E al giorno d'oggi? Esistono ancora i sento? Il loro numero è calato drasticamente (ad aprile 2016 eravamo intorno alle 2.600 unità, secondo la Federazione nazionale dei sento) soprattutto perché le case ricostruite nel dopoguerra sono state tutte attrezzate di bagno interno alla casa, dotato di tutti i confort.
Purtroppo la crisi ha colpito ogni settore ma non bisogna perdersi d'animo. È giusti incentivare e aiutare nel sopravvivere questi luoghi tradizionali, fanno parte della tradizione di un paese. Anche noi in Italia abbiamo tanti luoghi che fanno parte della nostra tradizione che andrebbero recuperati.
Articolo molto dettagliato e bello da leggere, grazie per averlo scritto, i bagni pubblici mi hanno sempre incuriosito data la loro forte presenza in anime e manga, spero resistano alla modernizzazione e al passare del tempo, è sempre triste quando un elemento culturale radicalizzato rischia di sparire...
Altro bell'articolo. Non so se sia una diceria o relativa ad un altra cultura, il fiorire dei Sento come attività era dovuta anche a delle leggi, le quali proibivano ai cittadini di avere dei bagni nelle abitazioni , per contrastare gl'incendi nelle città.
Molto bello l'articolo. Quello del bagno pubblico è un rituale che mi affascina. Mi spiace che stiano diminuendo così tanto, alla fine è un bel modo per creare legami con familiari e amici (lo penso perché sono stata in un hammam, il bagno pubblico arabo, con mia suocera e mia cognata e l'ho trovata una bella esperienza).
Chi conosce le opere della Takahashi ambientate alla fine del secolo scorso - Lamù, Maison Ikkoku, Ranma - se li ritrova molto spesso. Anche se si tratta solo di una rappresentazione animata, io ho avuto proprio la stessa sensazione della coraggiosa Mizuki:
Nei bagni pubblici il tempo scorre in maniera diversa. Quando si entra in un antico sento, si ha la sensazione di varcare la soglia di un mondo a parte.
Bagnarsi con l'acqua calda e fredda, insaponarsi, risciacquarsi abbondantemente più e più volte... un vero e proprio rituale che richiede i suoi lunghi tempi, e poi il rientro a casa sperando che il tempo sia clemente e non decida di scaricare quintali di pioggia addosso a chi si è appena fatto un bagno ristoratore
Non sapevo che esistevano anche sento misti... allora tutti quei furboni in anime/manga che sbirciano o cercano di entrare nel bagno riservato alle donne, non sono dei pervertiti, ma dei nostalgici fortemente attaccati alla tradizione... e io che pensavo male...
Purtroppo la crisi ha colpito ogni settore ma non bisogna perdersi d'animo.
È giusti incentivare e aiutare nel sopravvivere questi luoghi tradizionali, fanno parte della tradizione di un paese. Anche noi in Italia abbiamo tanti luoghi che fanno parte della nostra tradizione che andrebbero recuperati.