Vedremo dopo le olimpiadi 2020 come saranno le cose
Vedremo dopo le olimpiadi 2020 come saranno le cose
A mio parere qualcosa di buono è stato fatto con Cool Japan, ma non è certo stato quel New World Order otaku che alcuni si aspettavano. L'esplosione turistica ha a che fare in minima parte con la cultura pop giapponese (molto di più con i luoghi storici e le olimpiadi), e sarei curioso di vedere quale parte di questa nuova demografica di turisti sia composta da giovani.
Cinque anni fa il boss della Crypton disse, in una conferenza ad Edimburgo, che in due anni Hatsune Miku sarebbe stata sulle lattine di Coca-cola in America. Se quelli erano gli obiettivi...
Mi è tornato in mente un fatto di 2-3 anni fa quando Renzi, con family al seguito, è andato in visita di Stato in Giappone, in quell'occasione il primo ministro Abe ha regalato a una delle sue figlie un kimono dicendo entusiasta “Ecco a te, questo è un esempio di Cool Japan!”…………
Non credo che il progetto del Cool Japan stia fallendo, anzi secondo me è più in forma ed efficiente che mai.
E’ una questione di sfumature, ma secondo me questo progetto non è tanto un qualcosa di “manifesto” come il finanziamento che lo stesso Giappone fa per il turismo o per gli enti culturali (cosa che bene o male fa qualunque Paese), io lo vedo più come un qualcosa di “subdolo”, che si nota difficilmente se uno non ci presta attenzione, e cioè quella sorta di messaggio subliminale che appunto fa sembrare, agli occhi dello straniero*, il Giappone come un Paese “figo”, alla moda, all’avanguardia rispetto a tanti altri, con bellezze culturali, ricco di fantasia, colori, emozioni ecc. ecc.
Insomma, più che per il turismo in sé, a me sembra tanto un modo per accalappiare consensi unilaterlati dagli stranieri, riassumibili nella classica frase del giappomin*ia medio “il Giappone è bello perché si, perché è il Giappone, e chi dice di no è un bakaaaaa!!”…………………..ora ammetto che forse sto esagerando un po’ troppo con la fantasia, ma non credo di andare troppo lontano nel dire che, sotto sotto, questo progetto mira a una sorta di “lavaggio del cervello” senza che il diretto interessato se ne renda conto.
E, ovviamente, i maggiori mezzi per propagandare questo ideale sono i manga e gli anime, che consentono l’esportazione massima di questo concetto verso gli stranieri che ne usurfruiscono: spero di non attirarmi le ire di nessuno ma, da questo punto di vista, credo che il 90% degli utenti di Animeclick abbia subito questo tipo di influsso (io incluso eh, non voglio passare per quello che si erge sul piedistallo rispetto alla massa, ci sono in mezzo anch’io con tutte le scarpe ), perché di fatto è così, non ci siamo svegliati un giorno con l’improvviso interesse per un Paese dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia, ma lo abbiamo perché appunto usurfruiamo da anni di prodotti d’intrattenimento di quel Paese, che ce l’ha “fatto prendere in simpatia” diciamo (e, a questo proposito, io avevo capito che il governo giapponese aveva iniziato ad attuare il Cool Japan già dai primi anni 2000, non solo dal 2013……o mi sbaglio?).
E in ogni caso, come è scritto nell’articolo, d’altra parte anche il turismo di viaggiatori stranieri è sempre più in crescita col passare degli anni (e fra un paio di anni ci saranno pure le Olimpiadi, quindi probabilmente crescerà ancora di più).
Comunque, in tutto questo, la cosa che a me sinceramente non va molto giù riguardo il Cool Japan sono i casi, sempre più frequenti, in cui i giapponesi stessi arrivano a modificare/eliminare alcuni aspetti dei manga/anime proprio per incontrare maggiormente i favori del pubblico occidentale: è una cavolata eh, ma pensavo giusto l’altro giorno a molti shonen anni ‘80/’90 (Uomo Tigre, Ken il Guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball ecc. ecc.) con i vari personaggi che se le davano di santa ragione perdendo di volta in volta litri di sangue…………..ora, pensate invece agli shonen di oggi…………….salvo rari casi il sangue è praticamente SPARITO, i personaggi si menano lo stesso ma senza creare conseguenze veramente gravi…………….
