Insomma, a parte Oda, mi sembra di aver capito che la maggior parte dei mangaka non solo non si arricchiscono, ma fanno oggettivamente una vita di cacca se si paragonano gli sforzi alle entrate. Una condizione che a dir la verità sembra accomunarli a tutti i lavoratori medi giapponesi.
La maggior parte dei profitti vanno a quelle orride compagnie senza scrupoli come Shueisha e Sunrise
La maggior parte dei profitti vanno a quelle orride compagnie senza scrupoli come Shueisha e Sunrise il modo piu' veloce per farsi buttare fuori... dove sta il merito? anzi LAVORA grazie a quelle orride compagnie come piace definirle.
Spero che completino gli archi narrativi rimasti in sospeso per saltare direttamente all'addio della Shinsengumi. Altrimenti avremo una singola stagione con soli 26 episodi. Non credo il manga finisca proprio a breve, credo durerà sino a febbraio-marxo. Ci sono state defezioni clamorose ma non può essere conclusa in meno di un mese.
Ma siamo sicuri parlasse sul serio e non trollasse ?
Perché offendere così le compagnie per cui lavora mi sembra strano, per un giapponese poi.
E cosa ancora più incredibile, il commento è stato pubblicato su un volumetto della serie,cioè edito dalla Shueisha.
Possibile che non glielo abbiano censurato prima della stampa ?
E ancora: sarà vero che i mangaka non prenderanno di diritti quanto gli spetterebbe davvero, ma i mangaka di successo non sono poveri, a meno che siano così fessi da non saper tutelare i loro interessi.
ma appunto essendo scritta direttamente su un volumetto non può essere fraintesosi i mangaka di successo non sono poveri, ma c'è considerare che di mangaka ce ne sono migliaia e solo una manciata l'anno sfondano, al momento di serie che superano le 100 mila copie (che potremmo dire essere il minimo per aver successo) non ce ne sono cos'ì tante
ma appunto essendo scritta direttamente su un volumetto non può essere fraintesosi i mangaka di successo non sono poveri, ma c'è considerare che di mangaka ce ne sono migliaia e solo una manciata l'anno sfondano, al momento di serie che superano le 100 mila copie (che potremmo dire essere il minimo per aver successo) non ce ne sono cos'ì tanteOk che non tutti i mangaka sono ricchi, ma non capisco cosa ci sia di strano.Fa parte del gioco,l se non hai il talento ( o la fortuna ) di creare il personaggio giusto, è normale che non farai mai uno yen.Per tanta gente sembra invece che fare il mangaka ti debba rendere obbligatoriamente ricco.
Per tanta gente sembra invece che fare il mangaka ti debba rendere obbligatoriamente ricco.
Non ricco ma riuscire a mantenersi senza dover lavorare 24 ore su 24, senza ferie e malattia dovrebbe essere il minimo. Purtroppo invece non è così ma in Giappone questo è un problema che tocca tutta la classe lavorativa e non solo i mangaka.
Per tanta gente sembra invece che fare il mangaka ti debba rendere obbligatoriamente ricco. ma infatti è quello che stavo dicendo ioNon ricco ma riuscire a mantenersi senza dover lavorare 24 ore su 24, senza ferie e malattia dovrebbe essere il minimo. Purtroppo invece non è così ma in Giappone questo è un problema che tocca tutta la classe lavorativa e non solo i mangaka. vabbe ma se vuoi fare quello di lavoro non è che sia solo un problema di giappone, anche in italia se non lavori per bonelli o grandi case editrici non ci campi XD
Per tanta gente sembra invece che fare il mangaka ti debba rendere obbligatoriamente ricco. ma infatti è quello che stavo dicendo ioNon ricco ma riuscire a mantenersi senza dover lavorare 24 ore su 24, senza ferie e malattia dovrebbe essere il minimo. Purtroppo invece non è così ma in Giappone questo è un problema che tocca tutta la classe lavorativa e non solo i mangaka. vabbe ma se vuoi fare quello di lavoro non è che sia solo un problema di giappone, anche in italia se non lavori per bonelli o grandi case editrici non ci campi XDIl problema è che in Bonelli hai un contatto che prevede malattie e ferie, hai uno stipendio ragionevole anche se non ti chiami Battaglia o Recchioni, hai il possesso del tuo lavoro (ovvero puoi rivedere le tue tavole), puoi lavorare per altre case editrici (a meno di contratto vincolante ma in questo caso lo stipendio è notevole) e maggiore è la tua abilità più è il tuo guadagno (ad esempio un disegnatore che inchiostra prende doppio stipendio). La Disney ha un sistema diverso (inchiostratore e disegnatore nei seriali è sempre la stessa persona, nessun diritto sulle pagine etc.) ma anche qui la situazione è decisamente migliore, ben diversa dallo schiavismo giapponese.
