Noto che avete cancellato il commento di Ikkiz che, sebbene in modo "colorito", riportava una problematica seria della Star su cui, almeno nelle conferenze, andrebbe fatto un po' di pressing (la misera qualità della stampa e della carta, per chi si fosse perso lo scambio di battute).
Personalmente, mi riprometto di rimettere in mezzo l'argomento quando ci sarà la conferenza al Napoli comicon, l'unica a cui possa partecipare.
Ribadisco, da acquirente trovo una presa in giro che il problema non sia stato ancora risolto.
Ma chi se lo sarebbe mai aspetta Pochi
Comunque dite sia possibile leggere Fairy Tails girls senza aver letto l'opera originale? (come per Soul Eater not)
Voglio fare un resoconto di questo Lucca Comics e dire cosa la penso degli annunci in toto.
Secondo me quando un editore propone soprattutto spin off, riedizioni e punta quasi sempre sugli stessi autori, vuol dire c'è una crisi profonda. Non parlo poi tanto della crisi in Italia che riguarda il manga (anche se alla fine, anche qui da noi le vendite sono calate, altrimenti non aumenterebbero i prezzi e non pubblicherebbero solo in fumetteria), ma oggettivamente, anche in Giappone non c'è poi chissà cosa; è vero che ci sono titoli molto interessanti, ma è anche vero che quei titoli prima o poi non faranno più chissà quale presa sul lettore medio, non parliamo di manga che vendono due o tre milioni a volumi -quelli li abbiamo già portati da noi- e in Italia, gli editori lo sanno.
Io leggo manga da piu di vent'anni e non sapete quante volte i lettori invocavano un certo titolo e poi, quando questo arrivava, in tantissimi poi lo snobbavano, vuoi perché tanti lo osannavano per moda, vuoi perché si conformavano alle richieste, poi quando usciva il manga in questione dicevano "eh ma ora non posso, vediamo più in là"... ma sapete quanti ragazzi dicono che amano Tezuka, Taniguchi, Asano, ma alla fine non leggono nulla di loro? Questo poi si ripercuote anche negli annunci e nelle pubblicazioni, gli editori non vedono nulla di davvero potente in Giappone e non rischiano con quei titoli che sono un punto interrogativo.
Purtroppo ci sono stati periodi di troppa inflazione manga, pubblicavamo di tutto e questo è andato a discapito di quelli che vogliono letture più particolari.
Diciamo la verità, Panini ogni anno prega che Kishimoto si desti dal sonno e rifaccia il botto con una sorta di Naruto 2.0 in quanto vendite, nel frattempo pubblica il pubblicabile di Oba Obata, Murata, Isayama.
Star Comics campa di Dragon Ball, CLAMP, Mashima e riedizioni.
J-pop fa quello che può quando i primi due qua sopra schifano un titolo.
Gli altri editori, che Dio gli aiuti
junjou romantica e sekai-ichi Hatsukoi (e qua vale il discorso del treno perso, ovvero non so se ormai vale la pena per l'editore portare due titoli consistenti come questi T_T)
junjou romantica e sekai-ichi Hatsukoi (e qua vale il discorso del treno perso, ovvero non so se ormai vale la pena per l'editore portare due titoli consistenti come questi T_T)
I diritti li ha la goen.
Credo siano usciti un paio di volumi di entrambi.
Secondo me quando un editore propone soprattutto spin off, riedizioni e punta quasi sempre sugli stessi autori, vuol dire c'è una crisi profonda. Non parlo poi tanto della crisi in Italia che riguarda il manga (anche se alla fine, anche qui da noi le vendite sono calate, altrimenti non aumenterebbero i prezzi e non pubblicherebbero solo in fumetteria), ma oggettivamente, anche in Giappone non c'è poi chissà cosa;
è vero che ci sono titoli molto interessanti, ma è anche vero che quei titoli prima o poi non faranno più chissà quale presa sul lettore medio, non parliamo di manga che vendono due o tre milioni a volumi -quelli li abbiamo già portati da noi- e in Italia, gli editori lo sanno.
Io leggo manga da piu di vent'anni e non sapete quante volte i lettori invocavano un certo titolo e poi, quando questo arrivava, in tantissimi poi lo snobbavano, vuoi perché tanti lo osannavano per moda, vuoi perché si conformavano alle richieste, poi quando usciva il manga in questione dicevano "eh ma ora non posso, vediamo più in là"... ma sapete quanti ragazzi dicono che amano Tezuka, Taniguchi, Asano, ma alla fine non leggono nulla di loro?
Questo poi si ripercuote anche negli annunci e nelle pubblicazioni, gli editori non vedono nulla di davvero potente in Giappone e non rischiano con quei titoli che sono un punto interrogativo.
