Sto bene nel mio paese, grazie lo stesso ^^

Per me è un'ottima notizia, dato che il mio "progetto nel cassetto" è quello di partecipare ad un progetto di scambio per studiare per un periodo dell'università in Giappone, in modo da "prendere il via", ritornare e poi (magari) lavorare e vivere lì. Probabilmente è difficilmente realizzabile, anche perché conosco poco a riguardo. Comunque un cambiamento simile per i visti è sicuramente positivo, spero che sia uno spiraglio verso una maggiore apertura (anche se sono scettica a riguardo, purtroppo).

Confesso la mia apprensione in merito. Sto ponderando notte e giorno cosa fare, essendo il mio partner giapponese e volendo vivere in Giappone. Ho già vissuto nel paese per circa mezzo anno e confermo che ho impiegato più tempo (e paure di avere una qualunque virgola che non funzionasse) a preparare la burocrazia che non a risiedere in loco. E comunque alla fine me ne sono dovuto andare, perché non c'erano speranze di trovare un lavoro adatto alla permanenza. Ad ogni modo prego perché queste modifiche possano appoggiarsi a un sostegno solido e rendersi effettive quanto prima. Specialmente guardando all'impegno e l'eventuale gavetta dei lavoratori che hanno intraprendenza e voglia di fare, anche a costo di sacrifici. A marzo pianifico il mio secondo spostamento, che per ora a causa dei motivi elencati nell'articolo non sarà quello permanente. Intanto mi rimbocco le maniche per lavorare all'obiettivo. Spero davvero bene. Grazie per averci aggiornato anche qui, così che chi non conosce la lingua può comunque conoscere cosa succede.

In effetti è un po' uno spreco imparare la lingua e poi doversene tornare nel proprio paese, senza contare che gli stranieri immigrati laureati sono (quasi) sempre una risorsa preziosa.

Credo che la paura, estesa a molti paesi non solo il giappone, sia che certi lavoro vengoano considerati "instabili, che non rappresentino una sorta di certezza lavorativa e quindi che sia troppo alto il rischio che il lavoratore straniero diventi "improduttivo".
Mi pare che in giappone siano molto complesse le pratiche per la cittadinanza, ma è ovvio che nessuno auspichi di dover "cacciare" lo straniero appena perde il lavoro, è comunque un atto che dispiace.

Sono confuso. In un articolo di parlava di come gli stusenti usassero il visto studentesco per vivere in Giappone e il governo non voleva diminuire le ore di lavoro....e ora invece vogliono aumentare le possibilità di prendere il visto lavoro. Mah, nkn si capisce niente.

Sono confuso. In un articolo di parlava di come gli stusenti usassero il visto studentesco per vivere in Giappone e il governo non voleva diminuire le ore di lavoro....e ora invece vogliono aumentare le possibilità di prendere il visto lavoro. Mah, nkn si capisce niente.

L'altro articolo parlava del fatto che qualcuno abusasse del visto studentesco per poter lavorare, mentre invece manco studiava (che poi è una cosa che fanno in diversi paesi), e spesso non si tratta di gente molto qualificata.
Ciò di cui si discute in questo articolo è invece una questione totalmente differente.

Finalmente! Pare che qualcuno finalmente voglia mettere una pezza al problema, ora speriamo che chi vorrà lavorare in Giappone sarà più facile rimanerci

Per me è un'ottima notizia, dato che il mio "progetto nel cassetto" è quello di partecipare ad un progetto di scambio per studiare per un periodo dell'università in Giappone, in modo da "prendere il via", ritornare e poi (magari) lavorare e vivere lì. Probabilmente è difficilmente realizzabile, anche perché conosco poco a riguardo. Comunque un cambiamento simile per i visti è sicuramente positivo, spero che sia uno spiraglio verso una maggiore apertura (anche se sono scettica a riguardo, purtroppo).

Stessa cosa. Si spera (e si pensa) sempre positivamente!

L'altro articolo parlava del fatto che qualcuno abusasse del visto studentesco per poter lavorare, mentre invece manco studiava (che poi è una cosa che fanno in diversi paesi), e spesso non si tratta di gente molto qualificata.
Ciò di cui si discute in questo articolo è invece una questione totalmente differente.

