Io l'ho letto qualche giorno fa. Della Anno avevo letto già Questo non è il mio corpo, ed avevo quindi avevo avuto un assaggio dello stile dell'autrice, perciò sapevo che avrei trovato un prodotto totalmente diverso da L'ultimo volo della farfalla. Ma l'argomento geisha/oiran mi ha sempre affascinata (a causa del film Memorie di una geisha), perciò l'ho comprato senza esitazione. L'argomento è qui trattato in maniera molto cruda, le scene di sesso sono alquanto esplicite, ma non sprofondano nella volgarità. Non amo particolarmente il tratto "sporco" della Anno, ed ho avuto anch'io difficoltà in certi punti per via dei volti somiglianti, ma anche se L'ultimo volo della farfalla mi è piaciuto di più sia per disegno che per la storia (ho amato la coppia protagonista, che
ho apprezzato anche questo, che reputo una storia complementare a quella di Takahama: i due manga narrano due aspetti entrambi reali della vita delle oiran, Sakuran quello più crudo, per quanto riguarda le punizioni, i rapporti interpersonali e le rivalità fra le ragazze della casa ed il sesso mercenario (molto ad effetto la scena in cui
(molti clienti sono come Shinji (?), ma ci sono le eccezioni, gli uomini come Gen)
, ma anche un altro aspetto in Sakuran tralasciato, le possibili conseguenze per la salute di una vita del genere. Secondo me entrambi i manga non dovrebbero mancare nella biblioteca di ogni collezionista.
Mi aveva incuriosito e l'avevo sfogliato in fumetteria ma alla fine non mi aveva convinto al 100%, ma resto sempre interessato all'acquisto. Acquistato invece "L'ultimo volo della farfalla" e mi era piaciuto, questo invece probabilmente lo recuperò ma al momento non ha la priorità.
Una storia che avrei dovuto recuperare in film già molti anni fa, ma che sicuramente mi leggerò anche in manga, ora che l'abbiamo da noi in Italia. Lo stile grafico di Moyoco Anno è abbastanza peculiare, in un certo senso "graffiante" e a prima vista non mi attira tanto, è anche vero però che è molto adatto a raccontare storie adulte, di donne al lavoro, donne forti, donne contro le difficoltà. Soprattutto mi pare che in questo caso si presti tantissimo al genere di storia raccontata e all'ambientazione soprattutto. Bellissima qusta recensione, soprattutto a confronto con l'Ultimo volo della farfalla di cui appunto intimamente mi chiedevo "ma saranno la stessa cosa, più o meno XD?"
>> un oggetto del desiderio degli uomini, quindi come tale non ha il diritto di scegliersi un nome Bellissimo e dolorosissimo passaggio, dal momento che il nome è ciò che siamo fin dalla nascita. Non avere il "diritto" di scegliersene uno, o di avere qualcuno che lo scelga per noi ma con il massimo affetto e rispetto, beh... è triste a dir poco. E' proprio degradante dell'essere umano, non a caso il nazifascismo scelse di eliminare i "nomi" a fronte di "numeri" marchiati sulla pelle :/
>> Se amati troppo fuggono, se oppressi dalla gelosia della oiran si rivoltano contro di esse. acuta osservazione sul mondo maschile XD Certo credo che in un mondo particolarmente 'maschilista' come quello giapponese (e giapponese antico) la presenza di figure femminili forti fosse motivo di particolare 'spavento' per l'uomo, proprio perché persone 'ribelli' nei confronti della società e di ciò che quest'ultima si aspettava per le donne.
L'avevo scorso in fumetteria, ma lo stile di disegno mi aveva scoraggiato abbastanza e lo avevo lasciato dove stava. Leggendo la recensione però forse in futuro lo recupererò