Completamente d'accordo. Our Summer Holiday è stato il primo manga a singolo volume che ho comprato, e non mi ha affato deluso, nonostante non fossi tanto ottimista all'inizio. Le sue pecche, concordando con te, sono proprio la sua brevità e il finale, un po' troppo sbrigativo e direi poco appagante, tuttavia i vari eventi, situazioni e sentimenti dei personaggi sono gestiti abbastanza bene, lasciando ad ognuno il loro tempo.
whitestrider
- 6 anni fa
62
Un manga davvero interessante, peccato per il prezzo Dynit fuori da ogni logica. Consiglio di recuperarlo in formato digitale, a poco piu' di 5 euro.
Concordo con la bella recensione di Arwen. Quando ho iniziato a leggere il manga, non mi aspettavo tanta emozione, tanta profondità. Ancora una volta gli adulti abbandonano i più piccoli a loro stessi e nonostante tutti gli sforzi di Rio, ho trovato giusto e perfetto il finale. Poteva essere un po' più lungo forse, ma alla fine a me è piaciuto molto, compreso il lato grafico.
Opera gradevole e delicata nei suoi contorni nostalgici.
Il titolo originale sarebbe stato molto più puntuale in relazione al senso generale dell'opera a mio avviso. Questo addomesticamento a cosa è dovuto? Alla sensibilità cattolica nostrana?
A me purtroppo è capitata un'edizione con inchiostro e filigrana pessime. Macchie e trasparenze ovunque. Comunque consigliato.
whitestrider
- 6 anni fa
20
Il titolo originale sarebbe stato molto più puntuale in relazione al senso generale dell'opera a mio avviso. Questo addomesticamento a cosa è dovuto? Alla sensibilità cattolica nostrana?
Mi domandavo anch'io la questione del titolo a cosa fosse dovuto il cambiamento, pare anche in Francia e Germanial'abbiano pubblicato con ilo stesso titolo usato da Dynit, mentre negli Usa hanno usato il tirolo "The Gods lie", che praticamente è la traduzione diretta di quello giapponese. Questo mi fa pensare che il titolo per il mercato europeo l'abbia deciso l'editore giapponese forse?
Il titolo originale sarebbe stato molto più puntuale in relazione al senso generale dell'opera a mio avviso. Questo addomesticamento a cosa è dovuto? Alla sensibilità cattolica nostrana?
Non penso che la decisione di adottare un titolo diverso sia data dalla volontà di applicare una sorta di "censura" religiosa. Penso che l'accenzione del divino sia molto diversa tra noi e i giapponesi, la loro è molto più profonda e spirituale della nostra e quindi giustificabile in 4 parole messe a fine di tutto. Forse in europa "dio dice le bugie" avrebbe potuto far pensare che l'opera avesse un significato più divino, più vicino alla chiesa e che magari trattasse anche di argomenti del genere. E io personalmente, prima di iniziarlo, e sapendo qual era il titolo originale, immaginavo ci fosse un implicazione divina molto più forte, invece risulta labile e quasi marginale al fine della comprensione dell'opera stessa. In questo senso non penso che il titolo Europeo sia così sbagliato.
Faccio i complimenti all'autrice della recensione perché, pur avendola letta mille volte, continuo a non capire cosa succeda a sti due bambini e resto con la curiosità! XD Quindi complimenti per aver saputo descrivere un manga senza però svelarne i punti salienti, mi hai lasciato con una tale curiosità che potrei recuperarlo giusto per questo motivo! Scherzi a parte è un tipo di storia che mi piace molto quindi direi che va dritto in wishlist!
whitestrider
- 6 anni fa
20
Il titolo originale sarebbe stato molto più puntuale in relazione al senso generale dell'opera a mio avviso. Questo addomesticamento a cosa è dovuto? Alla sensibilità cattolica nostrana?
Non penso che la decisione di adottare un titolo diverso sia data dalla volontà di applicare una sorta di "censura" religiosa. Penso che l'accenzione del divino sia molto diversa tra noi e i giapponesi, la loro è molto più profonda e spirituale della nostra e quindi giustificabile in 4 parole messe a fine di tutto. Forse in europa "dio dice le bugie" avrebbe potuto far pensare che l'opera avesse un significato più divino, più vicino alla chiesa e che magari trattasse anche di argomenti del genere. E io personalmente, prima di iniziarlo, e sapendo qual era il titolo originale, immaginavo ci fosse un implicazione divina molto più forte, invece risulta labile e quasi marginale al fine della comprensione dell'opera stessa. In questo senso non penso che il titolo Europeo sia così sbagliato.