Per tanta gente sembra invece che fare il mangaka ti debba rendere obbligatoriamente ricco. ma infatti è quello che stavo dicendo ioNon ricco ma riuscire a mantenersi senza dover lavorare 24 ore su 24, senza ferie e malattia dovrebbe essere il minimo. Purtroppo invece non è così ma in Giappone questo è un problema che tocca tutta la classe lavorativa e non solo i mangaka. vabbe ma se vuoi fare quello di lavoro non è che sia solo un problema di giappone, anche in italia se non lavori per bonelli o grandi case editrici non ci campi XDIl problema è che in Bonelli hai un contatto che prevede malattie e ferie, hai uno stipendio ragionevole anche se non ti chiami Battaglia o Recchioni, hai il possesso del tuo lavoro (ovvero puoi rivedere le tue tavole), puoi lavorare per altre case editrici (a meno di contratto vincolante ma in questo caso lo stipendio è notevole) e maggiore è la tua abilità più è il tuo guadagno (ad esempio un disegnatore che inchiostra prende doppio stipendio). La Disney ha un sistema diverso (inchiostratore e disegnatore nei seriali è sempre la stessa persona, nessun diritto sulle pagine etc.) ma anche qui la situazione è decisamente migliore, ben diversa dallo schiavismo giapponese.Ma che stai a dì ?La Disney ti frega i personaggi che crei , le tavole, non da diritti su ristampe , ha pure abbassato i compensi da quando Topolino è in caduta libera e dici che è meglio del Giappone dove sei proprietario dei tuoi personaggi, pgli soldi su ristampe nazionali ed estere e hai la proprietà delle tavole ?Ceeertooooo....Gli autori Bonelli che hanno la pensione ?Ma chi te le dice simili scemenze ?In Italia nessun fumettista ha diritto alla pensione, lo dice la legge, se la vuole deve farsela da se .Ma perché la gente parla di cose che non sa ?
La Disney non ruba nessun personaggio. Se tu crei un personaggio tuo che però ruota nel mondo Disney è ovvio che il personaggio diventa automaticamente loro, qualunque casa di produzione lo fa.
La Disney non da i diritti sulle ristampe ( che poi, dove sarebbero i dati che danno Topolino in caduta libera)?
Perchè pensi che i mangaka guadagnino per ogni volume stampato?Ogni disegnatore ha generalmente un contratto che lega lo stipendio alle tavole presentate, il resto del guadagno se lo prende la casa di produzione e non vale solo per i fumettisti.
Scusa, dove avrei scritto che gli autori Bonelli avrebbero la pensione?Sono quasi tutti liberi professionisti ( solo gente come Recchioni presumibilmente avrà un contratto che comprenda la pensione ma qua siamo già ad un livello dirigenziale e non di semplice sceneggiatore )
.E' questo non sarebbe "rubare" ?
Ah bè
I mangaka alla Shueisha hanno 3 pagamenti: il pagamento a tavola della storia che viene pubblicata su rivista ( che varia a seconda del nome che ti sei fatto), quello di esclusiva (idem, che viene dato a parte, ogni mese, anche se non lavori ) e la percentuale sulle vendite delle ristampe in volumetto nazionale o estero ( in occidente è l' 8 %, in jap non so ).
Poi ci sono diritti sul merchandising ecc.... e autori che hanno fatto i soldi ci sono eccome: penso a Inoue che con Slam Dunk si è fatto costruire una casa a 3 piani ( più piano sotterrano con campo di Basket) in centro Tokyo ( e figurati quanto gli sarà costata tra terreno e costruzione), o la Takeuchi che si vantava di essersi comprata 2 Ferrari ai tempi di SailorMoon .
Insomma, proprio dei morti di fame che hanno sputato sangue per niente. XD
Che ci siano mangaka che vivono nell' indigenza è un fatto, ma la colpa è loro e di nessun altro.
.S. Tarantino i soldi sulel vendite di dvd ecc.. li becca, visto che firma le scenggiature dei suoi film.
Lo stesso vale in jap per gli sceneggiatori degli anime.
nel dicembre 2014 le vendite MENSILI erano 141.446, che diviso per 4 numeri ( cioè 4 settimane in un mese ) fa meno di 50.000 copie vendute a numero.
E se pensi che negli anni 90 Topolino di copie ne vendeva 300.000 e più a numero capisci come sono messi male .
E la situuazione oggi non è migliorata anzi, tutto il sistema editoriale stà andando a fondo, con edicole che chiudono a raffica e vendite generalizzate in forte calo.
