A proposito di Underground, la cosa che più mi ha colpita delle vittime intervistate è l'estremo senso del dovere: nonostante i malesseri e gli inquietanti sintomi pensavano solo ad arrivare in orario al lavoro.
Bell'articolo, un fatto di cronaca che a distanza di tutti questi anni fa ancora rabbrividire, anche perché è impossibile dare un senso a una cosa del genere.
A proposito di Underground, la cosa che più mi ha colpita delle vittime intervistate è l'estremo senso del dovere: nonostante i malesseri e gli inquietanti sintomi pensavano solo ad arrivare in orario al lavoro.
Questo attentato, unito alla tragedia di Kobe e allo scoppio della bolla economica rese il 1995 un anno spartiacque nella storia del paese
Io pubblicherei questi articoli senza commenti!
Oppure in una sezione apposita!
A proposito di Underground, la cosa che più mi ha colpita delle vittime intervistate è l'estremo senso del dovere: nonostante i malesseri e gli inquietanti sintomi pensavano solo ad arrivare in orario al lavoro.
Idem. L'ho letto e l'ho trovato davvero interessante.
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Puoi sempre non leggerli, nessuno ti obbliga. Che senso ha negare il diritto ad esprimersi (che si condivida o meno cio' che si legge). Ognuno nella sua testolina ha il potere di scartare o tenere in considerazione i vari commenti...
Io pubblicherei questi articoli senza commenti!
Oppure in una sezione apposita!
Puoi sempre non leggerli, nessuno ti obbliga. Che senso ha negare il diritto ad esprimersi (che si condivida o meno cio' che si legge). Ognuno nella sua testolina ha il potere di scartare o tenere in considerazione i vari commenti...
Giusto consiglio!
Non leggero mai più articoli di cronaca nera qui su animeclick!
Ci avevo già pensato! Dopo aver letto i commenti sono avvilito...
Mai più leggerò nulla che riguarda ciò!
@Galvan73: molto interessante per me la storia del sondaggio con le “leading questions”: hai mica sottomano un riferimento per approfondire (purtroppo non conosco il giapponese, anzi conosco solo italiano, francese e inglese)?
Alcune osservazioni sul caso Aum Shinrikyo:
1) Intanto sulla tempistica: non e' certo una sorpresa che Asahara sia stato giustiziato quest'anno. Qui in Giappone molti "sussurravano" che essendo il suo crimine avvenuto nell'era Heisei, egli sarebbe dovuto essere giustiziato nella stessa era. L'anno prossimo siccome sara' incoronato un nuovo imperatore, non sarebbe stato possibile eseguire condanne a morte per questioni di preservazione della "purezza". (E si', chiamiamola pure "iprocrisia alla giapponese")
2) Come ben scrive Introvigne, "la stampa parla di “lavaggio del cervello” e ripropone lo stereotipo della “setta”: un cliché messo in crisi dallo studio scientifico dei nuovi movimenti religiosi, ma irresistibile per certi media". I mass-media, infatti, e sin dall'inizio continuano a sbagliare individuando la causa di molte adesioni nel c.d. "lavaggio delle cervello" (tecnicamente, psicologici e psichiatri che supportano tale teoria lo chiamano "riforma del pensiero"). In realta', chi studia le religioni sa bene che bisogna guardare alla dottrina: quella dell'Aun Shinrikyo – un misto di induismo, buddhismo, religiosita' popolare giapponese e esoterismo cristiano – crede nel c.d. "poa" ossia nell'omicidio altruistico (e nella distruzione altruistica del mondo), ideologia secondo cui è lecito uccidere per curare. Se alcune religioni (e almeno una che dovremmo conoscere tutti) hanno nel loro "repertorio dottrinale", alla voce “nemico”, l’invito (evangelico?) a porgere l’altra guancia, altre hanno nella loro dottrina il principio secondo il quale uccidere il nemico ingiusto è un gesto altruistico perché gli assicura una migliore reincarnazione. E' più facile (e quasi naturale), allora, che un adepto sottoposto a specifiche pressioni, prenda in considerazione tra le soluzioni possibili l’omicidio