Si ma "Our Summer Holiday" è un titolo un po' blando a mio avviso, certo pur sempre valido (in fondo è un titolo piuttosto neutro) ma molto meno potente del titolo originale (qualcuno potrebbe dire che è un titolo forse anche troppo provocatorio, ma dopo aver letto il volume penso sia più che appropriato). Logicamente il cambiamento del solo titolo non è un dramma, ma se l'opera originale era stata pensata con un determinato titolo in mente per me sarebbe stato meglio mantenere quello.
Io anche sarei per tenere i titoli fedeli agli originali, almeno fin quanto è possibile. E sì, l'originale in questo caso era un miliardo di volte più evocativo, e parlo da ignorante che non sa cosa succede nella storia e che quindi non ne comprende il senso. Un titolo come l'originale mi avrebbe incuriosita molto di più.
Anche io preferisco i titoli orginali..avrei tranquillamente lascito quello..tuttavia per quanto evocativo forse poco centrale. È anche vero che quello italiano è poco profondo ma più descrittivo.
Il nonno con cui convivevano Rio e suo fratello è morto e la ragazza seppellisce la salma nel giardinetto della piccola casa. Lo fa perché non vuole coinvolgere gli adulti e tenere nascosta la sua situazione familiare per pudore. Abbandonati dai genitori i due bambini si sentono emarginati e preferiscono tenere segreta la spiacevole situazione.
Il nonno con cui convivevano Rio e suo fratello è morto e la ragazza seppellisce la salma nel giardinetto della piccola casa. Lo fa perché non vuole coinvolgere gli adulti e tenere nascosta la sua situazione familiare per pudore. Abbandonati dai genitori i due bambini si sentono emarginati e preferiscono tenere segreta la spiacevole situazione.
Le sue pecche, concordando con te, sono proprio la sua brevità e il finale, un po' troppo sbrigativo e direi poco appagante, tuttavia i vari eventi, situazioni e sentimenti dei personaggi sono gestiti abbastanza bene, lasciando ad ognuno il loro tempo.
Il titolo originale sarebbe stato molto più puntuale in relazione al senso generale dell'opera a mio avviso. Questo addomesticamento a cosa è dovuto? Alla sensibilità cattolica nostrana?
A me purtroppo è capitata un'edizione con inchiostro e filigrana pessime. Macchie e trasparenze ovunque.
Comunque consigliato.
Mi domandavo anch'io la questione del titolo a cosa fosse dovuto il cambiamento, pare anche in Francia e Germanial'abbiano pubblicato con ilo stesso titolo usato da Dynit, mentre negli Usa hanno usato il tirolo "The Gods lie", che praticamente è la traduzione diretta di quello giapponese. Questo mi fa pensare che il titolo per il mercato europeo l'abbia deciso l'editore giapponese forse?
Non penso che la decisione di adottare un titolo diverso sia data dalla volontà di applicare una sorta di "censura" religiosa. Penso che l'accenzione del divino sia molto diversa tra noi e i giapponesi, la loro è molto più profonda e spirituale della nostra e quindi giustificabile in 4 parole messe a fine di tutto.
Forse in europa "dio dice le bugie" avrebbe potuto far pensare che l'opera avesse un significato più divino, più vicino alla chiesa e che magari trattasse anche di argomenti del genere.
E io personalmente, prima di iniziarlo, e sapendo qual era il titolo originale, immaginavo ci fosse un implicazione divina molto più forte, invece risulta labile e quasi marginale al fine della comprensione dell'opera stessa.
In questo senso non penso che il titolo Europeo sia così sbagliato.
Si ma "Our Summer Holiday" è un titolo un po' blando a mio avviso, certo pur sempre valido (in fondo è un titolo piuttosto neutro) ma molto meno potente del titolo originale (qualcuno potrebbe dire che è un titolo forse anche troppo provocatorio, ma dopo aver letto il volume penso sia più che appropriato).
Logicamente il cambiamento del solo titolo non è un dramma, ma se l'opera originale era stata pensata con un determinato titolo in mente per me sarebbe stato meglio mantenere quello.
grazie
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