Takashi Yoshida ritiene che i siti web che consentono ai fan di leggere legalmente una varietà di manga tramite un abbonamento fisso (e per giunta conveniente) potrebbero rappresentare una prima soluzione.
Nonostante le sue idee di miglioramento, Takashi Yoshida rimane scettico sulle decisioni che verranno prese in futuro dall'editoria e precisa: "non c'è nulla di nuovo in ciò che dico e molte persone lo hanno già detto in passato. Ciononostante gli editori non hanno cambiato il loro modo di agire".
le scans sono ben lontane dall'avvicinarsi alla lettura del volumetto originale, anche avendo a disposizione un buon tablet per leggerle.
La pirateria audio/video invece danneggia direttamente le case di produzione in quanto offre un prodotto fruibile al 100% come l'originale, ma diciamocelo, le scans sono ben lontane dall'avvicinarsi alla lettura del volumetto originale, anche avendo a disposizione un buon tablet per leggerle.
le scans sono ben lontane dall'avvicinarsi alla lettura del volumetto originale, anche avendo a disposizione un buon tablet per leggerle.
In che cosa sarebbe differente? Per la sensazione tattile della carta? Quella è assolutamente soggettiva e sempre meno persone la ritengono una componente da considerare. Se poi uno possiede un qualsiasi tablet a inchiostro elettronico anche l'esperienza visiva è identica.
Da fruitore di ebook da 5 anni, non mi riferivo ovviamente a quello, quanto al fatto che non essendo le scan ottimizzate per dispositivi con e-ink, alla lettura su smartphone/tablet si accompagnano sempre numerosi difetti (reformat, resize, problemi sulle doppie tavole) che al momento rendono ancora il volumetto il miglior mezzo di fruizione per i fumetti, a differenza dei libri
Naruto e ho dovuto usare un intero zaino per solo i primi 25 volumi direi che la versione digitale non è poi una brutta idea.
Se un libro può essere ottimizzato per la fruizione elettronica perché non un fumetto? Il problema delle doppie tavole evidentemente c'è, ma non mi sembra un grave difetto doverle visualizzare su un'unica pagina con una rotazione dello schermo.
le scans sono ben lontane dall'avvicinarsi alla lettura del volumetto originale, anche avendo a disposizione un buon tablet per leggerle.
In che cosa sarebbe differente? Per la sensazione tattile della carta? Quella è assolutamente soggettiva e sempre meno persone la ritengono una componente da considerare. Se poi uno possiede un qualsiasi tablet a inchiostro elettronico anche l'esperienza visiva è identica.
Da fruitore di ebook da 5 anni, non mi riferivo ovviamente a quello, quanto al fatto che non essendo le scan ottimizzate per dispositivi con e-ink, alla lettura su smartphone/tablet si accompagnano sempre numerosi difetti (reformat, resize, problemi sulle doppie tavole) che al momento rendono ancora il volumetto il miglior mezzo di fruizione per i fumetti, a differenza dei libri
Se un libro può essere ottimizzato per la fruizione elettronica perché non un fumetto? Il problema delle doppie tavole evidentemente c'è, ma non mi sembra un grave difetto doverle visualizzare su un'unica pagina con una rotazione dello schermo.
Il problema è che non c'è ancora nessun formato pensato per i fumetti (che ad esempio permetta di separare il testo dall'immagine, un po' come per i sottotitoli e il video). Per ora si usano i cbz/cbr che sono dei semplici file zip/rar con all'interno le immagini e l'estensione cambiata.
92 minuti di applausi per quest'uomo
mi permetto solo di aggiungere che, a mio parere, non servirebbe nemmeno creare dei siti ad hoc per la vendita dei fumetti digitali, ma basterebbe semplicemente sfruttare i canali esistenti su cui già da tempo si vendono normalmente gli ebook: Amazon, iTunes, Play Store, Kobo, Tolino, siti degli editori ecc.
È quindi essenziale che i prezzi di accesso ai manga digitali diminuiscano al fine di soddisfare le aspettative dei consumatori.
Questa è un'ottima idea. Una persona sarebbe sicuramente più propensa ad abbonarsi ad un sito in cui sono presenti più cose, piuttosto che un sito dedicato unicamente ai manga.