3) Anche se l'influenza dell'induismo e' prevalente, non dev'essere sottovaluto l'apporto del buddhismo. Al tempo, Massimo Raveri, professore a Venezia, dichiarava "Penso alla violenza che i monaci esercitavano sul monte Ei, al rito zen dei Koan, al messaggio di Nichiren, il monaco dal quale trae ispirazione la Soka Gakkai. Ma penso soprattutto alla scuola eterodossa del tantrismo, piena di influenze induiste proprio come quelle rivendicate dal fondatore della Aum Shinryko, per la quale il compimento del male, inteso come accelerazione del processo degenerativo che ciclicamente precede l’avvento del nuovo Buddha, può essere accettato"
4) Il sistema era un complicato gioco di scatole cinesi per cui un adepto piu' era ad un basso livello meno sapeva di quello che si stava progettando. Inoltre, Asahara godeva della stima di persone importanti come ad esempio il Dalai Lama (e su youtube si dovrebbero ancora trovare "prove" della loro amicizia)
5) Come sottolinea Tassinari "alla fine di ottobre dell’89 l'avvocato, Tsutsumi Sakamoto si fa intervistare dalla televisione giapponese TBS, denunciando la violenza di AUM. Per un eccesso di correttezza - o per una più banale collusione - il direttore della tv non trasmette subito l’intervista, ma la offre in visione a tre dirigenti di AUM. Il 5 novembre l’avvocato Sakamoto scompare con moglie e figlio. I cadaveri saranno ritrovati soltanto nell’agosto del 1995, dopo il “pentimento” dell’organizzatore del loro sequestro e strangolamento. Per sei anni, anche dopo la strage della metropolitana, la TBS si è ben guardata non solo di trasmettere l’intervista-testamento, ma anche solo di darla in visione o di segnalarne l’esistenza alle forze di polizia che avevano cominciato a indagare su AUM. (Possibile che questa tv sia rimasta impunita? Mah)
6) Quello della pena di morte in Giappone e' un argomento complesso. Un paio di anni fa l'associazione degli avvocati giapponesi si schiero' compatta contro di essa ma il Governo oppose il risultato di un'indagine statistica che rivelava come la stragrande maggioranza dei giapponesi fosse ancora a favore. Gli avvocati, che non erano stupidi, replicarono dicendo che nel questionario erano state usate "domande suggestive" (..scusate, troppo lungo spiegare qui cosa sono, semplificando al massimo, sono domande formulate in modo tale da "suggerire" una data risposta)
7) Molti giapponesi si sono lamentati dell'esecuzione avvenuta dopo 23 anni per "motivi economici", perche' hanno dovuto "mantenere" Asahara per lunghissimo tempo. Altri si sono schierati contro la pena di morte sostenendo la totale infermita' mentale del soggetto (cosa che, onestamente, mi sembra piu' che plausibile) – non tanto al momento della commissione dei fatti ma al momento dell'esecuzione: pare, infatti, che fosse praticamente una larva
@Galvan73: molto interessante per me la storia del sondaggio con le “leading questions”: hai mica sottomano un riferimento per approfondire (purtroppo non conosco il giapponese, anzi conosco solo italiano, francese e inglese)?
Mi piacerebbe poterti aiutare ma purtroppo e' stato qualche anno fa
e gia' allora era piuttosto complicato trovare informazioni direttamente sulla stampa giapponese ("censura"?). Comunque, se ne fa un accenno in questo pregevole articolo di Stefano Carrer, corrispondente dal Giappone del Sole 24ore: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-10-17/pena-morte-giappone-qualcosa-muove-074730.shtml?uuid=ADEUaqdB
In inglese si trovano solo articoli piu' vecchi (ma quella di fare "leading questions" in questo campo non e' certo una novita'):
1) https://www.scmp.com/news/asia/article/1198883/japans-ldp-playing-politics-death-penalty
2) http://www.ipsnews.net/2010/09/rights-japan-death-penalty-still-hangs-in-the-balance/
3) https://www.japantimes.co.jp/opinion/2003/06/23/commentary/diet-group-takes-uneasy-steps-toward-abolishing-death-penalty/#.W0RfxNL7SyJ
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Ehhhhh... uhm... nulla può andar storto...