Visto per la prima volta da piccolo in un episodio di Maison Ikkoku. Arrabbiatissima con Godai, Kyoko torna a casa ignorandolo platealmente mentre le palline del Pachinko rotolano giù per la collina (almeno, io la scena me la ricordo così).

Mi sono sempre chiesto perché un gioco nel quale non vinci soldi avesse così successo ma grazie questo articolo ho capito come fanno a convertire i premi in denaro.

Ho giusto fatto una partita (giocando a caso) a Tokyo, solo per emulare Gin: non ho capito una mazza, ma 2 nipponici mi hanno fatto da supporter!

Ci ho provato in Giappone eh... non ci ho capito una sega....e poi c'è un casino di rumore....

Paese che vai, escamotage che trovi, c'è sempre il modo per rendere d'azzardo un gioco che non potrebbe esserlo, purtroppo come tutte le cose che fanno girare cifre così grandi ha troppi interessi in ballo per arginarlo davvero...

Una domanda, ma è accessibile anche ai minorenni non essendo, ufficialmente, un gioco d'azzardo? Ricordo il contrario per qualche reminiscenza in campo anime ma a questo punto potrei sbagliarmi...

Entrai per curiosità in una di queste grandi sale con tanti pachinko nei dintorni di Tokyo, tralasciando che non ho mai avuto alcun interesse per nessun tipo di gioco d'azzardo, mi ricordo molto bene di essere stato inondato da un rumore assordante di palline metalliche che rimbalzavano in continuazione... mi venne talmente il nervoso che dopo meno di un minuto uscii.

So che la Konami è molto attiva nella produzione di queste macchine, si può dire che se non sviluppasse videogiochi, avrebbe comunque un modo per guadagnare.

Basta una parrucca con calamita... Kikuchi docet...

Io mi ricordo qualche episodio letto nell'USURAIO.
Era particolarmente malato come discorso.

Un fascino malevolo..Ci sono cose interessanti - spesso le macchine propongono filmati di discreto rilievo - ma per il resto..bene stare alla larga.

Volevo giocare a quello di Keiji, attratto dai video con le canzoni di Kakuda, ma non ho capito come si giocava, e l'atmosfera fatta di chiasso, luci, gente e fumo mi ha fatto desistere subito.

Grazie per l'articolo, molto interessante. Ho sentito spesso la parola Pachinko, ma non sapevo cosa fosse, e non sono andato mai a cercare per la mia pigrizia. Ma adesso grazie a quest'articolo so cos'è effettivamente. Comunque se andassi in Giappone non lo proverei, perché non mi attira il gioco d'azzardo.

Come sempre articolo interessantissimo, complimenti Hachi194

A proposito dei pachinko mi tornano in mente tantissime scene del manga de L’Usuraio (che del resto si ispira a vicende malavitose) in cui molti personaggi, dalla casalinga di sessant’anni all’impiegato quarantenne, finiscono per rovinarsi la vita a causa di questa ludopatia (ma non sapevo che questi posti avessero addirittura piccoli asili nido o frigoriferi per incentivare la gente a fermarsi più a lungo).

Comunque penso che questa concezione dei pachinko da parte del governo giapponese sia parecchio ipocrita (non che il nostro Paese sia meglio eh, con le mini-slot machine in ogni bar sperduto e le pubblicità del gioco d’azzardo online che passano H24 su tutti i canali televisivi), dato che praticamente lo fanno passare sottobanco come un “innocuo gioco da sala-giochi”, ma che in realtà smuove una quantità abnorme di denaro (addirittura 179 miliardi di euro nel 2016……praticamente il Prodotto Interno Lordo di una piccola nazione dell’Est Europa!).

E concordo che in dinamiche da gioco d’azzardo come queste l’elemento essenziale sia la ripetitività: metti dentro una sferetta (o una fiche se parliamo di slot-machine), premi un pulsante, la machinetta suona una musichetta allegra con luci di mille colori diversi che si accendono, provi un briciolo d’emozione per aver vinto una cifra irrisoria (dimenticandoti le 47 partite precedenti che ti hanno fatto perdere) e, sull’onda di questa piccola “gioia”, inserisci nuovamente un’altra sferetta/fiche e così via, finendo per alienarti dal mondo esterno…………..finché non ti rendi conto di aver perso tutto ciò che possiedi, e a quel punto non puoi far altro che incolpare te stesso.