Ripeto, è una stupidaggine, ma secondo me il motivo di fondo è proprio questo, perché essendo gli anime/manga giudicati in Occidente come eccessivamente violenti i giapponesi stessi sono arrivati alla conclusione che sia meglio “autocensurarsi” pur di non scandalizzare eccessivamente all’estero……lo so, è un po’ campata per aria questa mia teoria, ma è da diverso tempo che ho iniziato a pensarla così (e va be, censurare l’eccessiva presenza del sangue è anche il male minore in fondo, ben peggio sarebbe se dovessero arrivare a cambiare di sana pianta alcuni loro aspetti culturali solo perché invisi agli stranieri………ma ho paura che c’arriveranno presto).
Mi scuso se mi sono dilungato un po’ troppo, concludo dicendo che per me non è da prendere tanto sottogamba questo concetto del Cool Japan, perché ormai lo sappiamo, dietro alla patina felice e luccicante che il Giappone vuole mostrare di se stesso al mondo si celano anche cose negative, MOLTO negative…………
*Per straniero io intendo principalmente occidentale, cioè americano/europeo, perché non credo che il Cool Japan abbia particolare effetto con gli altri popoli asiatici (Corea del Sud e Cina in primis, visto che sono paesi che storicamente odiano il Giappone).
A mio parere qualcosa di buono è stato fatto con Cool Japan, ma non è certo stato quel New World Order otaku che alcuni si aspettavano. L'esplosione turistica ha a che fare in minima parte con la cultura pop giapponese (molto di più con i luoghi storici e le olimpiadi), e sarei curioso di vedere quale parte di questa nuova demografica di turisti sia composta da giovani.
Cinque anni fa il boss della Crypton disse, in una conferenza ad Edimburgo, che in due anni Hatsune Miku sarebbe stata sulle lattine di Coca-cola in America. Se quelli erano gli obiettivi...
... guarda che ci sta, c' è stato pure un concerto sponsorizzato dalla coca cola e numerossimi sono i miku expo in america, ha pure fatto un contest per realizzare i disegni nel 2012
http://www.crunchyroll.com/anime-news/2012/04/05/coca-cola-hatsune-miku-illustration-contest-winners-announced
Mi è tornato in mente un fatto di 2-3 anni fa quando Renzi, con family al seguito, è andato in visita di Stato in Giappone, in quell'occasione il primo ministro Abe ha regalato a una delle sue figlie un kimono dicendo entusiasta “Ecco a te, questo è un esempio di Cool Japan!”…………
Non credo che il progetto del Cool Japan stia fallendo, anzi secondo me è più in forma ed efficiente che mai.
E’ una questione di sfumature, ma secondo me questo progetto non è tanto un qualcosa di “manifesto” come il finanziamento che lo stesso Giappone fa per il turismo o per gli enti culturali (cosa che bene o male fa qualunque Paese), io lo vedo più come un qualcosa di “subdolo”, che si nota difficilmente se uno non ci presta attenzione, e cioè quella sorta di messaggio subliminale che appunto fa sembrare, agli occhi dello straniero*, il Giappone come un Paese “figo”, alla moda, all’avanguardia rispetto a tanti altri, con bellezze culturali, ricco di fantasia, colori, emozioni ecc. ecc.
Insomma, più che per il turismo in sé, a me sembra tanto un modo per accalappiare consensi unilaterlati dagli stranieri, riassumibili nella classica frase del giappomin*ia medio “il Giappone è bello perché si, perché è il Giappone, e chi dice di no è un bakaaaaa!!”…………………..ora ammetto che forse sto esagerando un po’ troppo con la fantasia, ma non credo di andare troppo lontano nel dire che, sotto sotto, questo progetto mira a una sorta di “lavaggio del cervello” senza che il diretto interessato se ne renda conto.