Guarda che "DEVI" per forza studiare. Ci sono un sacco di esami e se non li passi ti cancellano il visto. In alcune scuole ad esempio vogliono solo cinesi perchè li vogliono mandare nelle università.

L'altro articolo parlava del fatto che qualcuno abusasse del visto studentesco per poter lavorare, mentre invece manco studiava (che poi è una cosa che fanno in diversi paesi), e spesso non si tratta di gente molto qualificata.
Ciò di cui si discute in questo articolo è invece una questione totalmente differente.

Guarda che "DEVI" per forza studiare. Ci sono un sacco di esami e se non li passi ti cancellano il visto. In alcune scuole ad esempio vogliono solo cinesi perchè li vogliono mandare nelle università.

Ma hai letto l'altro articolo bene?? Mi sa di no...

Reportage molto educativo ed interessante !
Dal quale emergerebbe che i politici Giapponesi sono migliori dei nostri !

Mah...mi pare che l'articolo di Sora News sia un po' ambiguo e, di conseguenza, lo sia anche la pregevole riscrittura di DaharaChronicles. Dipaniamo qualche dubbio: 1) il numero di studenti stranieri che riesce a trovare un lavoro e il relativo visto dopo aver semplicemente frequentato una scuola di lingue e' piuttosto esiguo 2) normalmente si frequenta la scuola di lingue solo per prepararsi al nouryokushiken (l'esame di giapponese) e una volta conseguito l'N2 ci si puo' iscrivere all'universita' o ad una senmon gakkou 3) probabilmente la proposta che qui si discute si riferisce proprio a questa tipologia di studenti che hanno fatto il loro sotsugyou e cercano lavoro. Mi fermo un momento per mettere in evidenza un punto fondamentale: ma quali lavori credete che uno straniero possa fare in Giappone? Se vi specializzate solo in giapponese, ci saranno milioni di giapponesi che sanno la loro lingua madre meglio di voi. Perche' mai una qualsiasi ditta dovrebbe prendere voi invece che un autoctono? E quindi? Escludiamo alcuni lavori "alti" e troppo specifici (avvocato) e quelli che e`possibile fare in Giappone ma venendo da una esperienza universitaria e/o professionalizzante di altissimo livello in Italia o in Europa / America (ingegnere, architetto, etc). Cosa rimane? I giapponesi cercano "infermieri" (o gente che presti assistenza sanitaria, molto spesso ad anziani) e potrebbero essere interessati a gente specializzata in qualche ramo artistico. Recentemente anche a qualche figura in ambito sportivo. Le senmon che specializzavano anche stranieri in "manga", "cucina giapponese" e tutto quello che rientrava nel "cool Japan" stanno un po' tirando il fiato. Nonostante cio', recentemente qui a Kyoto e' stato inaugurato un corso di laurea che unisce la cucina italiana e il marketing ma e' in una universita' privata e decisamente costoso (e non si sa bene se aprira' effettivamente prospettive lavorative). In prospettiva futura si vorrebbero ampliare le possibilita' di lavoro per addetti nel campo della comunicazione, in generale nel "servizio clienti" (per esempio nei ristoranti di lusso dentro agli alberghi di lusso) e creare la figura dell'animatore (che in Giappone tecnicamente ancora non esiste). Stante cio', conosco personalmente italiani che dopo anni e anni di studio vivono in Giappone facendo i seguenti lavori: cuoco, cameriere, musicista, insegnante di italiano, receptionist, accompagnatore turistico e pochi altri lavori. Se per voi fare uno di questi lavori (con il relativo stipendio) vi soddisfa, provateci pure. P.S. Conosco anche italiani particolarmente brillanti che sono diventati salaryman, tanto di cappello. Sono comunque eccezioni 2 P.S. La "cittadinanza" non c'entra nulla, si puo' essere cittadini stranieri e risiedere in maniera permanente in Giappone per motivi di lavoro o di famiglia

Mi fermo un momento per mettere in evidenza un punto fondamentale: ma quali lavori credete che uno straniero possa fare in Giappone? Se vi specializzate solo in giapponese, ci saranno milioni di giapponesi che sanno la loro lingua madre meglio di voi. Perche' mai una qualsiasi ditta dovrebbe prendere voi invece che un autoctono?