Felice che tu abbia apprezzato l'idea, ma preciso che nel mi riferivo più a un servizio di vendita dei singoli volumi/capitoli che ad un abbonamento, praticamente la differenza che passa dal comprare Harry Potter e la Pietra Filosofale in digitale su Amazon ed essere invece abbonati a Kindle Unlimited, che mi sembra invece essere la formula che qui risulta più gradita, mentre io preferisco pagare solo per quello che mi interessa.
Naruto e ho dovuto usare un intero zaino per solo i primi 25 volumi direi che la versione digitale non è poi una brutta idea.
Un grande sito biblioteca che offrisse una vasta lettura di manga con un modico abbonamento sarebbe un ottima cosa secondo me.
Ma gli editori Giappone sono lenti a capire, chissà quanti anni ci vorranno prima che accada una cosa simile. Tanti tanti anni.
Non solo per questione di spazio(in effetti chi possiede molti manga deve avere un certo spazio non indifferente per stiparli) ma è anche questione di reperibilità.
Tanti manga vecchi sono pressoché impossibili da trovare in versione cartacea in Italia, ed anche tanti manga più recenti sono difficili da reperire per intero perché spesso capita che alcuni volumi di certi manga sono andati esauriti e non gli ristampano più.
Senza contare inoltre che un certo numero(non piccolo) di manga non arrivano mai in Italia.
ovviamente non traducono nulla e vendono in tutto il mondo, siamo nel 2018 chi non conosce l'inglese?
ovviamente non traducono nulla e vendono in tutto il mondo, siamo nel 2018 chi non conosce l'inglese?
Mah.
Basta vedere quanti chiedono ad editori di portare le versioni italiane di manga, novel, anime.
Se bastassero quelle inglesi il mercato italiano sarebbe già morto.
ovviamente non traducono nulla e vendono in tutto il mondo, siamo nel 2018 chi non conosce l'inglese?
Mah.
Basta vedere quanti chiedono ad editori di portare le versioni italiane di manga, novel, anime.
Se bastassero quelle inglesi il mercato italiano sarebbe già morto.
ormai serve conoscere una lingua anche per i concorsi pubblici anche quelli per diplomati e con qualifica molto bassa e persino per lavori che fino a 10 anni fa non la richiedevano. Conoscere una lingua diversa dall'italiano, sia essa inglese, spagnolo, tedesco o francese serve a cose ben piu' importanti di leggere un manga. Da un lato si vuole che il mercato sia al passo con i tempi... be anche l'utenza o i clienti devono essere al passo con i tempi. Fermo restando che anche 20 anni fa senza conoscere l'inglese leggevi 1/5 dei comics usa stavi fresco se aspettavi gli editori italiani, stesso discorso per manga, per non parlare dei videogame. Seriamente non si può restare vincolati all'italiano nel 2018, tra l'altro è un problema prettamente italiano,visto che all'estero, quantomeno in europa, non è un grosso problema.
Ripeto che anche l'utenza si deve adeguare ai tempi ed al mercato e pensare di avere ogni cosa tradotta in italiano ad oggi è abbastanza pretestuoso.
ovviamente non traducono nulla e vendono in tutto il mondo, siamo nel 2018 chi non conosce l'inglese?
Mah.
Basta vedere quanti chiedono ad editori di portare le versioni italiane di manga, novel, anime.
Se bastassero quelle inglesi il mercato italiano sarebbe già morto.
ormai serve conoscere una lingua anche per i concorsi pubblici anche quelli per diplomati e con qualifica molto bassa e persino per lavori che fino a 10 anni fa non la richiedevano. Conoscere una lingua diversa dall'italiano, sia essa inglese, spagnolo, tedesco o francese serve a cose ben piu' importanti di leggere un manga. Da un lato si vuole che il mercato sia al passo con i tempi... be anche l'utenza o i clienti devono essere al passo con i tempi. Fermo restando che anche 20 anni fa senza conoscere l'inglese leggevi 1/5 dei comics usa stavi fresco se aspettavi gli editori italiani, stesso discorso per manga, per non parlare dei videogame. Seriamente non si può restare vincolati all'italiano nel 2018, tra l'altro è un problema prettamente italiano,visto che all'estero, quantomeno in europa, non è un grosso problema.
