Dall'uomo che ha dato forma animata a quel capolavoro di suzumiya non me l'aspettavo... Eh vabbhè, pasienza, me ne farò una ragione...
Infine conclude dichiarando che il suo paragone è stata una leggerezza e che rifletterà pesantemente sul suo errore.
Non c'è bisogno di dircelo, lo sappiamo già.
Già, le persone che continuano a guardare anime nonostante la propria età sono disabili”.
“cervelli di gallina” “cani di Pavlov”, “maiali” o “vermi”
Perfetto esempio di Tsundere...? Hahahaha
Dulcis in fundo? Ha largamente apprezzato Your Name., definendosi altamente invidioso, conscio che sia un lavoro di un regista incredibile.
“Già, le persone che continuano a guardare anime nonostante la propria età sono disabili”.
Un'uscita infelice. Non ne farei un dramma, se c'è da commentare per ogni singola parola sbagliata ci deve essere qualche problema qua dentro...
Yamakan ha cercato di mitigare la situazione asserendo quanto sia stato sbagliato da parte sua paragonare i disabili agli otaku [...]
Yamakan ha cercato di mitigare la situazione asserendo quanto sia stato sbagliato da parte sua paragonare i disabili agli otaku [...]
Perché giustamente i disabili potevano offendersi ad essere paragonati agli otaku!
Giuro, questo uomo è un mito, una macchietta vivente!
Parlando di cose serie, questa è la conferma di come la figura dell'otaku sia in realtà ben distante da quella che noi pensiamo: se anche dall'industria dell'animazione stessa si arriva a livelli così alti di disprezzo, al di là dell'idiozia del soggetto, un motivo ci sarà.
Sì ma vorrei evidenziare una cosa:
Non tutti gli adulti che guardano gli anime sono otaku, perfino in Giappone. Chi offende delle persone adulte perché ritiene che abbiano hobby infantili o poco adatti alla loro età è, francamente, un rompi.... di prima categoria, nonché sputasentenze non richieste.
Credo che Yamamoto si riferisse a quelle frange di utenti che più incarnano il concetto di otaku in senso dispregiativo.
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