"Personaggi non proprio simpaticissimi"
Che?
Non riuscirò mai ad affezionarmi a personaggi per cui il prossimo è solo qualcosa da studiare per i propri manga (e che si mangiano i ragni vivi, questa è la cosa peggiore) o che vanno in giro a fare i bulletti o i finti amici sfruttatori con gente appena conosciuta, questa è una cosa che mi ha dato assai fastidio e non mi ha permesso di affezionarmi a loro più di tanto. La serie mi ha intrattenuto ed è stata godibile e intrigante (più della versione manga perché apparentemente meno dispersiva e impreziosita da grafica, regia e musiche), ma i personaggi non li ho mai graditi troppo, preferendogli di gran lunga tutti quelli delle altre saghe, che, sia pure nella loro bizzarria, avevano dei valori più saldi. I bulletti delle scuole medie è giusto che rimangano nei miei incubi in cui ricordo le scuole medie, non nel ruolo di quelli che dovrebbero essere gli eroi buoni di un manga.
Che poi Josuke e Okuyasu sono tutto fuorchè i classici bulletti che descrivi tu, anzi credo proprio che Josuke, dato anche il suo potere, sia proprio il contrario di "finto amico sfruttatore", anzi tra i protagonisti è colui che tiene di più agli amici. Non sono affatto d'accordo, quindi, sulle critiche ai personaggi di questa serie, nonostante io preferisca nettamente Kakyoin e Polnareff della terza serie.
Concordo anche io con chi dice che i personaggi di questa serie vanno benissimo così. I vari Josuke, Okuyasu e anche Koichi, ecc, non sono eroi predestinati e senza macchia.Loro sono, anzi erano, normali studenti di una tranquilla cittadina. Certo, poi si ritrovano invischiati con serial killer e poteri sovrannaturali, ma è una cosa più grande di loro. Ci sta che Josuke e Okuyasu, che hanno 16 o 17 anni, si comportino da scemi, che abbiano problemi riguardanti la loro età. Per me sono più credibili loro dei classici protagonisti di shonen che a 14 anni hanno l'età mentale di un 40enne, e che pensano di dover salvare il mondo.La battaglia di Josuke e compagni è più piccola, loro combattono per rendere la loro amata città di nuovo un posto sicuro e tranquillo e far sì che un pericoloso assassino venga consegnato alla giustizia. Per me questo è uno degli aspetti più riusciti di JoJo DIU.
Concordo anche io con chi dice che i personaggi di questa serie vanno benissimo così. I vari Josuke, Okuyasu e anche Koichi, ecc, non sono eroi predestinati e senza macchia.Loro sono, anzi erano, normali studenti di una tranquilla cittadina. Certo, poi si ritrovano invischiati con serial killer e poteri sovrannaturali, ma è una cosa più grande di loro. Ci sta che Josuke e Okuyasu, che hanno 16 o 17 anni, si comportino da scemi, che abbiano problemi riguardanti la loro età. Per me sono più credibili loro dei classici protagonisti di shonen che a 14 anni hanno l'età mentale di un 40enne, e che pensano di dover salvare il mondo.La battaglia di Josuke e compagni è più piccola, loro combattono per rendere la loro amata città di nuovo un posto sicuro e tranquillo e far sì che un pericoloso assassino venga consegnato alla giustizia. Per me questo è uno degli aspetti più riusciti di JoJo DIU.Finalmente qualcuno che l'ha scritto.Infatti Jotaro in Stardust Crusader sembra che ha 50 anni invece di 17 anni.
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