Figuriamoci se sul podio c'era qualcosa di pro LGBT, la moda del momento.
In America i manga stanno cominciando a prendere sempre più piede, non più come opere "di culto" come poteva essere Lone Wolf & Cub ma come opere sempre più vicine all'accettazione mainstream; basti vedere per esempio l'enorme successo che sta riscuotendo negli USA My Hero Academia (andatevi a vedere la top 20 manga di Bookscan: occupa quasi la metà dei posti!) o al fatto che stanno cominciando ad esportare anche titoli classici, aiutati anche dalle controparti animate; per esempio Devilman o Jojo.
Commenti come il tuo sono fuori luogo e assolutamente insipidi. A me viene solo da chiederti due cose:Figuriamoci se sul podio c'era qualcosa di pro LGBT, la moda del momento.
Piccole correzioni: tra i nipponici facenti parte dell'Hall Of Fame c'è anche Hayao Miyazaki, che è stato introdotto nella Hall Of Fame nel 2014, e il cofanetto di Akira ha vinto anche nella categoria Best Publication Design.
Ottimi riconoscimenti. Non pensavo che Rumiko Takahashi fosse nota anche in America!
Piccole correzioni: tra i nipponici facenti parte dell'Hall Of Fame c'è anche Hayao Miyazaki, che è stato introdotto nella Hall Of Fame nel 2014, e il cofanetto di Akira ha vinto anche nella categoria Best Publication Design.
Aggiunto. Grazie!
Commenti come il tuo sono fuori luogo e assolutamente insipidi. A me viene solo da chiederti due cose:Figuriamoci se sul podio c'era qualcosa di pro LGBT, la moda del momento.
1) Hai almeno letto l'opera (che io e sicuramente non solo io ho trovato degna di nota, ti basti vedere le recensioni finora scritte a riguardo) prima di dare per scontato che sia lì solo per la tematica?
2) Come fai a definirla una moda?! L'orientamento sessuale non si sceglie e il fatto che di recente si parli di più dell'argomento è perché sempre più gente decide di lottare al fine di cambiare le cose e perché finalmente ci si sta aprendo ai diritti che dovrebbero essere garantiti per tutti aldilà delle proprie preferenze personali.
qua si parla di EDIZIONE dunque la trama non viene neanche valutata.
Prendetelo il volume di Taniguchi su Venezia, voi che potete prenderlo al prezzo attuale...
Kotaro
@kirk
Il marito di mio fratello non è un bara (per quanto il background dell'autore sia quello), ma un seinen pubblicato su una rivista per tutti, che in Giappone è stato letto tranquillamente da lettori di tutte le tipologie, persino da studenti.
E' una lettura diversa dai bara e dagli yaoi perché non è incentrata su una storia d'amore/sesso, ma si tratta di una commedia familiare che vuole far riflettere sul modo in cui l'omosessualità viene percepita dalla società giapponese (ma, in senso lato, si parla della discriminazione verso il "diverso", sia questo un omosessuale, uno straniero, un genitore single, finanche una persona con un tatuaggio).
E' un'opera priva di fanservice (se si esclude qualche innocente nudo maschile qua e là mentre i personaggi si fanno la doccia), che si prefigge lo scopo di raccontare la realtà, quindi non usa bishounen ma gente comune: uomini e donne di mezza età, bambini e bambine, giovani studenti.
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