Purtroppo ci sono stati periodi di troppa inflazione manga, pubblicavamo di tutto e questo è andato a discapito di quelli che vogliono letture più particolari.
Diciamo la verità, Panini ogni anno prega che Kishimoto si desti dal sonno e rifaccia il botto con una sorta di Naruto 2.0 in quanto vendite, nel frattempo pubblica il pubblicabile di Oba Obata, Murata, Isayama.
Star Comics campa di Dragon Ball, CLAMP, Mashima e riedizioni.
Gli altri editori, che Dio gli aiuti
Scriverò anch'io qualcosa in merito agli ultimi due interventi.
Opinione mia personale e soprattutto da fan e non da professionista del settore. Ma penso si debba cavalcare l'onda del momento per poter monetizzare e non sempre si fa (per carità per varie ragioni, ma temo anche per incapacità di comprendere i fan). Ho ragione di pensare che tanti come me (sia in Italia che in Giappone) acquistino dopo aver visto l'anime. Lo so che non è sempre giusto (quando l'anime non è un originale), ma causa poco tempo (per chi come me lavora e ha una casa da gestire) e un inglese deboluccio per poter leggere scan, è l'unica soluzione pratica per poter decidere cosa acquistare. Se la storia mi coinvolge e i personaggi li amo, allora acquisto a occhi chiusi. Poi c'è un'altra valutazione (l'autore) ma esula dal mio discorso.
In pratica sto dicendo che dovrebbero analizzare e valutare sia le varie stagioni anime (i titoli main del passato, la stagione corrente e quelli più promettenti delle due stagioni future) che le classifiche di vendita in Giappone. Non dico che non lo facciano mai, ma ho la sensazione che certe volte si snobbano titoli che poi, perso il treno del momento, è ormai inutile portare (riferito alla massa e non ai fan più accaniti che si vedono privati dei loro titoli più amati). E' dura stare appresso al mercato, ma bisogna tenersi sempre vigili. E questo vale in qualsiasi professione.
Ecco la lista di quello che vorrei, ma chissà... Sto perdendo le speranze sinceramente e le fiere ormai le attendo sempre di meno...
Chihayafuru
Gakuen Babysitter (ecco a voi un vero shoujo diverso dai soliti scolastici e senza love story melense e piene di cliché)
Shouwa Genroku Rakugo Shinjuu (e sfruttatelo VVVVID u.u)
Acca 13 (come sopra e comunque di Natsume Ono dovrebbero pubblicare ogni cosa pure col pseudonimo di Basso)
Antique Bakery e Kinou Nani Tabeta (e comunque qualsiasi cosa della Fumi Yoshinaga)
Udon no Kuni Kiniro Kemari
Kobayashi san chi no maid dragon
e vedere portati avanti e conclusi Junjou Romantica e Sekai-ichi Hatsukoi (e qua vale il discorso del treno perso, ovvero non so se ormai vale la pena per l'editore portare due titoli consistenti come questi T_T)
Il risultato è che sempre più titoli arrivano sul mercato (perché la fanbase li conosce e li richiede) ma sempre meno persone li comprano (come suggerisce KamuiX poco sopra) e gli editori cominciano a spingere sui titoli e autori sicuri, tipo Mashima, Isayama, Kishimoto, Toriyama, per quel che riguarda il mainstream,
Mi piacciono queste discussioni e mi farebbe piacere condividere la mia opinione, fermo restando che concordo nella sostanza con quanto detto da KamuiX.
La situazione che oggi si è creata per quel che riguarda il mercato dei manga è, credo, parte di un processo relativamente naturale e prevedibile: in primo luogo ricordiamoci che tutte le mode passano e i manga/anime non fanno certo eccezione. In secondo luogo, la storia del fumetto e dell'animazione giapponesi in Italia (ma non solo) non poteva che portare a questo. Dalla metà degli anni '70 alla metà degli anni '90 abbiamo avuto il periodo di "invasione", con una marea di titoli importati (spesso quasi a costo zero nel caso degli anime, perché le questioni dei diritti erano ancora gestite sommariamente); negli anni '00 c'è stata l'esplosione, diciamo in concomitanza con l'MTV anime night, l'arrivo di Naruto su Italia 1, l'ascesa di Bleach (e dei cosiddetti "big 3" di Jump) e l'approdo di Death note. Ho visto un sacco di ragazzi miei coetanei, che nulla avevano (e avrebbero) avuto a che fare con manga e anime mettersi a seguire i suddetti titoli. Proprio in questo periodo però ha iniziato a stabilizzarsi una nicchia più solida e "autocosciente" ed è iniziata la ricerca autonoma di titoli, al di là di quelli passati sui canali televisivi maggiori. Questo ha portato allo sviluppo sempre maggiore di fansub (e scanlation). Ciò ha causato due effetti: da una parte gli editori dovevano "competere" con l'offerta enorme e gratuita di Internet, il che ha comportato, credo, la saturazione di mercato che stiamo vivendo negli ultimi anni; dall'altra, il ragionamento dell'acquirente medio è stato "perché devo spendere soldi se posso avere gratis lo stesso servizio a una velocità maggiore?, oppure "perché devo comprarmi un manga che ho già letto in scan?". Ho passato valanghe di manga a gente che non ha mai comprato un volume in vita sua e campava di scan e prestiti e credo che almeno in parte ci siamo passati tutti.