Questo è il precedente contratto, qualche anno fa è stato modificato e per questo vari autori (Claymore, Negima) hanno chiuso in fretta e furia i i propri manga per rientrare nel vecchio contratto. Tra l'altro la notizia la diede pure Animeclick. Poi bello che prendi ad esempio autori famosissimi, chissene degli altri vero? Ma sì, o diventi super famoso (avendo comunque limitazioni vedasi Ikeda costretta a uscire dall'ospedale per tornare a lavorare) o non mangi.Uguale a come accade nel resto del mondo. Ah no, qui anche uno Stefano Zanchi (autore minore di Topolino) può lavorare tranquillamente, avendo uno stipendio congruo, tempo libero (tanto da farsi i campi estivi con la parrocchia) e possibilità di ammalarsi.
Frega nulla se sei uno scenggiatore, vieni comunque pagato per il lavoro svolto, nient'altro. L'opera la detiene la casa di produzione sai quanti autori sono stati sfanculati dalla propria opera? L'autrice di Gilmore Girls (una mamma per amica) mandata via dopo la quarta stagione, il regista di "Castello errante di Howl" buttato fuori per rimette Miyazaki e chi più ne ha più ne metta.
300.000 copie non le faceva neanche Tex, non scherziamo. 141.000 copie è un ottimo numero non scherziamo, è in linea con i migliori (Tex e Dylan esclusi) Bonelli. Che l'edicola sia in crisi è vero (ed i manga tanto per dire sono l'ultimo scalino) ma questo i numeri sono ancora impressionanti per varie testate e nel campo occidentale la lettura più "di nicchia" (Bao) sta aumentando garantendo a molti autori nostrani e non ottime possibilità di carriera extra Bonelli e Disney. Ciò che sta perdendo l'edicola fortunatamente riprende la fumetteria grazie ai cartonati ed edizioni di lusso (basti pensare all'uscita di numerosi cartonati di vecchie storie Bonelli di Tex e Dylan). Ovviamente al di là di questo ad oggi l'edicola rimane il fulcro principale della vendita di fumetti in Italia.
Vorrei tanto leggerla stà notizia dei nuovi contratti , e vederne la fonte.... in Italia un autore non può permettersi di non lavorare, perché viene pagato a cottimo e se non disegna non mangia, idem in Giappone.
Con la differenza che là hai la possibilità di diventare miliardario, qui no.
Non è vero: gli sceneggiatore non vengono solo pagati per il loro lavoro, ma prendono soldi anche dalla vendita di dvd e BR e forse pure dalla diffusione su internet.
Hanno fatto anni fa lo sciopero per pigliare più soldi.
Non so cosa cavolo c'entrino i film di Mityazaki visto che sono tutti tratti da romanzi e quindi non c'è dietro nessun soggetto originale.
Tex nei tempi dì'oro faceva più di 300.000.... mamma mia quante cose non sai.
Come non sai ceh Dylan Dog negli anni 90 ne faceva 500.000 come niente .
Oggi ne vende 88.000 in calando .
Topolino è in crisi ,altro che successo (perché diavolo credi che Diseny lo ha ceduto a Panini ?)
le vacche grasse sono finite da un pezzo e si stanno facendo correzioni verso il basso nei pagamenti dei disegnatori e scenggiatori , perché certe cifre non possono più permettersele ( anche in Bonelli
e non credere che la libreria sia l'oasi del funmetto: a parte Zerocalcare, tutti gli altri vendono 2.000 copie massimo, spesso 500- 800 copie .
Ovunque un autore deve lavorare per mangiare, solo in Giappone non hai tutele se non lavori. Ovunque puoi arricchiti se sei tra i migliori. L'inchiostratore (non disegnatore, non sceneggiatore) di Jim Lee non si muove per meno di 600 dollari a tavola, di che stiamo parlando?
Più soldi a lavoro, non più diritti.
Lo scenggiatore lavora indipendente se il soggetto è originale o meno, ovviamente nel primo caso prende più soldi in quanto diventa anche autore. Bello come tacci di ignoranza la gente dimostrato di non conoscere neanche le basi di ciò di cui parli.
Tex ai tempi d'oro (quando la lira faceva costare gli albi la metà) raggiungeva a volte picchi di 400.000 ma la media è sempre rimasta intorno ai 250.000. Dylan Dog 88.000?Mentire sapendo di farlo, la Bonelli è l'unica azienda che fornisce i dati di vendita (oltre a farlo Recchioni nella sua pagina Facebook personale) e Dylan si attesa sempre sui 200.000 albi circa al mese.
Mai detto che sia l'oasi,ho detto che in merito al fumetto occidentale la situazione sta migliorando anche GRAZIE al circolo delle fumetterie ( Bao in particolare che in pochi anni è diventata una potenza editoriale e proprio quest'anno sigla il suo primo bilancio in attivo). 2.000 copie per un fumetto non italiano è un ottimo numero eh.
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