E, ovviamente, i maggiori mezzi per propagandare questo ideale sono i manga e gli anime, che consentono l’esportazione massima di questo concetto verso gli stranieri che ne usurfruiscono: spero di non attirarmi le ire di nessuno ma, da questo punto di vista, credo che il 90% degli utenti di Animeclick abbia subito questo tipo di influsso (io incluso eh, non voglio passare per quello che si erge sul piedistallo rispetto alla massa, ci sono in mezzo anch’io con tutte le scarpe ), perché di fatto è così, non ci siamo svegliati un giorno con l’improvviso interesse per un Paese dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia, ma lo abbiamo perché appunto usurfruiamo da anni di prodotti d’intrattenimento di quel Paese, che ce l’ha “fatto prendere in simpatia” diciamo (e, a questo proposito, io avevo capito che il governo giapponese aveva iniziato ad attuare il Cool Japan già dai primi anni 2000, non solo dal 2013……o mi sbaglio?).
E in ogni caso, come è scritto nell’articolo, d’altra parte anche il turismo di viaggiatori stranieri è sempre più in crescita col passare degli anni (e fra un paio di anni ci saranno pure le Olimpiadi, quindi probabilmente crescerà ancora di più).
Comunque, in tutto questo, la cosa che a me sinceramente non va molto giù riguardo il Cool Japan sono i casi, sempre più frequenti, in cui i giapponesi stessi arrivano a modificare/eliminare alcuni aspetti dei manga/anime proprio per incontrare maggiormente i favori del pubblico occidentale: è una cavolata eh, ma pensavo giusto l’altro giorno a molti shonen anni ‘80/’90 (Uomo Tigre, Ken il Guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball ecc. ecc.) con i vari personaggi che se le davano di santa ragione perdendo di volta in volta litri di sangue…………..ora, pensate invece agli shonen di oggi…………….salvo rari casi il sangue è praticamente SPARITO, i personaggi si menano lo stesso ma senza creare conseguenze veramente gravi…………….
Ripeto, è una stupidaggine, ma secondo me il motivo di fondo è proprio questo, perché essendo gli anime/manga giudicati in Occidente come eccessivamente violenti i giapponesi stessi sono arrivati alla conclusione che sia meglio “autocensurarsi” pur di non scandalizzare eccessivamente all’estero……lo so, è un po’ campata per aria questa mia teoria, ma è da diverso tempo che ho iniziato a pensarla così (e va be, censurare l’eccessiva presenza del sangue è anche il male minore in fondo, ben peggio sarebbe se dovessero arrivare a cambiare di sana pianta alcuni loro aspetti culturali solo perché invisi agli stranieri………ma ho paura che c’arriveranno presto).
Mi scuso se mi sono dilungato un po’ troppo, concludo dicendo che per me non è da prendere tanto sottogamba questo concetto del Cool Japan, perché ormai lo sappiamo, dietro alla patina felice e luccicante che il Giappone vuole mostrare di se stesso al mondo si celano anche cose negative, MOLTO negative…………
*Per straniero io intendo principalmente occidentale, cioè americano/europeo, perché non credo che il Cool Japan abbia particolare effetto con gli altri popoli asiatici (Corea del Sud e Cina in primis, visto che sono paesi che storicamente odiano il Giappone).
Ottima riflessione, se non lo ha fatto ti consiglio di leggere il libro "Giappone: Il complesso dell'isola", nel quale l'autore fa un'analisi dei rapporti del Giappone con gli altri paesi tramite l'esercizio del softpower e non solo.
In effetti il Cool Japan non rappresenta altro che uno delle varie strategie del softpower.
Grazie del consiglio, non lo conoscevo questo libro, ma visto che l'argomento mi interessa molto lo recupererò sicuramente. Grazie ancora
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