Il risultato è che sempre più titoli arrivano sul mercato (perché la fanbase li conosce e li richiede) ma sempre meno persone li comprano (come suggerisce KamuiX poco sopra) e gli editori cominciano a spingere sui titoli e autori sicuri, tipo Mashima, Isayama, Kishimoto, Toriyama, per quel che riguarda il mainstream, o Asano, Urasawa, Taniguchi, per i palati più fini (venduti tra l'altro a prezzi folli perché tanto i fedelissimi comprano lo stesso). La stagnazione attuale era inevitabile.
Magari il mio è un riassunto impreciso e parziale ma mi sembra che sia andata più o meno così, io non penso, Kazuya hatta1990, che l'utenza fosse maggiore in passato (mi pare di capire che sia questa la tua idea), anzi, oggi la fanbase è più ampia ma ha trovato la propria fonte di intrattenimento altrove (cioè in rete). Forse è brutto da dire ma i fansub e le scan sono stati croce e delizia del mercato dei manga e degli anime.
infatti non capisco perché non abbiano portato titoli legati agli anime di quest'anno (a parte sakura) come wotakoi, gran blue, hakumei to mikochi, yuru camp,hinamatsuri...
[quote="Kazuya hatta1990
Forse la fanbase specializzata potrebbe essere, però il pubblico generalista era molto più vasto in passato! Su questo rimango irremovibilmente della mia idea!
Poi ti ricordo che Naruto fu trasmesso solo nel 2006, negli anni precedenti 1999-2005 erano già stati trasmessi molti anime di grande successo! Alcuni dei quali con ascolti televisivi superiori a Naruto!
Oggi escluso Internet vedo il deserto ( quasi ) assoluto...
Anime e manga sembrano spariti dalle abitudini degli Italiani.
ma sapete quanti ragazzi dicono che amano Tezuka, Taniguchi, Asano, ma alla fine non leggono nulla di loro? Questo poi si ripercuote anche negli annunci e nelle pubblicazioni, gli editori non vedono nulla di davvero potente in Giappone e non rischiano con quei titoli che sono un punto interrogativo.
Purtroppo ci sono stati periodi di troppa inflazione manga, pubblicavamo di tutto e questo è andato a discapito di quelli che vogliono letture più particolari.
Diciamo la verità, Panini ogni anno prega che Kishimoto si desti dal sonno e rifaccia il botto con una sorta di Naruto 2.0 in quanto vendite, nel frattempo pubblica il pubblicabile di Oba Obata, Murata, Isayama.
Oggi escluso Internet vedo il deserto ( quasi ) assoluto...
Anime e manga sembrano spariti dalle abitudini degli Italiani.
Giusto.
Ormai il panorama anime in Italia si è spostato dalla TV, edicole, ect ad internet.
Internet è lo Streaming sono il futuro degli anime.
Home video come anche la TV per quanto riguarda gli anime sono in declino.
Più che il futuro direi che questo rappresenta già il presente!
Diciamo che allora c'erano tanti anime di successo, le case editrici potevano attingere da un catalogo vastissimo, in più avevano il supporto del traino televisivo.
All'epoca tutto il cartaceo: libri, riviste, fumetti ecc. Vendeva di più.
Per gli editori erano tempi più felici e facili! Adesso purtroppo si trovano in un contesto molto più difficile.
Io invece quando avevo 9-17 anni conoscevo una marea di persone che guardavano i cartoni animati giapponesi. Alle medie in effetti non se ne parlava però io che ero in contatto con amici e conoscenti anche più piccoli ( abito in una piccola cittadina ) non avevo problemi di sorta. Nella piazza dove vivevo era la norma discutere dei vari anime del momento.
Finite le elementari con i coetanei l'argomento cartoni ogni tanto saltava fuori tipo: Slam Dunk oppure l'allora nuova serie di Capitan Tsubasa ( Holly e Benji ),
Ricordo anche le edicole traboccanti di manga e merchandising stessa cosa il supermercato principale della mia cittadina.
Oggi escluso Internet vedo il deserto ( quasi ) assoluto...
Anime e manga sembrano spariti dalle abitudini degli Italiani.
