usato che tratta copie effettivamente già vendute!Altrimenti puoi sempre cambiare lavoro.Ah, dunque è deplorevole che una libreria offra lo stesso servizio di una biblioteca? La sua critica è fuori luogo, sia per il suo lassismo, sia perché i problemi sono da ricercarsi alla base con lo sfruttamento dell'autore da parte degli editori, non di certo con realtà che aiutano la distribuzione di un prodotto.Appunto, ci sono le biblioteche che offrono quel servizio e PAGANO per offrirlo. Nelle librerie giapponesi invece c'è gente che si sdraia per terra a leggere a scrocco e per questo nessuno paga. Se credi che le biblioteche siano gratuite, ti sbagli di grosso.Le biblioteche sono gratuite fintanto che leggi dentro di esse altrimenti vi è l'opportunità di affittare il libro per una modifica cifra (1/2 euro) per un tempo concordato e portarselo a casa. Sul serio siamo ad un livello in cui non si sa come funziona una biblioteca?

Scusate l'offtopic ma mi sto perdendo...
State parlando di biblioteche italiane? Perché se intendete quelle io non ho mai sborsato un soldo per portarmi i libri a casa... in 30 anni che la frequento XD
Ed è così anche nelle biblioteche di tutte le province vicine a me...

Scusate l'offtopic ma mi sto perdendo...
State parlando di biblioteche italiane? Perché se intendete quelle io non ho mai sborsato un soldo per portarmi i libri a casa... in 30 anni che la frequento XD
Ed è così anche nelle biblioteche di tutte le province vicine a me...

in una biblioteca comunale della mia città, per altro, arrivano i manga scartati dalla fumetteria dove vado in modo assolutamente gratuito.
no secondo me non sanno manco loro di cosa stanno parlando si son persi in discorsi che non centrano un piffero con quanto detto da Hiroya

Caro il mio signor mangaka, prenditela piuttosto con il costume radicatissimo e accettatissimo in Giappone di leggere a scrocco le opere nuove nelle librerie. Lì sì che ci perdi dei soldi, non per l'usato che tratta copie effettivamente già vendute!Altrimenti puoi sempre cambiare lavoro.Ah, dunque è deplorevole che una libreria offra lo stesso servizio di una biblioteca? La sua critica è fuori luogo, sia per il suo lassismo, sia perché i problemi sono da ricercarsi alla base con lo sfruttamento dell'autore da parte degli editori, non di certo con realtà che aiutano la distribuzione di un prodotto.Appunto, ci sono le biblioteche che offrono quel servizio e PAGANO per offrirlo. Nelle librerie giapponesi invece c'è gente che si sdraia per terra a leggere a scrocco e per questo nessuno paga. Se credi che le biblioteche siano gratuite, ti sbagli di grosso.Le biblioteche sono gratuite fintanto che leggi dentro di esse altrimenti vi è l'opportunità di affittare il libro per una modifica cifra (1/2 euro) per un tempo concordato e portarselo a casa. Sul serio siamo ad un livello in cui non si sa come funziona una biblioteca?Scusate l'offtopic ma mi sto perdendo...State parlando di biblioteche italiane? Perché se intendete quelle io non ho mai sborsato un soldo per portarmi i libri a casa... in 30 anni che la frequento XDEd è così anche nelle biblioteche di tutte le province vicine a me...

Da me si paga, una somma irrisoria (per tutto l'insieme non a singolo libro).

Se il fumetto è li vuol dire che qualcuno lo ha pagato e quindi Oku si è già messo in tasca le sue royalties, certo che davvero tanto spesso gente come lui perde ottime occasioni per tacere

Sì ma se la fumetteria non riesce a venderli allora non li acquista più. Ragiona un pochino