Io penso seriamente che la ludopatia sia un disturbo bruttissimo, e mi spiace constatare che è una vera e propria epidemia mondiale, e non solo: dove c’è gioco d’azzardo (legale o meno) girano un sacco di soldi………..e dove girano un sacco di soldi si trova sempre la mafia locale……….su questo purtroppo tutto il mondo è paese

Ho letto di questo gioco in numerosi manga e avevo intuito che per molti giapponesi è un vero e proprio vizio al pari delle nostre slot machine che ormai si possono trovare anche nei più piccoli bar di paese. Quello che non sapevo era che i pachinko fossero anche a tema manga e anime (il primo inquadrato nel video è a tema higurashi no naku loro ni).

Entrai in un pachinko di Osaka con un amico. Io sapevo di perdere (i giochi d'azzardo si sa che sono fatti per perdere), tuttavia volevo vedere come funzionava; ecco quindi che convinsi il mio amico a giocare. Il risultato fu che puntando 1000 yen vinse 2 mini coca cola. Aggiungo poi che oltre ad essere super rumorosi sono tanto freddi e puzzano di fumo. Morale della favola: evitare per sempre i pachinko.

nome che potrebbe derivare dall'onomatopea pachi-pachi

oppure da chinko. e le sfere rappresentano i giocatori xD

Visti spesso in anime, film, documentari, ecc.
Sono diventati in sostanza uno dei simboli stessi del Giappone. Anche se in questo caso non sono propriamente una bella vetrina.
Ricordo un testo dove una delle vittime del pachinko era presa a modello della fusione moderna quasi osmotica fra uomo e macchina. Dove alla fine l'uomo cede, vinto dal suo "avversario". Si prendeva a esempio il caso di un businessman collassato e deceduto per lo stress a seguito di un gioco frenetico, ossessivo e fuori controllo.

Ottimo articolo, molto interessante anche conoscere questi aspetti della cultura giapponese.

Se qualcuno può levarmi una curiosità che mi è sorta leggendo: la riconversione dei premi in denaro nei negozi della yakuza non risulta ancora più palesemente una perdita rispetto all' ""investimento"" di danari iniziale (in confronto al trucco psicologico utilizzato nel gioco d' azzardo tipicamente occidentale)?
Oppure i premi vengono supervalutati in questi negozietti per favorire il gioco ai pachinko?

*Kaiji intensifies*

Naturalmente bilnqguoco d' azzardo è un problema serissimoq, tuttavia il gioco del pachinko mi ha sempre affascinatqo !

Visto per la prima volta da piccolo in un episodio di Maison Ikkoku. Arrabbiatissima con Godai, Kyoko torna a casa ignorandolo platealmente mentre le palline del Pachinko rotolano giù per la collina (almeno, io la scena me la ricordo così).

Non le palline, ma la spesa vinta (scatolette)

Una domanda, ma è accessibile anche ai minorenni non essendo, ufficialmente, un gioco d'azzardo? Ricordo il contrario per qualche reminiscenza in campo anime ma a questo punto potrei sbagliarmi..

Mi ricordo solo del film Kamikaze Girls, in cui il gestore fa storie solo quando la protagonista sta vincendo troppo.

Incuriosita dalla popolarità che ha questo gioco, ho provato ad entrarci per vedere come funziona. In pratica, quando decidi di smettere di giocare, nel caso in cui tu abbia vinto, la macchina ti da un foglietto con scritto a quanto ammonta in termini di palline. A questo punto vai alla cassa per riscuotere il premio. Se hai vinto poco ti danno delle stupidate tipo fazzoletti di carta, schifezzine da mangiare e altre cianfrusaglie, ma se hai vinto di più ti danno delle medagliette d'oro, in base al valore di quello che hai vinto. Dietro ai pachinko, nell'oscurità, ci sono questi posti, che si presentano come un banco dei pegni, dove vai a convertire l'oro in denaro contante.
Quando l'ho scoperto, ho trovato che tutto ciò col buddismo avesse veramente poco da spartire, dal momento che per me non ci sono differenze con le macchinette che abbiamo nei nostri bar in Italia. Però forse dipende dalla mentalità di chi entra nel pachinko: un occidentale ci entrerebbe per vincere, e lì il buddismo andrebbe a farsi benedire, ma il giapponese medio non ci va per vincere, ma per "liberare la mente", come scritto nell'articolo. Se poi vince, è più contento e ci torna anche il giorno successivo.

dovrebero metterci il divieto di fumo, da ex fumatore ci ho resistito dieci minuti e facevo fatica a tenere gli occhi aperti.

Non oso immaginare i milioni su milioni di euro che riescono a guadagnare, anche e soprattutto attraverso la dipendenza dei giocatori...

Non oso immaginare i milioni su milioni di euro che riescono a guadagnare, anche e soprattutto attraverso la dipendenza dei giocatori...

di euro presumo pochi di yen presumo parecchi

Un problema comune a Italia e Giappone quello della ludopatia.