Io generalmente non mi lamento dell'operato di Star Comics, Planet Manga, Jpop, capisco bene le difficoltà storiche di questo periodo.
ma sapete quanti ragazzi dicono che amano Tezuka, Taniguchi, Asano, ma alla fine non leggono nulla di loro? Questo poi si ripercuote anche negli annunci e nelle pubblicazioni, gli editori non vedono nulla di davvero potente in Giappone e non rischiano con quei titoli che sono un punto interrogativo.
Purtroppo ci sono stati periodi di troppa inflazione manga, pubblicavamo di tutto e questo è andato a discapito di quelli che vogliono letture più particolari.
Diciamo la verità, Panini ogni anno prega che Kishimoto si desti dal sonno e rifaccia il botto con una sorta di Naruto 2.0 in quanto vendite, nel frattempo pubblica il pubblicabile di Oba Obata, Murata, Isayama.
Oggi internet ha più influenza sulle uscite, ma like e visualizzazioni non significano vendite, una volta gli editori pubblicavano il manga della serie tv ma tenevano conto anche della popolarità delle serie su rivista senza anime( non riesco a spiegarmi perchè in occidente abbiano ignorato saiki kuso no psi nan), un 50 e 50.
Ora le serie animate su netflix o siti legali di anime influenzano totalmente le uscite, non tengono conto degli appassionati di manga ma solo quelli degli anime che non comprano nemmeno il manga...
Se in giappone iniziassero ad aprirsi al mercato legale di scan i lettori di manga sarebbero presi in considerazione, globalmente
junjou romantica e sekai-ichi Hatsukoi (e qua vale il discorso del treno perso, ovvero non so se ormai vale la pena per l'editore portare due titoli consistenti come questi T_T)
I diritti li ha la goen.
Credo siano usciti un paio di volumi di entrambi.
Lo so e li ho pure comprati. Il problema però penso sia noto, ossia la Goen che inizia e non finisce (ed è un mistero se tira ancora avanti o in realtà si possa considerare semiattiva/quasi inattiva XD).
Avrei voluto nel 2011 li prendesse la Magic. Ora penso che anche questa opzione non è buona. L'unica di cui mi fido è la Flashbook (ma pure la Planet poteva buttarsi invece di portare certe "shojazzate"). Ma come ho già detto non è facile ormai proporli dopo che il fandom li ha richiesti a gran voce anni fa e dopo che di Junjou stiamo già al volume 23.
Più che altro è impossibile per chiunque a parte goen proporli. Fino a che non fallisce ufficialmente i diritti dei manga che pubbluca so suoi.
Se la star avesse predo karakuri circus ai tempi...
Udon no Kuni Kiniro Kemari
Kobayashi san chi no maid dragon
Comunque io se pubblicassero Skip Beat e Shiraiyuki glieli comprerei senza esitazione!
Assieme a Soredemo Sekai wa Utsukushii sono tra i manga che comprerei all'istante.
Skip beat è uno dei miei manga preferiti e che seguo da più tempo,ma bisogna rendersi conto che è impossibile che arrivi in Italia,stiamo andando per i 50 volumi e non siamo nemmeno così vicini alla conclusione. Nessun editore può permettersi di pubblicare uno shojo sentimentale con questa caterva di volumi.
Su Shirayuki c'è una questione diversa,visto che J-Pop fece un casino con i diritti e non so quanto Hakusensha che già non è così semplice convincere sia disposta a ritrattare di nuovo per la cessione dei diritti.
AGGIUNTA DELL'ULTIMO MINUTO...
LAMU' - nuova edizione
di Rumiko Takahashi
La storia narra le bizzarre avventure di un gruppo di liceali che vivono a Tomobiki, località immaginaria nel distretto cittadino di Nerima, Tokyo, dove frequentano l'omonimo Liceo. La vicenda in particolare ruota intorno ad Ataru Moroboshi, un ragazzo estremamente sfortunato e donnaiolo, e a Lamù, figlia del grande capo degli Oni giunto dallo spazio per invadere la Terra. Vestita unicamente dal suo bikini tigrato, Lamù si innamora di Ataru dopo aver frainteso una sua frase per una proposta di matrimonio.
Da Luglio
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Me l'ero persa ma non mi stupisce e capisco anche le loro ragioni. Tuttavia discorso analogo si sarebbe potuto fare per Hikaru no go (altro capolavoro), per dire. Alla fine il karuta è quasi un contorno, il bello di quel manga sono i personaggi, fatti davvero benissimo. Io sono uno che la prima volta che ha sentito come venivano lette le poesie nell'anime è scoppiato a ridere...beh, son finito a studiare giapponese classico, ho detto tutto (ci sono stati anche altri fattori in gioco ma mi ha dato una bella spinta nello scoprire la letteratura classica).