Oh, parecchi, chiaramente tutta roba "in nero"...Ma anche in caso di lavori in regola l'immigrato potrebbe essere più favorevole ad accettare uno stipendio "da fame" e lunghi orari lavorativi più dei lavoratori autoctoni, permettendo di fatto ai datori di lavoro di risparmiare bei soldi...

Per fortuna, vista la mia attività, quando deciderò di fare il grande salto non avrò il minimo problema. I vantaggi di essere boss di sé stessi.

Sto leggendo tante di quelle cazz*te che mi sanguinano gli occhi.
1)Il problema in Giappone non sta NEL TROVARE IL LAVORO, ma far si che L'UFFICIO IMMIGRAZIONE ti dia il visto di lavoro.
In questo caso non si parla di gente che va a fare l'insegnante di inglese o qualche lavoro dove serve la laurea (che te lo danno il visto), ma di gente (è un esempio) vorrebbe vivere in Giappone facendo anche il cameriere.
Ragazzi, non confondete i laureati con i non laureati.
2)Nello scorso articolo si parlava di come gli studenti (si riferivano principalmente a indiani ed ecc. ma anche agli europei) usassero i 2 anni di visto studentesco per trovarsi un lavoro dove non servisse alcuna scuola e che il governo giappo volesse diminuirlo.
Quindi, i 2 articoli sono in contraddizione.
Un altra cosa, in Giappone non esiste il lavoro in nero. Ovvio che se andate a lavorare per un italiano (al 100% vi farà lavorare in nero), ma con un giapponese scordatevelo.
Per lo stato puoi lavorare max 3 ore al giorno? Tu farai solo quelle.
Il Giappone ha una carenza di manodopera nei lavori basilari (dal cameriere fino all'operaio) e ovviamente in altri settori.
Il datore medio giapponese non vi pagherà mai il non giusto (ovvio che ci sarà la mela marcia, ma sarà raro).
Ho letto molti articoli su japan times e japan today di come i datori giapponesi facevano fatica a trovare operai per lavori base perché IL GOVERNO (tramite L'UFFICIO IMMIGRAZIONE) non lo permetteva.
Se decidete di andare a Tokyo,Osaka,Kyoto ed ecc. (sconsigliatissima) scordatevi di ricevere il visto lavorativo almeno che voi non siate laureati.
Se andate a Tokyo con laurea da ingegnere e lavorate come cameriere (un esempio), ma non riuscite a trovare una compagnia che vi assume per il lavoro da ingegnere scordatevi che vi facciano il visto lavoro.
La mia scuola mi disse:"Eh ma te dopo il diploma perché non hai trovato subito lavoro nel tuo campo? L'ufficio immigrazione te lo chiederà e te cosa gli risponderai?".
Un conto è prendere il visto studentesco (che è abbastanza facile perché nessuno schifa i soldi), un altro è in quei 2 anni trovare uno che sia disposto a farti il visto lavoro e che l'ufficio immigrazione lo accetti.

Quindi il lavoro nero in Giappone non esiste??
https://www.tpi.it/2016/08/09/giappone-approfitta-lavoro-illegale-rifugiati-costruire-strade-opere-pubbliche/

Quindi il lavoro nero in Giappone non esiste??
https://www.tpi.it/2016/08/09/giappone-approfitta-lavoro-illegale-rifugiati-costruire-strade-opere-pubbliche/

I richiedenti sono 13mila, su una popolazione di 120milioni.
Smettila di dire cavolate per piacere. Fai i conti come si deve.

Quindi il lavoro nero in Giappone non esiste??
https://www.tpi.it/2016/08/09/giappone-approfitta-lavoro-illegale-rifugiati-costruire-strade-opere-pubbliche/

I richiedenti sono 13mila, su una popolazione di 120milioni.
Smettila di dire cavolate per piacere. Fai i conti come si deve.

Senza contare gli immigrati irregolari, però...

Si parla sempre di bassisimi numeri, il Giappone non ha la stessa immigrazione che c'è in occidente. E' inutile che ti arrampichi sugli specchi.

Si parla sempre di bassisimi numeri, il Giappone non ha la stessa immigrazione che c'è in occidente. E' inutile che ti arrampichi sugli specchi.