Ripeto che anche l'utenza si deve adeguare ai tempi ed al mercato e pensare di avere ogni cosa tradotta in italiano ad oggi è abbastanza pretestuoso.
Ripeto.
Basta vedere quanti chiedono ad editori di portare le versioni italiane di manga, novel, anime.
Se bastassero quelle inglesi il mercato italiano sarebbe già morto.
Quanto serva l'inglese (che ormai da tempo è obbligatorio nei corsi scolastici) in ambiti lavorativi è un discorso che evidentemente non c'entra con manga&anime (ma anche film e serie tv).
Tra l'altro anche in altri paesi europei continuano a stampare edizioni francesi, tedesche e spagnole di prodotti stranieri segno che non riguarda solo una "mentalità" italiana.
ormai serve conoscere una lingua anche per i concorsi pubblici anche quelli per diplomati e con qualifica molto bassa e persino per lavori che fino a 10 anni fa non la richiedevano. Conoscere una lingua diversa dall'italiano, sia essa inglese, spagnolo, tedesco o francese serve a cose ben piu' importanti di leggere un manga. Da un lato si vuole che il mercato sia al passo con i tempi... be anche l'utenza o i clienti devono essere al passo con i tempi. Fermo restando che anche 20 anni fa senza conoscere l'inglese leggevi 1/5 dei comics usa stavi fresco se aspettavi gli editori italiani, stesso discorso per manga, per non parlare dei videogame. Seriamente non si può restare vincolati all'italiano nel 2018, tra l'altro è un problema prettamente italiano,visto che all'estero, quantomeno in europa, non è un grosso problema.
Ripeto che anche l'utenza si deve adeguare ai tempi ed al mercato e pensare di avere ogni cosa tradotta in italiano ad oggi è abbastanza pretestuoso.
per me puoi ripeterlo quante volte vuoi, non cambio idea.
la realtà dei fatti è che sempre più gente compra prodotti in lingua perché gli editori italiani faticano ad acquistare le licenze e sopratutto a vendere quindi evidentemente la domanda non è cosi alta quanto credi, anzi.
Quanto serva la conoscenza della lingua e qua ripeto io è semplicemente per indicare che uno che nel 2018 fatica a leggere un manga in inglese è seriamente un anacronismo
Il mercato cambia ed anche l'utenza deve adeguarsi ai tempi, le edicole chiudono perché i quotidiani o settimanali ormai si comprano in digitale, poi è chiaro che il nonno se non ha il suo quotidiano cartaceo non riesce a sedersi sul cesso.
un altro errore banale che fai è che sicuramente non trovi prodotti in altre lingue se un editore italiano ha la licenza a meno che non lo importi parallelamente, infatti alcuni parlavano di ebooks e via amazon o altri e-shop, oppure sicuramente non troverai mai ad oggi l'edizione di un manga licenziato in Usa da un editore usa in una libreria italiana,
I fumetti marvel si sono sempre venduti in lingua originale e la maggior parte degli appassionati li hanno sempre letti in originale
I limiti della licenza non sussistono se invece è lo stesso editore originale a "distribuirlo" world wide in un formato digitale, per questo facevo l'esempio proprio di marvel e dc che vendono direttamente i comics in formato digitale LORO e li puoi acquistare da tutto il mondo
Infine non comprendi e confondi da un lato il mercato, sicuramente ad esempio quello francese è ad esempio molto più ricco di quello italiano, con la mentalità italiana è quella che si conosce forse l'italiano ed il dialetto, in ogni paese europeo conoscono un altra lingua come la lingua madre. E questo è un problema tutto italiano che esiste da sempre.
ripeti quello che vuoi ma prima cerca ANCHE di rileggere cosi capisci quello che gli altri intendono.
Realtà ? Hai elementi numerici a questa riprova ?
Perchè io vedo che negli anime si continuano a seguire i sub e i fansub italiani, vedo netflix sbarcare in italia e addirittura doppiare in italiano (e in tedesco e in francese).
Leggo ogni volta elenchi di richieste agli editori italiani di tradurre opere inedite pur disponibili altrove in inglese.
Il mercato cambia ed anche l'utenza deve adeguarsi ai tempi, le edicole chiudono perché i quotidiani o settimanali ormai si comprano in digitale, poi è chiaro che il nonno se non ha il suo quotidiano cartaceo non riesce a sedersi sul cesso.