Io non ho parlato mai di numeri alti, ho detto che certi fenomeni esistono proprio come in altri paesi. Se i numeri sono bassi è solo perché il Giappone controlla attentamente il flusso migratorio. Altri paesi non riescono/vogliono farlo, quindi i numeri sono assai più elevati. Troppo difficile da capire?

Odio tante community, ma quella dei anime e manga è la peggiore.
Peggio della nostra non esiste. Prima cresci, e poi affronta discorsi seri.
Già il tuo primo commento dove hai tirato in ballo i laureati (che non sono loro il problema) mostra quanto non hai capito niente.
Lascia perdere, fidati.

Odio tante community, ma quella dei anime e manga è la peggiore.
Peggio della nostra non esiste. Prima cresci, e poi affronta discorsi seri.
Già il tuo primo commento dove hai tirato in ballo i laureati (che non sono loro il problema) mostra quanto non hai capito niente.
Lascia perdere, fidati.

Beato te che invece capisci tutto del mondo...
Ed invece anche tu

PS: ma poi nell'articolo si parla di stranieri laureati, non è che me li sono inventati io...

E' un esempio e lo dice chiaro e tondo, quasi tutti ritornano in madre patria non perché non trovano lavoro ma perché rimangono delusi.
Basta andare in alcuni gruppi e scoprire che molti occidentali (spesso i giappo fanno confusione nel senso che per molti di loro gaijin significa solamente occidentale e altre volte occidentale,africano e asiatico tranne per i cinesi) si stufano e scappano dal Giappone perché rimangono delusi dalla realtà. Troppe aspettative mangose.
Io devo andare a studiare e vivere in Giappone questo Gennaio e nel foglio di registrazione mi chiesero:"Hai intenzione di vivere in Giappone oppure ritornare nel tuo paese?". Se tu dici si ti obbligheranno a fare l'università e se gli dici no ti diranno:"Allora non abbiamo posto". Non tutte le scuole lo fanno, ma molte si (e si ritorna al fatto che alcune scuole vogliono solo cinesi per mandarli nelle università).
Prima guarda tanti video sui visti in Giappone, la vita ed ecc. e poi commenta.
In alcune scuole ti chiedono la religione, la tua altezza e molte altre cose e un tuo parente deve firmare per te in caso tu abbia problemi di soldi.

In alcune scuole ti chiedono la religione, la tua altezza e molte altre cose e un tuo parente deve firmare per te in caso tu abbia problemi di soldi.

Mi pare giusta (la faccenda economica), che c'è di strano? Pensi che in altri paesi sia molto più facile ottenere un visto, che so, in Canada ad esempio? Pensa un po', manco un po'...

Mi pare giusta (la faccenda economica), che c'è di strano? Pensi che in altri paesi sia molto più facile ottenere un visto, che so, in Canada ad esempio? Pensa un po', manco un po'...

Mio fratello vive in Canada. Loro vogliono che tu abbia 3mila euro in banca (che gli devi portare il foglio del tuo conto tradotto) ma non ti chiederanno mai che un tuo parente firmi per te. Se tu stesso padrone delle tue azioni.
Il Canada non è così problematico, se trovi uno che ti fa il visto lavoro stai a cavallo.
Allo stato canadese non interessa altro.
Te lo ripeto, lascia perdere. Probabilmente avrai 14 anni, goditi la tua vita e lascia ai grandi questi post.

Mi pare giusta (la faccenda economica), che c'è di strano? Pensi che in altri paesi sia molto più facile ottenere un visto, che so, in Canada ad esempio? Pensa un po', manco un po'...

Mio fratello vive in Canada. Loro vogliono che tu abbia 3mila euro in banca (che gli devi portare il foglio del tuo conto tradotto) ma non ti chiederanno mai che un tuo parente firmi per te. Se tu stesso padrone delle tue azioni.
Il Canada non è così problematico, se trovi uno che ti fa il visto lavoro stai a cavallo.
Allo stato canadese non interessa altro.
Te lo ripeto, lascia perdere. Probabilmente avrai 14 anni, goditi la tua vita e lascia ai grandi questi post.

Uahahaha, non è così problematico? Ho pure io parenti in Canada, che vivono in Canada da molto più tempo di tuo fratello (a meno che tuo fratello non abbia 50-60, dubito!).
Su dai, lascia perdere tu!