La crisi delle edicole, e delle librerie parte da molto tempo prima del digitale, ed è dovuta al semplice fatto che si legge di meno, in qualsiasi lingua, anche in USA.
Che siano i consumatori a doversi adattare al mercato non è corretto, è qualcosa di reciproco, e in realtà la cosa corretta è: il mercato si adatta (anche se prova a cambiarlo) alla maggioranza dei consumatori, la minoranza dei consumatori si adatta al mercato.
E oggi in questo settore chi preferisce o si accontenta di leggere in inglese è la minoranza.
un altro errore banale che fai è che sicuramente non trovi prodotti in altre lingue se un editore italiano ha la licenza a meno che non lo importi parallelamente, infatti alcuni parlavano di ebooks e via amazon o altri e-shop, oppure sicuramente non troverai mai ad oggi l'edizione di un manga licenziato in Usa da un editore usa in una libreria italiana,
Ma guarda che non è così.
Le edizioni in lingua inglese da sempre si trovano solo nelle librerie in lingua inglese (pochissime in Italia), l'eccezione erano fumetterie (e rarissssssime librerie) che importavano su richiesta.
Ma proprio le versioni digitali hanno eliminato tale necessità.
Puoi leggere manga inglesi tramite l'app crunchroll anche se c'è un licenziatario italiano.
Puoi leggere comic inglesi DC, MARVEL e di altri editori tramite le rispettive app anche se c'è un licenziatario italiano.
Puoi leggere ebook inglesi sia tramite store italiani, sia (con un catalogo più esteso) store esteri (il difficile di amazon è far coesistere l'account kindle per i vari store, ma all'occorrenza basta crersene diversi). Anche se ci sono le versioni italiane (cartacee e digitali).
Il bello di internet non è aver cambiato le scelte ma averle allargate.
Sulla licenza spesso era (e forse è ancora) il contrario, l'editore non poteva portare la versione digitale perchè esisteva un altro licenziatario mondiale per quel formato, non necessariamente l'editore.
Ormai però il formato digitale è importante al punto che l'editore ne gestisce il licensing con attenzione.
Per affermarlo hai numeri ?
Perchè io compravo comic USA 30 anni fa, importati dalla fumetteria e ti assicuro che già da tantissimi anni (prima del digitale) c'è stato un vero crollo in tal senso.
Vuoi per i prezzi spesso fuori mercato vuoi perchè l'offerta italiana era diventata tale da coprire ogni esigenza.
Sicuramente il digitale ha permesso un revival della lettura in lingua originale dei comic, più per un discorso di costi e di libertà di scelta (in Italia spesso devi prendere spillati antologici subendo le scelte commerciali dell'editore).
Ma per i manga tradotti le cose sono ben diverse.
I limiti della licenza non sussistono se invece è lo stesso editore originale a "distribuirlo" world wide in un formato digitale, per questo facevo l'esempio proprio di marvel e dc che vendono direttamente i comics in formato digitale LORO e li puoi acquistare da tutto il mondo
Non è così. Si potevano acquistare comic inglesi via app anche quando li vendeva direttamente comiXology.
Infine non comprendi e confondi da un lato il mercato, sicuramente ad esempio quello francese è ad esempio molto più ricco di quello italiano, con la mentalità italiana è quella che si conosce forse l'italiano ed il dialetto, in ogni paese europeo conoscono un altra lingua come la lingua madre. E questo è un problema tutto italiano che esiste da sempre.
Riparliamone quando in Europa, in Francia, Italia, Germania, Spagna non ci saranno più fumetti esteri nelle rispettive lingue ma saranno venduti direttamente in versioni internazionali solo in inglese, ma appunto riparliamone allora perchè OGGI il mercato (a partire dalla clientela) non è quello che prospetti.
Yoshida la fa tanto facile, ma la cosa è complessa perchè un sito gratis sarà comunque preferito rispetto a uno a pagamento, (a prescindere che costi 20 o 3 euro al mese) e gli editori sicuramente non possono lavorare gratis, al contrario dei siti di scan che fanno tutto illegalmente e che di conseguenza anche se guadagnano poco o nulla, non ci rimettono dato che per aver quelle serie non hanno pagato nulla.
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